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Giorgio Cicogna
Canti per i nostri giorni

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-fosco | frago-racch | racco-zolle

     Canto
1 Natura | luminoso, e un sole che li abbàcini~troppo, che troppo fólgori 2 SteloOr| venturi,~cui le luci che oggi abbagliano i nostri occhi non saranno~ 3 Paura | impeto~di sorte, cozzando~abbattersi; quando non la Morte~minacci, 4 | abbia 5 | Abbiamo 6 | Abbiate 7 Paura | Affrontano il gelo e l’arsura~gli abissi e le folgori;~domani, su, 8 IntTrag| senza aspettare più! Gli abiti paiono~lame alla carne... 9 Paura | arcangeli. Monte su monte~accatasteranno. Le porte~del cielo scardineranno. 10 Sepolti| sole~scende con esse, e accende, al fondo, un tremulo~palpitar 11 SteloOr| la face che oggi invano~accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo 12 Denaro | dell’uomo?~ ~ ~Ed ecco, nell’acceso pensiero,~balenare un lampo; 13 Asceta | vita~del vecchio eremita.~Accolta era stata la preghiera,~ 14 IntLir | nell’anima il ricordo di un accordo al ritmo par che in ogni~ 15 Asceta | eco del nuovo annunzio, e accorrevano~l’ombre. Fu gran concilio 16 Innoc | duro~cuore gli corse; e accorse~e la raccolse; e dalla nocchieruta~ 17 Officin| foro, vien su lenta~e s’accumula all’orlo, un’impalpabile~ 18 Officin| fresa ricama e consuma.~L’acme dei duri spigoli senza impeto~ 19 Matemat| pace di Dio,~sola pace che acquieta,~sola che porta a una mèta,~ 20 Innoc | poco~assorto; poi, con gli aculei~d’un pruno, attento, — e 21 Officin| impassibile~nel fragore. Ma come acute stridono~le gaie mole! Sprizzano 22 Denaro | il vomere dal taglio~più acuto, il più puntuto èrpice, 23 Bambino| questo piangere~taci ed addorméntati~serba le tue lagrime~che 24 Bambino| sua ninna nanna~perchè t’addormenti;~t’ingannerà uguale~la voce 25 Bambino| t’inganna la madre~che adesso ti canta~la sua ninna nanna~ 26 Denaro | chiamare a nome, e ognuno adora, prono~nel fango; la vendemmia 27 Matemat| Non ho avuto templi dove m’adorassero~Non ho avuto mani che m’ 28 Denaro | nel cavo della mano fatta adunca~gli umili e i grandi, chè 29 Paura | destarla, e farle stendere~le adunche dita; e il cuore~non trema. 30 IntLir | lieve lieve~fiocco a fiocco, aereo, — guarda —,~pappo di soffiòlo 31 Natura | brulicando come nere~formìcole s’affannano, e dai glomi~viscidi del 32 Asceta | eremiti.~Sofferto aveva affanni~infiniti; e si batteva col 33 SteloOr| che è nostro,~per cui ci affatichiamo, spargiamo~lagrime, sorrisi, 34 IntLir | ammulinar di sogni~dal profondo affiori;~melodìa, melodìa, rimpianto~ 35 Paura | stanno su rocce e su tolde.~Affrontano il gelo e l’arsura~gli abissi 36 Officin| e schietto~nel cielo. Fa aggetto~in alto, solo fastigio, 37 Paura | nel fiume del mondo, di aggiungere, goccia o torrente,~la propria 38 Officin| sotto i ferri, e in volute agili attorcersi~come viticci, 39 Paura | frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni in un unico branco 40 IntTrag| tra spasimi~di qualunque agonía, sùbito! Pèrdersi~senza 41 Bambino| Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~— se parli — le piane 42 IntTrag| gran sogno. Non chiedeva aiuto~più; muto, si sognava morto.~ ~ ~ 43 Denaro | nella levità d’una volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti 44 Innoc | saldo; ricolmo~di nati, gli alati~volastri dell’ultima cova.~ 45 Asceta | del lungo~cammino.~ ~ ~All’alba, consunta, la lampada~guizzava 46 Matemat| notti d’estate;~Poi tra gli alberi, poi tra le fronde~tutte 47 Asceta | aureola~intorno; e, fioco~albore o rutilare di splendore,~ 48 Paura | grande di levarsi a volo con ali~della propria carne (e pur 49 Asceta | sciolta per sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore alfine, 50 Officin| salgono, come cose vive, allacciandosi~di ruota in ruota. ( in 51 IntLir | penso alle braccia che mi s’allacciarono.~Ma non per gli occhi,~ma 52 | alle 53 Matemat| rechiamo il messaggio che allieta ogni viaggio~lenisce ogni 54 IntLir | hai fame~Solo con quello allontana le serpi.~Per monti e valli 55 Paura | ombra, anche se non oro~ alloro sia del gioco il premio, 56 Sepolti| cella~racchiusa da quattro alte mura.~A ognuno sorride una 57 Officin| tratto si spiana. In ritmo alterno~passa e ripassa, sonnolento~ 58 Innoc | arrancava arrancava.~Batteva le alucce e non poteva~alzarsi; e 59 Innoc | Batteva le alucce e non poteva~alzarsi; e frullava e ricadeva~spaurito, 60 Asceta | lor vita: arato~un campo o alzato un tempio; intriso~un pane 61 IntLir | giunchi~della riva~fatti un’àmaca per sognare;~E quando viene 62 Bambino| se può. Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~— se 63 SteloOr| Piccolo, tutto ciò che amiamo, che è nostro,~per cui ci 64 SteloOr| friniscono in coro~le tèttici, amiche~d’Anacreonte. Tutte oro~ 65 Bambino| bene~la voce del male~l’amico, il nemico~l’amore, il destino,...~ 66 IntLir | al ritmo par che in ogni~ammulinar di sogni~dal profondo affiori;~ 67 Officin| l’altra delle macchine, amo questo~che le governa, umano 68 Officin| brevi~parole; qui han frasi ampie e larghe~le macchine. Scattano 69 Asceta | dell’irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E un gran silenzio~ 70 SteloOr| coro~le tèttici, amiche~d’Anacreonte. Tutte oro~son già le messi. 71 Natura | la vendemmia~chè la tua ancella, la sorte,~possa offrirti 72 IntTrag| ghiacci! basta acqua! basta andare! Immergersi~dove che sia, 73 Asceta | bene... Anime anime, ove andate?~Ove fuggite? Chi m’ascolta? 74 Officin| cinghie e cinghie; pigri anelli scorrono~obliqui, recando 75 SteloOr| Piccolo! Tutto piccolo, angusto,~chiuso, senza respiro, 76 Bambino| sereno dei giorni, con l’animo~placato, il tuo debito assolto.~ 77 Innoc | E vide la creatura che annaspava~nella polvere, e un palpito 78 SteloOr| chela, anima~generosa, che annuncio rechi? Illumina~questa tua 79 Asceta | rifrangeva l’eco del nuovo annunzio, e accorrevano~l’ombre. 80 Innoc | frullava e ricadeva~spaurito, ansante. Dalla strada~un’ombra, 81 Officin| il percuotere~sordo, e l’ansito cupo~dei magli, sordi nel 82 Matemat| c’è un castello; c’è da antichissimo~tempo un castello; vi stanno 83 Matemat| castello~Pellegrino all’antico maniero,~Cenerentola, batte 84 | anzi 85 Paura | esuli~dal cielo ampio, l’aperto~cielo che si respira, e 86 Sepolti| stella~lassù, dalla breve apertura.~E ognuno ha un telaio. 87 Denaro | per il mio solco.~ ~ ~E apparve allora, tutta scintillante~ 88 Paura | frani, la ruga~d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~di sassi, 89 Sepolti| e lavora; e il destino~appresta la canapa o il lino.~Guardate, 90 Paura | sassi, un crepaccio~che s’apra, e giù tra le rupi, nel 91 IntLir | questa trama di raggi d’aprile,~sì per il dono~tuo, dell’ 92 IntLir | foglie!~Nido è grande, d’aquila,~sta su in alto, è impervio,~ 93 Natura | di gramigna.~Strappammo, arammo, bagnammo~le zolle di sangue 94 Natura | più vasto~regno.~Con gli aratri e il ferro delle spade~tra 95 Denaro | consuma.~No, no, spada; altro aratro~cerco, bifolco~d’anime, 96 Natura | Ruoterà, spazzato dalle arboree~muffe e dalle gromme~delle 97 Paura | titani son gli uomini~e arcangeli. Monte su monte~accatasteranno. 98 Officin| incendierà le torri~di quest’arce di enigmi. E nella vena~ 99 Paura | Ecco un orlo~di crepa; àrcuan gli òmeri, puntano~i ginocchi... 100 IntLir | vi si guarda nei meriggi ardenti~tra le rupi aeree~Te~ed 101 IntLir | inseguendosi l’un l’altro argentei~guizzi d’onda in onda, par 102 Officin| veloci. Aeree liane~d’oro e d’argento sembrano fiorire~sotto i 103 Matemat| irromper le voci~limpide, argute,~d’altre creature del vecchio 104 IntLir | risponda~l’acqua in ritmo arguto al muto invito della luce~ 105 Officin| lento~e torna lesto; e pare ari, impassibile~nel fragore. 106 Matemat| nel sangue a ferro e fuoco ariamo il mondo; seme d’ossa~ 107 Natura | di sudore.~Piantammo nell’arido cuore~il seme di un a te 108 Natura | hai detto: Va! che hai l’arma~per la tua guerra! Distruggi~ 109 Bambino| tutte le cose intorno~con l’arme nuda~del tuo pensiero~frugare~ 110 Denaro | ai bei polsi~splendéan le armille: le ondeggiavan rose~nei 111 Paura | o la piena~d’un’onda d’armonia suprema, allora, ecco,~fiamme 112 Denaro | altre ancora, più limpido e armonioso~che l’usignuolo.~ ~ ~No, 113 Officin| steli, alla carezza~degli arnesi sottili, e quasi sìbilano~ 114 Bambino| tue dita, un sentiero~che ascenda; se sei nato ricco~del più 115 SteloOr| accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo su di cielo~in cielo, della 116 Paura | PAURA~ ~ ~Ascendono. Un soffio che sfaldi~la 117 Asceta | L’ASCETA~ ~ ~Solo, nella notte, l’ 118 IntLir | voce di gioia,~sentila! ascoltala! Pare un richiamo,~ma di 119 Bambino| d’uomo,~ ~ ~bimbo allora ascoltami~lascia questo piangere~taci 120 IntTrag| sùbito! Pèrdersi~senza aspettare più! Gli abiti paiono~lame 121 Matemat| distillato~nei millenni che t’ho aspettato.~Non ho avuto templi dove 122 Denaro | voglio, la mia voce come l’aspide;~s’io voglio è dolce più 123 Asceta | pena~lunga di quella lunga aspra sua vita...