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Giorgio Cicogna
Canti per i nostri giorni

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-fosco | frago-racch | racco-zolle

     Canto
501 Officin| pare ari, impassibile~nel fragore. Ma come acute stridono~ 502 Denaro | miele. Altre volte ho l’urlo fragoroso~più del rombo del tuono; 503 Sepolti| sprofonda~nel cavo. L’acqua~frange, contro lo scafo, e sciacqua.~ 504 Officin| ritmico battere, chiaro frangersi di voci metalliche~m’urta 505 Paura | incendi si smorzano~orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~agnelli 506 Paura | in alto, una zolla~che frani, la ruga~d’un esile appiglio~ 507 Denaro | nel suo rotare~stritola e frantuma ossa e carne e dal vaglio~ 508 Officin| o brevi~parole; qui han frasi ampie e larghe~le macchine. 509 Paura | immensa,~sopra e intorno la fredda acqua; e nell’acqua~la morte; 510 Officin| confuso~e ottuso, pieno di fremiti, riempie~lo spazio. Sono 511 Denaro | mascelle~e schiuma; ma il freno consuma.~No, no, spada; 512 Officin| gàrrulo tornio, la lenta~fresa ricama e consuma.~L’acme 513 IntLir | Limpido è il mattino~Fresca è la rugiada~Va pel tuo 514 Bambino| triste nenia,~insistere~d’un frignare~che pare~debba durare~eterno; 515 SteloOr| Sole~tanto arde! Sui pioppi~friniscono in coro~le tèttici, amiche~ 516 Bambino| rete, una rete d’inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~ 517 Denaro | qual seme nasce~più vasta fronda? che dono~è più grande, 518 Paura | con occhi~della propria fronte (e pur chiuso~volga l’orizzonte), 519 Officin| costume, ha più fiera indole.~Frugano le nervose~eliche di sue 520 Bambino| arme nuda~del tuo pensiero~frugare~vorrai nel fondo~e nel breve 521 Sepolti| vostro canto — raso~o saio~frulla, trama! la catena è sul 522 Officin| sotto il flusso~dell’olio. Frullan rapidi~i tornietti leggeri, 523 Paura | presso, cauti; e sanno~che il frullare di un’elica, lo sciacquo~ 524 Innoc | e non poteva~alzarsi; e frullava e ricadeva~spaurito, ansante. 525 Paura | carne (e pur breve~sia il frullo), di guardare intorno con 526 Officin| Teorie di ruote galoppano~frusciando; ai giunti s’intoppano~delle 527 Paura | leggero~d’una pinna, il fruscìo lieve d’un brivido~d’aria 528 Denaro | messi~d’ogni semina; il frutto~d’ogni fiore, che chiude 529 Paura | esile appiglio~che ceda, una fuga~di sassi, un crepaccio~che 530 Innoc | dei tuoi sorrisi, l’ultimo fugace~lampo del bene sulla dura 531 Asceta | Anime anime, ove andate?~Ove fuggite? Chi m’ascolta? Chi ode~ 532 Matemat| splendente~del suo divino fulgore,~balenò, sorridente~il volto 533 Officin| sotto la profluvie~lene, tra fulva e bionda~che scendendo le 534 Officin| sbrana~ad oncia ad oncia, fuma sotto il flusso~dell’olio. 535 Asceta | inutile vita~percosse avea le funebri porte.~Vedeva, alla gran 536 SteloOr| destino; questa,~provvida o funesta, è la sua sorte; e carme~ 537 | fuori 538 | furono 539 Paura | arde~nel loro sangue. Un furore~d’incendio hanno, in cuore.~ ~ ~ 540 IntTrag| gli ultimi ghiacci già fusi —~fluttua sulle verdi acque 541 Officin| che la fa piena; ancora~gagliardo. È l’ora?~ 542 Officin| Ma come acute stridono~le gaie mole! Sprizzano ventagli~ 543 Officin| Silenziosa sorella~del gàrrulo tornio, la lenta~fresa ricama 544 IntTrag| cadde, e non aveva~lena, e gemé: non posso...~ ~ ~Poi solo 545 Denaro | scintillante~d’ori e di gemme, una virginea forma~di schiette 546 SteloOr| me~disse: «O chela, anima~generosa, che annuncio rechi? Illumina~ 547 Matemat| Signore,~ha nome l’Amore,~germoglia nel cuore, radice ha oltre 548 IntTrag| in quel comando l’ultimo~gesto d’un vostro stesso amore... 549 Bambino| fuoco~non stémperi il nitido ghiaccio~giù in fondo, del cuore; 550 Denaro | non farina, ma trita ghiaia~e sassi, o, ignara, nel 551 Asceta | steso al suolo pesantemente giacque.~ ~ ~Sùbito intorno al morto 552 Officin| presiedono al gioco i profili~gibbuti di camme pazienti.~ ~ ~Questo 553 Innoc | passi~giungeva; il cielo, gigantesco,~oscurava.~ ~ ~Veniva dalla 554 Paura | àrcuan gli òmeri, puntano~i ginocchi... Su! in alto! ove al sole~ 555 IntLir | muto invito della luce~e giochino d’enigmi, nel silenzio, 556 Denaro | col ferro.~Prono sotto il giogo si scrolla~e morde; lógora 557 Matemat| terrena...»~ ~Ed a gara,~gioiosa fanfara, ecco irromper le 558 Matemat| Liete o irose, tristi o gioiose,~tutte cantano, fuor che 559 Bambino| sia il chiudere~sereno dei giorni, con l’animo~placato, il 560 SteloOr| tetto~di pènduli tralci. Non giova~qui forse alcun bévere? 