24-balen | balla-coric | coro-fiele | fiera-insul | integ-offri | ogget-rari | rasen-sconn | scono-terge | termi-zucch
Capitolo
1504 XXI | mai dinanzi alla vostra fiera virtù. Ma ora poi, mi sento
1505 XXX | grandi emozioni, le sue fiere bellezze, ma con tutti i
1506 XVI | erano per eroi, per uomini fieri, dall'aspetto maschio, da'
1507 XXX | sua bella voce ed il suo fiero disprezzo delle convenienze,
1508 XVII | Che bisticcio! esclamai figgendo sempre più i miei occhi
1509 XVII | lasciando la moglie e due figli in gravi imbarazzi.~- Pover'
1510 XXXII | quelle attenzioni delicate, figliali, che mi inondavano l'anima
1511 XXXI | babbo, mentre tu, povera figliuola, eri costretta a starmi
1512 XXI | un senso di acre voluttà figurandomi che il vostro Gualfardo
1513 XXX | immaginazione. Vi siete figurata una felicità che non esiste.
1514 XIV | tutte le scene che mi ero figurate nella notte erano assurde;
1515 XXXIX | grande aspettazione, si figurava di diventare da un giorno
1516 XVI | espressione in quel canto, che mi figuravo di far pensare lui come
1517 XXXVI | morte, mi apparvero le cento figure goffe e pettegole delle
1518 XVI | di codesti. Sembrava una figurina tagliata fuori da un giornale
1519 XX | campestri, gettiamo delle fila che forse il vento romperà,
1520 XIV | sola, - e rispettarla; e filare il sentimento come un collegiale. -
1521 XXX | per aver sopportato così filosoficamente la scoperta ch'io amavo
1522 XX | buono o cattivo spirito filosofico.~- «Nell'ora stessa in cui
1523 | financo
1524 X | amai doppiamente per quella finezza di tatto.~ ~ ~ ~
1525 XXXV | a cantarlo con tutte le finezze, con tutte le sfumature
1526 XXII | lo avea fatto cancellare. Finii per contare le parole colla
1527 XVII | generoso, ma è un capo scarico; finirà male.~Io avevo veduto quella
1528 XIX | volgarità; tanto le convenienze finiscono per imporsi anche agli animi
1529 XXXVI | mi sentii sola, inutile, finita; ed ho deciso di morire.~«
1530 XVII | Io l'abborrisco.~E non finiva d'ammirarmi per quella grande
1531 XXXVII | XXXVII.~ ~Qui finivano le memorie di Fulvia che
1532 XI | immedesimavo per modo, che finivo per dubitare della sua presenza
1533 XXXVIII| urgentissimo m'ha trattenuto fuori finora, e che debbo uscir subito
1534 XXIX | di promesse, una salute fiorente, una maschia bellezza, e
1535 XX | la sento montare come un fiotto dal fondo del mio cuore.~- «
1536 XXX | mi domandò:~«- Avete già firmato la scrittura?~«- No, dissi;
1537 XXX | scrittura?~«- No, dissi; firmerò domattina.~«Vi fu ancora
1538 XIX | stanza vicina, tanto mi fischiavano gli orecchi, e mi assordava
1539 XIX | lui, e mi pareva che il fischio della macchina irridesse
1540 XX | dolcezza i vostri dolci occhi fisi ne' miei. E voi?~- «Massimo.»~ ~«
1541 XIV | quella prepotente esigenza fisica tacque l'impazienza del
1542 XX | notte e giorno coll'idea fissa che un altro uomo aveva
1543 XVII | esprimerle tutto ciò; e la fissai languidamente e le dissi:~-
1544 XXVIII | indirizzo al cocchiere. Poi, fissandomi con quella sua aria impassibile
1545 XXVIII | fuori dallo sportello, ed a fissare i passeggieri con tanta
1546 XXIII | dignitosa di Gualfardo, fissarmi con uno sguardo di sprezzo,
1547 XIV | sguardo con cui m'aveva fissato dicendomi: «Se mi amate,
1548 XXXVIII| rimasi assorto cogli occhi fissi alle finestre della casa
1549 XXX | Ne risentii più acuta la fitta del rimorso. Mi sentivo
1550 XVII | per eccitarmi ad un brio fittizio, mi diedi a bere un bicchiere
1551 XX | così. Si trovano nature fluttuanti in una perpetua alternativa
1552 XXX | siatene certa, Fulvia, voi fluttuereste sempre fra l'uno e l'altro,
1553 X | vidi sulla sua tavola tra i fogli di musica, gli albums, i
1554 V | i guanti, a cogliere una foglia ed a ripiegarla in tutti
1555 X | quistione vitale. Sull'ultima fogliolina, cadde la parola «mi burla.»~-
1556 XXXIX | passa tutto. Come il nostro folle amore, come la freddezza
1557 XXXI | m'aveva trovata a Milano folleggiante dietro un amore colpevole,
1558 XI | sentissimo insieme, ed ella si fondesse in me, ed io in lei, e facessimo
1559 XIX | avevano dunque installato un forestiere giunto allora con quella
1560 XXIV | Max non era nè severo, nè formalista; guardava ai fatti, e nessuno
1561 XVII | ospiti erano una famiglia di formalisti, dalle virtù e dai sentimenti
1562 IX | argomentazione naturalmente non la formulai nè colle parole, nè col
1563 XXX | bravo giovane.~«- Sei ben fortunata, Fulvia, d'esserti imbattuta
1564 XXX | in lui; ed anch'io ne son fortunato. Muoio tranquillo, vedi,
1565 XVI | abusate delle note basse, e le forzate. È una risorsa delle artiste
1566 XIX | parole ed il mio pensiero era forzato a ripeterle meccanicamente