~ ~ ~— Provvida 124 Officin| ogni altro strido, il più aspro~e ingrato è vinto. E muta 125 Paura | del cielo, saetteranno all’assalto.~Titani, titani son gli 126 Bambino| animo~placato, il tuo debito assolto.~Guarda oltre; rivolto~al 127 Officin| voci metalliche~m’urta e assorda; tremano al coro~sonoro 128 Asceta | passavano; preci, uomini,~terra, assorte nel loro giro ampio, ignoravano.~ ~ ~ 129 Asceta | immemore alfine, alfine assunta~alla pace infinita, alla 130 SteloOr| tremar remoto~di qualche astro ignoto,~ai fratelli miei 131 Bambino| una rete d’inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~Te la 132 IntTrag| perché c’è questa luce atroce? Basta~ghiacci! basta acqua! 133 Innoc | con gli aculei~d’un pruno, attento, — e teneva~il respiro nella 134 Paura | orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni in un unico 135 Paura | sperduti, smarriti, spauriti~atterriti...~ ~ ~Paura, paura, paura, 136 Asceta | Vedeva, alla gran soglia, atterrito,~giungere a una ad una~dalla 137 Asceta | vero,~l’eterno, il tanto atteso,~l’unico! Il corpo~era , 138 Innoc | torbido~ed il lìmpido, un àttimo~s’incontrarono.~Va, va, 139 Paura | l’ignoto; qui il vertice~attinto; mondo, opere,~leggi, ora~ 140 Matemat| forme, Grazie e Muse,~mute e attonite stanno confuse,~nella notte 141 Bambino| sgrani azzurri~che ora volgi attoniti~vorrai guardare,~e il mondo~ 142 Officin| ferri, e in volute agili attorcersi~come viticci, sotto la profluvie~ 143 Matemat| Ma i segni e i simboli attorti~incatenavano senza posa;~ 144 Natura | cosa ci hai dato~di grande, augusto, l’ansia di combatterti~ 145 SteloOr| Odi il murmure~della dolce aura? Un idilio~è questa pace. 146 Asceta | fornita risplendeva come aureola~intorno; e, fioco~albore 147 Matemat| e Càriti e larve;~e nell’aurora, splendente~del suo divino 148 IntTrag| chiusi —~guarda le lunghe aurore invernali.~Forse — gli ultimi 149 Matemat| piccola Cenerentola~che s’avanza; e la chioma le svéntola.~ 150 | avean 151 Paura | beve, libero,~pieno, con avidità più grande~quanto più si 152 | avrai 153 | avrete 154 Bambino| Quando operi, accénditi~e avvampa. Il mondo ama~la fiamma. 155 | avverso 156 Natura | Gli occhi al vegliardo ma avvíncilo, coi tortigli~della speranza 157 IntLir | puoi dormire; che sussurra: azzurra~come il cielo come il mare~— 158 Bambino| gli occhi~che ora sgrani azzurri~che ora volgi attoniti~vorrai 159 Asceta | luci, tremule~fiamme, vampe azzurrine... I morti! I morti!~Ella 160 Matemat| Ma le Virtù tutte azzurrovestite~le candide mani sul petto 161 IntLir | Penso ai labbri~che mi baciarono.~Penso ai capelli che ai 162 SteloOr| porterà, su, un tremulo bagliore~del mio cuore al loro; forse~ 163 Natura | gramigna.~Strappammo, arammo, bagnammo~le zolle di sangue e di 164 Paura | smorzano~orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~agnelli e leoni 165 Denaro | ecco, nell’acceso pensiero,~balenare un lampo; e una spada~nuda, 166 Matemat| del suo divino fulgore,~balenò, sorridente~il volto di 167 Asceta | in cielo tra nuvole bigie baluginava il mattino,~l’anima sola 168 Asceta | Divelta~dal nodo della carne, balzò l’anima~intenta; e i folti 169 IntTrag| Nulla immenso, morbido~come bambagia; nuvole lievi che urtano~ 170 Matemat| antico maniero,~Cenerentola, batte il pensiero.~ ~Non la magica 171 Officin| Alto strepito, ritmico battere, chiaro frangersi di voci 172 Officin| Pregna è l’aria del rombo.~Battono anche cesoie~ritmiche le 173 Natura | non oda più oltre~questo belare! Non vedi~che più la schiacci, 174 IntLir | canzone piena~di dolcezza, bella~come il sogno, quella~che 175 | ben 176 Natura | ALLA NATURA~ ~ ~Madre ladre benigna, misericordiosa~natura~Dàcci 177 Asceta | morti il suo saluto.~ ~ ~— Benvenuto, uomo! Che porti~teco, giungendo 178 Paura | cielo che si respira, e beve, libero,~pieno, con avidità 179 SteloOr| Non giova~qui forse alcun bévere? Il Sole~tanto arde! Sui 180 Matemat| chiedere come mi chiami~Bevi il filtro dalle mie mani~ 181 Matemat| castello!~ ~ ~E l’Ospite bevve il filtro; il guarnello~ 182 Bambino| dell’atomo;~quel grappolo bianco e grigiastro~striato di 183 SteloOr| uomini, solchi,~mietitrici, bifolchi,~fervere di sonanti opere, 184 Denaro | spada; altro aratro~cerco, bifolco~d’anime, per il mio solco.~ ~ ~ 185 Asceta | Fosco in cielo tra nuvole bigie baluginava il mattino,~l’ 186 Officin| profluvie~lene, tra fulva e bionda~che scendendo le inonda.