abbac-fosco | frago-racch | racco-zolle
Canto
1 Natura | luminoso, e un sole che li abbàcini~troppo, che troppo fólgori
2 SteloOr| venturi,~cui le luci che oggi abbagliano i nostri occhi non saranno~
3 Paura | impeto~di sorte, cozzando~abbattersi; quando non la Morte~minacci,
4 | abbia
5 | Abbiamo
6 | Abbiate
7 Paura | Affrontano il gelo e l’arsura~gli abissi e le folgori;~domani, su,
8 IntTrag| senza aspettare più! Gli abiti paiono~lame alla carne...
9 Paura | arcangeli. Monte su monte~accatasteranno. Le porte~del cielo scardineranno.
10 Sepolti| sole~scende con esse, e accende, al fondo, un tremulo~palpitar
11 SteloOr| la face che oggi invano~accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo
12 Denaro | dell’uomo?~ ~ ~Ed ecco, nell’acceso pensiero,~balenare un lampo;
13 Asceta | vita~del vecchio eremita.~Accolta era stata la preghiera,~
14 IntLir | nell’anima il ricordo di un accordo al ritmo par che in ogni~
15 Asceta | eco del nuovo annunzio, e accorrevano~l’ombre. Fu gran concilio
16 Innoc | duro~cuore gli corse; e accorse~e la raccolse; e dalla nocchieruta~
17 Officin| foro, vien su lenta~e s’accumula all’orlo, un’impalpabile~
18 Officin| fresa ricama e consuma.~L’acme dei duri spigoli senza impeto~
19 Matemat| pace di Dio,~sola pace che acquieta,~sola che porta a una mèta,~
20 Innoc | poco~assorto; poi, con gli aculei~d’un pruno, attento, — e
21 Officin| impassibile~nel fragore. Ma come acute stridono~le gaie mole! Sprizzano
22 Denaro | il vomere dal taglio~più acuto, il più puntuto èrpice,
23 Bambino| questo piangere~taci ed addorméntati~serba le tue lagrime~che
24 Bambino| sua ninna nanna~perchè t’addormenti;~t’ingannerà uguale~la voce
25 Bambino| t’inganna la madre~che adesso ti canta~la sua ninna nanna~
26 Denaro | chiamare a nome, e ognuno adora, prono~nel fango; la vendemmia
27 Matemat| Non ho avuto templi dove m’adorassero~Non ho avuto mani che m’
28 Denaro | nel cavo della mano fatta adunca~gli umili e i grandi, chè
29 Paura | destarla, e farle stendere~le adunche dita; e il cuore~non trema.
30 IntLir | lieve lieve~fiocco a fiocco, aereo, — guarda —,~pappo di soffiòlo
31 Natura | brulicando come nere~formìcole s’affannano, e dai glomi~viscidi del
32 Asceta | eremiti.~Sofferto aveva affanni~infiniti; e si batteva col
33 SteloOr| che è nostro,~per cui ci affatichiamo, spargiamo~lagrime, sorrisi,
34 IntLir | ammulinar di sogni~dal profondo affiori;~melodìa, melodìa, rimpianto~
35 Paura | stanno su rocce e su tolde.~Affrontano il gelo e l’arsura~gli abissi
36 Officin| e schietto~nel cielo. Fa aggetto~in alto, solo fastigio,
37 Paura | nel fiume del mondo, di aggiungere, goccia o torrente,~la propria
38 Officin| sotto i ferri, e in volute agili attorcersi~come viticci,
39 Paura | frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni in un unico branco
40 IntTrag| tra spasimi~di qualunque agonía, sùbito! Pèrdersi~senza
41 Bambino| Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~— se parli — le piane
42 IntTrag| gran sogno. Non chiedeva aiuto~più; muto, si sognava morto.~ ~ ~
43 Denaro | nella levità d’una volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti
44 Innoc | saldo; ricolmo~di nati, gli alati~volastri dell’ultima cova.~
45 Asceta | del lungo~cammino.~ ~ ~All’alba, consunta, la lampada~guizzava
46 Matemat| notti d’estate;~Poi tra gli alberi, poi tra le fronde~tutte
47 Asceta | aureola~intorno; e, fioco~albore o rutilare di splendore,~
48 Paura | grande di levarsi a volo con ali~della propria carne (e pur
49 Asceta | sciolta per sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore alfine,
50 Officin| salgono, come cose vive, allacciandosi~di ruota in ruota. (Là in
51 IntLir | penso alle braccia che mi s’allacciarono.~Ma non per gli occhi,~ma
52 | alle
53 Matemat| rechiamo il messaggio che allieta ogni viaggio~lenisce ogni
54 IntLir | hai fame~Solo con quello allontana le serpi.~Per monti e valli
55 Paura | ombra, anche se non oro~nè alloro sia del gioco il premio,
56 Sepolti| cella~racchiusa da quattro alte mura.~A ognuno sorride una
57 Officin| tratto si spiana. In ritmo alterno~passa e ripassa, sonnolento~
58 Innoc | arrancava arrancava.~Batteva le alucce e non poteva~alzarsi; e
59 Innoc | Batteva le alucce e non poteva~alzarsi; e frullava e ricadeva~spaurito,
60 Asceta | lor vita: arato~un campo o alzato un tempio; intriso~un pane
61 IntLir | giunchi~della riva~fatti un’àmaca per sognare;~E quando viene
62 Bambino| se può. Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~— se
63 SteloOr| Piccolo, tutto ciò che amiamo, che è nostro,~per cui ci
64 SteloOr| friniscono in coro~le tèttici, amiche~d’Anacreonte. Tutte oro~
65 Bambino| bene~la voce del male~l’amico, il nemico~l’amore, il destino,...~
66 IntLir | al ritmo par che in ogni~ammulinar di sogni~dal profondo affiori;~
67 Officin| l’altra delle macchine, amo questo~che le governa, umano