1567 XXXIII | miei sentimenti, egli si forzava di mostrarsi espansivo con
1568 XXXIII | abbracciata colle poche forze che gli restavano, mi disse:~«-
1569 | foste
1570 | fosti
1571 XXXIX | corda tesa. Se il ponte fragile si fosse spezzato sotto
1572 XXII | la lettera. Era una donna franca e gioviale. Buona in realtà,
1573 XVI | aspetto maschio, da' modi franchi, come i vostri, Max. Uomini
1574 III | Quanto dura l'eternità in Francia?» Se il plagio non deprezzasse
1575 XVIII | riprendere il suo piglio franco ed un po' mefistofelico
1576 VIII | felicità di due cuori, senza frangere altri cuori, senza ledere
1577 XIII | indispettivo che i miei amici si frapponessero tra me e lei; tra noi ed
1578 VIII | onore e l'amicizia che si frapponevano fra noi. Se prima, cieco
1579 VI | Fulvia saltando di palo in frasca, trattando le cose con frivolezza
1580 XVI | la mia nascita. Non avevo fratelli. In casa mia si viveva meschinamente,
1581 XIV | suggellai quelle parole fraterne con uno di quegli sguardi
1582 XXIX | parlato che d'un sentimento fraterno. Io non avevo tradito i
1583 X | mi disse Vittoria in quel frattempo? Che le risposi? Si avvide
1584 XVII | La proposta fu accolta freddissimamente dalla compagnia; ma io non
1585 XXXI | ascoltandolo, non potei più frenare i miei singhiozzi, e mi
1586 XIV | ferventi parole, per tanta ora frenate in quella sera.~Passai una
1587 XIV | amore senza ostacoli e senza freno. Quella voce mi ricordò
1588 VI | pericolo di perdere la pace, frequentando quella giovane. Compresi
1589 XXVII | sapendola avrebbero cessato di frequentarmi.~«Oh Dio! Avevo commesso
1590 V | giovane artista; ma egli non frequentava la casa di Vittoria; la
1591 XXXII | domandò da bere con una frequenza straordinaria. Aveva una
1592 XXX | le forme dei canotti. E fresca la strada, e pittoresca,
1593 XVII | disagio suonai la sinfonia del Freyschütz; poi l'aria del tenore nel
1594 XXXVI | lunghi ozii di una vita frivola e disappensata, suggono
1595 VI | frasca, trattando le cose con frivolezza mista d'un zinzino di sarcasmo,
1596 X | celato al di fuori dalle frivolezze e dai sorrisi.~Fulvia teneva
1597 V | intercalava al discorso, i frizzi con cui presentava in caricatura
1598 XXXIX | Ed allora?~«- Allora si frugano, si cerca dalle loro carte
1599 XIII | per timore di metterla in fuga. Fulvia mi strinse la mano
1600 VIII | tanto per rapire la sua fugace scintilla al fuoco celeste.~
1601 IX | inconscio mi avvertiva di fuggirla. Tuttavia questa risoluzione
1602 XIV | codesto amore; nasconderlo; fuggirvi. Sono stata troppo debole;
1603 XVII | chinese. E poi eravamo già fuggiti. Eravamo già là insieme
1604 XXVIII | che ridicola.~«Ero rimasta fulminata dalle parole di Gualfardo.
1605 XVI | La sua barba d'un biondo fulvo, ed i suoi baffetti erano
1606 XXXIX | memorie; ed ora, mentre egli fuma accanto a me, vi ho scritto
1607 XVI | si voltò mai. Correva e fumava come una locomotiva!~«Il
1608 XVII | non potrà sentire la Messa funebre di Verdi.»~I nostri ospiti
1609 XXXVIII| nero come tanti documenti funebri, comprovanti la morte di
1610 XXXIV | vegliò il cadavere, ordinò i funerali e mandò una carrozza a prendermi
1611 XXXVI | di Welfard, non erano che fuochi di paglia, splendenti, ma
1612 III | nè un'altra ambizione, fuorchè l'amore di quella donna.
1613 XX | Eumenidi le bruttissime furie. Ebbene; io vi darò in iscritto
1614 XXX | lungo campi e boschi nel furore d'un uragano, ad inebriarmi
1615 XIII | Furono molte strette, e furtive! È ben altra cosa. No; senza
1616 XXII | prima che una circostanza futile, o una catastrofe, - uno
1617 VIII | presentato la vita passata e la futura sotto un nuovo aspetto.
1618 XX | mio pensiero non andava al futuro per calcolarvi i mali preveduti
1619 XVII | irradiava la camera avvolgendo gaiamente il mio letto in un'onda
1620 XVI | troppo serio, nè troppo gaio. Aveva l'aria d'un cortigiano
1621 XVI | Era una risposta.~«Colla galanteria che gli era naturale egli
1622 XXIX | Gualfardo la cronaca di quelle galanterie? Nemmeno per ombra. E perchè
1623 IX | e le dicevano mille cose galanti, e le davano margheritine
1624 XVII | poi avrebbe consultato il galateo, e non ne avrebbe fatto
1625 XVI | parlava sotto voce con un garbo inalterabile; era sempre
1626 XIX | piatto stesso ad un grosso gatto bigio, che mi rimproverava
1627 XXX | passeggiata sentimentale a lume di gaz. E noi invece eravamo divisi
1628 XV | la prosa della realtà mi gela il cuore, - poi mi innalzo
1629 XXXIX | d'esser rialzata, mezzo gelata, colle gambe rotte, per
1630 XIV | cognome. Quel saluto mi suonò gelido, e ne fui sbalordito.~-
1631 XV | commiserazione che era nato in me gemello al sospetto sul suo passato.
1632 XXXIX | in testa d'essere un gran genio musicale, ed era venuto
