20. MINESTRA DI PASSATELLI
Eccovi due ricette che, ad eccezione della quantità, poco
differiscono l'una dall'altra.
Prima:
Pangrattato, grammi 100.
Midollo di bue, grammi 20.
Parmigiano grattato, grammi 40.
Uova, n. 2.
Odore di noce moscata o di scorza di limone, oppure dell'una
e dell'altra insieme.
Questa dose può bastare per quattro persone.
Seconda:
Pangrattato, grammi 170.
Midollo di bue, grammi 30.
Parmigiano grattato, grammi 70.
Uova n. 3 e un rosso.
Odore come sopra.
Può bastare per sette od otto persone.
Il midollo serve per
renderli più teneri, e non è necessario scioglierlo al fuoco; basta stiacciarlo
e disfarlo colla lama di un coltello. Impastate ogni cosa insieme per formare
un pane piuttosto sodo; ma lasciate addietro alquanto pangrattato per
aggiungerlo dopo, se occorre.
Si
chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai
buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che
non l'abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto
come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tutte le minestre
intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quotidiano. Si possono passare
anche dalla siringa.
|