68 Officin| brevi~parole; qui han frasi ampie e larghe~le macchine. Scattano
69 Asceta | dell’irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E un gran silenzio~
70 SteloOr| coro~le tèttici, amiche~d’Anacreonte. Tutte oro~son già le messi.
71 Natura | la vendemmia~chè la tua ancella, la sorte,~possa offrirti
72 IntTrag| ghiacci! basta acqua! basta andare! Immergersi~dove che sia,
73 Asceta | bene... Anime anime, ove andate?~Ove fuggite? Chi m’ascolta?
74 Officin| cinghie e cinghie; pigri anelli scorrono~obliqui, recando
75 SteloOr| Piccolo! Tutto piccolo, angusto,~chiuso, senza respiro,
76 Bambino| sereno dei giorni, con l’animo~placato, il tuo debito assolto.~
77 Innoc | E vide la creatura che annaspava~nella polvere, e un palpito
78 SteloOr| chela, anima~generosa, che annuncio rechi? Illumina~questa tua
79 Asceta | rifrangeva l’eco del nuovo annunzio, e accorrevano~l’ombre.
80 Innoc | frullava e ricadeva~spaurito, ansante. Dalla strada~un’ombra,
81 Officin| il percuotere~sordo, e l’ansito cupo~dei magli, sordi nel
82 Matemat| c’è un castello; c’è da antichissimo~tempo un castello; vi stanno
83 Matemat| castello~Pellegrino all’antico maniero,~Cenerentola, batte
84 | anzi
85 Paura | esuli~dal cielo ampio, l’aperto~cielo che si respira, e
86 Sepolti| stella~lassù, dalla breve apertura.~E ognuno ha un telaio.
87 Denaro | per il mio solco.~ ~ ~E apparve allora, tutta scintillante~
88 Paura | frani, la ruga~d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~di sassi,
89 Sepolti| e lavora; e il destino~appresta la canapa o il lino.~Guardate,
90 Paura | sassi, un crepaccio~che s’apra, e giù tra le rupi, nel
91 IntLir | questa trama di raggi d’aprile,~sì per il dono~tuo, dell’
92 IntLir | foglie!~Nido è grande, d’aquila,~sta su in alto, è impervio,~
93 Natura | di gramigna.~Strappammo, arammo, bagnammo~le zolle di sangue
94 Natura | più vasto~regno.~Con gli aratri e il ferro delle spade~tra
95 Denaro | consuma.~No, no, spada; altro aratro~cerco, bifolco~d’anime,
96 Natura | Ruoterà, spazzato dalle arboree~muffe e dalle gromme~delle
97 Paura | titani son gli uomini~e arcangeli. Monte su monte~accatasteranno.
98 Officin| incendierà le torri~di quest’arce di enigmi. E nella vena~
99 Paura | Ecco un orlo~di crepa; àrcuan gli òmeri, puntano~i ginocchi...
100 IntLir | vi si guarda nei meriggi ardenti~tra le rupi aeree~Te~ed
101 IntLir | inseguendosi l’un l’altro argentei~guizzi d’onda in onda, par
102 Officin| veloci. Aeree liane~d’oro e d’argento sembrano fiorire~sotto i
103 Matemat| irromper le voci~limpide, argute,~d’altre creature del vecchio
104 IntLir | risponda~l’acqua in ritmo arguto al muto invito della luce~
105 Officin| lento~e torna lesto; e pare ari, impassibile~nel fragore.
106 Matemat| nel sangue a ferro e fuoco ariamo il mondo; seme d’ossa~dà
107 Natura | di sudore.~Piantammo nell’arido cuore~il seme di un a te
108 Natura | hai detto: Va! che hai l’arma~per la tua guerra! Distruggi~
109 Bambino| tutte le cose intorno~con l’arme nuda~del tuo pensiero~frugare~
110 Denaro | ai bei polsi~splendéan le armille: le ondeggiavan rose~nei
111 Paura | o la piena~d’un’onda d’armonia suprema, allora, ecco,~fiamme
112 Denaro | altre ancora, più limpido e armonioso~che l’usignuolo.~ ~ ~No,
113 Officin| steli, alla carezza~degli arnesi sottili, e quasi sìbilano~
114 Bambino| tue dita, un sentiero~che ascenda; se sei nato ricco~del più
115 SteloOr| accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo su di cielo~in cielo, della
116 Paura | PAURA~ ~ ~Ascendono. Un soffio che sfaldi~la
117 Asceta | L’ASCETA~ ~ ~Solo, nella notte, l’
118 IntLir | voce di gioia,~sentila! ascoltala! Pare un richiamo,~ma di
119 Bambino| d’uomo,~ ~ ~bimbo allora ascoltami~lascia questo piangere~taci
120 IntTrag| sùbito! Pèrdersi~senza aspettare più! Gli abiti paiono~lame
121 Matemat| distillato~nei millenni che t’ho aspettato.~Non ho avuto templi dove
122 Denaro | voglio, la mia voce come l’aspide;~s’io voglio è dolce più
123 Asceta | pena~lunga di quella lunga aspra sua vita...~ ~ ~— Provvida
124 Officin| ogni altro strido, il più aspro~e ingrato è vinto. E muta
125 Paura | del cielo, saetteranno all’assalto.~Titani, titani son gli
126 Bambino| animo~placato, il tuo debito assolto.~Guarda oltre; rivolto~al
127 Officin| voci metalliche~m’urta e assorda; tremano al coro~sonoro
128 Asceta | passavano; preci, uomini,~terra, assorte nel loro giro ampio, ignoravano.~ ~ ~
129 Asceta | immemore alfine, alfine assunta~alla pace infinita, alla
130 SteloOr| tremar remoto~di qualche astro ignoto,~ai fratelli miei
131 Bambino| una rete d’inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~Te la
132 IntTrag| perché c’è questa luce atroce? Basta~ghiacci! basta acqua!
133 Innoc | con gli aculei~d’un pruno, attento, — e teneva~il respiro nella
134 Paura | orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni in un unico