~ 187 IntTrag| in pace; serenamente. Un blando~scender nell’ombra, e inabissárvisi, 188 Paura | sguardo. Per un’umile~bolla, greve di miasmi, hanno, 189 IntLir | declina.~Poi la sera~va nel bosco~va nel folto più odoroso,~ 190 Natura | laborioso,~Fatevi anzi un bòzzolo, e state~ben dentro, che 191 Officin| schianti~metallici, denti assi bracci~di leve. Sapienti~presiedono 192 IntLir | si confusero~penso alle braccia che mi s’allacciarono.~Ma 193 Officin| giorno~che sarà in ogni umano braccio; e il fuoco~dei falàrici 194 Matemat| gloria di chi gloria non brama!~La carità di chi ama!~La 195 Paura | agnelli e leoni in un unico branco l’un l’altro si serrano~ 196 Bambino| piegarsi, e fiaccarsi, e brancolar perduta~possa mente d’uomo,~ ~ ~ 197 Natura | speranza al suo buio, che bràncoli~in esso, cercandovi i figli.~ 198 Denaro | sorgergli~dinanzi agli occhi. «Brandiscimi~Uomo! Traccia il tuo solco 199 Officin| sanctorum. Non sillabe o brevi~parole; qui han frasi ampie 200 Denaro | pane o d’onta; la rotonda briciola~del convito dei popoli, 201 IntLir | tremore~d’una lacrima che brilla a fior di ciglia, odore~ 202 IntTrag| stille che vide, disperate,~brillare nel vostro sguardo buono...~ ~ ~ 203 Natura | viti inutili il pianeta.~Brillerà negli occhi all’irrequieta~ 204 Matemat| mète;~chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — «Mormoro, 205 Paura | pinna, il fruscìo lieve d’un brivido~d’aria potrà destarla, e 206 Officin| schidionate di contorti~bronzi sui lenti spiedi~dei torni. 207 Bambino| fonte~per l’arsura di cui brucia e c’è una rete~che lo serra, 208 Natura | rammendate,~fratelli del bruco laborioso,~Fatevi anzi un 209 Natura | se un lembo~si strappa; e brulicando come nere~formìcole s’affannano, 210 Officin| astri lucidi~dei raggi! Brulicano gli sporti in tralice~di 211 Innoc | diligentemente gli occhi. Oh come~buffo si contorceva ora, oh che 212 Asceta | solo era ombra, intera, buia, senza raggio.~Fosco in 213 | buon 214 Matemat| corri al cancello,~qualcuno bussa al vecchio castello~Pellegrino 215 Natura | trama a falda a falda~se ne cada, purchè dallo spiraglio~ 216 Officin| il tintinno dei pezzi~che cadono. E varco~un’ultima piccola 217 IntTrag| Zappi~ ~L’Altro era già caduto, era già assorto~nel suo 218 IntLir | intorno~nudo è lo stelo, il calice è vuoto,~non c’è più il 219 Natura | Vinceremo. Sorgerà, sui calvi~graniti, la città futura.~ 220 Officin| gioco i profili~gibbuti di camme pazienti.~ ~ ~Questo è pane 221 SteloOr| girò lento gli occhi~sulla campagna. Case, uomini, solchi,~mietitrici, 222 IntLir | Pare un richiamo,~ma di campane! Squillano a festa!~La tua 223 Officin| turbinano~sotto le aeree campate vortici~di suoni. È l’ora~ 224 Asceta | segno~di lor vita: arato~un campo o alzato un tempio; intriso~ 225 Sepolti| e il destino~appresta la canapa o il lino.~Guardate, cantando, 226 Natura | falcia dunque, spàzzala, cancèllala~dalla faccia del mondo~questa 227 Matemat| corri ad aprire, corri al cancello,~qualcuno bussa al vecchio 228 Matemat| tutte azzurrovestite~le candide mani sul petto riunite~rispondono: « 229 Matemat| stelle, vergini stelle,~cantan le Grazie — dolci sorelle,~ 230 Sepolti| canapa o il lino.~Guardate, cantando, fanciulli~che il gioco 231 IntLir | di canzoni care da riudir cantare~se nell’anima il ricordo 232 Sepolti| ride luce al mondo.~Ma voi cantate; e purchè i licci s’alzino~ 233 Matemat| ho, come le mie sorelle,~cantato l’azzurro e le stelle.~Sola, 234 IntLir | spenti;~riemergenti echi di canzoni care da riudir cantare~se 235 IntTrag| se si capovolgono~pare si capovolga il cielo... Chi ànsima~cosí 236 IntTrag| senza far male; e se si capovolgono~pare si capovolga il cielo... 237 Innoc | tua gloria, o pura~santa, cara ai poeti, imperitura~madre, 238 Asceta | serena~pace, di dal cieco~carcere, oltre la pena~lunga di 239 IntLir | riemergenti echi di canzoni care da riudir cantare~se nell’ 240 Matemat| chi gloria non brama!~La carità di chi ama!~La pace, ch’ 241 Matemat| fantàsime~urlanti, Furie e Càriti e larve;~e nell’aurora, 242 SteloOr| funesta, è la sua sorte; e carme~d’uomo non l’arresta.»~ ~ ~ 243 Matemat| stelle.~Sola, senza lauri carmi~ho compiuto il cammino,~ 244 IntTrag| come voi, straziate~le carni dai denti dell’uomo!~ 245 SteloOr| gli occhi~sulla campagna. Case, uomini, solchi,~mietitrici, 246 Sepolti| o saio~frulla, trama! la catena è sul telaio».~ ~ ~Li salveremo. 