561 SteloOr| placato, la tempesta~del mio, giovane. Tale~fu sempre il mondo; 562 Officin| piena. L’officina lavora.~Girano schidionate di contorti~ 563 SteloOr| arresta.»~ ~ ~Rise l’aedo, e girò lento gli occhi~sulla campagna. 564 Bambino| monaco~che prega; o Cesare~o Giuda; o l’uno~che non ha nome~ 565 Paura | Son io, son io solo~che giudica!~Qua il mondo, ch’io l’oda; 566 IntLir | letto per riposare;~e coi giunchi~della riva~fatti un’àmaca 567 Sepolti| susseguono~treni di ronzíi. Pare~giungano su da tutto~il mare e ogni 568 Asceta | Benvenuto, uomo! Che porti~teco, giungendo al nostro regno?~Fama hai 569 Sepolti| disperate. Abbiamo~chiamato. Giungeranno~navi, e mezzi, e soccorsi. 570 Asceta | gran soglia, atterrito,~giungere a una ad una~dalla terra, 571 Innoc | un mostro, a gran passi~giungeva; il cielo, gigantesco,~oscurava.~ ~ ~ 572 Denaro | capelli. Mai più soave voce~giunse a cuor d’uomo: «Sono colei 573 Asceta | morti! I morti!~Ella era giunta! Era nel regno, il vero,~ 574 Officin| galoppano~frusciando; ai giunti s’intoppano~delle aeree 575 Bambino| avrai davvero fame~fame di giustizia che nel mondo non ha un 576 Bambino| le favole, il buono~pio, giusto; ma il vero~che vive, è 577 | gl’ 578 IntTrag| fluttua sulle verdi acque glaciali.~Forse. Ma nelle pupille 579 Natura | formìcole s’affannano, e dai glomi~viscidi del pensiero il 580 Natura | Stringeranno in pugno il più glorioso~scettro d’un più vasto~regno.~ 581 Officin| macchine, amo questo~che le governa, umano ordine; anch’esso~ 582 Natura | del mondo infestati hai di gramigna.~Strappammo, arammo, bagnammo~ 583 Denaro | fatta adunca~gli umili e i grandi, chè vi ha il suo premio 584 Officin| vitrea~volta; le macchine grandinano~suono; stridono, clangono~ 585 Natura | Vinceremo. Sorgerà, sui calvi~graniti, la città futura.~Leverà 586 Natura | sorte,~possa offrirti bei grappoli~di morte.~ ~ ~Ma falcia 587 Bambino| tempo e dell’atomo;~quel grappolo bianco e grigiastro~striato 588 Natura | prove, per far nascere dal grembo~di una stirpe un uomo!~ ~ ~ 589 Matemat| rossa esprime messi opime; grida~e sfida il nostro canto 590 Matemat| svéntola, svéntola.~ ~ ~Gridano le Erinni~«Suscitiamo gl’ 591 Innoc | incolpevoli~mani, non le grifagne tue, racchiudano~la dolce 592 Bambino| quel grappolo bianco e grigiastro~striato di sangue e di siero~ 593 Natura | dalle arboree~muffe e dalle gromme~delle viti inutili il pianeta.~ 594 Officin| alto, solo fastigio, una gronda. Volano rondini~saettando. 595 Denaro | d’ogni indomani, disse: «Guardami~Son io che cerchi.»~ ~ ~ 596 Sepolti| appresta la canapa o il lino.~Guardate, cantando, fanciulli~che 597 Denaro | all’umana orbita, il Savio~guardava il mondo. Vedea lento il 598 IntTrag| solo,~Morte! — Voi, muti,~guardavate in quel volto il vostro 599 Natura | specie una più pura~luce.~Guarderanno i figli dei remoti~figli 600 Officin| del mio, dove più affiora,~guardo l’impeto che la fa piena; 601 Asceta | intenta; e i folti spiriti~guardò sorpresa. Fatue luci, tremule~ 602 Matemat| Ospite bevve il filtro; il guarnello~lògoro, di Cenerentola, 603 Matemat| tenebre,~traccio il sentiero, guido, scorto...»~ ~ ~Alza gli 604 Sepolti| licci s’alzino~purchè spole guizzino —~Questo è il vostro canto — 605 SteloOr| murmure~della dolce aura? Un idilio~è questa pace. Qui colse~ 606 Denaro | rosso~riga le schiene agli ignavi.~ ~ ~No, no, l’uomo è ribelle,~ 607 Paura | è l’anima. Il cuore~ti ignora, o paura.~ ~ ~Questi anche, 608 Asceta | assorte nel loro giro ampio, ignoravano.~ ~ ~Vecchio era l’eremita, 609 Natura | di leggi e di fato.~Vili ignudi feroci~ci hai fatti; l’orto 610 Matemat| Ombre e forme, larve e immagini~che nei secoli l’uomo ha 611 Asceta | fluttuava, aliava,~ebbra, immemore alfine, alfine assunta~alla 612 Innoc | fanciullo. I suoi cèruli occhi immensi~specchiano il cielo; e supplice 613 IntTrag| basta acqua! basta andare! Immergersi~dove che sia, dove che sia, 614 Sepolti| sommessamente. Amici,~Voce d’amici immersi~che a nota a nota sillabano~ 615 Asceta | steso, enorme e vuoto; immoto~come la pietra; ed ella, 616 Asceta | Chiedeva misericordia, egli, immune~da colpa, per il male del 617 Denaro | cosa, chiusa~nella forma immutabile dell’oro~o nella levità 618 Officin| s’accumula all’orlo, un’impalpabile~velma; quasi terriccio umido; 619 Officin| torna lesto; e pare ari, impassibile~nel fragore. Ma come acute 620 Innoc | pura~santa, cara ai poeti, imperitura~madre, Natura.