576. PASTA
MARGHERITA
Avendo un giorno,
il mio povero amico Antonio Mattei di Prato (del quale avrò occasione di
riparlare), mangiata in casa mia questa pasta ne volle la ricetta, e subito, da
quell'uomo industrioso ch'egli era, portandola a un grado maggiore di
perfezione e riducendola finissima, la mise in vendita nella sua bottega. Mi
raccontava poi essere stato tale l'incontro di questo dolce che quasi non si
faceva pranzo per quelle campagne che non gli fosse ordinato. Così la gente
volenterosa di aprirsi una via nel mondo coglie a volo qualunque occasione per
tentar la fortuna, la quale, benché dispensi talvolta i suoi favori a
capriccio, non si mostra però mai amica agl'infingardi e ai poltroni.
Farina di
patate, grammi 120.
Zucchero, in
polvere, grammi 120.
Uova, n. 4.
Agro di un limone.
Sbattete prima
ben bene i rossi d'uovo collo zucchero, aggiungete la farina e il succo di
limone e lavorate per più di mezz'ora il tutto. Montate per ultimo le chiare,
unitele al resto mescolando con delicatezza per non ismontar la
fiocca. Versate il composto in uno stampo liscio e rotondo, ossia in una
teglia proporzionata, imburrata e spolverizzata di zucchero a velo e farina, e
mettetela subito in forno. Sformatela diaccia e spolverizzatela di zucchero a
velo vanigliato.
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