688. CREMA ALLA
FRANCESE
Eravamo nella
stagione in cui i cefali delle Valli di Comacchio sono ottimi in
gratella, col succo di melagrana, e nella quale i variopinti e canori augelli,
come direbbe un poeta, cacciati dai primi freddi attraversano le nostre
campagne in cerca di clima più mite, ed innocenti quali sono, povere bestioline,
si lasciano cogliere alle tante insidie e infilare nello spiede:
... e io sol
uno
M'apparecchiava
a sostener la guerra
Sì del cammino
e sì de la pietate,
Che ritrarrà la
mente che non erra.
La guerra del cammino, percorrendo 200 chilometri per andare a villeggiare
da un amico sopra un colle amenissimo; e la pietate per quei graziosi animalini
perché sentivo una stretta al cuore, ogni volta che dal casotto del paretaio li
vedevo insaccarsi nelle maglie traditrici delle sue reti. Ma poi, non appartenendo
io alla setta de' pitagorici e avendo la ferma convinzione che al male, quando
non ha riparo, per amore o per forza bisogna acconciarvisi e, se è possibile,
trarne profitto, procurai di cattivarmi la benevolenza del cuoco insegnandogli
a cucinar con più garbo ch'ei non faceva la cacciagione, e di condirla e
cuocerla in modo da renderla più grata al gusto; ed egli in contraccambio di
ciò e di qualche altro precetto di culinaria, fece in presenza mia questo e i
seguenti due piatti dolci che vi descrivo.
La cacciagione
e la selvaggina in genere, se mai non lo sapeste, è un alimento aromatico,
nutritivo e leggermente eccitante; so di un medico di bella fama il cui cuoco
ha ordine di preferirla a qualunque altra carne, quando la può trovare; e in
quanto ai cefali vi dirò che quando io ero nella bella età in cui si
digeriscono anche i chiodi, la serva ci portava questo pesce in tavola con un
contorno di cipolle bianche tagliate in due, arrostite in gratella ed anch'esse
condite con olio, sale, pepe e succo di melagrana.
La mangia,
ossia la stagione dei muggini delle valli di Comacchio, è dall'ottobre a
tutto febbraio. A proposito di questo luogo di pesca qui viene in acconcio di
aggiungere (come cosa meravigliosa e degna a sapersi) che la pesca nelle valli
comacchiesi, a tutto il 1° novembre 1905, diede quell'anno i seguenti
risultati:
Anguille Kg 487,653
Cefali Kg. 59,451
Acquadelle Kg. 105,580
Dopo l'esordio
la predica, per dirvi come sia composta questa così detta Crema alla
francese:
Latte, mezzo
litro.
Zucchero,
grammi 150.
Uova, uno
intero e rossi n. 4.
Colla di pesce,
fogli n. 2.
Odore di
vainiglia o di scorza di limone.
Mescolate bene
insieme lo zucchero colle uova, aggiungete il latte a poco per volta e per
ultimo la colla in natura. Ponete la cazzaruola al fuoco, girando continuamente
il mestolo sempre da una parte e quando la crema comincia a condensare,
attaccandosi al mestolo, levatela. Prendete uno stampo liscio, col buco in
mezzo, tale che la quantità della crema possa riempirlo, ungetelo col burro
oppure col rosolio, in modo che ne resti in fondo un sottile strato e versatela
nel medesimo. D'estate ponete lo stampo nel ghiaccio e d'inverno nell'acqua
fresca e sformatela sopra a un tovagliuolo ripiegato sul vassoio.
Se non vi
fidate troppo del latte, dategli una bollitura almeno di un quarto d'ora prima
di far la crema, oppure aumentate un foglio di colla.
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