~ 621 IntLir | aquila,~sta su in alto, è impervio,~vi si guarda nei meriggi 622 Sepolti| telaio~va. Sopra le celle~che importa sorridano stelle?~«Tessa 623 Bambino| stretta~tutti, a gara, per imprigionartene.~Tutti, bimbo! t’inganna 624 Natura | superarti, e, superata, imprimere~sopra ogni cosa il segno, 625 IntTrag| blando~scender nell’ombra, e inabissárvisi, ecco,~come inghiottito. 626 Natura | sole, per un pane!~Quanto inane~impeto di vento per il volo~ 627 Officin| terre~acque, cielo; oltre le inanimate~cose, ogni essere vivo.~ 628 Paura | fianco galoppano~ansando s’incalzano~sperduti, smarriti, spauriti~ 629 IntLir | smarrita rifiorita per malía d’incanto, melodìa, tremore~d’una 630 Matemat| segni e i simboli attorti~incatenavano senza posa;~i numeri serravan, 631 Officin| e il fuoco~dei falàrici incendierà le torri~di quest’arce di 632 Innoc | innocente. Altre mani, altre incolpevoli~mani, non le grifagne tue, 633 Innoc | il lìmpido, un àttimo~s’incontrarono.~Va, va, vecchio; lascia~ 634 Officin| masselli compatti; e l’olio incotto~vaporando ribolle. Dal profondo~ 635 Officin| il costume, ha più fiera indole.~Frugano le nervose~eliche 636 Denaro | seme, il sacro~seme d’ogni indomani, disse: «Guardami~Son io 637 Bambino| dramma?~ ~ ~Non vedo~ma t’indovino~, roseo~nella tua culla;~ 638 IntTrag| vivi, fissi sul tragico~indugio di voi due. La morte~batteva, 639 Bambino| è il clivo~più breve; ma indulgi al sentiero~tortuoso; anch’ 640 Natura | orto e la vigna~del mondo infestati hai di gramigna.~Strappammo, 641 Matemat| la vostra; non dura, se infiora!~Gioia è quella dell’anima,~ 642 Bambino| l’urna orrida~dei morbi infranta, la morte~fiaccata, il primo 643 Bambino| fiaccata, il primo alito infuso~dall’uomo al primo essere — 644 Bambino| imprigionartene.~Tutti, bimbo! t’inganna la madre~che adesso ti canta~ 645 Bambino| nanna~perchè t’addormenti;~t’ingannerà uguale~la voce del bene~ 646 Bambino| guarda, una rete, una rete d’inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~ 647 IntTrag| inabissárvisi, ecco,~come inghiottito. E il Nulla immenso, morbido~ 648 Matemat| Non ho avuto mani che m’inghirlandassero~Non ho, come le mie sorelle,~ 649 Innoc | e lo scorse e si sporse~ingordo, un dei piccoli, e cadde.~ ~ ~ 650 Officin| altro strido, il più aspro~e ingrato è vinto. E muta appena tacciono~ 651 Sepolti| attende.~L’onda lunga la innalza~sul colmo, passa, la sprofonda~ 652 Officin| che vertigine~sui trasti innumeri~che si sussèguono, tra gli 653 Officin| bionda~che scendendo le inonda.~Silenziosa sorella~del 654 IntLir | rispecchia,~quando, labili inseguendosi l’un l’altro argentei~guizzi 655 SteloOr| il sogno e ogni ebbrezza.~Inseguo una splendente certezza~— 656 Bambino| di un’unica~triste nenia,~insistere~d’un frignare~che pare~debba 657 Bambino| vuole~che tu ti ribelli~insorga, ti scrolli,~gridi alto, 658 Asceta | della carne, balzò l’anima~intenta; e i folti spiriti~guardò 659 Asceta | viaggio.~Ei solo era ombra, intera, buia, senza raggio.~Fosco 660 Matemat| tratto voci e danze sono interrotte;~si dileguano Muse e Fate 661 Officin| splendente il concavo~scavo, d’intersecate orme. Ma il trapano~che 662 Asceta | del tempo la tua trama fu intesta?~Certo hai lasciato un tuo 663 Officin| frusciando; ai giunti s’intoppano~delle aeree striscie che 664 Asceta | campo o alzato un tempio; intriso~un pane o vinto un popolo; 665 SteloOr| magma, sale dal mio cuore un inumano~amore.~Ai fratelli fra mille 666 Asceta | alla morte.~Greve di un’inutile vita~percosse avea le funebri 667 Natura | dalle gromme~delle viti inutili il pianeta.~Brillerà negli 668 SteloOr| fuoco per la face che oggi invano~accendo, chiedo.~Salirà, 669 IntTrag| guarda le lunghe aurore invernali.~Forse — gli ultimi ghiacci 670 Sepolti| lucente~che non udranno mai inviti~dal mondo del sole ridente.~ 671 IntLir | in ritmo arguto al muto invito della luce~e giochino d’ 672 Paura | mascella a mascella~e al muro d’ire, armi, avverso impeto~di 673 Matemat| Mormoro, piango,~canto... Nell’íride~delle mie note v’è pace 674 Denaro | crosciante acqua, che splende~d’iridi, l’onta, ma su voi, mugnaia~ 675 Matemat| danzano sotto la luna;~Liete o irose, tristi o gioiose,~tutte 676 Matemat| gara,~gioiosa fanfara, ecco irromper le voci~limpide, argute,~ 677 Natura | rammendate,~fratelli del bruco laborioso,~Fatevi anzi un bòzzolo, 678 Natura | Distruggi~chè puoi creare! Sfa, lacera~la mia tela, e ritèssila~ 679 IntLir | melodìa, tremore~d’una lacrima che brilla a fior di ciglia, 680 Natura | ALLA NATURA~ ~ ~Madre ladre benigna, misericordiosa~ 681 Denaro | nuvola,~pioggia, onda, lago, fiume, torrente, oceano,~ 682 IntTrag| aspettare più! Gli abiti paiono~lame alla carne... è freddo... 