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Marchesa Colombi
Tempesta e bonaccia

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


24-balen | balla-coric | coro-fiele | fiera-insul | integ-offri | ogget-rari | rasen-sconn | scono-terge | termi-zucch

     Capitolo
1004 XXIV | m'inginocchiai dietro il coro, ed in quella penembra solenne, 1005 VIII | relazione colpevole. Ed a coronare tutto codesto capitolo di 1006 XXIV | cieco che vendeva amuleti e coroncine; e desiderai d'esser quel 1007 XVII | morti si stendeva sui loro corpicini, le mani sulle mani, i piedi 1008 XVI | Poi bisognò pensare ad un corredo per me, che appunto per 1009 XVI | e dovete assolutamente correggere codesto difetto. Appena 1010 XXXVI | Voi che siete scrittore, correggetele dove non vanno; poi pubblicate 1011 XVII | ed il collare altissimo correggeva la linea un po' aspra del 1012 XVII | mi vestii in furia, uscii correndo, e non mi fermai che sulle 1013 XIV | il primo incontro ed il correr muto delle nostre braccia 1014 XVIII | più che quella scappata. Correrle dietro segretamente, rivederla 1015 XXXIII | quelle dimostrazioni, che gli corrispondevo con tutta l'espansione del 1016 XXXIX | insieme, erano volgarmente cortesi, e di buon umore, e si stabilirono 1017 XVI | gaio. Aveva l'aria d'un cortigiano aspirante che facesse la 1018 XXV | dovrà pretendere di più? Cosi è. Egli mi rispettava, faceva 1019 XIX | nuovo piatto, mi parve un cospiratore che macchinasse di trattenermi 1020 XVI | Non so se avrei durato costantemente in quel proposito; però 1021 VI | una passione che potrebbe costargli delle amarezze, era mio 1022 XXIII | quanto quella follia sia costata al mio cuore.~«Avevo preparato 1023 XXIX | inclinato, e che gli avrebbero costato un vero sacrificio.~«Ed 1024 XXX | fino alla Barriera di Nizza costeggiando il Po.~«Quella strada era 1025 XXXIX | piede di un uomo; avevo costeggiato precipizi di cui non si 1026 XX | proponimento per quanto mi costi il mancare alla parola data, 1027 XXVIII | squarciata, tenendosi le costole dal ridere per conto mio; 1028 VIII | leggi fatali che tutti siamo costretti a subire. Ammetto che possa 1029 XII | XII.~ ~Un uomo costretto a sciupare man mano il suo 1030 XXXVIII| potevano servire con entrambi i costumi.~Il tempo era delizioso 1031 | cotesti 1032 XXII | per virtù d'incanto sul cratere di un vulcano. Però, appunto 1033 VIII | parole? Non ha detto che si crea un idolo? E che quell'idolo 1034 XXIX | misantropo, due cose che creavano a lui il bisogno della famiglia, 1035 XXV | era onesto e grande. Io mi creavo un segreto, preparavo una 1036 VIII | Non posso dirle ch'io lo creda propriamente; ma certo se 1037 XXXVIII| essere attuale, sebbene credano con certezza che continueranno 1038 XXXIII | tale,» e voi ci andrete credendovi guidati dal caso, e troverete 1039 XXXVIII| Anche i più entusiasti credenti provano un senso di ribrezzo 1040 XVI | e riprese:~«- Ella non crederà che io abbia delle persone 1041 XXXI | mi spaventava. Non volevo crederci; non mi ci potevo adattare. 1042 XX | nel caso vostro, Fulvia, credete che potrei più facilmente 1043 XXXI | per proteggerti ed amarti. Credimi, Fulvia, che se avessi la 1044 XVII | Briganti! Li respinsi come tre creditori, e ripresi a salire dicendo:~- 1045 XIV | fanfaronata che tutti i giovani si credono in obbligo di fare. Ed io 1046 XXXVIII| e le guide, che s'erano credute chiamate per una buona giornata, 1047 XIV | tutte le promesse che avevo creduto di scorgere nell'espressione 1048 XXXVIII| il cadavere gelato fra i crepacci del Monte Bianco mi parve 1049 XVI | Torino, dove io sono nata e cresciuta. Era bello e d'un'eleganza 1050 XXVI | alla scena tra Terenzio e Creusa, e da parte di Max, i versi 1051 XXXIX | possono mostrar la fedina criminale, e provare che non hanno 1052 VIII | apparvero natanti in uno strato cristallino... Povero cuore di donna, 1053 VIII | Profanazione! dov'è il Cristo che scacci i mercanti dal 1054 XVI | Ho veduto i giudizî dei critici sul vostro debutto. Sono 1055 XVI | dell'appunto che vi fece il critico della Perseveranza. È vero; 1056 XVI | povertà d'una combinazione di crome e semicrome; nel grido dell' 1057 XXXVI | goffe e pettegole delle cronache dei giornali, coi loro commenti 1058 XXIV | in tanta noia ed in tanto cruccio, non andavo a cercar consiglio 1059 XXXII | Il mio povero malato si crucciò tutta notte, vegliò angosciato 1060 XXX | i vostri rimproveri sono crudeli.