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Antonio Ghislanzoni Libro proibito IntraText CT - Lettura del testo |
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SCUOLA MODERNA26
- Al diavolo l'estetica, La logica, il buon senso, E l'idëal melenso! Poichè l'arte pöetica Dai vecchi impacci è sciolta, Farò il comodo mio.... E spero questa volta Coi famosi del secolo Salire agli astri anch'io.
- Il verno io canto, il verno, La stagione crudele - Stanotte il Padre Eterno In cima alla montagna Ha fatto il lattemiele.... E gli Aquiloni batton la campagna.
- Al piè del Resegone Ve'! come il lago fuma Immoto, senza schiuma!... Visto dal mio balcone Il gelido cratère Sembra la catinella d'un barbiere A cui mancò il sapone.
- Dalle nuvole rotte Il sole ad intervalli In berretta da notte Mette fuori la faccia stralunata, Sbadigliando di noja - E frattanto, di neve disgelata Sgocciola la tettoia, Come il nasuccio d'uno scolaretto Che smarrì il fazzoletto.
- Al margine del fosso Sulla morta natura Squittisce un pettirosso, Coll'aria d'un becchino, Che d'una vergin sulla sepoltura Legga ghignando un romanzo di Dròz, O si sfiati a trillar sull'ottavino Un tema di Berliòz.
- Se scendo all'orticello, Cui bieco irride il sole, Le assiderate aiuole Mi chieggono un mantello.... Gli alberi incappucciati Come convalescenti Ringhiano da dannati: Dio! che dolor di denti!
- Pur, dai gracili steli Una pallida rosa piccioletta In bianca parrucchetta Sfida il rigor dei geli; Tanto bella e gentil, che la diresti Ai languidi colori, ai tratti mesti, La crèola di Balzac, Una smilza figura Di Dorè, di Kaulbach, Una giovin marchesa in miniatura. Se non temessi offenderti, Piccola Pompadour, Vorrei offrirti un cigaro Cavour!
- Là, sulla opposta riva, Poderosa, anelante, Una locomotiva Fra i gioghi si allontana, Come un tetro elefante Che sbuffi il fumo d'un superbo avana. E dietro a quella sfilano schierati Dieci vagoni in sembianza di abati Che vanno al Giubileo Grugnendo il Laus Deo!
- Sull'ultimo vagone Gaia e modesta ascendi, O mia nuova Canzone; E nella letteraria sinagoga Se mai, per caso, apprendi Che oggigiorno hanno voga Dei carmi così fatti, Raccomanda a chi studia pöesia Di andare a scuola all'ospedal dei matti.
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26 Una strana foggia di poesia si è introdotta e ha preso voga in Italia per iniziativa di due o tre scrittori di ingegno, i quali, per voler essere nuovi ad ogni costo, spesso riuscirono stravaganti e grotteschi. Detti scrittori furono, come avvien sempre, imitati nei difetti - e in questo caso le brutte copie screditarono gli originali. |
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