683 Bambino| piangere~di bambino~monotono~lamentare~ripetersi~senza tregua~di 684 Asceta | All’alba, consunta, la lampada~guizzava morente.~Già all’ 685 Officin| parole; qui han frasi ampie e larghe~le macchine. Scattano rabide~ 686 Natura | che nella tua vigna~matura~Largìscici con l’eterno tuo amore~i 687 Sepolti| Udiamo. Abbiate~fede. Non vi lasciamo. Eccoci... Dite...»~ ~Sepolti, 688 Asceta | trama fu intesta?~Certo hai lasciato un tuo dono~o savio! Quale 689 Officin| giro~stride il metallo; o latra alto; e la punta~d’acciaio, 690 SteloOr| Qui colse~fior da fior Laura? O un suo canto~sciolse 691 Matemat| e le stelle.~Sola, senza lauri carmi~ho compiuto il 692 Officin| Frullan rapidi~i tornietti leggeri, e hanno gran chiacchiere~ 693 Natura | tremano e orrore hanno, se un lembo~si strappa; e brulicando 694 IntTrag| sorgere, e cadde, e non aveva~lena, e gemé: non posso...~ ~ ~ 695 Matemat| che allieta ogni viaggio~lenisce ogni pena~fiorisce ogni 696 Paura | baldanze s’atterrano~agnelli e leoni in un unico branco l’un 697 Officin| rabotto. Va lento~e torna lesto; e pare ari, impassibile~ 698 IntLir | rami~della selva~fatti un letto per riposare;~e coi giunchi~ 699 IntLir | tua strada.~Vento non si leva~Nube non minaccia~Va pel 700 Paura | ma il dono~più grande di levarsi a volo con ali~della propria 701 Officin| metallici, denti assi bracci~di leve. Sapienti~presiedono al 702 Natura | graniti, la città futura.~Leverà dalle sue dure fondamenta 703 Denaro | immutabile dell’oro~o nella levità d’una volubile~ala di foglio, 704 Asceta | Sùbito intorno al morto si levò e corse un fremito. Di tomba 705 Officin| nei mandrini veloci. Aeree liane~d’oro e d’argento sembrano 706 Asceta | senza peso,~lieve come aria, libera,~sciolta per sempre, fluttuava, 707 Bambino| che tu non possa mai più liberartene;~te la tessono, fitta e 708 Paura | che si respira, e beve, libero,~pieno, con avidità più 709 Ded | A LIDIA~ 710 Matemat| tutte danzano sotto la luna;~Liete o irose, tristi o gioiose,~ 711 IntTrag| morbido~come bambagia; nuvole lievi che urtano~senza far male; 712 Matemat| spade~Sibilo nel piombo~Liévito nel sangue a ferro e fuoco 713 Innoc | piccolo~e rise. E nella limpida~chiara ignara pupilla era 714 Matemat| fanfara, ecco irromper le voci~limpide, argute,~d’altre creature 715 Innoc | sperduti, il torbido~ed il lìmpido, un àttimo~s’incontrarono.~ 716 Sepolti| parole della stessa dolce~lingua; ed un po’ di sole~scende 717 Sepolti| no. Vuoto~suono v’è ogni linguaggio.~Siete i senza nome infiniti~ 718 Sepolti| appresta la canapa o il lino.~Guardate, cantando, fanciulli~ 719 Matemat| chioma le svéntola.~D’oro liquido, che trabocca~ha tra le 720 IntLir | INTERMEZZO LIRICO~ ~ ~...Qualche volta, sì, 721 Denaro | giogo si scrolla~e morde; lógora le mascelle~e schiuma; ma 722 Matemat| il filtro; il guarnello~lògoro, di Cenerentola, sparve.~ 723 Officin| par l’officina. Ora da una lontana~sala giunge il percuotere~ 724 Bambino| i segni~remoti; le mète~lontane; i segreti~strappati; gli 725 SteloOr| Lassù, lassù, disperatamente~lontano~dove Sole e Terra un 726 Denaro | rotola~fra crepa e crepa, e lorda anche di polvere~si raccoglie, 727 Officin| chiacchiere~con gli uténsili. Lùccicano snelli~gli steli, alla carezza~ 728 Sepolti| infiniti~di sorte oscura o lucente~che non udranno mai inviti~ 729 Asceta | Fioca, nella cella, una lucerna~tremava.~Le stelle, su in 730 Denaro | lampo; e una spada~nuda, lucida e viva~come le cose che 731 Officin| sussèguono, tra gli astri lucidi~dei raggi! Brulicano gli 732 Officin| umano ordine; anch’esso~lucido e schietto come uno splendente~ 733 IntTrag| gli ha chiusi —~guarda le lunghe aurore invernali.~Forse — 734 Asceta | la preghiera,~chiusa la lunghissima sera.~Passava. Cercò con 735 Natura | fanciullo le zanne dei tuoi lupi~per trastullarlo~Màcera 736 Innoc | i suoi neri~pensieri di lupo e di volpe.~ ~ ~E vide la 737 Natura | tuoi lupi~per trastullarlo~Màcera il corpo e spegni~Gli occhi 738 SteloOr| posso, non voglio sognare~Maestro. Odio il sogno e ogni ebbrezza.~ 739 Natura | messaggio~tuo d’amore, ogni maggio.~E sèmina, sèmina, natura~ 740 Matemat| batte il pensiero.~ ~Non la magica pantofola~della favola per 741 Officin| sordo, e l’ansito cupo~dei magli, sordi nel tonfo.