~«- Lo so, Fulvia, e ve 1061 III | una grande passione, era crudelmente espiata dal pensiero che 1062 XVII | di ingenuo, una specie di culto sentimentale dinanzi al 1063 XVII | nei capelli. Quella tinta cupa s'adattava benissimo al 1064 XXX | sedermi accanto al suo letto, curarlo, vegliarlo. Ed era malato 1065 XXXI | tue fatiche, che servirà a curarmi. Ho tanto bisogno di cure 1066 XXXI | generoso giovane che lo curava, lo consolava, lo sosteneva 1067 XXXI | sei più caro di lui. Ti cureremo insieme, faremo dei bei 1068 VIII | nella persona di Fulvia.~Curvai come una parentesi la mia 1069 XVII | dalla parte dei bassi, e curvandomi con molto disagio suonai 1070 XVI | la sentì perchè riprese curvandosi verso di me:~«- A momenti 1071 XIII | suo nel mio e mi si serrò daccanto.~In quel momento il mio 1072 XI | il mento, ed ella tornò daccapo ad impensierirsi.~E codesto 1073 XIII | spese dei signori e delle dame eleganti che passavano nella 1074 XIV | voce agitata e commossa.~- Dammi del tu, Fulvia, chiamami 1075 XIV | linguaggio ch'io le parlavo dandole quella carta: - Io ho rotto 1076 XXX | bellezze, ma con tutti i suoi danni ed i terrori e le repulsioni 1077 VIII | ridicolo un uomo serio nella danza? E per colmo di sciagura, 1078 XXVIII | più forte di tutti, avrei danzato di gioia se avessi potuto 1079 XVI | Era vero; l'avevo suonata dapprima in omaggio a lui, e dopo 1080 XXXV | Perdonatemi e compiangetemi! Darei dieci anni della mia vita 1081 III | chiamar sua la donna mia, di darle del tu, d'amarla, e forse 1082 XXXIV | tavola.~«Ma no. Ella tornò a darmela. Bisognava che io la leggessi; 1083 XX | bruttissime furie. Ebbene; io vi darò in iscritto un saggio di 1084 XXXVIII| pensai a confrontare le date. Ma tra la mia grande agitazione, 1085 XXXII | nella solennità della morte; datemi questo conforto, questo 1086 XIX | comprimerlo stando appoggiata al davanzale; e pensavo come mai quegli 1087 XXXII | Egli comprese ch'io non davo valore a quella cerimonia; 1088 XV | amante felice il quale non debba confessare che lo era di 1089 VIII | anzi tutta la nostra vita, debbano frapporsi il tempo e lo 1090 III | grande passione; feci le debite pazzie, e poichè le donne 1091 XII | sopra ipoteche, prima di decidersi a venderlo, perchè pensa 1092 XXXIV | aspettato a lungo la mia decisione in proposito. Non ricevendola 1093 XXXIX | o quanto meno un ripido declivio per lasciarmi precipitare 1094 XXIX | Infine mi ero contenuta decorosamente con Max; egli sapeva il 1095 XIX | quante me ne rimarrebbero da dedicare a Max.~«Quando l'impresario 1096 XXXII | implorare che mi lasciasse dedicargli la mia vita. Tutta la mia 1097 XXXVI | appassionata. Era poeta, e mi dedicò dei versi belli di quella 1098 XVI | conoscere e di figurar bene.~«Dedotto tutto, ci rimaneva appena 1099 VIII | ragionare sul sentimento, e definirlo! Ognuno lo prova in un modo 1100 XXIII | camera d'albergo. E non si degnava neppure venire a porgermi 1101 XVI | forse non le aveva trovate degne d'una risposta. L'unica 1102 V | te.~Egli non rispose. Era delicatissimo, prudente, pieno d'onore. 1103 XXXV | speranze alate sembravano delinearsi più e più nel vuoto infinito.~« 1104 XX | aveva dimostrato un amore delirante, ora parlava con paura del 1105 XXIII | tosto il servo col corpo del delitto.~«Non erano che le sette 1106 XXIV | dovevano gustare una pace deliziosa adagiati nelle loro casse, 1107 XVI | cuore italiano, me ne sentii delusa e quasi offesa.~ ~ ~ ~ 1108 VIII | piovutami in cuore senza demandarle da qual parte venisse; avevo 1109 XVI | stato infedele, sleale? Ha demeritato il mio amore? No; è stato 1110 XXIII | commedia o da romanzo, di un denso velo per coprirmi il volto. 1111 XVI | parlare lasciavano vedere i denti d'una bianchezza abbagliante. 1112 XII | giunto in fondo rimarrà denudato e povero, e la vita gli 1113 XXXI | ero neppure avveduta del deperimento del mio povero babbo; non 1114 XXXIII | arrivo a Torino. II babbo era deperito di giorno in giorno. Non 1115 XXX | impetuoso, espansivo; e deploravo il riserbo di Gualfardo, 1116 XXXIX | lo sconosciuto che aveva deposto il suo orribile passa-montagne; 1117 III | Francia?» Se il plagio non deprezzasse la mia trovata, sono certo 1118 XVI | Ma no, protestai. Ella mi deride. Io non sono mica esclusivamente 1119 XXXVIII| che Fulvia soleva chiamare derisoriamente, un buon uomo ammogliato 1120 XX | coerenti, che, una volta descritti, agiscono sempre a seconda 1121 XXV | fronte, quel bacio che aveva descritto nella sua lettera, fu quanto 1122 XVI | nel silenzio delle classi deserte, - perchè a quell'ora, tutte 1123 XXXIX | misura che salivo in quei deserti di ghiaccio. In ogni voragine 1124 XXIV | quel momento la cosa più desiderabile che rimanesse per me in 1125 IX | un'altra volta avesse a desiderarmi. Questa argomentazione naturalmente 1126 XXXIII | pieno d'ansietà, come se desiderasse ardentemente di vedermi 1127 XXIII | sola. Non c'era pensiero desolante che non mi venisse in mente.