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stefano 115
stefanolo 1
stella 2
stendardo 1
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119 armajuolo
117 disse
115 così
115 stefano
111 quale
107 sua
106 cane
Carlo Tenca
La cà dei cani

IntraText - Concordanze

stefano

    Parte
1 I | Perchè vuoi tu uscire, Stefano? Ti pare una bella cosa 2 I | questo capo sventato di Stefano ad uscire: è lui che vuol 3 I | Maladetti i cani! - mormorò Stefano, poi guardando all'insù - 4 I | per la via del Carrobbio Stefano e Franciscolo. L'esecuzione 5 I | quasi tutto all'intorno.~Stefano e Franciscolo non poterono 6 I | alquanto più liberamente, Stefano, tratto un grosso sospiro, 7 I | lontananza da lui.~Il povero Stefano, che tenevasi solo, e credeva 8 I | voi padre Andrea? - disse Stefano riconoscendoli entrambi - 9 I | viso, e toccata la mano a Stefano e salutato il compagno, 10 II | che ne dev'essere l'eroe. Stefano Baggi era un uomo in sui 11 II | che è più, ottima massaja. Stefano avrebbe voluto chiederla 12 II | Tuttavia il caso volle che Stefano rendesse un piccolo servigio 13 II | a tutti fuorchè al solo Stefano che, pigliatala per mano, 14 II | inaugurato la sua felicità. E Stefano poteva dirsi compiutamente 15 II | un po' male, il nostro Stefano era vissuto fino a quel 16 II | mano in fretta in fretta a Stefano, e partissi, non parendogli 17 II | toccare al Malcantone, quando Stefano era nel forte delle sue 18 II | strano mistero. Non già che Stefano avesse un briciolo di speranza 19 II | Con queste parole, che Stefano pronunciò ad alta voce, 20 II | avanzossi alla volta di Stefano. Ma questi non gli lasciò 21 II | memoria.~- Ma, mio buon messer Stefano.... tentava di rispondere 22 II | tenere a me!~- Ma, messer Stefano, se mi lascerete parlare, 23 II | Soccorrer chi? sclamò Stefano.~- Cioè, soccorrere veramente 24 II | meglio...~- E vero, messer Stefano, disse Tonio, fu un capogiro, 25 II | sua mala ventura, perchè Stefano in quell'impeto di rabbia 26 II | ora farò di te.~- Oimè, Stefano, sclamò la moglie impaurita, 27 II | a quel che fate, messer Stefano, sclamò Tonio; l'ha detto 28 II | marito?~- Ah no, mio buon Stefano, sclamò essa e balzata in 29 II | meglio oggi che domani. Via, Stefano, sii buono, siedi qui, vicino 30 II | lasciar libere? Uf! povero Stefano.~- Che cosa ha il papà, 31 III| grande timore. Lo stesso Stefano, che il prima lo voleva 32 III| di bene?~- Eh! no, caro Stefano, mio padre era troppo uomo 33 III| Cioè, le notti no, messer Stefano, perchè le notti....~- Son 34 III| cosa volete da me, messer Stefano? chiese egli trattenendosi 35 III| a dire:~- Udite, messer Stefano: già a fuggire e ad essere 36 III| suggerimento. Che vi pare, messer Stefano?~- Tu hai ragione, per Dio, 37 III| allorchè il garzone fu disceso, Stefano si volse alla moglie, la 38 III| gridava:~- Presto, messer Stefano, pigliamo su il cane tal 39 III| Via, state cheto, messer Stefano, rispondeva il garzone, 40 III| Lasciatelo stare, messer Stefano. Non l'avete udito poco 41 III| paura...~- Non ti adeguare, Stefano, saltò a dire la moglie, 42 IV | Nazaro fino a quella di s. Stefano, precisamente nel luogo 43 V | duro a rosicchiare, perchè Stefano l'armajuolo non è un baggeo 44 V | venne un canonico di s. Stefano, grasso e rubicondo che 45 V | Tu sei di quelli di s. Stefano, non è vero?~- Sì, messer 46 V | costui? chiese Barnabò,~- Stefano Baggis armajuolo, il quale 47 VI | è, che non è? Al povero Stefano cominciarono a tremare le 48 VI | suoi occhi sulla faccia di Stefano e ve li tenne alquanto come 49 VI | disse tra il povero Stefano, e ringraziata l'erbajuola 50 VI | modo scombujata la mente di Stefano, ch'ei camminava come trasognato, 51 VI | colei che cercava. Il povero Stefano dovette rifar la via e tornarsene 52 VI | suoi. Abbiam già detto che Stefano era uomo coraggioso e deliberato, 53 VI | affronta con viso sicuro. E Stefano, ora che sapeva di che piede 54 VI | opportunità. Lo stesso accadeva a Stefano. E questa speranza, o piuttosto 55 VI | gridò:~- E così, messer Stefano, che cosa è avvenuto del 56 VI | è stato, dite su, messer Stefano?