~Trema 742 SteloOr| una goccia di sanguigno~magma, sale dal mio cuore un inumano~ 743 Bambino| Ma se unico~per la tua mala sorte~per un cattivo gioco~ 744 IntLir | via smarrita rifiorita per malía d’incanto, melodìa, tremore~ 745 Officin| sottili, e quasi sìbilano~nei mandrini veloci. Aeree liane~d’oro 746 Matemat| castello~Pellegrino all’antico maniero,~Cenerentola, batte il pensiero.~ ~ 747 Natura | sopra ogni cosa il segno, il marchio, l’orma~nostri! Tu che ci 748 Natura | màscheri~lo squarcio, anche se marcio~sia l’ordito, e la trama 749 IntTrag| INTERMEZZO TRAGICO~ ~ ~A Mariano e Zappi~ ~L’Altro era già 750 Natura | rammendi, e chiuda, e chiuda, e màscheri~lo squarcio, anche se marcio~ 751 Officin| rabbiose, i visceri~dei masselli compatti; e l’olio incotto~ 752 Matemat| stampo l’orma~di Dio nel masso!» — «Chiudo il futuro~nelle 753 Matemat| INNO ALLA MATEMATICA~ ~ ~Lontanissimo lontanissimo~ 754 Natura | tuo amore~i doni del tuo materno~cuore.~ ~ ~, al mendíco 755 Natura | uva che nella tua vigna~matura~Largìscici con l’eterno 756 Natura | prati~fiorire, e il grano maturare~anch’io tra lo stormire 757 IntLir | non c’è più il fiore del meliloto,~c’è un altro fiore, rosso 758 IntLir | dalla profonda~quiete, lene, melodia che corre il sangue vena 759 Denaro | virginea forma~di schiette membra. Tìnnule ai bei polsi~splendéan 760 Natura | materno~cuore.~ ~ ~, al mendíco le raffiche dei tuoi venti~ 761 Bambino| brancolar perduta~possa mente d’uomo,~ ~ ~bimbo allora 762 | mentr’ 763 IntLir | impervio,~vi si guarda nei meriggi ardenti~tra le rupi aeree~ 764 Officin| scorrono~obliqui, recando messaggi~d’olio da mensola a mensola). 765 Matemat| acquieta,~sola che porta a una mèta,~tepore di vera luce~che 766 Officin| chiaro frangersi di voci metalliche~m’urta e assorda; tremano 767 Officin| tra secchi urti e schianti~metallici, denti assi bracci~di leve. 768 Officin| Ad ogni giro~stride il metallo; o latra alto; e la punta~ 769 IntLir | bisaccia.~Nella bisaccia metti il tuo pane~Con il bastone 770 Sepolti| chiamato. Giungeranno~navi, e mezzi, e soccorsi. Udiamo. Abbiate~ 771 Paura | un’umile~bolla, greve di miasmi, hanno, nel concavo~d’una 772 Denaro | è dolce più dell’odoroso~miele. Altre volte ho l’urlo fragoroso~ 773 SteloOr| campagna. Case, uomini, solchi,~mietitrici, bifolchi,~fervere di sonanti 774 Natura | sèmina, sèmina, natura~per la mietitura futura.~Pianta i tuoi tralci 775 Matemat| goccia l’ho distillato~nei millenni che t’ho aspettato.~Non 776 Paura | abbattersi; quando non la Morte~minacci, con la sua gran falce, 777 IntLir | Vento non si leva~Nube non minaccia~Va pel tuo cammino col bastone 778 Natura | troppo fólgori i lor occhi~miopi... Rammendate, rammendate,~ 779 Asceta | batteva col pugno.~ ~Chiedeva misericordia, egli, immune~da colpa, 780 Natura | Madre ladre benigna, misericordiosa~natura~Dàcci la rigogliosa 781 Matemat| pensiero~dove finisce il mistero...»~ ~ ~Così cantano, nella 782 Officin| Cesare; e più che ogni arco~mitico è duro l’arco del pensiero~ 783 Denaro | non s’orna~d’alcun nome di mito e non ha scanno~in Elicona; 784 Denaro | Non è vergogna! chè, se la mola~del mulino non farina, 785 Officin| come acute stridono~le gaie mole! Sprizzano ventagli~di fuoco; 786 Sepolti| da tutto~il mare e ogni molecola~d’ogni onda li ripeta~sommessamente. 787 Officin| macchine. Scattano rabide~le molle, e conflagrano~tra secchi 788 Asceta | ascolta? Chi ode~solo un momento...? Chi m’aiuta? Ombre! 789 Bambino| mostro, che scanna, o il monaco~che prega; o Cesare~o Giuda; 790 Denaro | Era la voce~della moneta piccola, che rotola~fra 791 Bambino| O piangere~di bambino~monotono~lamentare~ripetersi~senza 792 Matemat| Dal più profondo~delle montagne cavo la forma, creo, stampo 793 IntLir | allontana le serpi.~Per monti e valli cammina cammina~ 794 Bambino| raggiunti, l’urna orrida~dei morbi infranta, la morte~fiaccata, 795 Denaro | sotto il giogo si scrolla~e morde; lógora le mascelle~e schiuma; 796 Officin| zanne che scattino.~Netto mordono e staccano.~Odo il tintinno 797 Asceta | consunta, la lampada~guizzava morente.~Già all’ultime stille, 798 Sepolti| sepolti, sommersi~forse morituri... Ma l’acqua~che ci porta 799 Matemat| Brillo, e conduco!» — «Mormoro, piango,~canto... Nell’íride~ 800 Matemat| finge;~l’enigma che risolto~mostra agli uomini Dio col suo 801 Officin| nulla poco. Il gioco~dei moti ha un suo palese ritmo; 802 Natura | spazzato dalle arboree~muffe e dalle gromme~delle viti 803 Denaro | iridi, l’onta, ma su voi, mugnaia~gregge, discende!