247 Bambino| la tua mala sorte~per un cattivo gioco~del tuo destino,~con 248 Paura | e la stringon da presso, cauti; e sanno~che il frullare 249 Innoc | fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente gli occhi. 250 Paura | d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~di sassi, un crepaccio~ 251 Officin| altro~si rinvíano gli assi cèleri~cinghie e cinghie, cinghie 252 Sepolti| Il telaio~va. Sopra le celle~che importa sorridano stelle?~« 253 SteloOr| face? Se si spegne, lascia~cenere? O hai teco~l’ellèboro che 254 Natura | ramo, le radici profonde~al ceppo; fa strame~dei fiori: buon 255 Bambino| tortuoso; anch’esso ànsima, in cerca~di un vértice; e aiuta~chi 256 Natura | buio, che bràncoli~in esso, cercandovi i figli.~Strazia ai vivi 257 Paura | quasi a tentoni, essi la cercano~e la stringon da presso, 258 Denaro | disse: «Guardami~Son io che cerchi.»~ ~ ~Ed egli volse gli 259 Officin| e se la mano preme, e il cerchio~d’oro si chiude e come una 260 Asceta | lunghissima sera.~Passava. Cercò con lo sguardo~già greve, 261 SteloOr| Inseguo una splendente certezza~— ascolta! — che non potrò 262 | Certo 263 Innoc | E il bimbo dagli occhi cerulei~rimase, anche solo, al suo 264 Innoc | guarda,~un fanciullo. I suoi cèruli occhi immensi~specchiano 265 Officin| del rombo.~Battono anche cesoie~ritmiche le ferree mascelle.~ 266 Officin| tornietti leggeri, e hanno gran chiacchiere~con gli uténsili. Lùccicano 267 Denaro | Elicona; quella ch’è vergogna~chiamare a nome, e ognuno adora, 268 Sepolti| Non disperate. Abbiamo~chiamato. Giungeranno~navi, e mezzi, 269 Matemat| Non mi chiedere come mi chiami~Bevi il filtro dalle mie 270 Matemat| esalto; mostro le mète;~chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — « 271 Innoc | e rise. E nella limpida~chiara ignara pupilla era il riverbero~ 272 IntLir | mare~va ove l’acque son più chiare;~E coi rami~della selva~ 273 IntTrag| Un sorriso errò lieve nei chiari~occhi dell’olocausto.~ ~ ~ 274 Officin| strepito, ritmico battere, chiaro frangersi di voci metalliche~ 275 Paura | Ma quando la prova chieda altro~che stringer mascella 276 Matemat| la tende.~ ~ ~— «Non mi chiedere come mi chiami~Bevi il filtro 277 Sepolti| purchè i licci s’alzino~non chiedete altro; e non avrete. Il 278 SteloOr| che oggi invano~accendo, chiedo.~Salirà, ascendendo su di 279 Matemat| Cenerentola~che s’avanza; e la chioma le svéntola.~D’oro liquido, 280 SteloOr| come una prigione od un chiostro!~Piccolo, tutto ciò che 281 Bambino| altro. Il tuo premio sia il chiudere~sereno dei giorni, con l’ 282 Matemat| orma~di Dio nel masso!» — «Chiudo il futuro~nelle mie sillabe; 283 IntTrag| quali porte~dunque eran chiuse? — Avanti,~Morte! Essi no! 284 Asceta | alla serena~pace, di dal cieco~carcere, oltre la pena~lunga 285 IntLir | lacrima che brilla a fior di ciglia, odore~che riporta, d’un 286 SteloOr| nasceranno~ tra Vega e il Cigno,~quando il Sole non sarà 287 Officin| nudo segmento~di ferro~che cigola, mentr’io lo disserro.~Alto 288 Asceta | splendore,~tutte n’eran cinte; tutti, un giorno~solo, 289 | ciò 290 Natura | Sorgerà, sui calvi~graniti, la città futura.~Leverà dalle sue 291 Officin| grandinano~suono; stridono, clangono~ronzano. Teorie di ruote 292 | colei 293 Paura | nel coro~del Tutto, io, lo colga, se il senso~mi basti a 294 Asceta | misericordia, egli, immune~da colpa, per il male del mondo.~ 295 Innoc | male, segnato~di rughe e di colpe.~Rottame d’ogni umano naufragio~ 296 Officin| tonfo.~Trema il suolo a ogni colpo.~Pregna è l’aria del rombo.~ 297 IntTrag| di fra poche ore, in quel comando l’ultimo~gesto d’un vostro 298 Natura | grande, augusto, l’ansia di combatterti~e superarti, e, superata, 299 Officin| i visceri~dei masselli compatti; e l’olio incotto~vaporando 300 Sepolti| tra pausa~e pausa lenti compitano~un messaggio... che chiamano! 301 Matemat| senza lauri carmi~ho compiuto il cammino,~corrusche non 302 Asceta | accorrevano~l’ombre. Fu gran concilio d’anime nella romita~cella. 303 Natura | fa strame~dei fiori: buon concio per la tua terra fa, dolce~ 304 Matemat| vera luce~che al solo porto conduce;~dove ha tregua il pensiero~ 305 Matemat| chiamo, e sfavillo! Brillo, e conduco!» — «Mormoro, piango,~canto... 306 Bambino| e, lungi~più lungi, ai confini~dell’opera grande, l’oceano~ 307 Officin| Scattano rabide~le molle, e conflagrano~tra secchi urti e schianti~ 308 Matemat| mute e attonite stanno confuse,~nella notte sotto la luna~ 309 IntLir | ai capelli che ai miei si confusero~penso alle braccia che mi 310 Bambino| che gridi a te intorno il consenso~tu dubita. All’uomo~chiedi 311 Asceta | lungo~cammino.