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Antonio Ghislanzoni Libro proibito IntraText CT - Lettura del testo |
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Farò il comodo mio....
- Il verno io canto, il verno, Ha fatto il lattemiele.... E gli Aquiloni batton la campagna.
Sembra la catinella d'un barbiere
Il sole ad intervalli Mette fuori la faccia stralunata, Sbadigliando di noja - E frattanto, di neve disgelata Come il nasuccio d'uno scolaretto Che smarrì il fazzoletto.
Squittisce un pettirosso, Che d'una vergin sulla sepoltura Legga ghignando un romanzo di Dròz, O si sfiati a trillar sull'ottavino
Le assiderate aiuole Gli alberi incappucciati Come convalescenti
Una pallida rosa piccioletta Tanto bella e gentil, che la diresti Ai languidi colori, ai tratti mesti, Una giovin marchesa in miniatura. Se non temessi offenderti, Vorrei offrirti un cigaro Cavour!
Una locomotiva Che sbuffi il fumo d'un superbo avana. E dietro a quella sfilano schierati Dieci vagoni in sembianza di abati
E nella letteraria sinagoga Che oggigiorno hanno voga Raccomanda a chi studia pöesia Di andare a scuola all'ospedal dei matti.
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26 Una strana foggia di poesia si è introdotta e ha preso voga in Italia per iniziativa di due o tre scrittori di ingegno, i quali, per voler essere nuovi ad ogni costo, spesso riuscirono stravaganti e grotteschi. Detti scrittori furono, come avvien sempre, imitati nei difetti - e in questo caso le brutte copie screditarono gli originali. |
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