727. MARENA
Prendete
ciliege marasche vere, le quali, benché mature, devono essere molto agre.
Levatene i gambi e disfatele come l'uva quando si pigia per fare il vino; poi
mettete da parte una manciata di noccioli per l'uso che vi dirò in appresso e
riponete le ciliege con un bel pezzo di cannella intera in luogo fresco, entro
a un vaso di terra per aspettarne la fermentazione, la quale deve durare almeno
quarantott'ore; ma dal momento che le ciliege hanno cominciato ad alzare,
affondatele e mescolatele di quando in quando. Ora occorrerebbe uno strettoio
per estrarne il sugo; ma, se manca, servitevi delle mani strizzando le ciliege
a poche per volta entro a un canovaccio rado.
Il bello di
questi siroppi, come vi ho detto, è la limpidezza, e però quando il sugo ha riposato
decantate la parte chiara, e l'altra che resta passatela più volte per filtro
di lana. Ottenuto così il liquido depurato, mettetelo al fuoco nelle seguenti
proporzioni e col rammentato pezzo di cannella.
Sugo depurato,
chilogrammi 6.
Zucchero bianchissimo
in polvere, chilogrammi 8.
Acido citrico,
grammi 50.
Per versare lo
zucchero e l'acido citrico aspettate che il liquido sia ben caldo e poi
mescolate spesso onde lo zucchero non si depositi in fondo e non prenda di
bruciato. La bollitura dev'esser breve; quattro o cinque minuti sono bastanti a
incorporare lo zucchero nel liquido.
Una bollitura
prolungata farebbe perdere l'aroma al frutto, mentre che una insufficiente
produrrebbe col tempo la deposizione dello zucchero. Quando levate la marena
dal fuoco, versatela in vaso di terra e imbottigliatela diaccia. Tappate le
bottiglie con sughero senza catrame e conservatele in cantina dove tanto la
marena che i siroppi si manterranno inalterati anche per qualche anno.
Per ultimo
v'indicherò l'uso dei noccioli su ricordati, Questi asciugateli al sole, poi
stiacciateli e levatene grammi 30 di mandorle, le quali pesterete finissimo in
un mortaio e mescolerete alle ciliege prima della fermentazione. Col loro grato
amarognolo queste mandorle servono a dar più grazia al siroppo.
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