772. MACEDONIA
Ben venga la
signora Macedonia, che io chiamerei con nome paesano Miscellanea di
frutta in gelo, la quale sarà gradita specialmente negl'infuocati mesi di
luglio e di agosto.
Per far questo
dolce, se non potete servirvi di uno stampo da gelati, occorre un vaso di
bandone in forma di gamella o di tegamino, col suo coperchio che chiuda
ermeticamente.
Prendete molte
varietà di frutta della stagione, matura e di buona qualità, e cioè: ribes,
fragole, lampone, ciliege, susine, albicocche, una pesca, una pera e,
cominciando dalle ciliege, tutte le dette frutta sbucciatele e tagliatele a
fettine piccole come i semi di zucca all'incirca, gettando via i torsoli e i
noccioli. Del ribes pochissimo perché ha semi troppo grossi e duri; invece
sarebbe bene unirvi un po' di popone odoroso.
Preparate le
frutta in codesto modo, pesatele e, ammesso che sieno in tutto grammi 500,
spargeteci sopra grammi 100 di zucchero a velo e il sugo di un limone di
giardino. Mescolatele e lasciatele per mezz'ora in riposo.
Ponete un
foglio di carta in fondo al detto vaso di bandone, riempitelo distendendovi le
frutta pigiate alquanto, chiudetelo e collocatelo in un bigonciolo framezzo a
ghiaccio e sale, che vi resti tutto coperto per diverse ore. Se non si sforma
naturalmente bagnatelo con acqua calda e servitelo che vedrete farà bella
mostra di sé come un pezzo duro gelato e marmorizzato.
Questa è una
dose per quattro o cinque persone.
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