~ 804 Denaro | vergogna! chè, se la mola~del mulino non farina, ma trita 805 Sepolti| salveremo. Ma voi no, fratelli~murati vivi; ma voi no. La vostra~ 806 SteloOr| son già le messi. Odi il murmure~della dolce aura? Un idilio~ 807 Matemat| e forme, Grazie e Muse,~mute e attonite stanno confuse,~ 808 Bambino| adesso ti canta~la sua ninna nanna~perchè t’addormenti;~t’ingannerà 809 Denaro | più fende? da qual seme nasce~più vasta fronda? che dono~ 810 SteloOr| ignoto,~ai fratelli miei che nasceranno~ tra Vega e il Cigno,~ 811 Natura | quante vane~prove, per far nascere dal grembo~di una stirpe 812 Asceta | solco hai tracciato?~Vedi i nascituri? Hanno piene~le mani di 813 Innoc | sospeso~ma saldo; ricolmo~di nati, gli alati~volastri dell’ 814 Bambino| sentiero~che ascenda; se sei nato ricco~del più greve dono~— 815 Innoc | colpe.~Rottame d’ogni umano naufragio~veniva rugumando i suoi 816 Sepolti| Ferma rolla in ascolto~la nave, muta, ed attende.~L’onda 817 Asceta | ora, anche i più umili, i negletti~dal destino, gli ultimi, 818 Denaro | rivoli, o raccolta~negli alti nembi; come l’acqua, a volta~a 819 Bambino| voce del male~l’amico, il nemico~l’amore, il destino,...~ 820 Bambino| tregua~di un’unica~triste nenia,~insistere~d’un frignare~ 821 Natura | strappa; e brulicando come nere~formìcole s’affannano, e 822 Innoc | veniva rugumando i suoi neri~pensieri di lupo e di volpe.~ ~ ~ 823 Officin| fiera indole.~Frugano le nervose~eliche di sue punte~quasi 824 Officin| Paiono zanne che scattino.~Netto mordono e staccano.~Odo 825 Paura | Un soffio che sfaldi~la neve, in alto, una zolla~che 826 Bambino| che adesso ti canta~la sua ninna nanna~perchè t’addormenti;~ 827 Bambino| il fuoco~non stémperi il nitido ghiaccio~giù in fondo, del 828 Denaro | Parola, altro vento~cerco, nocchiero~d’anime, per il mio veliero.~ ~ ~ 829 Innoc | accorse~e la raccolse; e dalla nocchieruta~mano trarre la tremula dolcezza~ 830 Asceta | dell’al di ? Divelta~dal nodo della carne, balzò l’anima~ 831 IntLir | Melodìa, melodìa~del cuore, nostalgia~d’amore, desideri di pensieri~ 832 Natura | finalmente~muti~ultimi nostalgici esegéti di perduti~secoli, 833 | nostre 834 Matemat| Nell’íride~delle mie note v’è pace e guerra,~v’è cielo 835 Paura | leggi; qui il termine~fra il noto e l’ignoto; qui il vertice~ 836 Matemat| discendono~nelle tiepide notti d’estate;~Poi tra gli alberi, 837 IntLir | strada.~Vento non si leva~Nube non minaccia~Va pel tuo 838 Asceta | preghiera,~oltre le procellose~nubi, fiso alla sfera~del bene... 839 Matemat| incatenavano senza posa;~i numeri serravan, più forti~di strambe, 840 SteloOr| vuoto~immenso, fluttuando, nuoto.~ 841 Denaro | volta~a volta, tenue vapore, nuvola,~pioggia, onda, lago, fiume, 842 Officin| cinghie; pigri anelli scorrono~obliqui, recando messaggi~d’olio 843 SteloOr| saranno,~dove forse, aedo, se occhio umano~corse, altro non colse~ 844 | od 845 Asceta | fuggite? Chi m’ascolta? Chi ode~solo un momento...? Chi 846 SteloOr| voglio sognare~Maestro. Odio il sogno e ogni ebbrezza.~ 847 Officin| Netto mordono e staccano.~Odo il tintinno dei pezzi~che 848 IntLir | brilla a fior di ciglia, odore~che riporta, d’un incendio 849 Matemat| nelle vene~di chi per male offre bene!»~ ~ ~«Pace prego anch’ 850 Natura | ancella, la sorte,~possa offrirti bei grappoli~di morte.~ ~ ~ 851 Bambino| potresti. Tuo è il mondo. Te l’offro~se m’odi:~ ~Ama l’uomo; 852 | ognuna 853 Innoc | caldo~lassù in vetta all’olmo; sospeso~ma saldo; ricolmo~ 854 IntTrag| lieve nei chiari~occhi dell’olocausto.~ ~ ~Questo fu l’ultimo 855 Paura | orlo~di crepa; àrcuan gli òmeri, puntano~i ginocchi... Su! 856 Denaro | splendéan le armille: le ondeggiavan rose~nei bei capelli. Mai 857 Bambino| gregge, al futuro.~Quando operi, accénditi~e avvampa. Il 858 Matemat| terra~rossa esprime messi opime; grida~e sfida il nostro 859 Officin| schietto come uno splendente~ordegno. Un infinito~regno attende, 860 IntTrag| delirio il vostro~di fra poche ore, in quel comando l’ultimo~ 861 Paura | spengono~incendi si smorzano~orgogli si frangono~baldanze s’atterrano~ 862 Denaro | allora, tutta scintillante~d’ori e di gemme, una virginea 863 Paura | fronte (e pur chiuso~volga l’orizzonte), e nel rombo~confuso — 864 Officin| muro alto e nudo è senza orli~ sporti; scheletrico e 865 Natura | tra le cose morte~senza ormai più sorte~dormiranno il 866 Officin| concavo~scavo, d’intersecate orme. Ma il trapano~che ne ha 867 Denaro | un’umile cosa che non s’orna~d’alcun nome di mito e non 868 Bambino| astri~raggiunti, l’urna orrida~dei morbi infranta, la morte~ 869 Natura | trepidi~pigmei tremano e orrore hanno, se un lembo~si strappa; 870 Natura | ignudi feroci~ci hai fatti; l’orto e la vigna~del mondo infestati 871 Sepolti| senza nome infiniti~di sorte oscura o lucente~che non udranno 872 Innoc | giungeva; il cielo, gigantesco,~oscurava.