MINESTRE
Una
volta si diceva che la minestra era la biada dell'uomo; oggi i medici
consigliano di mangiarne poca per non dilatare troppo lo stomaco e per lasciare
la prevalenza al nutrimento carneo, il quale rinforza la fibra, mentre i
farinacei, di cui le minestre ordinariamente si compongono, risolvendosi in
tessuto adiposo, la rilassano. A questa teoria non contraddico: ma se mi fosse
permessa un'osservazione, direi: Poca minestra a chi non trovandosi nella
pienezza delle sue forze, né in perfetta salute, ha bisogno di un trattamento
speciale; poca minestra a coloro che avendo tendenza alla pinguedine ne
vogliono rattener lo sviluppo; poca minestra, e leggiera, ne’ pranzi di parata
se i commensali devono far onore alle varie pietanze che le vengono appresso;
ma all'infuori di questi casi una buona e generosa minestra per chi ha uno
scarso desinare sarà sempre la benvenuta, e però fatele festa. Penetrato da
questa ragione mi farò un dovere d'indicare tutte quelle minestre che via via
l'esperienza mi verrà suggerendo.
I
piselli del n. 427 possono dar sapore e grazia, come tutti sanno, alle minestre
in brodo di riso, pastine e malfattini; ma si prestano ancora meglio per
improvvisare, se manca il brodo, il risotto del n. 75.
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