639. TORTA DI
RICOTTA
Questa torta
riesce di gusto consimile al Budino di ricotta n. 663, ma più delicata ed è il
dolce che si imbandisce di preferenza alle nozze dei contadini in Romagna e
che, per merito, può dar molti punti a tanti dolci raffazzonati dai
pasticcieri.
Ricotta, grammi
500.
Zucchero,
grammi 150.
Mandorle dolci,
grammi 150.
Dette amare, n.
4 o 5.
Uova intere, n.
4; rossi, n. 4.
Odore di
vainiglia.
Si prepara come
il detto Budino n. 663; ma le mandorle, dopo pestate con una chiara d'uovo, è
bene passarle per istaccio. Ungete abbondantemente una teglia col lardo e
rivestitela di una sfoglia di pasta matta, n. 153, e sopra alla medesima
versate il composto alla grossezza di un dito e mezzo all'incirca, cuocendolo
fra due fuochi o nel forno. Raccomando il calore moderatissimo e la precauzione
di un foglio sopra unto col burro, perché la bellezza di questa torta è che sia
cotta in bianco. Quando sarà ben diaccia tagliatela a mandorle in modo che ogni
pezzo abbia la sua pasta matta sotto, la quale si mangia o no secondo il piacer
d'ognuno, essendosi essa usata al solo scopo di ornamento e di pulizia.
Potrà bastare
per dodici o più persone.
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