135 Paura | sperduti, smarriti, spauriti~atterriti...~ ~ ~Paura, paura, paura,
136 Asceta | Vedeva, alla gran soglia, atterrito,~giungere a una ad una~dalla
137 Asceta | vero,~l’eterno, il tanto atteso,~l’unico! Il corpo~era lì,
138 Innoc | torbido~ed il lìmpido, un àttimo~s’incontrarono.~Va, va,
139 Paura | l’ignoto; qui il vertice~attinto; mondo, opere,~leggi, ora~
140 Matemat| forme, Grazie e Muse,~mute e attonite stanno confuse,~nella notte
141 Bambino| sgrani azzurri~che ora volgi attoniti~vorrai guardare,~e il mondo~
142 Officin| ferri, e in volute agili attorcersi~come viticci, sotto la profluvie~
143 Matemat| Ma i segni e i simboli attorti~incatenavano senza posa;~
144 Natura | cosa ci hai dato~di grande, augusto, l’ansia di combatterti~
145 SteloOr| Odi il murmure~della dolce aura? Un idilio~è questa pace.
146 Asceta | fornita risplendeva come aureola~intorno; e, fioco~albore
147 Matemat| e Càriti e larve;~e nell’aurora, splendente~del suo divino
148 IntTrag| chiusi —~guarda le lunghe aurore invernali.~Forse — gli ultimi
149 Matemat| piccola Cenerentola~che s’avanza; e la chioma le svéntola.~
150 | avean
151 Paura | beve, libero,~pieno, con avidità più grande~quanto più si
152 | avrai
153 | avrete
154 Bambino| Quando operi, accénditi~e avvampa. Il mondo ama~la fiamma.
155 | avverso
156 Natura | Gli occhi al vegliardo ma avvíncilo, coi tortigli~della speranza
157 IntLir | puoi dormire; che sussurra: azzurra~come il cielo come il mare~—
158 Bambino| gli occhi~che ora sgrani azzurri~che ora volgi attoniti~vorrai
159 Asceta | luci, tremule~fiamme, vampe azzurrine... I morti! I morti!~Ella
160 Matemat| Ma le Virtù tutte azzurrovestite~le candide mani sul petto
161 IntLir | Penso ai labbri~che mi baciarono.~Penso ai capelli che ai
162 SteloOr| porterà, su, un tremulo bagliore~del mio cuore al loro; forse~
163 Natura | gramigna.~Strappammo, arammo, bagnammo~le zolle di sangue e di
164 Paura | smorzano~orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni
165 Denaro | ecco, nell’acceso pensiero,~balenare un lampo; e una spada~nuda,
166 Matemat| del suo divino fulgore,~balenò, sorridente~il volto di
167 Asceta | in cielo tra nuvole bigie baluginava il mattino,~l’anima sola
168 Asceta | Divelta~dal nodo della carne, balzò l’anima~intenta; e i folti
169 IntTrag| Nulla immenso, morbido~come bambagia; nuvole lievi che urtano~
170 Matemat| antico maniero,~Cenerentola, batte il pensiero.~ ~Non la magica
171 Officin| Alto strepito, ritmico battere, chiaro frangersi di voci
172 Officin| Pregna è l’aria del rombo.~Battono anche cesoie~ritmiche le
173 Natura | non oda più oltre~questo belare! Non vedi~che più la schiacci,
174 IntLir | canzone piena~di dolcezza, bella~come il sogno, quella~che
175 | ben
176 Natura | ALLA NATURA~ ~ ~Madre ladre benigna, misericordiosa~natura~Dàcci
177 Asceta | morti il suo saluto.~ ~ ~— Benvenuto, uomo! Che porti~teco, giungendo
178 Paura | cielo che si respira, e beve, libero,~pieno, con avidità
179 SteloOr| Non giova~qui forse alcun bévere? Il Sole~tanto arde! Sui
180 Matemat| chiedere come mi chiami~Bevi il filtro dalle mie mani~
181 Matemat| castello!~ ~ ~E l’Ospite bevve il filtro; il guarnello~
182 Bambino| dell’atomo;~quel grappolo bianco e grigiastro~striato di
183 SteloOr| uomini, solchi,~mietitrici, bifolchi,~fervere di sonanti opere,
184 Denaro | spada; altro aratro~cerco, bifolco~d’anime, per il mio solco.~ ~ ~
185 Asceta | Fosco in cielo tra nuvole bigie baluginava il mattino,~l’
186 Officin| profluvie~lene, tra fulva e bionda~che scendendo le inonda.~
187 IntTrag| in pace; serenamente. Un blando~scender nell’ombra, e inabissárvisi,
188 Paura | sguardo. Per sè un’umile~bolla, greve di miasmi, hanno,
189 IntLir | declina.~Poi la sera~va nel bosco~va nel folto più odoroso,~
190 Natura | laborioso,~Fatevi anzi un bòzzolo, e state~ben dentro, che
191 Officin| schianti~metallici, denti assi bracci~di leve. Sapienti~presiedono
192 IntLir | si confusero~penso alle braccia che mi s’allacciarono.~Ma
193 Officin| giorno~che sarà in ogni umano braccio; e il fuoco~dei falàrici
194 Matemat| gloria di chi gloria non brama!~La carità di chi ama!~La
195 Paura | agnelli e leoni in un unico branco l’un l’altro si serrano~
196 Bambino| piegarsi, e fiaccarsi, e brancolar perduta~possa mente d’uomo,~ ~ ~
197 Natura | speranza al suo buio, che bràncoli~in esso, cercandovi i figli.~
198 Denaro | sorgergli~dinanzi agli occhi. «Brandiscimi~Uomo! Traccia il tuo solco
199 Officin| sanctorum. Non sillabe o brevi~parole; qui han frasi ampie
200 Denaro | pane o d’onta; la rotonda briciola~del convito dei popoli,
201 IntLir | tremore~d’una lacrima che brilla a fior di ciglia, odore~
202 IntTrag| stille che vide, disperate,~brillare nel vostro sguardo buono...~ ~ ~
203 Natura | viti inutili il pianeta.~Brillerà negli occhi all’irrequieta~
204 Matemat| mète;~chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — «Mormoro,