~ ~ ~All’alba, consunta, la lampada~guizzava morente.~ 312 Innoc | occhi. Oh come~buffo si contorceva ora, oh che splendidi~guizzi! 313 Officin| lavora.~Girano schidionate di contorti~bronzi sui lenti spiedi~ 314 Denaro | la rotonda briciola~del convito dei popoli, la goccia~piccola 315 Matemat| tra le mani ricolma una coppa~l’alza e canta, e il viso 316 Sepolti| ansando, navi, navi, e corrano~che non sia tardi... «Siamo 317 IntLir | quiete, lene, melodia che corre il sangue vena a vena~la 318 IntTrag| In pace. Giù, via, con la corrente~lenta, senza più freddo, 319 Matemat| ho compiuto il cammino,~corrusche non furono le mie armi~ 320 IntTrag| capovolga il cielo... Chi ànsima~cosí vicino? e questa luce?... 321 Officin| trapano~che ne ha uguale il costume, ha più fiera indole.~Frugano 322 Innoc | alati~volastri dell’ultima cova.~E un dìttero, un piccolo 323 Paura | avverso impeto~di sorte, cozzando~abbattersi; quando non la 324 Natura | guerra! Distruggi~chè puoi creare! Sfa, lacera~la mia tela, 325 Matemat| che nei secoli l’uomo ha create~giù nel parco tutte discendono~ 326 Matemat| nel mio pennello~reco il Creato!» — «Dal più profondo~delle 327 Bambino| schiaccia, se può. Anch’egli crede~d’amarti. Tu aiutalo. Parla~— 328 Bambino| diamante~che hai teco. Non credere~al sì. Per immenso~che gridi 329 Matemat| montagne cavo la forma, creo, stampo l’orma~di Dio nel 330 Paura | ceda, una fuga~di sassi, un crepaccio~che s’apra, e giù tra le 331 Denaro | lacrime e sangue,~non sopra la crosciante acqua, che splende~d’iridi, 332 Paura | rombo~d’una valanga, tra il croscio~della petraia, di tonfo~ 333 Denaro | più soave voce~giunse a cuor d’uomo: «Sono colei che 334 Matemat| Suscitiamo gl’inni~diamo fuoco ai cuori~che la vampa rossa degli 335 Officin| percuotere~sordo, e l’ansito cupo~dei magli, sordi nel tonfo.~ 336 Matemat| Cenerentola~e non parla; curva alla pentola~guarda il fuoco, 337 Natura | benigna, misericordiosa~natura~Dàcci la rigogliosa uva che nella 338 | dagli 339 | dall’ 340 | dallo 341 Matemat| poi tra le fronde~tutte danzano sotto la luna;~Liete o irose, 342 Matemat| Ma ad un tratto voci e danze sono interrotte;~si dileguano 343 Bambino| abbia tante quando avrai davvero fame~fame di giustizia che 344 Bambino| insistere~d’un frignare~che pare~debba durare~eterno; pianto infinito~ 345 Bambino| l’animo~placato, il tuo debito assolto.~Guarda oltre; rivolto~ 346 IntLir | fino a che l’arco del sole declina.~Poi la sera~va nel bosco~ 347 Asceta | Fama hai di savio. Sei degno~di vivere fra noi morti? —~ ~ ~ 348 IntTrag| volto~di domani, nel suo delirio il vostro~di fra poche ore, 349 | dentro 350 Innoc | Veniva dalla strada deserta~un vecchio randagio di tutte~ 351 IntLir | cuore, nostalgia~d’amore, desideri di pensieri~d’ieri~che la 352 Paura | d’un brivido~d’aria potrà destarla, e farle stendere~le adunche 353 Natura | orma~nostri! Tu che ci hai detto: Va! che hai l’arma~per 354 Bambino| giù in fondo, del cuore; diamante~che hai teco. Non credere~ 355 Matemat| Erinni~«Suscitiamo gl’inni~diamo fuoco ai cuori~che la vampa 356 IntLir | festa!~La tua canzonedicono — è questa:~ ~ ~Limpido 357 Asceta | fece intorno, e una voce~diede al nuovo venuto~nel paese 358 Officin| attende, al di dei chiusi diedri~di queste mura, questo ordine; 359 Matemat| danze sono interrotte;~si dileguano Muse e Fate via per la notte.~ 360 Innoc | fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente gli occhi. Oh come~buffo 361 | dinanzi 362 Matemat| dell’Universo che non si dipinge~che non si canta, che non 363 Bambino| singhiozzi~O piangere~che vuoi dire?~che chiedi?~non c’è una 364 Paura | propria sorgente,~Paura di dirlo, pensarlo: Son io, son io 365 Denaro | su voi, mugnaia~gregge, discende!~ 366 Matemat| create~giù nel parco tutte discendono~nelle tiepide notti d’estate;~ 367 Matemat| guarda!~è il Tutto; v’è disegno più bello;~Vedi, nella gran 368 SteloOr| toccare.~ ~ ~Lassù, lassù, disperatamente~lontano~dove Sole e Terra 369 Officin| che cigola, mentr’io lo disserro.~Alto strepito, ritmico 370 Matemat| mani~Goccia a goccia l’ho distillato~nei millenni che t’ho aspettato.~ 371 Natura | l’arma~per la tua guerra! Distruggi~chè puoi creare! Sfa, lacera~ 372 Sepolti| Non vi lasciamo. Eccoci... Dite...»~ ~Sepolti, sì, sepolti, 373 Denaro | del denaro! del denaro! ditela forte~la parola! Non è vergogna! 374 Innoc | volastri dell’ultima cova.