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Matteo Maria Boiardo
Tarocchi

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SONETTO EXCUSATO

 

Veggio il mio error, pur il comun inganno

Sieguo, e stimo il mio fallo assai minore,

Ché errar con la piú parte è mancho errore

Che sol salvarsi in un publico danno.

Gli homini veggio che ingannando vanno

Lor stessi in farsi tal hor tor l'honore:

Onde, per far l'inganno anchor magiore,

Questo gioco ho composto e i' stesso il danno.

Perché altro non è lui che sproni, anci ale

Che 'l tempo è tanto pretioso e caro,

Via manda, come corda d'archo un strale.

Ma poi che a traer quel non è riparo,

E il fuggir tedio è instincto naturale,

Scusomi anch'io si da natura imparo.

 




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