205 Paura | pinna, il fruscìo lieve d’un brivido~d’aria potrà destarla, e
206 Officin| schidionate di contorti~bronzi sui lenti spiedi~dei torni.
207 Bambino| fonte~per l’arsura di cui brucia e c’è una rete~che lo serra,
208 Natura | rammendate,~fratelli del bruco laborioso,~Fatevi anzi un
209 Natura | se un lembo~si strappa; e brulicando come nere~formìcole s’affannano,
210 Officin| astri lucidi~dei raggi! Brulicano gli sporti in tralice~di
211 Innoc | diligentemente gli occhi. Oh come~buffo si contorceva ora, oh che
212 Asceta | solo era ombra, intera, buia, senza raggio.~Fosco in
213 | buon
214 Matemat| corri al cancello,~qualcuno bussa al vecchio castello~Pellegrino
215 Natura | trama a falda a falda~se ne cada, purchè dallo spiraglio~
216 Officin| il tintinno dei pezzi~che cadono. E varco~un’ultima piccola
217 IntTrag| Zappi~ ~L’Altro era già caduto, era già assorto~nel suo
218 IntLir | intorno~nudo è lo stelo, il calice è vuoto,~non c’è più il
219 Natura | Vinceremo. Sorgerà, sui calvi~graniti, la città futura.~
220 Officin| gioco i profili~gibbuti di camme pazienti.~ ~ ~Questo è pane
221 SteloOr| girò lento gli occhi~sulla campagna. Case, uomini, solchi,~mietitrici,
222 IntLir | Pare un richiamo,~ma di campane! Squillano a festa!~La tua
223 Officin| turbinano~sotto le aeree campate vortici~di suoni. È l’ora~
224 Asceta | segno~di lor vita: arato~un campo o alzato un tempio; intriso~
225 Sepolti| e il destino~appresta la canapa o il lino.~Guardate, cantando,
226 Natura | falcia dunque, spàzzala, cancèllala~dalla faccia del mondo~questa
227 Matemat| corri ad aprire, corri al cancello,~qualcuno bussa al vecchio
228 Matemat| tutte azzurrovestite~le candide mani sul petto riunite~rispondono: «
229 Matemat| stelle, vergini stelle,~cantan le Grazie — dolci sorelle,~
230 Sepolti| canapa o il lino.~Guardate, cantando, fanciulli~che il gioco
231 IntLir | di canzoni care da riudir cantare~se nell’anima il ricordo
232 Sepolti| ride luce al mondo.~Ma voi cantate; e purchè i licci s’alzino~
233 Matemat| ho, come le mie sorelle,~cantato l’azzurro e le stelle.~Sola,
234 IntLir | spenti;~riemergenti echi di canzoni care da riudir cantare~se
235 IntTrag| se si capovolgono~pare si capovolga il cielo... Chi ànsima~cosí
236 IntTrag| senza far male; e se si capovolgono~pare si capovolga il cielo...
237 Innoc | tua gloria, o pura~santa, cara ai poeti, imperitura~madre,
238 Asceta | serena~pace, di là dal cieco~carcere, oltre la pena~lunga di
239 IntLir | riemergenti echi di canzoni care da riudir cantare~se nell’
240 Matemat| chi gloria non brama!~La carità di chi ama!~La pace, ch’
241 Matemat| fantàsime~urlanti, Furie e Càriti e larve;~e nell’aurora,
242 SteloOr| funesta, è la sua sorte; e carme~d’uomo non l’arresta.»~ ~ ~
243 Matemat| stelle.~Sola, senza lauri nè carmi~ho compiuto il cammino,~
244 IntTrag| come voi, straziate~le carni dai denti dell’uomo!~
245 SteloOr| gli occhi~sulla campagna. Case, uomini, solchi,~mietitrici,
246 Sepolti| o saio~frulla, trama! la catena è sul telaio».~ ~ ~Li salveremo.
247 Bambino| la tua mala sorte~per un cattivo gioco~del tuo destino,~con
248 Paura | e la stringon da presso, cauti; e sanno~che il frullare
249 Innoc | fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente gli occhi.
250 Paura | d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~di sassi, un crepaccio~
251 Officin| altro~si rinvíano gli assi cèleri~cinghie e cinghie, cinghie
252 Sepolti| Il telaio~va. Sopra le celle~che importa sorridano stelle?~«
253 SteloOr| face? Se si spegne, lascia~cenere? O hai teco~l’ellèboro che
254 Natura | ramo, le radici profonde~al ceppo; fa strame~dei fiori: buon
255 Bambino| tortuoso; anch’esso ànsima, in cerca~di un vértice; e aiuta~chi
256 Natura | buio, che bràncoli~in esso, cercandovi i figli.~Strazia ai vivi
257 Paura | quasi a tentoni, essi la cercano~e la stringon da presso,
258 Denaro | disse: «Guardami~Son io che cerchi.»~ ~ ~Ed egli volse gli
259 Officin| e se la mano preme, e il cerchio~d’oro si chiude e come una
260 Asceta | lunghissima sera.~Passava. Cercò con lo sguardo~già greve,
261 SteloOr| Inseguo una splendente certezza~— ascolta! — che non potrò
262 | Certo
263 Innoc | E il bimbo dagli occhi cerulei~rimase, anche solo, al suo
264 Innoc | guarda,~un fanciullo. I suoi cèruli occhi immensi~specchiano
265 Officin| del rombo.~Battono anche cesoie~ritmiche le ferree mascelle.~
266 Officin| tornietti leggeri, e hanno gran chiacchiere~con gli uténsili. Lùccicano
267 Denaro | Elicona; quella ch’è vergogna~chiamare a nome, e ognuno adora,
268 Sepolti| Non disperate. Abbiamo~chiamato. Giungeranno~navi, e mezzi,
269 Matemat| Non mi chiedere come mi chiami~Bevi il filtro dalle mie
270 Matemat| esalto; mostro le mète;~chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — «
271 Innoc | e rise. E nella limpida~chiara ignara pupilla era il riverbero~
