778. CIOCCOLATA
Non è facil
cosa il contentar chiunque e meno che mai in questa materia, tanti e sì vari essendo
i gusti delle persone. Non avrei potuto supporre che un signore avesse notato
in questo mio libro una lacuna che il tormentava. “Come si fa - diceva egli - a
spender tante parole in lode del caffè e del the e non rammentare il cibo
degli Dei, la cioccolata che è la mia passione, la mia bibita
prediletta?”. Dirò a quel signore che dapprima non ne avevo parlato perché, se
avessi dovuto raccontarne la storia e le adulterazioni dei fabbricanti nel
manipolarla, troppo mi sarei dilungato e perché tutti, più o men bene, una
cioccolata a bere la sanno fare.
L'albero del
cacao (Theobroma caccao) cresce naturalmente nell'America meridionale,
in particolare al Messico ove si utilizzavano i suoi frutti, come cibo e come
bevanda, da tempo immemorabile ed ove fu conosciuto dagli Spagnuoli la prima
volta che vi approdarono.
Le due qualità
più stimate sono il cacao Caracca e il Marignone che mescolate insieme nelle
debite proporzioni, dànno una cioccolata migliore. Per garantirsi sulla qualità
non c'è che sfuggire l'infimo prezzo e dare la preferenza ai fabbricanti più
accreditati. Per una tazza abbondante non occorrono meno di grammi 60 di
cioccolata, sciolta in due decilitri di acqua; ma possono bastare grammi 50 se
la preferite leggera, e portar la dose fino a grammi 80 se la desiderate molto
consistente.
Gettatela a
pezzetti nella cioccolatiera con l'acqua suddetta e quando comincia ad esser
calda rimuovetela onde non si attacchi e si sciolga bene. Appena alzato il
bollore ritiratela dal fuoco e per cinque minuti frullatela. Poi fate che alzi
di nuovo il bollore e servitela. Come alimento nervoso eccita anch'essa
l'intelligenza ed aumenta la sensibilità; ma, ricca d'albumina e di grasso
(burro di cacao), è molto nutritiva, esercita un'azione afrodisiaca e non è di
tanto facile digestione, perciò si usa aromatizzarla con cannella o vainiglia.
Chi ha lo stomaco da poterla tollerare “la cioccolata conviene - dice il
professor Mantegazza - ai vecchi, ai giovani deboli e sparuti, alle persone
prostrate da lunghe malattie e da abusi della vita”. Per chi lavora assai col
cervello e non può stancare il ventricolo di buon mattino con una succolenta
colazione, il cacao offre un eccellente cibo mattutino.
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