1633 XVI | accorgevo di tutte queste gentilezze, e le accettavo con riconoscenza.
1634 XVII | susurrai:~- Ora basta di germanizzare, Fulvia. Siamo un poco italiani.~-
1635 XX | neonato, era davvero per me il germe di una passione pazza, violenta,
1636 IX | avevano gettato nel mio i germi dell'amore. Lo sentivo nascere
1637 XVIII | narrando io stesso le mie gesta da questo punto innanzi.~
1638 V | accompagnava il discorso col menomo gesto.~Si occupava ad abbottonarsi
1639 XXIII | parenti, poi per la via Gesù, Monte Napoleone, via Pietro
1640 XXXVIII| è un inganno pietoso che gettano dall'alto della loro sapienza
1641 V | contavo proprio quella sera di gettare colla mia presenza un raggio
1642 XXXII | in quel momento mi sarei gettata in ginocchio, avrei baciato
1643 X | l'amassi.~Quelle parole gettate al vento, con un lieto riso,
1644 IX | lealtà del suo cuore avevano gettato nel mio i germi dell'amore.
1645 XXXIV | mi recava quelle buste le gettavo sulla tavola senza aprirle.~«
1646 XXXVII | ruinerò da un precipizio; mi getterò a capo fitto in una gola;
1647 XX | nelle nostre gite campestri, gettiamo delle fila che forse il
1648 XXXIX | seppellirli con me fra quei ghiacchi eterni, da cui ti volgerò
1649 XXXIX | rimanere sepolta tra quei ghiacci eterni, e, come vi dissi,
1650 XXXIX | Monte Bianco, e di tutti i ghiacciai della terra? Quel ghiaccio
1651 XXXIX | guide prima d'entrare nel ghiacciaio dei Bossons, incominciai
1652 XIX | rimproverava sordamente la mia ghiottoneria. Poi alzandomi come una
1653 XXXIX | suo figlio, per portarlo a giacere eternamente nella tomba
1654 | Giammai
1655 XVII | offerte in un portasigari giapponese. Quando se ne fece lo spoglio
1656 IX | caffè Martini, e di là ai Giardini pubblici, trovando le ore
1657 XIX | Max. Tagliai un pezzo di gigot coll'aria d'un principe
1658 XVI | che non fa fare nessuna ginnastica alla voce, e la sua ha bisogno
1659 XXV | impaziente, o d'un ragazzo che giochi; e la sbarra risuonava forte.
1660 VIII | quest'esclamazione col più giocondo riso. Ne rimasi atterrito.
1661 VII | recriminare internamente - gioisce di trovarmi qui. Si figura
1662 XVI | palpitato, ho pianto, ho gioito; la cui parola d'amore mi
1663 XXXVIII| tra i villaggi, dove il giornalismo non è là a raccogliere i
1664 V | signora conversava con un giornalista mio amico. Era Giorgio Albani.~
1665 VIII | strani, ma che pure accadono. Giosuè non ha fermato il sole?
1666 XVI | piace?~«- Perchè non le giova a nulla, mi disse riprendendo
1667 XVI | Quando lo conobbi, era giovanissimo; e dirigeva già l'orchestra
1668 XIV | alla riputazione di Don Giovanni sentenzierebbero senza dubbio,
1669 IX | toletta da mattina, di bei giovanotti che le adocchiavano; e sbadigliavo
1670 XX | intimità della mia donna. Nè giovava farmi riflettere che quell'
1671 XXIV | Gualfardo a vedermi arrivare il giovedì, e sola? Eppure, in tanta
1672 XVI | balcone.~«- Sì, era una pianta giovinetta e tutta in fiore. Aveva
1673 IX | poetici entusiasmi della prima giovinezza, e le timide peritanze e
1674 XVII | miracolo. Allora mi alzai, girai per la stanza esaminando
1675 XIX | introdurre la chiave ed a girarla nell'aprire il mio uscio,
1676 XXX | vada al Valentino a far un giro con Gualfardo? vuoi?~«-
1677 XXIX | inconciliabile colla vita girovaga di un'artista. E poi egli
1678 XXXI | avevo domandato perchè, giubilato da circa un mese, e senza
1679 XXXI | domandare ed ottenere la mia giubilazione. Se in questi ultimi tempi
1680 XXIX | tradito, - fare la parte di Giuda, piegarmi all'onta della
1681 XXVIII | perfettamente impassibile. A giudicare da quello si poteva credere
1682 XV | curiosità.~Povera Fulvia! non giudicarmi troppo severamente. È il
1683 XVI | trascrivo qui la sua lettera: giudicatene.~ ~«Cara Fulvia,~ ~«Mi fa
1684 XXIII | l'aveva ricevuta, sì; ma giudicava la mia condotta severamente;
1685 XXIV | indisposta contro di me, mi giudicavo così severamente, che quell'
1686 XVIII | ora innanzi il lettore mi giudichi traverso le opinioni di
1687 XIV | prendere norma ne' suoi giudizi dalle convenzioni sociali
1688 XVI | sinceramente.~«Ho veduto i giudizî dei critici sul vostro debutto.
1689 XVII | Saint-Preux nella stanza di Giulia. Sopra una sedia nell'alcova
1690 XXVI | Colombina, alla tomba di Giulietta; ricordando le situazioni
1691 XXXI | ancora più, quando al mio giungere, tutta assorta nelle passioni
1692 XXIV | Torino. Ma avevo scritto che giungerei sabato colla contralto.
1693 XXVIII | fondo delle cose quando per giungervi gli occorreva un soverchio
1694 V | artista per me.~Prima che giungesse la sera del giorno seguente,
1695 XXIII | domandarsi a vicenda perchè io giungessi a Milano, e che vi cercassi
1696 IX | ma è altresì vero che mi giungeva già in ritardo.~Fulvia mi