272 IntLir | mare~va ove l’acque son più chiare;~E coi rami~della selva~
273 IntTrag| Un sorriso errò lieve nei chiari~occhi dell’olocausto.~ ~ ~
274 Officin| strepito, ritmico battere, chiaro frangersi di voci metalliche~
275 Paura | Ma quando la prova chieda altro~che stringer mascella
276 Matemat| la tende.~ ~ ~— «Non mi chiedere come mi chiami~Bevi il filtro
277 Sepolti| purchè i licci s’alzino~non chiedete altro; e non avrete. Il
278 SteloOr| che oggi invano~accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo su di
279 Matemat| Cenerentola~che s’avanza; e la chioma le svéntola.~D’oro liquido,
280 SteloOr| come una prigione od un chiostro!~Piccolo, tutto ciò che
281 Bambino| altro. Il tuo premio sia il chiudere~sereno dei giorni, con l’
282 Matemat| orma~di Dio nel masso!» — «Chiudo il futuro~nelle mie sillabe;
283 IntTrag| quali porte~dunque eran chiuse? — Avanti,~Morte! Essi no!
284 Asceta | alla serena~pace, di là dal cieco~carcere, oltre la pena~lunga
285 IntLir | lacrima che brilla a fior di ciglia, odore~che riporta, d’un
286 SteloOr| nasceranno~là tra Vega e il Cigno,~quando il Sole non sarà
287 Officin| nudo segmento~di ferro~che cigola, mentr’io lo disserro.~Alto
288 Asceta | splendore,~tutte n’eran cinte; tutti, un giorno~solo,
289 | ciò
290 Natura | Sorgerà, sui calvi~graniti, la città futura.~Leverà dalle sue
291 Officin| grandinano~suono; stridono, clangono~ronzano. Teorie di ruote
292 | colei
293 Paura | nel coro~del Tutto, io, lo colga, se il senso~mi basti a
294 Asceta | misericordia, egli, immune~da colpa, per il male del mondo.~
295 Innoc | male, segnato~di rughe e di colpe.~Rottame d’ogni umano naufragio~
296 Officin| tonfo.~Trema il suolo a ogni colpo.~Pregna è l’aria del rombo.~
297 IntTrag| di fra poche ore, in quel comando l’ultimo~gesto d’un vostro
298 Natura | grande, augusto, l’ansia di combatterti~e superarti, e, superata,
299 Officin| i visceri~dei masselli compatti; e l’olio incotto~vaporando
300 Sepolti| tra pausa~e pausa lenti compitano~un messaggio... che chiamano!
301 Matemat| senza lauri nè carmi~ho compiuto il cammino,~corrusche non
302 Asceta | accorrevano~l’ombre. Fu gran concilio d’anime nella romita~cella.
303 Natura | fa strame~dei fiori: buon concio per la tua terra fa, dolce~
304 Matemat| vera luce~che al solo porto conduce;~dove ha tregua il pensiero~
305 Matemat| chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — «Mormoro, piango,~canto...
306 Bambino| e, lungi~più lungi, ai confini~dell’opera grande, l’oceano~
307 Officin| Scattano rabide~le molle, e conflagrano~tra secchi urti e schianti~
308 Matemat| mute e attonite stanno confuse,~nella notte sotto la luna~
309 IntLir | ai capelli che ai miei si confusero~penso alle braccia che mi
310 Bambino| che gridi a te intorno il consenso~tu dubita. All’uomo~chiedi
311 Asceta | lungo~cammino.~ ~ ~All’alba, consunta, la lampada~guizzava morente.~
312 Innoc | occhi. Oh come~buffo si contorceva ora, oh che splendidi~guizzi!
313 Officin| lavora.~Girano schidionate di contorti~bronzi sui lenti spiedi~
314 Denaro | la rotonda briciola~del convito dei popoli, la goccia~piccola
315 Matemat| tra le mani ricolma una coppa~l’alza e canta, e il viso
316 Sepolti| ansando, navi, navi, e corrano~che non sia tardi... «Siamo
317 IntLir | quiete, lene, melodia che corre il sangue vena a vena~la
318 IntTrag| In pace. Giù, via, con la corrente~lenta, senza più freddo,
319 Matemat| ho compiuto il cammino,~corrusche non furono le mie armi~nè
320 IntTrag| capovolga il cielo... Chi ànsima~cosí vicino? e questa luce?...
321 Officin| trapano~che ne ha uguale il costume, ha più fiera indole.~Frugano
322 Innoc | alati~volastri dell’ultima cova.~E un dìttero, un piccolo
323 Paura | avverso impeto~di sorte, cozzando~abbattersi; quando non la
324 Natura | guerra! Distruggi~chè puoi creare! Sfa, lacera~la mia tela,
325 Matemat| che nei secoli l’uomo ha create~giù nel parco tutte discendono~
326 Matemat| nel mio pennello~reco il Creato!» — «Dal più profondo~delle
327 Bambino| schiaccia, se può. Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~—
328 Bambino| diamante~che hai teco. Non credere~al sì. Per immenso~che gridi
329 Matemat| montagne cavo la forma, creo, stampo l’orma~di Dio nel
330 Paura | ceda, una fuga~di sassi, un crepaccio~che s’apra, e giù tra le
331 Denaro | lacrime e sangue,~non sopra la crosciante acqua, che splende~d’iridi,
332 Paura | rombo~d’una valanga, tra il croscio~della petraia, di tonfo~
333 Denaro | più soave voce~giunse a cuor d’uomo: «Sono colei che
334 Matemat| Suscitiamo gl’inni~diamo fuoco ai cuori~che la vampa rossa degli
335 Officin| percuotere~sordo, e l’ansito cupo~dei magli, sordi nel tonfo.~
336 Matemat| Cenerentola~e non parla; curva alla pentola~guarda il fuoco,
337 Natura | benigna, misericordiosa~natura~Dàcci la rigogliosa uva che nella
338 | dagli
339 | dall’
