549. TACCHINO
Il tacchino
appartiene all'ordine dei Rasores, ossia gallinacci, alla famiglia della
Phasanidae e al genere Meleagris. È originario dell'America
settentrionale, estendendosi la sua dimora dal nord ovest degli Stati Uniti
allo stretto di Panama, ed ha il nome di pollo d'India perché Colombo credendo
di potersi aprire una via per le Indie orientali, navigando a ponente, quelle
terre da lui scoperte furono poi denominate Indie occidentali. Pare accertato
che gli Spagnuoli portassero quell'uccello in Europa al principio nel 1500 e
dicesi che i primi tacchini introdotti in Francia furono pagati un luigi d'oro.
Siccome quest'animale si ciba di ogni sudiceria in cui si abbatte, la sua
carne, se è mal nutrito, acquista talvolta un gusto nauseante, ma diviene
ottima e saporosa se alimentato di granturco e di pastoni caldi di crusca. Si
può cucinare in tutti i modi: a lesso, in umido, in gratella e arrosto; la
carne della femmina è più gentile di quella del maschio. Dicono che il brodo di
questo volatile sia caloroso, il che può essere, ma è molto saporito e si
presta bene per le minestre di malfattini, riso con cavolo o rapa, gran farro e
farinata di granturco aggraziate e rese più gustose e saporite con due salsicce
sminuzzate dentro. La parte da preferirsi per lesso è l'anteriore compresa
l'ala, che è il pezzo più delicato. Per l'arrosto morto e per l'arrosto allo
spiede si prestano meglio i quarti di dietro. Trattandosi del primo è bene
steccarlo leggermente di aglio e ramerino e condirlo con un battuto di
carnesecca o lardone, un poco di burro, sale e pepe, sugo di pomodoro o
conserva sciolta nell'acqua, onde poter rosolare nel suo intinto delle patate
per contorno. Arrosto allo spiede si unge coll'olio e, piacendo, si serve con
un contorno di polenta fritta. Il petto poi, spianato alla grossezza di un dito
e condito qualche ora avanti a buona misura, con olio, sale e pepe, è ottimo
anche in gratella, anzi è un piatto gradito ai bevitori, i quali vi aggiungono,
conciati nella stessa maniera, il fegatino e il ventriglio tagliuzzato perché
prenda meglio il condimento.
Vi dirò per
ultimo che un tacchinotto giovane del peso di due chilogrammi all'incirca,
cotto intero, allo spiede come la gallina di Faraone, può fare eccellente
figura in qualsiasi pranzo, specialmente se è primiticcio.
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