~« 1128 XXXIX | che avevo salito in tanta desolazione. Con che spavento trattenni 1129 | dessi 1130 V | egli non aspira punto a destare questo sentimento nelle 1131 XXIII | angosciata dalla paura di non destarmi abbastanza presto per essere 1132 XXXIX | chiamati dalle guide, si destarono, scesero dai loro materassi, 1133 XVII | petto, dirmi all'orecchio:~- Destatevi. Come siete brutto quando 1134 XXXIX | essi mi veglierebbero, desterebbero l'allarme intorno a me. 1135 XXXVIII| stesso per la sua triste destinazione; ed a quell'ora..... Un 1136 XXI | voi. A rivederci, se il destino lo vorrà. Quando vi stringerò 1137 XIII | pendente sotto il gomito destro, e la destra sotto il sinistro. 1138 IX | risoluzione non era ben determinata, e mentre andavo vagando 1139 XXXVI | guardarla in questo lungo e dettagliato esame; e posso dir loro, 1140 XX | imposto alla ragione, ed aveva dettato una frase che smentiva le 1141 V | lusinghiere per me che ella avea dette ad Albani e, nella sincerità 1142 XXIV | Giorgio.~«Se fossi stata più devota l'avrei creduta una grazia 1143 XXXII | compenso della sua generosa devozione.~«A misura che lo vedevo 1144 XII | mio coraggio a due mani e dia dentro a grandi colpi di 1145 XXXVII | chiodetti, appuntati come diamanti. Ho dei bastoni ferrati, 1146 XXXIV | non l'aveva introdotto, dicendogli che io non ricevevo ancora. 1147 XVII | quasi aspettando ch'io le dicessi parole altrettanto affettuose.~ 1148 XIII | dove non vedevamo nulla. Dicevamo cose insensate cogli altri 1149 XIV | ad una ad una le mie mute dichiarazioni, i miei trasporti, le mie 1150 XXI | crederete molto malvagio se vi dico che provo un senso di acre 1151 XIX | alle loro porte, tutti si diedero a cercare eroicamente quel 1152 XVI | scene, e contro cui avessi a difendere l'arte incompresa. La mia 1153 XVI | assolutamente correggere codesto difetto. Appena vi fermerete un 1154 XIV | Fulvia doveva dirlo in modo differente dalle altre, perchè quelle 1155 XXV | una donna sono dunque così differenti e maggiori? E, da lei che 1156 XV | meno.~Con questa sola differenza che, dissuggellando quel 1157 XXX | che parlereste voi. Era difficile; ci voleva del coraggio. 1158 XXXIX | mano dirette a lui, mille diffidenze mi sorsero in cuore; - ed 1159 XXXIII | che si riposi, Gualfardo; diglielo tu. E lo fissava coll'occhio 1160 XXX | suo agire sempre nobile e dignitoso. Ed allora la sua freddezza 1161 XXI | di rado; tutto passa e si dilegua. Sic transit.~«E finì il 1162 XXXII | intimità di quel saluto, dileguarono a quelle parole.~«D'allora 1163 XIV | tosto ella lo lascierebbe dileguarsi come un vile. - Tuttavia 1164 XVI | desiderato cantare come dilettante, mi adattai, parimente senza 1165 XXXV | giorno la mia esistenza.~«Ero dimagrata, perchè, tutta assorta ne' 1166 XXXI | ricordi che mi trovasti dimagrato e pallido, ed io ti dissi 1167 XXXI | dietro un amore colpevole, dimentica della famiglia, di lui, 1168 XXXVI | era bastato un mese per dimenticar me, innamorarvi di un'altra, 1169 XVI | abbandono gli avesse fatte dimenticare le note; e finalmente cominciare 1170 XXX | corrispondenza con me; di dimenticarmi, di lasciarmi tutta ai miei 1171 XXXIII | mente io ero completamente dimenticata, e con me tutto il mondo; 1172 XXXIII | del suo cuore. Ch'egli non dimenticherebbe mai la colpa di cui mi accusavano 1173 XV | lo avevano sensibilmente diminuito. - È fuor di dubbio che 1174 VIII | sarebbe un gran commediante.~- Dimostra di amarla molto dunque?~- 1175 VIII | perdonarmi: e che me lo dimostrasse continuando quel discorso 1176 XX | lettera?~«Egli che mi aveva dimostrato un amore delirante, ora 1177 XXXIII | favore del malato quelle dimostrazioni, che gli corrispondevo con 1178 XXII | oppose alla mia fantasia, mi dimostrò il mio proprio inganno, 1179 XIV | Forse una terza esistenza dipende da questo suo sacrificio... 1180 XXVIII | aspettata, dalla cui presenza dipendesse il massimo interesse della 1181 XXXII | che gli rimaneva ancora, dipendeva da quella risposta.~«Dopo 1182 VIII | punto.~L'entusiasmo con cui dipingeva il suo episodio tempestoso, 1183 IX | dicevo fra me:~«Che mi dirà quando la rivedrò? Si lagnerà 1184 XIII | buio buio e la folla s'andò diradando. E colla folla e colla luce 1185 XX | ispirazione di cielo.