1697 XXVIII | aspettarmi? domandai.~«- No, giungo or ora, rispose il babbo.~«-
1698 XXI | fine; tutti gli intrecci giungono ad uno scioglimento. Nella
1699 XXX | amaramente in silenzio.~«Eravamo giunti alla porta della mia casa;
1700 XXXVI | che non avevo diritto di giuocare coi sentimenti d'un altro
1701 XX | stessa in cui vi vidi partire giurai di non raggiungervi a Reggio;
1702 XXVII | quelle proteste, di quei giuramenti! Che fu di voi? Ahi, tutto
1703 XXXIX | era più rassicurante d'un giuramento; e, cosa strana, la voce
1704 XXXVI | e posso dir loro, posso giurarlo sull'anima mia, che due
1705 IX | Guardavo giù giù in via S. Giuseppe l'andirivieni di belle signore
1706 XXXIX | lei con tutto l'amore che giustifica la inviolabile solennità
1707 XIX | farmi sua, tosto mi trovavo giustificata dal pensiero di aver respinto
1708 XIX | veduto un sorcio!~«La cosa mi giustificava completamente. Nessun codice
1709 XXXIX | avermi indotta a quel passo, giustificavano a' miei occhi la sua emozione.~«
1710 XXXIX | avuto maglia a partire colla giustizia; ma non valgono la pena
1711 XXX | non trovavo che un giudice giusto e clemente.~«Forse era un
1712 XVI | un grande avvenimento; e gliel'avevo detto, come aspettassi
1713 XXXV | ad occuparsene. Vuole che gliele porti?~«Pensai da quanto
1714 XXIV | v'ha memoria di cui possa gloriarmi, è quella della sera passata
1715 XVII | felice motto di cui possa gloriarsi il Pompiere, e riescii a
1716 XVII | bella signora; ed io ne fui glorioso ed innamorato; e mi sentivo
1717 VIII | parole mi pareva di sentire gocciolare le lagrime che respingeva
1718 XXXVI | La gloria di cui nessuno gode per me, mi è indifferente.~«
1719 XIX | società che mi compiangeva, o godeva forse di vedermi infelice
1720 XVI | Accettavo la mia, e la godevo colla spensieratezza della
1721 XXXVI | amore, mi sembravano una goffa parodia del mio bel Gualfardo.~«
1722 XXXVI | apparvero le cento figure goffe e pettegole delle cronache
1723 X | dichiarazione mancata sarebbe goffo, ed il suo spirito elegante
1724 XXVI | parte di Max, i versi di Goldoni non furono peggiorati certo.~«
1725 XXXVIII| senza portar meco neppur un goletto, uscii di nuovo.~«- Max!
1726 XXXIII | nutriva quasi più. E quella gonfiezza saliva, ed aumentava sempre.~«
1727 XIX | società ci muta la natura e ci governa. Non lo feci, sebbene non
1728 XVI | mio babbo era impiegato governativo, ed era povero. La mia mamma
1729 XXII | pensai che il male ha tante gradazioni; che un fidanzato è oltraggiato
1730 V | compagnia non mi tornava gradita.~Mentre io, sempre egualmente
1731 XXXIX | da un giorno all'altro un grand'uomo. Invece la sua opera
1732 VIII | figura piangente di Vittoria grandeggiò ai miei occhi di tutta la
1733 XVI | modestissima; non vanto passate grandezze; la mia vita d'artista non
1734 XVI | che mai in me il senso di gratitudine infinita che mi legava a
1735 V | delicato non offende così gratuitamente una donna. Così, invece
1736 XX | stesso significato con cui i Greci chiamavano Eumenidi le bruttissime
1737 XVI | colorito fresco, profilo greco, labbra rosse che nel parlare
1738 VIII | trovai molto ridicolo. Gli gridai alla mia volta «Buona sera,
1739 XVII | quadro, e mi precedette gridando a' suoi compagni, a' suoi
1740 XIX | accadesse, fui sul punto di gridare: È svegliato? Per buona
1741 XX | dinanzi all'ufficio sentii gridarmi:~«- Signora, scusi; una
1742 XXIII | potevo capire che i facchini gridassero forte i numeri dei colli,
1743 XX | fredda. Era una lettera grossa, ed era di Max.~«Non saprei
1744 XX | liquido tremolante, e poi grosse lagrime rigarmi le guancie
1745 XX | epistolare. Ed, imitando quei grossi ragni da giardino di cui
1746 XXIX | eleganti cognizioni, che guadagnano tutte le simpatie, che aprono
1747 XXXIX | cameriera, che avevo saputo guadagnare, m'introdusse nelle tue
1748 XXIX | carriera del teatro. Non guadagnava più di me; e non poneva
1749 XXVII | voglio essere felice.»~«Guai alla donna che ha il coraggio
1750 XIV | riposo. Nascosi il volto nel guanciale, e, dopo una breve lotta
1751 XX | grosse lagrime rigarmi le guancie e cadere nella tazza che
1752 V | abbottonarsi o sbottonarsi i guanti, a cogliere una foglia ed
1753 XVI | Fulvia. Credeva di vedermi guardandola; nel togliere quel fiore
1754 XIII | faccia l'uno all'altra; e guardarci finalmente, e cercarci negli
1755 XVI | senza rispondergli, senza guardarlo, tornai al pianoforte.~«
1756 XVII | sentimenti di parata. Si guardarono l'un l'altro inorriditi.
1757 XVI | camerette, gli dissi:~«- Guardate. Questo è tutto il nostro
1758 XXXIX | quei begli occhi che mi guardavano con infinito amore, ed erano
1759 XXXII | tornando dallo scalo? Tu non lo guardavi nemmeno; ed egli se ne andò
