457. PESCE AL
PIATTO
Ritengo che il pesce,
per essere alimento poco nutritivo, sia più igienico usarlo promiscuamente alla
carne anziché cibarsi esclusivamente di esso ne' giorni magri, ammenoché non vi
sentiate il bisogno di equilibrare il corpo per ripienezza di cibi troppo
succolenti. Di più il pesce, in ispecie i così detti frutti di mare e i
crostacei, per la quantità notevole d'idrogeno e di fosforo che contengono,
sono eccitanti e non sarebbero indicati per chi vuol vivere in continenza.
Meglio è il
servirsi per questo piatto di qualità diverse di pesce minuto; ma si può
cucinare nella stessa maniera anche il pesce a taglio in fette sottili. Quando
io l'ho fatto di sogliole e triglie, ho diviso le prime in tre parti. Dopo che
avrete nettato, lavato e asciugato il pesce, ponetelo in un vaso di metallo o
di porcellana che regga al fuoco e conditelo con un battuto d'aglio e
prezzemolo, sale e pepe, olio, agro di limone e vino bianco buono.
Ponete in fondo
metà del battuto con un po' d'olio, distendetegli sopra il pesce, e poi,
versando dell'altro olio e il resto degli ingredienti, fate che il pesce vi
sguazzi entro. Cuocetelo con fuoco sotto e sopra; se il vassoio è di porcellana
posatelo sulla cinigia.
Non è piatto
difficile a farsi e però vi consiglio di provarlo, persuaso che ve ne troverete
contenti.
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