~«Mi avviai direttamente alla sala da pranzo, quasi 1186 VII | e risalendo il Corso ci dirigemmo verso Porta Venezia.~ ~ ~ ~ 1187 VII | via del Monte Napoleone dirigendosi verso il Corso. Presentai 1188 XVI | conobbi, era giovanissimo; e dirigeva già l'orchestra del teatro 1189 XXX | con voi? Avete ragione di dirmelo?~«Mio Dio! Ero io che avevo 1190 XIV | rispose. - Ma non posso dirvi tutto ora, i vostri amici 1191 XXXVI | ozii di una vita frivola e disappensata, suggono il veleno delle 1192 XXIX | sue abitudini chiassose e disappensate; imporsi una gravità, una 1193 XXX | sorpresa o di approvazione o di disapprovazione.~«Quella risposta succinta 1194 XXXIX | già sul Monte Bianco; ne discende.~«I miei compagni non sapevano 1195 XXXIX | detto a che albergo contavi discendere. Vi accorsi. Anche di 1196 XXXIX | precipitare soltanto nella discesa, quando mi fossi ben accertata 1197 XIV | inganna mai.~Ci rimettemmo a discorrere, mesti entrambi, parlando 1198 XVII | per lungo intervallo.~Si discorreva di un padre di famiglia 1199 XVI | ferrovia, gli eleganti che discorrono di toletta, e ne mutano 1200 XIV | lo rese in silenzio. Più discreta di me, non pronunciò il 1201 XXXIX | rendessi a Gualfardo. Sulla sua discrezione potevo contare.~«Ma come 1202 XXI | virtù. Ma ora poi, mi sento disfatto in faccia a me stesso, e 1203 XVII | fossimo stati moralmente disgiunti, ed ora ci riunissimo; sentivo 1204 XV | ne sentivo già moralmente disgiunto.~Io sono pigro e mi alzo 1205 XVII | beneficio della famiglia del disgraziato che era morto prima di sentire 1206 VIII | ben generoso a superare il disgusto che m'inspirava quell'ipocrisia 1207 XIV | ci trascinavano per vie disparate. - Non so a qual proposito 1208 XXVIII | gli occorreva un soverchio dispendio di parole.~«Quando la carrozza 1209 XVI | sette anni. La pensione era dispendiosa. Egli licenziò la serva, 1210 XXXIX | di Welfard, come la mia disperanza. Addio, Max. Siate felice 1211 XXXVIII| almanaccare, piangere in segreto, disperarmi, ero stato fuori sette giorni.~ 1212 XXI | farei? Anch'io come voi dispero dell'amore; anch'io, Fulvia, 1213 XXX | vostra visione che amate, dispersa qua e , ed associata a 1214 XVI | asso per andare a piangere dispettosamente in un canto, non è così 1215 XVI | quella scena che non mi dispiaceva punto, mi confondeva. Tuttavia 1216 V | pieno d'onore. Forse gli dispiacque il sospetto sottinteso in 1217 XXXVII | alpinisti, loro amici, si disponevano a salire sul Monte Bianco, 1218 XXXIV | quella scrittura ridivenuta disponibile. L'arte potrebbe distogliermi 1219 XXXVIII| il suo arrivo in casa, le disposizioni da prendere, le raccomandazioni, 1220 XX | venissi a Reggio, sareste voi disposta a rompere ogni altro impegno, 1221 XXXIX | allo scrittoio su cui erano disposte in ordine di data le lettere 1222 XXVIII | piccolo bagaglio, era dunque disposto a rimanere a colazione con 1223 XXXV | quei due amori che s'erano disputato a lungo il mio cuore, ripetevo 1224 XVI | vivaci, espansivi, che si disputavano come una gloria il piacere 1225 XXX | offerta per Nuova-York.~«- Sì? diss'egli senza il menomo cenno 1226 XXXVIII| aria di canzonatura male dissimulata.~Una cosa era certa; che 1227 XXXIX | soprabito a lungo pelo che dissimulava le forme del corpo; - ed 1228 XXIV | colla più calda amicizia. Dissipò tutti i miei terrori.~«- 1229 XV | questa sola differenza che, dissuggellando quel piego andavo chiedendo 1230 XXXVI | dalla morte del babbo, dal distacco di Gualfardo e dal vostro 1231 XIII | Ed ora, a due passi di distanza, rinascevano tutte le mie 1232 XXXIX | avessero mangiato, s'erano distesi sui loro materassi e dormivano. 1233 XXXII | lunga dove il malato stava disteso; e mentre io accomodavo 1234 XI | che a tarda sera poco si distinguono i volti, e meno le passioni 1235 XIV | sola idea tuttavia non bene distinta: - Che tutto era finito; 1236 XIV | e la speranza d'essere distinto dagli altri. Ella rispose:~- 1237 XXXIV | disponibile. L'arte potrebbe distogliermi da' miei tristi pensieri, 1238 XXXIII | cara vita, non ne avesse distratto il nostro spirito. Subivamo 1239 XXIII | i numeri dei colli, nel distribuire le merci, ed i conduttori 1240 XXXVI | calore.~«Quella scoperta distruggeva anche il passato. O mi avevate 1241 XXXI | fatale amore per Max, aveva distrutta l'ultima speranza del mio 1242 XXII | meno, non era quello che disturbasse la digestione. In quella 1243 XVII | questa volta non più per divagazione d'ebbrezza, ma con profondo 1244 XX | testa ai piedi. Mi sentii divenire fredda. Era una lettera 1245 VIII | dato periodo di tempo poi diventano stranieri gli uni agli altri.