1760 XXVIII | rimetteva il biglietto alla guardia, riprese:~«- Ecco il babbo.~«
1761 XXI | dell'amore; anch'io, Fulvia, guardo con tristezza sconfortata
1762 XXXIX | libertà. Le stesse cautele mi guarentivano la certezza dei pericoli.
1763 XXXII | le nostre nozze e la sua guarigione.~«Ma egli non s'illudeva
1764 XXXI | di questa circostanza.~«- Guarii, ma continuavo a sentire
1765 XXXI | e d'affetto. Tu mi farai guarire, mia Fulvia.~«Io sentivo
1766 XVI | tempo e le fatiche hanno guastato le note di mezzo. Ma voi
1767 XXIII | avessi veduto entrare la guglia del duomo.~«Là, immobile
1768 XXXIII | voi ci andrete credendovi guidati dal caso, e troverete il
1769 XXIV | Pensavo che i morti dovevano gustare una pace deliziosa adagiati
1770 | hac
1771 XVII | dell'amante della Nouvelle Héloïse. Ma in mezzo alle tempeste
1772 XIX | accordo di trovarci là, all'Hôtel Royal, egli stesso me ne
1773 XXX | delle qualità del vostro ideale, e mi amaste per esse; poi
1774 XXX | siete fatto uno di quegli ideali inebrianti, che hanno d'
1775 VIII | uomini, che per lei era tutto idealismo, a quello degli animali
1776 VIII | ed ella si adoperasse ad idealizzare quel poco che le veniva
1777 XIV | la nobile fanciulla da me ideata non fosse che una piccola
1778 XXIX | ch'io conosceva in quelle identiche circostanze; erano signore
1779 VIII | Giorgio il quarto d'ora di idolatria?~- Con che tuono lo dice?~-
1780 VIII | Cosa vuole! io ho una iettatura. Mi piacciono gli amori
1781 XXXVIII| della loro sapienza a noi ignoranti, per impedirci di ucciderci.
1782 XXXVIII| momento d'uscire m'accorsi che ignoravo completamente dove andassi.
1783 XVI | stessa calligrafia che m'era ignota m'inspirasse la palpitante
1784 XXVI | fresco. Eravamo sereni ed ilari come due fanciulli. Io gli
1785 XVI | realmente umoristica.~«La mia ilarità gli diede coraggio ed egli
1786 XXXI | credeva, e li faceva per illuder me.~«Da qualche tempo il
1787 XXXII | guarigione.~«Ma egli non s'illudeva sul suo stato, ed un giorno
1788 XXX | correvano colle loro pertiche illuminate come piccoli fari; e più
1789 XVI | calda amicizia cui il cuore illuso scambiò per una passione.
1790 III | colla mia storia.~Non vanto illustri avi, nè sono figlio di paltonieri.
1791 XXVIII | metti qui le valigie che t'imbarazzano.~«Un altro plurale! Io non
1792 XVI | venga qui?~«Rimasi alquanto imbarazzata. Ma fu un momento. Io non
1793 XIV | ma all'atto d'entrare fui imbarazzato del mio contegno; compresi
1794 XVII | moglie e due figli in gravi imbarazzi.~- Pover'uomo, esclamò Fulvia; «
1795 XXXVI | Il giorno 28 m'imbarcai.~«Durante il viaggio di
1796 XXXVI | finire di novembre. Dovevo imbarcarmi a Genova. Vi giunsi due
1797 XXXVII | veli verdi, degli occhiali imbottiti; tutto un carico di roba
1798 XXIII | Giungemmo a Milano sull'imbrunire. Bisogna aver provato a
1799 X | cappello da carabiniere, un imbuto, e tante altre cose sciocche;
1800 XX | della lirica epistolare. Ed, imitando quei grossi ragni da giardino
1801 XXXIX | Uno posava, e l'altro l'imitava. Erano di quelle persone
1802 VIII | circostanze, non mi riesciva d'immaginarlo.~Un'artista giovane, libera,
1803 XXXVI | sull'anima mia, che due sole immagini, due soli affetti, due soli
1804 XXXVIII| ascensione funesta. Là potrei immancabilmente sapere le circostanze dolorose
1805 XXIX | una cara abitudine si era immedesimato colla mia esistenza; e da
1806 XI | un solo essere. - E me la immedesimavo per modo, che finivo per
1807 XXV | sbarra risuonava forte. Ed immediatamente il mio uscio fu aperto con
1808 XVI | anima d'una gioia nuova ed immensa, sentii che le nobili soddisfazioni
1809 XVI | affetto, diceva che mi amava immensamente, ma mi apprezzava altrettanto,
1810 XXXIX | colle gambe nascoste entro immensi stivali che salivano sino
1811 XXXVI | chiaro di luna ad ammirare l'immensità del cielo e del mare. Per
1812 XXIII | seppe e non saprà mai che immenso sacrificio io gli abbia
1813 XXXIX | amaramente.~«Rimasi a lungo così, immersa nel mio dolore.~«Ad un tratto
1814 XV | rivelazione; - la parola immiserisce il sentimento, lo circoscrive
1815 XXIV | non reggendo più a quell'immobilità angosciosa, uscii, traversai
1816 IV | quello che giunge fino ad immolare le cose più sacre, fin l'
1817 XVI | in pochi giorni potrete imparare la parte.~«Mi dispiace all'
1818 XXXIX | con amore perchè l'avevo imparata da lui:~«- Quando si va
1819 XVI | Parecchie delle mie compagne imparavano il canto. Io vi aspiravo
1820 XXXVI | una povera sognatrice, ed impareranno che tutto codesto passa
1821 XXIV | E sentivo orrore di me. Impaurita de' miei sentimenti, li
1822 XXXIX | lettera.~«Massimo,~«Non v'impaurite. Non è dall'altro mondo