340 | dallo
341 Matemat| poi tra le fronde~tutte danzano sotto la luna;~Liete o irose,
342 Matemat| Ma ad un tratto voci e danze sono interrotte;~si dileguano
343 Bambino| abbia tante quando avrai davvero fame~fame di giustizia che
344 Bambino| insistere~d’un frignare~che pare~debba durare~eterno; pianto infinito~
345 Bambino| l’animo~placato, il tuo debito assolto.~Guarda oltre; rivolto~
346 IntLir | fino a che l’arco del sole declina.~Poi la sera~va nel bosco~
347 Asceta | Fama hai di savio. Sei degno~di vivere fra noi morti? —~ ~ ~
348 IntTrag| volto~di domani, nel suo delirio il vostro~di fra poche ore,
349 | dentro
350 Innoc | Veniva dalla strada deserta~un vecchio randagio di tutte~
351 IntLir | cuore, nostalgia~d’amore, desideri di pensieri~d’ieri~che la
352 Paura | d’un brivido~d’aria potrà destarla, e farle stendere~le adunche
353 Natura | orma~nostri! Tu che ci hai detto: Va! che hai l’arma~per
354 Bambino| giù in fondo, del cuore; diamante~che hai teco. Non credere~
355 Matemat| Erinni~«Suscitiamo gl’inni~diamo fuoco ai cuori~che la vampa
356 IntLir | festa!~La tua canzone — dicono — è questa:~ ~ ~Limpido
357 Asceta | fece intorno, e una voce~diede al nuovo venuto~nel paese
358 Officin| attende, al di là dei chiusi diedri~di queste mura, questo ordine;
359 Matemat| danze sono interrotte;~si dileguano Muse e Fate via per la notte.~
360 Innoc | fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente gli occhi. Oh come~buffo
361 | dinanzi
362 Matemat| dell’Universo che non si dipinge~che non si canta, che non
363 Bambino| singhiozzi~O piangere~che vuoi dire?~che chiedi?~non c’è una
364 Paura | propria sorgente,~Paura di dirlo, pensarlo: Son io, son io
365 Denaro | su voi, mugnaia~gregge, discende!~
366 Matemat| create~giù nel parco tutte discendono~nelle tiepide notti d’estate;~
367 Matemat| guarda!~è il Tutto; nè v’è disegno più bello;~Vedi, nella gran
368 SteloOr| toccare.~ ~ ~Lassù, lassù, disperatamente~lontano~dove Sole e Terra
369 Officin| che cigola, mentr’io lo disserro.~Alto strepito, ritmico
370 Matemat| mani~Goccia a goccia l’ho distillato~nei millenni che t’ho aspettato.~
371 Natura | l’arma~per la tua guerra! Distruggi~chè puoi creare! Sfa, lacera~
372 Sepolti| Non vi lasciamo. Eccoci... Dite...»~ ~Sepolti, sì, sepolti,
373 Denaro | del denaro! del denaro! ditela forte~la parola! Non è vergogna!
374 Innoc | volastri dell’ultima cova.~E un dìttero, un piccolo nulla,~ronzando
375 Asceta | Chi parlava dell’al di là? Divelta~dal nodo della carne, balzò
376 SteloOr| il mondo; e parve~sempre diverso; ed è divinamente~uguale.~
377 Sepolti| fanciulli~che il gioco diverte. Il telaio~va. Sopra le
378 Innoc | anche solo, al suo gioco.~Si divertì per un poco~assorto; poi,
379 SteloOr| parve~sempre diverso; ed è divinamente~uguale.~Questo ei pensava,
380 Matemat| Tutto, di vita... ancelle divine~ancelle e regine,~rechiamo
381 Matemat| aurora, splendente~del suo divino fulgore,~balenò, sorridente~
382 Matemat| vampa rossa degli incendi li divori!~Lampo nelle spade~Sibilo
383 Matemat| stelle,~cantan le Grazie — dolci sorelle,~siamo le ancelle
384 IntLir | di soffiòlo vola via il dolore, solo~che un mio alito lo
385 Denaro | è ribelle,~spada; non si doma col ferro.~Prono sotto il
386 Asceta | egli, fuori~del gorgo. Non domandava al destino~che riposo, per
387 Matemat| ricchezza di chi non ha, e dona!~La gloria di chi gloria
388 Natura | con l’eterno tuo amore~i doni del tuo materno~cuore.~ ~ ~
389 Natura | morte~senza ormai più sorte~dormiranno il loro sonno, finalmente~
390 IntLir | non soffrire, fin che puoi dormire; che sussurra: azzurra~come
391 Asceta | irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E un gran silenzio~si fece
392 Bambino| taci~coi baci~per il tuo dramma?~ ~ ~Non vedo~ma t’indovino~
393 Matemat| v’è cielo e terra...» — «Droghe non reco~filtri non porto,