~E un dìttero, un piccolo nulla,~ronzando 375 Asceta | Chi parlava dell’al di ? Divelta~dal nodo della carne, balzò 376 SteloOr| il mondo; e parve~sempre diverso; ed è divinamente~uguale.~ 377 Sepolti| fanciulli~che il gioco diverte. Il telaio~va. Sopra le 378 Innoc | anche solo, al suo gioco.~Si divertì per un poco~assorto; poi, 379 SteloOr| parve~sempre diverso; ed è divinamente~uguale.~Questo ei pensava, 380 Matemat| Tutto, di vita... ancelle divine~ancelle e regine,~rechiamo 381 Matemat| aurora, splendente~del suo divino fulgore,~balenò, sorridente~ 382 Matemat| vampa rossa degli incendi li divori!~Lampo nelle spade~Sibilo 383 Matemat| stelle,~cantan le Graziedolci sorelle,~siamo le ancelle 384 IntLir | di soffiòlo vola via il dolore, solo~che un mio alito lo 385 Denaro | è ribelle,~spada; non si doma col ferro.~Prono sotto il 386 Asceta | egli, fuori~del gorgo. Non domandava al destino~che riposo, per 387 Matemat| ricchezza di chi non ha, e dona!~La gloria di chi gloria 388 Natura | con l’eterno tuo amore~i doni del tuo materno~cuore.~ ~ ~ 389 Natura | morte~senza ormai più sorte~dormiranno il loro sonno, finalmente~ 390 IntLir | non soffrire, fin che puoi dormire; che sussurra: azzurra~come 391 Asceta | irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E un gran silenzio~si fece 392 Bambino| taci~coi baci~per il tuo dramma?~ ~ ~Non vedo~ma t’indovino~ 393 Matemat| v’è cielo e terra...» — «Droghe non reco~filtri non porto, 394 Bambino| te intorno il consenso~tu dubita. All’uomo~chiedi oro; ch’ 395 Bambino| frignare~che pare~debba durare~eterno; pianto infinito~ 396 Natura | natura.~Troppo il tuo gioco è durato.~Basta con questa immensa 397 Natura | futura.~Leverà dalle sue dure fondamenta al cielo gli 398 Officin| ricama e consuma.~L’acme dei duri spigoli senza impeto~rode 399 Asceta | sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore alfine, alfine 400 SteloOr| Maestro. Odio il sogno e ogni ebbrezza.~Inseguo una splendente 401 | Eccoci 402 | Eccolo 403 IntLir | vita ha spenti;~riemergenti echi di canzoni care da riudir 404 Asceta | tomba~rapido si rifrangeva l’eco del nuovo annunzio, e accorrevano~ 405 Denaro | volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti rivoli, o raccolta~ 406 Paura | sanno~che il frullare di un’elica, lo sciacquo~d’un rigúrgito, 407 Officin| indole.~Frugano le nervose~eliche di sue punte~quasi rabbiose, 408 Denaro | mito e non ha scanno~in Elicona; quella ch’è vergogna~chiamare 409 SteloOr| lascia~cenere? O hai teco~l’ellèboro che ridà pace? Guarda~che 410 Asceta | Il corpo~era , steso, enorme e vuoto; immoto~come la 411 Natura | purchè dallo spiraglio~non entri il cielo, un cielo troppo 412 Denaro | lieve come lo scorrere tra l’erbe~del rigagnolo; il canto~ 413 Asceta | più vecchio~d’anni degli eremiti.~Sofferto aveva affanni~ 414 Matemat| svéntola.~ ~ ~Gridano le Erinni~«Suscitiamo gl’inni~diamo 415 Denaro | più acuto, il più puntuto èrpice, l’arco~più teso...~ ~ ~ 416 IntTrag| Avanti —~disse. Un sorriso errò lieve nei chiari~occhi dell’ 417 Bambino| che vive, è nel mondo, ti esalta~sincero; sincero~ti schiaccia, 418 Matemat| mie sillabe; prostro, ed esalto; mostro le mète;~chiamo, 419 IntTrag| stagnò il pianto; ed il più esausto: — Avanti —~disse. Un sorriso 420 Denaro | ossa e carne e dal vaglio~escono lacrime e sangue,~non sopra 421 Natura | finalmente~muti~ultimi nostalgici esegéti di perduti~secoli, i poeti.~ 422 Paura | che frani, la ruga~d’un esile appiglio~che ceda, una fuga~ 423 Matemat| di riscossa; terra~rossa esprime messi opime; grida~e sfida 424 | esse 425 Matemat| discendono~nelle tiepide notti d’estate;~Poi tra gli alberi, poi 426 Paura | e sangue hanno, questi esuli~dal cielo ampio, l’aperto~ 427 Asceta | da portar seco nell’ombra~eterna. Gli si spense in sussurro~ 428 Officin| braccio; e il fuoco~dei falàrici incendierà le torri~di quest’ 429 Paura | minacci, con la sua gran falce, ma il buio~d’un’ombra, 430 Natura | grappoli~di morte.~ ~ ~Ma falcia dunque, spàzzala, cancèllala~ 431 Asceta | a un canto. Ei solo avea fallito il viaggio.~Ei solo era 432 Asceta | giungendo al nostro regno?~Fama hai di savio. Sei degno~ 433 Matemat| segreti,~la risplendente fanciulla.~Ma i segni e i simboli 434 Sepolti| lino.