~ 1246 XIV | momentanea commedia sarebbe diventata impossibile; ci saremmo 1247 XX | il vento romperà, forse diventeranno la tela istoriata d'un amore 1248 XVII | far dello spirito, per divergere i pensieri di quei pedanti 1249 XXXIX | indiscreta ed oltraggiosa, diverrebbe inutile.~«Era necessario 1250 III | trovata, sono certo che diverrei altrettanto famoso dicendo: « 1251 XVI | freddo così, che sarà quando diverrò sua moglie, quando la certezza 1252 XVII | quattro mani.~Io risi e mi divertii di quello scherzo come del 1253 XI | e le sue tacite paure mi divertivano assai.~ ~ ~ ~ 1254 XXXIII | faticose, ed io consentivo a dividerle con Welfard, ma non a cederle 1255 VIII | Il sentimento è l'essenza divina che il soffio di Dio ha 1256 XVII | sonno. E Fulvia la cantò divinamente, passando dal lagno increscioso 1257 XXIII | molto scritto sul senso di divinazione dell'amore che ci fa riconoscere 1258 XXVIII | Apollo, grazie a tutte le divinità protettrici degli amanti, 1259 XX | presente, che aveva sognato divino e trovava arido e vuoto. 1260 XXX | gaz. E noi invece eravamo divisi moralmente, e stavamo per 1261 XVI | Quante volte, dopo aver divorato lungamente le mie lagrime, 1262 XVII | Quest'orrenda notizia vi . E voltandomi le spalle 1263 XXXI | Pensa che sono vecchio. Dobbiamo pur morir tutti...~«- Ma 1264 X | Poi le misi dinanzi quel documento e le dissi con un'aria da 1265 XXI | amicizia, punto luminoso e dolcemente mesto in una landa oscura 1266 XXXIX | delle donne. Era un pianto dolcissimo che mi faceva tanto bene. 1267 XIV | istate a pentirvene; non vi dolete d'avermi fatto felice.~- 1268 XXX | le mie impressioni; ma mi dolse all'anima di non sentirmi 1269 XXIV | accattone m'avesse commossa domandandomi un soldo, mi sarei accusata 1270 XXXIX | dei Bossons, incominciai a domandarmi seriamente, come era possibile 1271 XXIII | affare a questo mondo che di domandarsi a vicenda perchè io giungessi 1272 VIII | e melanconico in cui mi domandava di continuare a frequentare 1273 XXX | scrittura?~«- No, dissi; firmerò domattina.~«Vi fu ancora una pausa. 1274 XIII | XIII.~ ~Era la sera d'una domenica. Fulvia non doveva cantare, 1275 XXXVI | terra a terra della vita domestica, prendono a noia la placida 1276 XXXVI | di Welfard; gli affetti domestici, la famiglia. La prosa - 1277 XX | un altro amore mi aveva dominato in cuore avanti ch'io vi 1278 XIV | aspirano alla riputazione di Don Giovanni sentenzierebbero 1279 XVI | spartiti di Bellini e di Donizzetti....~«Cominciavo a sentirmi 1280 VIII | che s'innamorerà di una donnina tanto capricciosa.~- Non 1281 XVIII | vere aspirazioni, la nostra doppia libertà.~Fulvia seppe riprendere 1282 X | compresi tutto ciò, e l'amai doppiamente per quella finezza di tatto.~ ~ ~ ~ 1283 XIX | un orologiaccio di bronzo dorato, tutto giallo e lucido che 1284 XXVII | traversammo la città scura e dormente, e giungemmo allo scalo 1285 XXXIII | mi disse:~«- Sì, Fulvia; dormi. Io ti sveglierò: - e mi 1286 XVII | Come siete brutto quando dormite!~Apersi gli occhi trasognato. 1287 XXXII | al suo giovane amico. Io dormivo nella sua camera stesa sopra 1288 XI | sinistra mano dietro il dorso, e colla punta delle dita 1289 XXX | natura ha ripartito in scarse dosi fra gli uomini, senza la 1290 XXIV | era così grande, che nulla dovea sedurmi più di quella tranquillità 1291 XXII | la mia cameriera credette dover fare un'eccezione in suo 1292 XXX | anello. Aveva l'aria di doverci rimanere il resto de' suoi 1293 VI | sospetto, ed io sentivo di doverla persuadere, pel decoro della 1294 XIX | conto razionalmente di quel doveroso riserbo. Feci più: quei 1295 XXXI | ho studiato, dacchè so di doverti lasciare a lui, senza nessun 1296 XXIII | bibita con tanta premura che dovettero credere che mi prendesse 1297 XXV | lei che è più debole, si dovrà pretendere di più? Cosi 1298 XXIX | Nemmeno per ombra. E perchè dovrei farmi un dovere di narrargli 1299 XXI | una bella canzone, che non dovremo mai più ricominciare).~- « 1300 XXVI | commedia; e se non la sapete dovrete inventarla.~«- Accettato. 1301 XVI | mobiglio, e si pose a vivere a dozzina per fare economia.~«Ed infatti 1302 XVI | lucenti, dalla scriminatura dritta come una rotaia di ferrovia, 1303 XIV | me, - era ancora un po' dubbia dinanzi alla schiettezza 1304 XIII | rinascevano tutte le mie dubbiezze. E pensavo:~- Forse quello 1305 XVI | nulla di romantico. - Me ne duole, per l'effetto di queste 1306 XXXIII | sogni. Non so quanto tempo durasse. Quando mi svegliai ero 1307 XIV | ho rotto dei legami che duravano da anni per amor di voi; 1308 XVII | non più per divagazione d'ebbrezza, ma con profondo terrore 1309 XIV | dolce. Provavo, dirò così, l'ebrezza di soffrire insieme. Il 1310 XVII | dello spirito, non fate eccentricità. Siate un poco voi stessa. 