~ ~ ~Veniva dalla strada 873 SteloOr| non saranno~più che tizzi oscuri,~che vivranno, aedo, di 874 Officin| cicale cantano. Un rombo~oscuro, di dal muro, confuso~ 875 Officin| di dal muro, confuso~e ottuso, pieno di fremiti, riempie~ 876 Officin| nostro, al saettar lungo. Ov’è il polso~per esso? Io 877 Asceta | diede al nuovo venuto~nel paese dei morti il suo saluto.~ ~ ~— 878 Officin| gioco~dei moti ha un suo palese ritmo; e il ritmo~leggi; 879 Sepolti| accende, al fondo, un tremulo~palpitar di speranza...~ ~ ~A voi 880 Innoc | morbido~fascio di piume! Palpitava il piccolo~cuore della creatura 881 Innoc | annaspava~nella polvere, e un palpito nel duro~cuore gli corse; 882 Matemat| pensiero.~ ~Non la magica pantofola~della favola per un piedino;~ 883 IntLir | fiocco, aereo, — guarda —,~pappo di soffiòlo vola via il 884 Matemat| l’uomo ha create~giù nel parco tutte discendono~nelle tiepide 885 Paura | mondo, opere,~leggi, ora~parlate; il silenzio si popoli~di 886 Asceta | fra noi morti? —~ ~ ~Chi parlava dell’al di ? Divelta~dal 887 SteloOr| Tale~fu sempre il mondo; e parve~sempre diverso; ed è divinamente~ 888 IntLir | sterpi~Solo di quello ti pasci se hai fame~Solo con quello 889 Asceta | chiusa la lunghissima sera.~Passava. Cercò con lo sguardo~già 890 Asceta | stelle, su in alto, roteando~passavano; preci, uomini,~terra, assorte 891 Innoc | ombra, un mostro, a gran passi~giungeva; il cielo, gigantesco,~ 892 Innoc | accanto alla pènsile culla~passò; troppo accanto; e lo scorse 893 Bambino| d’inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~Te la tessono 894 Denaro | solco nel mondo~col sangue! Pàvido è il gregge; di vili~e schiavi; 895 Officin| profili~gibbuti di camme pazienti.~ ~ ~Questo è pane per la 896 Asceta | silenzio profondo,~per i peccatori, egli, fuori~del gorgo. 897 | pei 898 SteloOr| mi dice, «di un tetto~di pènduli tralci. Non giova~qui forse 899 SteloOr| mio cuore al loro; forse~pèndulo a quel raggio, già nel vuoto~ 900 Matemat| festa dell’anima, nel mio pennello~reco il Creato!» — «Dal 901 Paura | sorgente,~Paura di dirlo, pensarlo: Son io, son io solo~che 902 SteloOr| divinamente~uguale.~Questo ei pensava, e a me~disse: «O chela, 903 Innoc | ronzando leggero,~accanto alla pènsile culla~passò; troppo accanto; 904 | perché 905 Asceta | Greve di un’inutile vita~percosse avea le funebri porte.~Vedeva, 906 Officin| una lontana~sala giunge il percuotere~sordo, e l’ansito cupo~dei 907 IntTrag| qualunque agonía, sùbito! Pèrdersi~senza aspettare più! Gli 908 Matemat| mondo...~Il sorriso di chi perdona!~La ricchezza di chi non 909 Bambino| e fiaccarsi, e brancolar perduta~possa mente d’uomo,~ ~ ~ 910 Natura | ultimi nostalgici esegéti di perduti~secoli, i poeti.~ 911 Paura | concavo~d’una cella d’acciaio. Pesa, immensa,~sopra e intorno 912 Asceta | sempre e steso al suolo pesantemente giacque.~ ~ ~Sùbito intorno 913 Asceta | la pietra; ed ella, senza peso,~lieve come aria, libera,~ 914 Innoc | dalle rosee~dita, simili ai pètali di un fiore~contro la luce. 915 Paura | valanga, tra il croscio~della petraia, di tonfo~in tonfo, giù 916 Officin| staccano.~Odo il tintinno dei pezzi~che cadono. E varco~un’ultima 917 Bambino| aiutalo. Parla~— se parli — le piane parole~del bene, perchè 918 Natura | gromme~delle viti inutili il pianeta.~Brillerà negli occhi all’ 919 Matemat| e conduco!» — «Mormoro, piango,~canto... Nell’íride~delle 920 Natura | per la mietitura futura.~Pianta i tuoi tralci per la vendemmia~ 921 Natura | zolle di sangue e di sudore.~Piantammo nell’arido cuore~il seme 922 Innoc | supplice ti tende~le sue piccole mani dalle rosee~dita, simili 923 Innoc | si sporse~ingordo, un dei piccoli, e cadde.~ ~ ~Ora nella 924 Natura | più la schiacci, e più ai piedi~ti striscia? Tu che sola~ 925 Matemat| pantofola~della favola per un piedino;~ma un enigma forte a risolvere~ 926 Bambino| dono~— tu solo! — sotto cui piegarsi, e fiaccarsi, e brancolar 927 Asceta | Vedi i nascituri? Hanno piene~le mani di sementi. Hai 928 Asceta | e vuoto; immoto~come la pietra; ed ella, senza peso,~lieve 929 Natura | le tue mani! Ma i trepidi~pigmei tremano e orrore hanno, 930 Officin| cinghie, cinghie e cinghie; pigri anelli scorrono~obliqui, 931 Paura | il fremito leggero~d’una pinna, il fruscìo lieve d’un brivido~ 932 Natura | fondamenta al cielo gli alti~pinnàcoli sicura.