~Guardate, cantando, fanciulli~che il gioco diverte. Il 435 Matemat| Ed a gara,~gioiosa fanfara, ecco irromper le voci~limpide, 436 Denaro | ognuno adora, prono~nel fango; la vendemmia d’ogni vigna~ 437 Matemat| Spàrvero, via per la notte, fantàsime~urlanti, Furie e Càriti 438 Denaro | la mola~del mulino non farina, ma trita ghiaia~e sassi, 439 | farle 440 Innoc | petto. Oh bello, oh morbido~fascio di piume! Palpitava il piccolo~ 441 Officin| Fa aggetto~in alto, solo fastigio, una gronda. Volano rondini~ 442 Natura | fratelli del bruco laborioso,~Fatevi anzi un bòzzolo, e state~ 443 Innoc | teneva~il respiro nella fatica — uno ad uno~gli cavò diligentemente 444 Natura | immensa paura~di leggi e di fato.~Vili ignudi feroci~ci hai 445 Asceta | spiriti~guardò sorpresa. Fatue luci, tremule~fiamme, vampe 446 Matemat| la magica pantofola~della favola per un piedino;~ma un enigma 447 Bambino| non quello~che sognan le favole, il buono~pio, giusto; ma 448 | fece 449 Sepolti| soccorsi. Udiamo. Abbiate~fede. Non vi lasciamo. Eccoci... 450 Innoc | il suo dono~lieve, e rise felice, e se lo strinse~al petto. 451 Denaro | chiedeva: Quale~prora più fende? da qual seme nasce~più 452 Sepolti| I SEPOLTI~ ~ ~Ferma rolla in ascolto~la nave, 453 SteloOr| sciolse Virgilio?»~ ~ ~«Fermo è Virgilio nel sepolcro,~ 454 Natura | leggi e di fato.~Vili ignudi feroci~ci hai fatti; l’orto e la 455 Officin| anche cesoie~ritmiche le ferree mascelle.~Paiono zanne che 456 Officin| sembrano fiorire~sotto i ferri, e in volute agili attorcersi~ 457 SteloOr| solchi,~mietitrici, bifolchi,~fervere di sonanti opere, il canto~ 458 Bambino| sotto cui piegarsi, e fiaccarsi, e brancolar perduta~possa 459 Bambino| morbi infranta, la morte~fiaccata, il primo alito infuso~dall’ 460 Matemat| filtri non porto, meco ho una fiaccola, rompo le tenebre,~traccio 461 Paura | l’un l’altro si serrano~a fianco galoppano~ansando s’incalzano~ 462 Paura | tutti, e accoglie l’ultimo~fiato, e l’ultimo sguardo. Per 463 Officin| uguale il costume, ha più fiera indole.~Frugano le nervose~ 464 SteloOr| stelo;~Forse un raggio, fiévole, rigando~l’infinita~via 465 Sepolti| è svanito...~ ~ ~Ecco,~fievoli su dal fondo~salgono e si 466 Matemat| terra...» — «Droghe non reco~filtri non porto, meco ho una fiaccola, 467 IntLir | che ci dice: non soffrire, fin che puoi dormire; che sussurra: 468 | finalmente 469 Matemat| non si canta, che non si finge;~l’enigma che risolto~mostra 470 Matemat| tregua il pensiero~dove finisce il mistero...»~ ~ ~Così 471 Asceta | ultime stille, guizzava, finita, la vita~del vecchio eremita.~ 472 Asceta | la spola quando il filo è finito.~Come, uomo, nell’ordito~ 473 IntLir | e valli cammina cammina~fino a che l’arco del sole declina.~ 474 Asceta | notte, l’eremita~pregava.~Fioca, nella cella, una lucerna~ 475 Natura | al ceppo; fa strame~dei fiori: buon concio per la tua 476 Matemat| viaggio~lenisce ogni pena~fiorisce ogni strada~terrena...»~ ~ 477 Asceta | oltre le procellose~nubi, fiso alla sfera~del bene... Anime 478 IntTrag| gli occhi rimasero~vivi, fissi sul tragico~indugio di voi 479 Officin| ad oncia, fuma sotto il flusso~dell’olio. Frullan rapidi~ 480 IntTrag| ultimi ghiacci già fusi —~fluttua sulle verdi acque glaciali.~ 481 SteloOr| già nel vuoto~immenso, fluttuando, nuoto.~ 482 Asceta | libera,~sciolta per sempre, fluttuava, aliava,~ebbra, immemore 483 Bambino| grande, l’oceano~azzurro, la foce...~ ~ ~E all’uomo — se 484 IntLir | le tue rondini, non è~di foglie!~Nido è grande, d’aquila,~ 485 Denaro | levità d’una volubile~ala di foglio, effusa~per infiniti rivoli, 486 Paura | l’arsura~gli abissi e le folgori;~domani, su, agli astri, 487 Natura | abbàcini~troppo, che troppo fólgori i lor occhi~miopi... Rammendate, 488 Asceta | pispiglio dell’irrequieta~folla, l’anacoreta~dormiva. E 489 SteloOr| di troppo gran vampa un folle sogno~chela, non ti arda.»~ ~ ~ 490 Asceta | balzò l’anima~intenta; e i folti spiriti~guardò sorpresa. 491 IntLir | sera~va nel bosco~va nel folto più odoroso,~poi la sera~ 492 IntLir | tue lacrime e i tuoi baci!~Fonda è l’ombra, buio il cielo, 493 Natura | futura.~Leverà dalle sue dure fondamenta al cielo gli alti~pinnàcoli 494 Bambino| vede e sente scorrere la fonte~per l’arsura di cui brucia 495 Natura | e brulicando come nere~formìcole s’affannano, e dai glomi~ 496 Asceta | morti; e a ognuna~l’opera fornita risplendeva come aureola~ 497 Officin| ribolle. Dal profondo~del foro, vien su lenta~e s’accumula 498 Matemat| i numeri serravan, più forti~di strambe, ogni cosa a 499 Bambino| vita~scavare, con la sola forza~delle tue dita, un sentiero~ 500 Asceta | intera, buia, senza raggio.~Fosco in cielo tra nuvole bigie


abbac-fosco | frago-racch | racco-zolle

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