394 Bambino| te intorno il consenso~tu dubita. All’uomo~chiedi oro; ch’
395 Bambino| frignare~che pare~debba durare~eterno; pianto infinito~
396 Natura | natura.~Troppo il tuo gioco è durato.~Basta con questa immensa
397 Natura | futura.~Leverà dalle sue dure fondamenta al cielo gli
398 Officin| ricama e consuma.~L’acme dei duri spigoli senza impeto~rode
399 Asceta | sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore alfine, alfine
400 SteloOr| Maestro. Odio il sogno e ogni ebbrezza.~Inseguo una splendente
401 | Eccoci
402 | Eccolo
403 IntLir | vita ha spenti;~riemergenti echi di canzoni care da riudir
404 Asceta | tomba~rapido si rifrangeva l’eco del nuovo annunzio, e accorrevano~
405 Denaro | volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti rivoli, o raccolta~
406 Paura | sanno~che il frullare di un’elica, lo sciacquo~d’un rigúrgito,
407 Officin| indole.~Frugano le nervose~eliche di sue punte~quasi rabbiose,
408 Denaro | mito e non ha scanno~in Elicona; quella ch’è vergogna~chiamare
409 SteloOr| lascia~cenere? O hai teco~l’ellèboro che ridà pace? Guarda~che
410 Asceta | Il corpo~era lì, steso, enorme e vuoto; immoto~come la
411 Natura | purchè dallo spiraglio~non entri il cielo, un cielo troppo
412 Denaro | lieve come lo scorrere tra l’erbe~del rigagnolo; il canto~
413 Asceta | più vecchio~d’anni degli eremiti.~Sofferto aveva affanni~
414 Matemat| svéntola.~ ~ ~Gridano le Erinni~«Suscitiamo gl’inni~diamo
415 Denaro | più acuto, il più puntuto èrpice, l’arco~più teso...~ ~ ~
416 IntTrag| Avanti —~disse. Un sorriso errò lieve nei chiari~occhi dell’
417 Bambino| che vive, è nel mondo, ti esalta~sincero; sincero~ti schiaccia,
418 Matemat| mie sillabe; prostro, ed esalto; mostro le mète;~chiamo,
419 IntTrag| stagnò il pianto; ed il più esausto: — Avanti —~disse. Un sorriso
420 Denaro | ossa e carne e dal vaglio~escono lacrime e sangue,~non sopra
421 Natura | finalmente~muti~ultimi nostalgici esegéti di perduti~secoli, i poeti.~
422 Paura | che frani, la ruga~d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~
423 Matemat| di riscossa; terra~rossa esprime messi opime; grida~e sfida
424 | esse
425 Matemat| discendono~nelle tiepide notti d’estate;~Poi tra gli alberi, poi
426 Paura | e sangue hanno, questi esuli~dal cielo ampio, l’aperto~
427 Asceta | da portar seco nell’ombra~eterna. Gli si spense in sussurro~
428 Officin| braccio; e il fuoco~dei falàrici incendierà le torri~di quest’
429 Paura | minacci, con la sua gran falce, ma il buio~d’un’ombra,
430 Natura | grappoli~di morte.~ ~ ~Ma falcia dunque, spàzzala, cancèllala~
431 Asceta | a un canto. Ei solo avea fallito il viaggio.~Ei solo era
432 Asceta | giungendo al nostro regno?~Fama hai di savio. Sei degno~
433 Matemat| segreti,~la risplendente fanciulla.~Ma i segni e i simboli
434 Sepolti| lino.~Guardate, cantando, fanciulli~che il gioco diverte. Il
435 Matemat| Ed a gara,~gioiosa fanfara, ecco irromper le voci~limpide,
436 Denaro | ognuno adora, prono~nel fango; la vendemmia d’ogni vigna~
437 Matemat| Spàrvero, via per la notte, fantàsime~urlanti, Furie e Càriti
438 Denaro | la mola~del mulino non dà farina, ma trita ghiaia~e sassi,
439 | farle
440 Innoc | petto. Oh bello, oh morbido~fascio di piume! Palpitava il piccolo~
441 Officin| Fa aggetto~in alto, solo fastigio, una gronda. Volano rondini~
442 Natura | fratelli del bruco laborioso,~Fatevi anzi un bòzzolo, e state~
443 Innoc | teneva~il respiro nella fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente
444 Natura | immensa paura~di leggi e di fato.~Vili ignudi feroci~ci hai
445 Asceta | spiriti~guardò sorpresa. Fatue luci, tremule~fiamme, vampe
446 Matemat| la magica pantofola~della favola per un piedino;~ma un enigma
447 Bambino| non quello~che sognan le favole, il buono~pio, giusto; ma