~Ruoterà, spazzato 933 Bambino| sognan le favole, il buono~pio, giusto; ma il vero~che 934 Denaro | volta, tenue vapore, nuvola,~pioggia, onda, lago, fiume, torrente, 935 Paura | di tonfo~in tonfo, giù piomberanno. Ma sàlgono~su, ancora. 936 Matemat| Lampo nelle spade~Sibilo nel piombo~Liévito nel sangue a ferro 937 SteloOr| Il Sole~tanto arde! Sui pioppi~friniscono in coro~le tèttici, 938 Asceta | nella romita~cella. Sordo al pispiglio dell’irrequieta~folla, l’ 939 Innoc | bello, oh morbido~fascio di piume! Palpitava il piccolo~cuore 940 Denaro | Stolto è l’uomo. T’accoglie~e plaude; poi ad altro si volge.~ 941 | po’ 942 | poche 943 SteloOr| è Virgilio nel sepolcro,~Poeta, e gli uomini in cammino.~ 944 Denaro | schiette membra. Tìnnule ai bei polsi~splendéan le armille: le 945 Officin| al saettar lungo. Ov’è il polso~per esso? Io penso al giorno~ 946 Asceta | intriso~un pane o vinto un popolo; sorriso~a un figlio, o 947 Asceta | raggio ultimo~di luce da portar seco nell’ombra~eterna. 948 Matemat| enigma forte a risolvere~ha portato il pellegrino.~L’enigma 949 SteloOr| infinita~via di una scia d’oro,~porterà, su, un tremulo bagliore~ 950 Matemat| attorti~incatenavano senza posa;~i numeri serravan, più 951 Denaro | mondo; era la voce~della potenza fatta cosa, chiusa~nella 952 | poteva 953 | potrà 954 | potresti 955 | potrò 956 Natura | secoli le stirpi.~Ma pensoPovera natura~quanta terra, ed 957 Natura | Anch’io, anch’io vedo i prati~fiorire, e il grano maturare~ 958 Asceta | spense in sussurro~l’ultima prece. Poi tacque~per sempre e 959 Asceta | alto, roteando~passavano; preci, uomini,~terra, assorte 960 Innoc | tue, racchiudano~la dolce preda. Eccolo, viene, guarda,~ 961 Bambino| scanna, o il monaco~che prega; o Cesare~o Giuda; o l’uno~ 962 Officin| Trema il suolo a ogni colpo.~Pregna è l’aria del rombo.~Battono 963 Matemat| male offre bene!»~ ~ ~«Pace prego anch’io,~ma la pace di Dio,~ 964 Officin| ventagli~di fuoco; e se la mano preme, e il cerchio~d’oro si chiude 965 Officin| bracci~di leve. Sapienti~presiedono al gioco i profili~gibbuti 966 | Presto 967 SteloOr| ricinto~di mura, come una prigione od un chiostro!~Piccolo, 968 Asceta | nella preghiera,~oltre le procellose~nubi, fiso alla sfera~del 969 Officin| Sapienti~presiedono al gioco i profili~gibbuti di camme pazienti.~ ~ ~ 970 Officin| attorcersi~come viticci, sotto la profluvie~lene, tra fulva e bionda~ 971 IntLir | cielo o affiora su dalla profonda~quiete, lene, melodia che 972 Natura | fronde~al ramo, le radici profonde~al ceppo; fa strame~dei 973 Bambino| inganni~frodi, astuzie, paure, promesse...~Te la tessono stretta 974 Denaro | mondo, e si chiedeva: Quale~prora più fende? da qual seme 975 Matemat| futuro~nelle mie sillabe; prostro, ed esalto; mostro le mète;~ 976 Paura | cuore.~ ~ ~Ma quando la prova chieda altro~che stringer 977 Natura | tuo solo~seme! quante vane~prove, per far nascere dal grembo~ 978 Innoc | poi, con gli aculei~d’un pruno, attento, — e teneva~il 979 Denaro | sa il fondo~delle anime. Punge~s’io voglio, la mia voce 980 Officin| metallo; o latra alto; e la punta~d’acciaio, che lo sbrana~ 981 Paura | crepa; àrcuan gli òmeri, puntano~i ginocchi... Su! in alto! 982 Officin| le nervose~eliche di sue punte~quasi rabbiose, i visceri~ 983 Denaro | taglio~più acuto, il più puntuto èrpice, l’arco~più teso...~ ~ ~ 984 | può 985 Innoc | nella limpida~chiara ignara pupilla era il riverbero~della tua 986 IntTrag| glaciali.~Forse. Ma nelle pupille sbarrate~serba il vostro 987 IntLir | riassorbe, se tu taci!~Piangi pure le tue lacrime e i tuoi 988 | qual 989 | qualcuno 990 | quali 991 | qualunque 992 | quanta 993 | quante 994 | quattro 995 | quest’ 996 IntLir | affiora su dalla profonda~quiete, lene, melodia che corre 997 Officin| eliche di sue punte~quasi rabbiose, i visceri~dei masselli 998 Officin| larghe~le macchine. Scattano rabide~le molle, e conflagrano~ 999 Officin| e ripassa, sonnolento~il rabotto. Va lento~e torna lesto; 1000 Innoc | mani, non le grifagne tue, racchiudano~la dolce preda. Eccolo, 1001 Sepolti| Ognuno ha una piccola cella~racchiusa da quattro alte mura.~A


abbac-fosco | frago-racch | racco-zolle

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