589. PASTA
FROLLA
Vi descrivo tre
differenti ricette di pasta frolla per lasciare a voi la scelta a seconda dell'uso
che ne farete; ma, come più fine, vi raccomando specialmente la terza per le
crostate.
RICETTA A
Farina, grammi
500.
Zucchero
bianco, grammi 220.
Burro, grammi
180.
Lardo, grammi
70.
Uova intere, n.
2 e un torlo.
RICETTA B
Farina, grammi
250.
Burro, grammi
125.
Zucchero
bianco, grammi 110.
Uova intere, n.
1 e un torlo.
RICETTA C
Farina, grammi
270.
Zucchero,
grammi 115.
Burro, grammi
90.
Lardo, grammi
45.
Rossi d'uovo,
n. 4.
Odore di scorza
di arancio.
Se volete tirar
la pasta frolla senza impazzamento, lo zucchero pestatelo finissimo (io mi
servo dello zucchero a velo) e mescolatelo alla farina; e il burro, se è sodo,
rendetelo pastoso lavorandolo prima, con una mano bagnata, sulla spianatoia. Il
lardo, ossia strutto, badate che non sappia di rancido. Fate di tutto un
pastone maneggiandolo il meno possibile, ché altrimenti vi si brucia, come
dicono i cuochi; perciò, per intriderla, meglio è il servirsi da principio
della lama di un coltello. Se vi tornasse comodo fate pure un giorno avanti
questa pasta, la quale cruda non soffre, e cotta migliora col tempo perché
frolla sempre di più.
Nel servirvene
per pasticci, crostate, torte, ecc., assottigliatela da prima col matterello
liscio e dopo, per più bellezza, lavorate con quello rigato la parte che deve
stare di sopra, dorandola col rosso d'uovo. Se vi servite dello zucchero a velo
la tirerete meglio. Per lavorarla meno, se in ultimo restano dei pastelli,
uniteli insieme con un gocciolo di vino bianco o di marsala, il quale serve
anche a rendere la pasta più frolla.
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