1311 XVII | ma e l'altro? Tutti gli eccessi conducono all'errore.~Le 1312 VIII | che nasce forse da una eccessiva delicatezza di sentimento, 1313 XVII | po' aspra del suo collo eccessivamente lungo.~Fulvia non era bella. 1314 XVI | non è eterno che in casi eccezionali; l'amore può cessare; il 1315 XX | mentre mi onora e mi venera, eccita in lui per me i trasporti 1316 XXVII | angosciato, ero in tale eccitamento nervoso che prevedevo di 1317 XVII | avventata di Fulvia. E, per eccitarmi ad un brio fittizio, mi 1318 XXX | menoma sorpresa. Ma io ero eccitata dalla parte drammatica che 1319 XX | che v'onoro e vi venero, eccitate in me i trasporti più rivoluzionarii 1320 XXXV | Avevo il sistema nervoso eccitato, perchè mi ero lasciata 1321 XVI | cadenze lente e melodiche mi eccitavano il sentimento e mi riescivano 1322 XXX | Gualfardo in uno stato di eccitazione straordinaria. Volevo esser 1323 | Eccomi 1324 XXXVIII| matrimonio, un bel bambino faceva echeggiare in suono di pianto la sua 1325 XIII | tal violenza, che me ne echeggiavano i sussulti alla gola ed 1326 XXI | matrimonio, più che d'un eclissi lunare. E così mi restava 1327 XVI | vivere a dozzina per fare economia.~«Ed infatti riescì a mantenermi 1328 XVI | potesse essere la condizione economica di mio padre. Accettavo 1329 XVI | rimaneva appena di che vivere economicamente. Per sottrarre ancora da 1330 XVII | alla Medici ed un ramo d'edera nei capelli. Quella tinta 1331 XXXIX | compagni che posava per edificazione dell'altro.~«L'interrogato 1332 XVI | ch'io ebbi nella vostra educazione musicale.~«Tenete conto 1333 XXIV | Gli strinsi la mano con effusione, e come cosa convenuta, 1334 XVIII | nudo i miei pensieri un po' egoistici, il mio cuore arido; ma, 1335 XXXVIII| pensiero: «Fulvia.» E lo elaborai per tutto il viaggio. Non 1336 XIV | parola; o forse il suo animo eletto non sospettò neppure la 1337 XVI | come un raggio carico di elettricità rivolto su di noi.~«Poi 1338 III | amici miei mancassero di elevatezza per non potersi scindere 1339 XVII | sedile. Pensavo al profeta Elia che per risuscitare i fanciulli 1340 VIII | noi, che quella mano tanto eloquente pel nostro cuore non stringerà 1341 VIII | di esso.~Io parlavo coll'eloquenza della convinzione, che è 1342 V | Vedi che Fulvia non si emancipa; e, per essere artista, 1343 VII | amico, e dalla presentazione emerse, sempre nuovo come la Fenice 1344 IX | capo mi pesava come dopo un'emicrania.~Il giorno seguente, alle 1345 XVII | Fulvia, che al vedermi, emise un Oh! de' più felici che 1346 XXVIII | idea della morte, che ci empie di terrore nell'istante 1347 XVII | le lagrime tornarono ad empirle gli occhi. Allora le dissi:~- 1348 XXXV | babbo non erano più per empirsi di lagrime, e respingevo 1349 XXX | altra stretta di mano, più energica della prima. Ed io continuai:~«- 1350 VIII | prova, le risposi con un'enfasi di cui allora non mi rendevo 1351 | entrambe 1352 XIX | non vedevo in corte. Udii entrar l'omnibus, senza poter guardare 1353 XXVIII | io ed il babbo vi fummo entrati, Gualfardo mi domandò la 1354 XXXVIII| lo sconforto che le era entrato nel cuore.~Fulvia, malgrado 1355 XIV | alzarsi da sedere quando entravano uomini; ma quella mattina 1356 XXXVIII| come un matto per Milano. Entravo nei teatri senza pensarci, 1357 XXXIII | io sarò prima voi; entrerò in tutte quelle case da 1358 XXXVIII| possenti in noi. Anche i più entusiasti credenti provano un senso 1359 V | pubblico l'aveva accolta con entusiastici applausi. Nel camerino s' 1360 XXXIX | e le guide si fecero ad enumerarmi una schiera di vittime, 1361 XXXV | nel vuoto infinito.~«Quell'epistola era abbastanza breve perchè 1362 XXXV | di scriver follie in un epistolario sentimentale con Max.~«Stupido 1363 IX | io non aveva stabilito l'epoca del nostro incontro; ma 1364 XX | prudente e misurato come un'equazione algebrica. Qual'era il suo 1365 XXXVIII| accennava di volo al suo equipaggio da alpinista.~Non mi diceva 1366 VIII | conosciuto prima d'allora tanta equità di sentimento e tanta facoltà 1367 XXX | francamente per evitare degli equivoci, le cui conseguenze sarebbero 1368 XVIII | può dare un giudizio vero, equo, delle azioni d'un uomo 1369 | eran 1370 XXI | gli è toccata nella grande eredità del male. Io mi trovo in 1371 XV | un senso vago d'essere un eroe dell'amicizia. Sì; io, che 1372 XIX | tutti si diedero a cercare eroicamente quel sorcio di fantasia. 