1823 XXXIX | sempre. Ho vedute le tue impazienze, le tue lagrime. Ho udita
1824 XVI | direttrice, e la sua presenza m'impedì di rispondere qualche imprudenza.~«
1825 XXXVIII| sapienza a noi ignoranti, per impedirci di ucciderci. L'attaccamento
1826 XXXIX | che fosse compiuto, e lo impedirebbe.~«A quelle somme altezze,
1827 XVI | uno, se la sua notorietà impedisce di negarlo; ma s'affrettano
1828 VIII | trattava già più del mio) non m'impediva di osservare la tranquillità
1829 XVI | un mobiglio a credenza, impegnandosi a pagarlo in un anno a rate
1830 V | nondimeno ribatterlo per non impegnare una discussione che poteva
1831 XXVII | della persona a cui l'hanno impegnata. Noi eravamo appunto in
1832 XXXI | da circa un mese, e senza impegni, non fosse venuto egli stesso
1833 XIV | rimpiangete. Quello slancio impensato è una prova della vostra
1834 XI | ed ella tornò daccapo ad impensierirsi.~E codesto perchè, malgrado
1835 XXXIX | Fulvia!~Un freddo sudore m'imperlava la fronte in quell'ardente
1836 IX | speravo, e non mi credevo impertinente, nè avrei trovato ragionevole
1837 IX | io li trovavo sommamente impertinenti, ed era offeso che Fulvia
1838 XXXVI | quelle vostre passioni impetuose, ch'io aveva preferito al
1839 XXXVI | de' miei amori, a slanci impetuosi e fuggevoli. - Era tempo
1840 XXVIII | altra, che ne fai di quell'impiccio?~«Gualfardo tornò indietro.
1841 XVI | così.~«Il mio babbo era impiegato governativo, ed era povero.
1842 XXIII | miei calcoli, del tempo che impiegherebbe il fattorino a recarsi da
1843 XVI | dono di quel fiore c'era implicato qualche cosa che la direttrice
1844 VIII | l'amicizia di Ernesto m'imponevano di rompere quella relazione
1845 XVI | all'aumento di spesa che gl'imponevo, scrissi al babbo quel mio
1846 VIII | dolore gli amori colpevoli impongono la finzione ed il calcolo.~ ~ ~ ~
1847 XVI | potei accogliere l'idea di imporre simili sacrifici al babbo.
1848 XVI | si rendevano indiscreti, importuni a forza d'assiduità.~«Mi
1849 XXXVI | innamorarmi, se fosse possibile.~«Imposi a me stessa di prestare
1850 XVI | della direttrice rendeva impossibili.~«Quei tre anni passarono.
1851 XXXVIII| sicura. Che Fulvia non voleva impostarla che al momento d'imprendere
1852 XXIII | del mio arrivo, e lo avevo impostato allo scalo. Non c'era caso
1853 XXXVII | nevi del Monte Bianco.~«Non imposterò queste carte per voi se
1854 XIX | vita artistica m'avrebbe imposti; e di codesti avrei procurato
1855 XVII | ammirarmi per quella grande impresa d'essere stato ad aspettarla
1856 XIV | volto su quella mano, e vi impressi un bacio. E tutti e due
1857 XIII | noi, Fulvia fu presa da un'improvvisa pietà per Giorgio.~- Ed
1858 XVI | sotto voce con un garbo inalterabile; era sempre del parere delle
1859 XVII | in casa sua le riesciva inaspettata.~Corse a me, e mi disse:~-
1860 XXXIX | scritto l'esito felice ed inaspettato del mio prosaico romanzo.~«
1861 XIV | lo perdonò al mio amore, inasprito dalla presenza altrui, che
1862 XXXVIII| stato amato.~L'incontro inavvertito di Fulvia a Genova durante
1863 XVI | sentirmi umiliata di quell'incapacità che mi attribuiva di apprezzare
1864 XXX | Ed invece il babbo s'era incastonato nel suo seggiolone come
1865 XVIII | quale tenevamo malamente inceppati i nostri veri sentimenti,
1866 XVI | risparmiandomi viaggi inutili, incertezze d'ogni maniera, e sopratutto
1867 XVI | tentare qualche accordo incerto; rimanere pensoso come in
1868 XXX | altro, in una alternativa incessante d'aspirazioni e di rimpianti.~«
1869 XVI | da un giornale di mode. S'inchinava in due tempi; parlava sotto
1870 XVI | strinse la mano, mi fece un inchino e partì. Mi fermai alla
1871 XX | lettera sconclusionata ed incoerente di Max. Era realmente così?~«
1872 XXXIX | ha indirizzo; - osservò l'incognito; e la sua voce era così
1873 XXXVIII| all'ultima pagina a cui era incollata la lettera, fredda, amara,
1874 XXVII | triste, e Max mi disse:~«- Incomincia ad albeggiare.~«In quella
1875 XXXIX | ghiacciaio dei Bossons, incominciai a domandarmi seriamente,
1876 XVI | condusse al pianoforte e volle incominciare la lezione senz'altro. Io
1877 VIII | disprezzo.~Ripresi la lettera incominciata, ed ebbi il coraggio crudele
1878 XVI | studi sugli arpeggi, ed incominciò gli accordi dell'accompagnamento,
1879 XVI | infelicità si chiamerebbe appunto incompatibilità di carattere.~«E realmente
1880 XVI | avessi a difendere l'arte incompresa. La mia famiglia è modestissima;
1881 XXIX | carriera legale sarebbe stata inconciliabile colla vita girovaga di un'
1882 IV | compreso prima la moralità incontestabile? Come avevo potuto stringere
1883 XXXVII | sono tanti i pericoli, s'incontra la morte ad ogni passo;
1884 VII | da pranzo con un amico, incontrai Fulvia tutta sola che camminava
