686. LE TAZZINE
È un dolce
molto delicato che si serve, come tutti gli altri dolci, verso la fine di un
pranzo in tazze più piccole di quelle da caffè; una per persona, e perciò
chiamasi Le tazzine. Dose per dieci persone:
Zucchero,
grammi 300.
Mandorle dolci,
grammi 60.
Rossi d'uovo,
n. 10.
Acqua,
decilitri 1.
Odore di acqua
di fior d'arancio.
Cannella in
polvere, quanto basta.
Le mandorle
sbucciatele, tostatele a color nocciuola, pestatele finissime e lasciatele da
parte.
Fate bollire lo
zucchero con l'acqua suddetta per un minuto o due, non dovendo prender colore,
e dopo, quando sarà tiepido, cominciate a buttarci i rossi d'uovo, uno o due
alla volta e, sopra a un calore moderatissimo, lavoratelo continuamente girando
il mestolo sempre per un verso. Quando il composto si sarà alquanto condensato
da non esservi più pericolo che impazzisca, potete allora, onde rigonfi meglio,
batterlo con la frusta dal basso in alto fino a tanto che i rossi non abbiano
perduto il colore acceso e preso l'aspetto di una densa crema.
Allora dategli
l'odore ed uniteci le mandorle mescolando bene. Poi versatelo nelle tazzine e
sulla superficie di ognuna, nel mezzo, poneteci una presa della detta cannella,
la quale, mescolata al dolce da chi deve mangiarlo, acquisterà più profumo.
È un dolce che
preparato anche qualche giorno avanti non soffre. Con le chiare, piacendovi,
potete fare il Budino nero nelle proporzioni di quello descritto al n. 665,
oppure il Dolce di chiare d'uovo n. 633.
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