1373 XXVII | sacrificano per una fedeltà esagerata, ad un principio e ad una 1374 XXII | torti, e Massimo pure si esagerava la gravità dei nostri rapporti; 1375 XVI | credetelo, sebbene voi vi esageriate fuor di misura la poca parte 1376 XXXVI | sentimentali, cercai di esaltarmi; ma dopo alcuni giorni mi 1377 XIV | uomo amato, e sognava di esaltarsi almeno per un tempo per 1378 XVI | logaritmi musicali che non mi esaltasse fino al delirio.~«All'altra 1379 XXV | allora non pensavo più a fare esami di coscienza.~«Max possedeva 1380 XVII | alzai, girai per la stanza esaminando ogni cosa. Pensai a Saint-Preux 1381 XXX | quell'atto amichevole senza esaminarlo punto.~«- Debbo andar lontano, 1382 XXXII | pensava il mio povero babbo.~«Esatto come sempre, Gualfardo giunse 1383 XIV | implorare in nome dell'amore l'esaudimento delle mie ardenti speranze.~- 1384 XXXIX | disperato, cupo, deciso ad esaurire fin l'ultimo passo per trovarti, 1385 XXVIII | innamorati, che hanno bisogno di esaurirsi in silenzio, per dar luogo 1386 XIX | pel termine d'una passione esaurita, mentre io, felice e pura, 1387 XIX | trattenermi con quell'esca volgare per farmi perdere 1388 XXX | non era più uscito.~«- Non esci a passeggiare, babbo? gli 1389 XXVIII | volevi ch'io ridessi!~«Così esclamava il babbo, e rideva, e trovava 1390 IV | Oh! le donne! E codesto esclamavo inorridito da tanto egoismo.~ ~ ~ ~ 1391 XX | intervallo tra il progetto e l'esecuzione, aveva pensato a me, onesta 1392 XVI | e la sua ha bisogno di esercitarsi nelle difficoltà, per svilupparsi 1393 XVI | precipitai istintivamente l'esercizio che stavo facendo. Il maestro 1394 XIV | dinanzi a quella prepotente esigenza fisica tacque l'impazienza 1395 XIX | codice a questo mondo può esigere che una donna conservi il 1396 XX | vedremo per ora. Le nostre esistenze, come voi mi diceste un 1397 XXXVIII| certezza che continueranno ad esistere sotto forme migliori. Ci 1398 XXXIII | con me tutto il mondo; non esisteva che quel filo di vita del 1399 XXXI | dolore.~«Egli pensò che esitassi a decidermi, e mi disse 1400 XVI | finalmente cominciare con esitazione, e quindi procedere con 1401 XVI | speranza nell'aprirla. Tutte le espansioni della mia lettera mi si 1402 XVI | circondata da giovani vivaci, espansivi, che si disputavano come 1403 III | passione, era crudelmente espiata dal pensiero che quell'uomo 1404 IX | col mondo.~ mai parola esplicita d'amore era corsa tra noi, 1405 XXXI | cuore, ogni volta che mi esponevo a qualche fatica. Quand' 1406 XXXII | vederlo.~«Non era possibile esporre il povero babbo in quello 1407 VI | zinzino di sarcasmo, ed esprimendo certe idee arrischiate che 1408 XVII | della sua partenza. E volli esprimerle tutto ciò; e la fissai languidamente 1409 XVI | tutto ciò; e dove si esprimeva un dramma di sentimento, 1410 XXXIX | del tuo giornale, in cui esprimevi l'idea triste del suicidio. 1411 XI | e meno le passioni che esprimono: ma che non vede un occhio 1412 VIII | tempio? Il sentimento è l'essenza divina che il soffio di 1413 | essergli 1414 XV | pareva di conoscerla di esserle legato di più.~Al teatro 1415 | essersi 1416 | esserti 1417 XVI | ed acquistare agilità ed estensione.~«- Gli esercizi sono freddi 1418 V | Ritirarmi sarebbe stato esternare il sospetto ch'essi stessero 1419 XVI | uomo per le sue qualità esterne o per le sue abitudini; 1420 XXXIII | contenti, ed il mio spirito esulterà. Allora non sarete più imbarazzati 1421 XVI | facesse la sua pratica nell'etichetta di corte. Quando lo conobbi 1422 XX | con cui i Greci chiamavano Eumenidi le bruttissime furie. Ebbene; 1423 XXXIII | meno inospitale, la più europea; poi verrò a prendervi, 1424 XXXIX | resiste al tempo ed agli eventi, l'amore della famiglia.~« 1425 XXIX | ricusato di sposare Max per evitarla? Ed ora perchè la farei? 1426 V | a me. Quando mi parlava, evitava di guardarmi, e non accompagnava 1427 XX | della bella maga che ha evocato il mio non so se buono o 1428 XXIII | Non potevo capire che i facchini gridassero forte i numeri 1429 XIII | ne sta dietro tutto solo! Facciamogli un po' di posto. E così 1430 | Facemmo 1431 XXXIX | passeggiare nello studio facendomi aria coll'istruttoria d' 1432 | facessimo 1433 | facevamo 1434 XVI | meno di ridere. La grande facilità di quella melodia l'ha resa 1435 XX | credete che potrei più facilmente rassegnarmi?