1885 VIII | non altro. Due persone s'incontrano; dopo un tempo più o meno
1886 XXXI | era offerto di venirmi ad incontrare a Milano, per prepararmi
1887 XIV | perchè sentivo che, al primo incontrarsi dei nostri sguardi, quella
1888 XXX | ho permesso di andare ad incontrarti a Milano, non vedo alcun
1889 XI | ai polsi, le mie dita non incontravano che la stoffa dell'abito,
1890 XXXIII | Non sapeva che, leggiera, incostante, compromessa, in quell'ora
1891 VIII | non ne aveva.~Si parlava d'incostanza. Fulvia mi disse:~- Convenga
1892 XVI | un atto ed un sorriso d'incredulità.~«- Non mi crede? riprese.
1893 XVII | divinamente, passando dal lagno increscioso alla dolcezza della preghiera,
1894 V | V.~ ~Stavo sotto l'incubo di quel legittimo orrore.
1895 XVII | mi fece ritirar la mano.~Indagare le forme d'una giovane amata
1896 XXXV | perchè mi ero lasciata indebolire.~«Ma senza queste cause
1897 XXXIII | uno stato di abbattimento; indebolita, convulsa. Il babbo, che
1898 XVI | si perdeva in un avvenire indefinito; ma io ne ero felice. Non
1899 XIV | vagava in un'onda di contento indeterminato.~Continuavo a baciare con
1900 XV | avrei provato per una vedova indiana condannata al rogo. - Non
1901 XXXII | Gualfardo giunse all'ora indicata. Egli fu generoso fino all'
1902 XXXIX | entrare in quella capanna indietreggiai spaventata. Credetti vedere
1903 XVI | assiduità.~«Mi erano tutti indifferenti. Se tutti avevano le qualità
1904 XVI | famiglia aristocratica che s'indignasse di vedermi sulle scene,
1905 XVI | ragione di controllarla. Indignata di quelle parole che reprimevano
1906 XXXV | buste chiuse, cercai sugli indirizzi la brutta scrittura di Max.
1907 XI | ragazzate? Io però ero spesso indispettito di quella sua mancanza di
1908 XIII | e dirci: È vero.~Poi m'indispettivo che i miei amici si frapponessero
1909 XXIV | espressioni da romanzo. Ero così indisposta contro di me, mi giudicavo
1910 XXXIX | scarichi. Non avevano nessuna individualità. Uno posava, e l'altro l'
1911 XXXVIII| clubs, e neppur l'ombra d'un individuo nelle strade a cui domandare
1912 XI | Com'è sciocca! non sa indovinarmi.» Ma altre volte il suo
1913 XXV | suo amore, non soffriva l'indugio d'un'ambasciata, correva
1914 XXIV | qualunque fosse il giudizio indulgente di lei, sentivo che non
1915 XVIII | esame vi sarà sempre più indulgenza per me che non ne sento
1916 XXXII | fatale, come l'oppio che inebria ed uccide.~«Ne venni al
1917 XIV | nome pronunciati da lei, mi inebriarono. Perdetti ogni facoltà di
1918 XXXIX | anni ed anni di dolorosa inedia, sopravvivendo miseramente
1919 XVII | amate più? Che una posa inelegante nel sonno ha potuto distruggere
1920 VIII | perchè quelle idee fossero inerenti al suo carattere. L'amore
1921 XXXIV | miei giorni solitaria ed inerte in quei dodici metri quadrati
1922 V | a sopportare il sorriso inesauribile di quella spensierata giovane.
1923 XXXIX | morire. Ma per verità la mia inesperienza m'aveva fatto credere la
1924 XXXII | L'aspettai in un'angoscia inesprimibile. Omai non mi facevo illusione
1925 XXXIX | apparente cordialità che erano inevitabili in quelle circostanze.~«
1926 VIII | sono parole che si legano inevitabilmente all'amore. L'idea che quegli
1927 XVI | La mia nascita, la mia infanzia, la mia adolescenza non
1928 XXII | dall'ultima conseguenza dell'infedeltà, ma da qualunque dimostrazione
1929 XVI | legali, la causa della mia infelicità si chiamerebbe appunto incompatibilità
1930 XIII | Un momento pensai:~- Se l'inferriata del balcone cadesse, e li
1931 XXXVIII| partenza le desse la forza d'infilare le pianelle. Ed il cadavere
1932 XVI | mio povero babbo e me ad infinite privazioni.~«Non so se avrei
1933 XXIII | orologio e feci dei calcoli infinitesimali, per persuadermi che avevo
1934 XVII | quale mi faceva sentire l'influenza della simpatia che inspiravo.~
1935 XXXIX | hanno una famiglia, ne viene informata. E la guida compiacente
1936 XXXIV | voce.~«Per questo egli, informato della mia disgrazia che
1937 XXXVIII| partire; non moverti, potresti infreddarti, addio.~E via a precipizio.~
1938 XXXIX | caldo soffocante, un sole infuocato.~Nello stato d'animo in
1939 XXXV | lottato fra la ripugnanza ad ingannarvi, e la paura di darvi un
1940 VIII | repugnanza a quella vita di inganni; provavo il bisogno di rientrare
1941 XVII | carattere leale fino all'ingenuità, appassionato fino all'esaltazione;
1942 XVII | sempre in me qualche cosa di ingenuo, una specie di culto sentimentale
1943 XXXIX | anni innanzi dal fondo dell'Inghilterra a cercare il cadavere di
1944 XXXVII | Troverò un crepaccio che m'inghiotta, una valanga che mi travolga;
1945 XXXIX | Gualfardo.~«Era Gualfardo inginocchiato accanto a me. Gli ultimi