448 | fece
449 Sepolti| soccorsi. Udiamo. Abbiate~fede. Non vi lasciamo. Eccoci...
450 Innoc | il suo dono~lieve, e rise felice, e se lo strinse~al petto.
451 Denaro | chiedeva: Quale~prora più fende? da qual seme nasce~più
452 Sepolti| I SEPOLTI~ ~ ~Ferma rolla in ascolto~la nave,
453 SteloOr| sciolse Virgilio?»~ ~ ~«Fermo è Virgilio nel sepolcro,~
454 Natura | leggi e di fato.~Vili ignudi feroci~ci hai fatti; l’orto e la
455 Officin| anche cesoie~ritmiche le ferree mascelle.~Paiono zanne che
456 Officin| sembrano fiorire~sotto i ferri, e in volute agili attorcersi~
457 SteloOr| solchi,~mietitrici, bifolchi,~fervere di sonanti opere, il canto~
458 Bambino| sotto cui piegarsi, e fiaccarsi, e brancolar perduta~possa
459 Bambino| morbi infranta, la morte~fiaccata, il primo alito infuso~dall’
460 Matemat| filtri non porto, meco ho una fiaccola, rompo le tenebre,~traccio
461 Paura | l’un l’altro si serrano~a fianco galoppano~ansando s’incalzano~
462 Paura | tutti, e accoglie l’ultimo~fiato, e l’ultimo sguardo. Per
463 Officin| uguale il costume, ha più fiera indole.~Frugano le nervose~
464 SteloOr| stelo;~Forse un raggio, fiévole, rigando~l’infinita~via
465 Sepolti| è svanito...~ ~ ~Ecco,~fievoli su dal fondo~salgono e si
466 Matemat| terra...» — «Droghe non reco~filtri non porto, meco ho una fiaccola,
467 IntLir | che ci dice: non soffrire, fin che puoi dormire; che sussurra:
468 | finalmente
469 Matemat| non si canta, che non si finge;~l’enigma che risolto~mostra
470 Matemat| tregua il pensiero~dove finisce il mistero...»~ ~ ~Così
471 Asceta | ultime stille, guizzava, finita, la vita~del vecchio eremita.~
472 Asceta | la spola quando il filo è finito.~Come, uomo, nell’ordito~
473 IntLir | e valli cammina cammina~fino a che l’arco del sole declina.~
474 Asceta | notte, l’eremita~pregava.~Fioca, nella cella, una lucerna~
475 Natura | al ceppo; fa strame~dei fiori: buon concio per la tua
476 Matemat| viaggio~lenisce ogni pena~fiorisce ogni strada~terrena...»~ ~
477 Asceta | oltre le procellose~nubi, fiso alla sfera~del bene... Anime
478 IntTrag| gli occhi rimasero~vivi, fissi sul tragico~indugio di voi
479 Officin| ad oncia, fuma sotto il flusso~dell’olio. Frullan rapidi~
480 IntTrag| ultimi ghiacci già fusi —~fluttua sulle verdi acque glaciali.~
481 SteloOr| già nel vuoto~immenso, fluttuando, nuoto.~
482 Asceta | libera,~sciolta per sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore
483 Bambino| grande, l’oceano~azzurro, la foce...~ ~ ~E dì all’uomo — se
484 IntLir | le tue rondini, non è~di foglie!~Nido è grande, d’aquila,~
485 Denaro | levità d’una volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti rivoli,
486 Paura | l’arsura~gli abissi e le folgori;~domani, su, agli astri,
487 Natura | abbàcini~troppo, che troppo fólgori i lor occhi~miopi... Rammendate,
488 Asceta | pispiglio dell’irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E
489 SteloOr| di troppo gran vampa un folle sogno~chela, non ti arda.»~ ~ ~
490 Asceta | balzò l’anima~intenta; e i folti spiriti~guardò sorpresa.
491 IntLir | sera~va nel bosco~va nel folto più odoroso,~poi la sera~
492 IntLir | tue lacrime e i tuoi baci!~Fonda è l’ombra, buio il cielo,
493 Natura | futura.~Leverà dalle sue dure fondamenta al cielo gli alti~pinnàcoli
494 Bambino| vede e sente scorrere la fonte~per l’arsura di cui brucia
495 Natura | e brulicando come nere~formìcole s’affannano, e dai glomi~
496 Asceta | morti; e a ognuna~l’opera fornita risplendeva come aureola~
497 Officin| ribolle. Dal profondo~del foro, vien su lenta~e s’accumula
498 Matemat| i numeri serravan, più forti~di strambe, ogni cosa a
499 Bambino| vita~scavare, con la sola forza~delle tue dita, un sentiero~
500 Asceta | intera, buia, senza raggio.~Fosco in cielo tra nuvole bigie
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