~- «Stando così 1436 | fai 1437 XVI | male. Feci due o tre note false; egli mi corresse; la vergogna 1438 XXII | sotto un punto di vista falso, io non la presi più che 1439 III | egli le parlasse con una famigliarità oltraggiosa. Oh! quando 1440 XVI | trascuravano i loro affari, le loro famiglie per me; che si rendevano 1441 XXXI | di cose gravi. Resta qui. Fammiti vicina; ho bisogno d'abbracciarti 1442 XVII | dormito come uno sciocco nella famosa poltrona di Fulvia. E quel 1443 XXXVI | signore le leggeranno. Le fanciulle, che nei lunghi ozii di 1444 IX | sciolsi il riso romoroso della fanciullezza; e mi abbandonai alle vergini 1445 XVII | aveva bamboleggiato come un fanciullo, sognato come un poeta, 1446 XIV | mi faceva spavento. È una fanfaronata che tutti i giovani si credono 1447 XXX | sareste contenta con quel fantasma di vostro gusto. Ma ciò 1448 XXVII | senza rivedere tutti quei fantasmi d'amore, di gioia, e sentirne 1449 XXVIII | mi strapparono alle mie fantasticaggini. Scesi dalla carrozza e 1450 IX | mi trovavo puerile d'aver fantasticato come uno scolaro dietro 1451 XIV | e la mia immaginazione fantasticava già un amore senza ostacoli 1452 XVI | fredda come la bellezza d'un fantoccio.~«In fatto di musica egli 1453 | farai 1454 | faranno 1455 XXVII | principio e ad una promessa che farebbero assai meglio a revocare, 1456 XXIX | la gioia e l'orgoglio di fargliene sentire i vantaggi.~«Per 1457 XXX | illuminate come piccoli fari; e più d'una volta fui urtata.~« 1458 | farla 1459 | farle 1460 | farli 1461 XXVIII | bagaglio, e voleva rimanere per farmelo condurre a casa subito. 1462 XVI | quante brighe, unicamente per farmivi avere una parte!~«Quella 1463 XVI | sguardo, poi cercando fra i fascicoli di musica l'aria della Straniera 1464 X | ritta in un prato con un fascio di codesti fiori e li diede 1465 XIII | di gioia; perchè omai una fase nuova era cominciata per 1466 XXI | mesto in una landa oscura e fastidiosa.~- «(Ora poi voglio posare 1467 XXXIX | nel tuo cuore, quando una fatalità dolorosa e cara ci tenne 1468 XXXV | cibo ed il sonno, avevo faticato giorno e notte. Avevo il 1469 XXXIX | punto di svenire.~«Quella faticosa salita lo aveva sfinito.~«- 1470 XXXIII | malattia richiedeva erano faticose, ed io consentivo a dividerle 1471 XXXI | che mi diveniva sempre più faticoso. Fu lui che si assunse mille 1472 XXIII | tempo che impiegherebbe il fattorino a recarsi da Max, ed egli 1473 VII | nuovo come la Fenice della favola, il famoso complimento:~- 1474 XXXII | straordinaria. Aveva una febbre violenta.~«Al mattino mi 1475 XIX | pensiero sentii una smania febbrile di trovarmi nella mia stanza.~« 1476 XXI | erano passati i trasporti febbrili di Milano pel bello ed innamorato 1477 XXXIX | occorrenza possono mostrar la fedina criminale, e provare che 1478 XXXVIII| Mia moglie aveva superata felicemente quella prima crisi materna. 1479 VII | emerse, sempre nuovo come la Fenice della favola, il famoso 1480 VIII | durato quattro anni... Sono fenomeni strani, ma che pure accadono. 1481 VIII | vecchi amici. Le spiego un fenomeno che accade a me, che nasce 1482 XXIII | presi un aneurisma, è un fenonemo da notare negli annali della 1483 XXX | un senso d'amor proprio ferito; allora non studiai le mie 1484 XV | contendergliela, perchè ero fermamente risoluto a non aver nulla 1485 XXI | sera stessa. Non contavo fermarmi per via.~«La sera mi giunse 1486 XXX | Gualfardo, quando mi sono fermata quei due giorni a Milano...~«- 1487 XXXVIII| cambiamenti di treno, delle fermate, di nulla.~Non avevo che 1488 VIII | accadono. Giosuè non ha fermato il sole? Ma veramente io 1489 XIV | levai, ed alle undici mi fermavo alla sua porta, anelante 1490 XVI | codesto difetto. Appena vi fermerete un poco a Torino, ci lavoreremo 1491 XXII | due giorni a Milano.~- «Si fermi anche lei» mi disse. «Che 1492 XXXIII | ed i biglietti di strada ferrata, diceva sorridendo. Se vi 1493 XXXVII | diamanti. Ho dei bastoni ferrati, dei veli verdi, degli occhiali 1494 XXXII | sospettato mai che tempesta mi fervesse nell'animo e che abisso 1495 VIII | continuava così:~- Si ricorda la festa da ballo di martedì? Io, 1496 XXXI | quella di Gualfardo: tra me festeggiata, inebriata d'applausi, felice 1497 XVIII | stesso per ordinare ad un fiaccherajo di venirci a prendere. Gli 1498 XXXIX | avvolgeva ne' suoi raggi fiammanti.~«Mi accostai risolutamente 1499 X | giovane che le stava al fianco. Poi andò man mano prendendo 1500 XXIII | il caffè bollente in un fiato, bruciandomi la bocca e 1501 XVI | soave all'anima; a cui mi fidanzai con delizia sognando un 1502 XXIV | casse, dove non vi sono fidanzati da ingannare, amanti 1503 XIV | suo nettare e tutto il suo fiele.~Ma ella piangeva ed io


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