1946 XXXII | volta mi disse: «Brava!» e s'inginocchiò accanto a me, ed il babbo
1947 XVI | tormentasse con sospetti ingiuriosi. Tutto ciò mi avrebbe provato
1948 IV | non era punto volgare, nè ingiusta. Infatti come non ne avevo
1949 XXXVI | s'inspira la letteratura inglese. Mi corteggiava, senza affettazione,
1950 VIII | secondarla, ed in breve c'ingolfammo in uno di quei laberinti
1951 XXIII | aspettare, ed afferrata la tazza ingollai tutto il caffè bollente
1952 X | lavori all'uncinetto, che l'ingombravano, un pezzettino di carta
1953 XIII | Il resto del terrazzo era ingombro di fiori. Giorgio rimase
1954 XXVII | importa se sono egoista ed ingrata? Rinunciate ai vostri progetti
1955 IV | tutto ciò ella spingeva l'ingratitudine fino a farmi dei rimproveri...
1956 XXXIV | una carta da visita colle iniziali P. C. scritte a mano.~«Quella
1957 XVI | vedete, la mia carriera s'iniziò tranquillamente, senza contrasti.
1958 III | meschini pregiudizî sociali, ed innalzarsi con me nelle sublimi regioni
1959 XV | gela il cuore, - poi mi innalzo di nuovo, ritrovo la luce,
1960 XIII | amanti... Ed io me ne stavo innamorando! Eh via! Fu un'aberrazione,
1961 XXXVI | slanciai nel mondo decisa di innamorarmi, se fosse possibile.~«Imposi
1962 XXXVI | mese per dimenticar me, innamorarvi di un'altra, rinunciare
1963 VIII | quel povero giovane che s'innamorerà di una donnina tanto capricciosa.~-
1964 XVI | respinse dicendomi:~«- Non s'innamori di questa roba!~«Io mi sentii
1965 VIII | posizione attingendo in un amore innocente la forza di strapparmi a'
1966 XIX | contegno al solo nome dell'inoffensivo animale e si pose a strillare
1967 XXXVIII| confidenze all'albergatore.~Inoltre aveva scritto a me da Chamounix.
1968 VIII | che quegli sguardi che c'inondano di dolcezza non si rivolgeranno
1969 XXXII | delicate, figliali, che mi inondavano l'anima di riconoscenza
1970 XVII | guardarono l'un l'altro inorriditi. Fulvia non se ne avvide.
1971 IV | donne! E codesto esclamavo inorridito da tanto egoismo.~ ~ ~ ~
1972 XXXIII | bambole, e vi cercherò la meno inospitale, la più europea; poi verrò
1973 XXIII | mi prendesse male. Poi m'inquietai che non fosse lì subito,
1974 XXXIX | dopo un giorno di ricerche inquiete, seppi che eri stata pochi
1975 XI | avevo d'inspirare le stesse inquietudini, gli stessi trasporti che
1976 V | Un poco; ha una cert'aria inquisitoria; quando mi guarda mi sembra
1977 XVII | nove. Per toglierla a quell'inquisizione malintenzionata proposi
1978 XXXVI | ricordarvi quella data e quell'insegna.~«Stavo alla finestra della
1979 XXXV | uno spartito che mi aveva insegnato Gualfardo, che mi rapiva
1980 XVI | prosa.~«Era un tedesco che m'insegnava il canto. Quando lo conobbi,
1981 XIV | so amare per metà.~- Io v'insegnerò; non ad amarmi per metà,
1982 XXXIX | mi strinse il cuore.~«- T'inseguii a precipizio. Giunsi a Chamounix
1983 XVII | Milano, dove tre camerieri m'inseguirono e m'arrestarono come un
1984 XXXVIII| era stata perfettamente insensata. Un istante mi venne l'idea
1985 XIII | vedevamo nulla. Dicevamo cose insensate cogli altri amici, e si
1986 XX | posto tra riga e riga alle insinuazioni fatali dell'amore, che,
1987 XVII | biglietto al mio ritorno a casa, insistetti presso Fulvia perchè accettasse,
1988 XXXII | cuore.~«Intanto il babbo insisteva sempre a pregarci perchè
1989 XXX | cuore con un'espansione insolita.~«Ne risentii più acuta
1990 XXV | Ebbi un'altra notte d'insonnia angosciosa; ed ancora mi
1991 XVI | mi fece fare progressi insperati. Mi procurò molte conoscenze
1992 XXXVI | sopravvivono nel mio cuore e m'inspirano un sincero rimpianto. Gli
1993 XI | convinzione che avevo d'inspirare le stesse inquietudini,
1994 VII | alla soggezione che poteva inspirarle uno sconosciuto. E però,
1995 XIV | a lei, erano sincere, ed inspiravano rispetto.~Le mie idee si
1996 XVII | influenza della simpatia che inspiravo.~Tuttavia vestita così,
1997 XXVII | eravamo compresi! Calde inspirazioni di quelle proteste, di quei
1998 XVI | inspirò il sentimento che tu m'inspiri.»~«Io sarò meno gentile,
1999 XVI | tue attrattive, nessuno m'inspirò il sentimento che tu m'inspiri.»~«
2000 XVI | giorni per accompagnarmi qui, installarmi, vedermi andare in iscena.
2001 XIX | abitata. Vi avevano dunque installato un forestiere giunto allora
2002 XVI | seguito; attento, severo, instancabile, mi fece fare progressi
2003 XIV | convenzioni sociali ha potuto insultarti, il mio cuore ti amava,
2004 XIV | insulto, non pensò che altri l'insultasse. E non interpretò nella
2005 XIV | che, stupido e vile, la insultavo senza ragione?~Forse lo
2006 XIV | sentendosi superiore ad ogni insulto, non pensò che altri l'insultasse.
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