~- Che vuoi? tanto ne so 57 VI | intanto, sapete, messer Stefano, che il Duca ha comandato 58 VI | Ebbene, noi fuggiremo, sclamò Stefano, intanto che avviavasi correndo 59 VI | dicendogli:~- Avete udito, messer Stefano? I manigoldi son già entrati 60 VI | più riposata, pensava che Stefano non avrebbe potuto tenersi 61 VI | della percossa datagli da Stefano, fu lesta ad interromperlo, 62 VII| pigliar parte all'angoscia di Stefano e piangere con lui. Il che 63 VII| con affettuosa commozione. Stefano vinto da quell'atto, alzò 64 VII| volere un sì gran bene a Stefano; tant'è vero che anche cinque 65 VII| scrana, disse:~- Messer Stefano, il tiro è fatto, cioè non 66 VII| Però spicciatevi, messer Stefano, prima che il vino abbia 67 VII| inumidirsi gli occhi. Anche Stefano ripassò col rovescio della 68 VII| Finalmente staccatisi, Stefano uscì sulla via insieme con 69 VII| bottega, Martino trattenne Stefano e avanzossi solo, piano 70 VII| tuttavia, pose in mano a Stefano un grosso ciottolo da lui 71 VII| o tre volte nei gradini. Stefano appena udì ch'egli saliva, 72 VII| tutti i membri al lor posto, Stefano e Martino avviavansi a tutta 73 VII| delle sue mani al collo di Stefano, e ad ogni istante lo chiamava 74 VII| hai fatto.~- Oibò, messer Stefano, rispondeva l'altro, che 75 VII| ch'io voleva dire, messer Stefano, forse mi sarò spiegato 76 VII| tutto immeritevole, disse Stefano riconoscendo alla voce colui 77 VII| dovete ricordare.~- Che? Stefano Baggi, qui a quest'ora? 78 VII| pigliato sotto il braccio Stefano in atto confidente gli chiese 79 VII| l'andito, le orecchie di Stefano e di Martino furono colpite 80 VII| Santo.~- Sentite, mio caro Stefano, prese a dire padre Andrea, 81 VII| questo avete avuto il torto, Stefano mio.~- Che volete? rispose 82 VII| appunto da quei tempi, perchè Stefano teneva il primato negli 83 VII| ti conduce qui, mio caro Stefano?~- Oimè! non tanto buona, 84 VII| provvidenza.~- È vero, disse Stefano sospirando, sarò io che 85 VII| alla tavola, intanto che Stefano raccontava per disteso il 86 VII| gran bisogno di voi. Addio, Stefano, e anche tu Martino, che 87 VII| custodia.~- Amen, rispose Stefano, e che esaudisca i vostri 88 IX | leticciuolo della bottega di Stefano, nel quale allorchè svegliavasi 89 X | compagnia del fanciullo, Stefano si lasciò cadere sopra una 90 X | egli alzasse il capo. Ma Stefano pareva assorto in tristissimi 91 X | bastantemente che il cuore di Stefano era vinto, e che la sua 92 X | disse:~- Or via, messer Stefano, che cosa dite che dobbiam 93 X | fa a me del luogo? disse Stefano corrucciato. Qui già non 94 X | Lo so, lo so, rispose Stefano sospirando, che tutti volevano 95 X | destinato.~- Udite, messer Stefano, prese a dire Martino. Voi 96 X | amaramente.~- Eh! messer Stefano, rispose il garzone, io 97 X | attacca, lascia il segno. E Stefano sperava, senza sapere 98 X | andata?~- Benone, messer Stefano, non poteva capitar meglio. 99 X | appena.~- Ih! ih! messer Stefano, adesso v'è tornata la fiducia, 100 X | è?~- A bel bello, messer Stefano, un cane non è mica un balocco 101 X | hai almeno veduto, chiese Stefano.~- Neppure.~- Ma in che 102 X | colti t'ha infilzato, disse Stefano. Va, non ti credevadolce.~- 103 X | lo vedremo domani, disse Stefano. Ora è tempo che ci corichiamo, 104 X | quale, poichè fu giunta, Stefano prese commiato dall'abate 105 X | che fecero nel cortile, Stefano si sentì afferrare per un 106 X | voi il fanciullo, messer Stefano, che salirò io dalla vecchia. 107 X | tornare ogni cosa in silenzio. Stefano, che aveva udito quel brontolìo 108 X | di crusca?~- Bel bello, Stefano mio, rispose la vecchia 109 X | giaceva sul focolare. Ma Stefano, il quale vide che del pugnale 110 X | dell'armajuoio. E così fece.~Stefano intanto a furia di arrabattarsi 111 X | più caro. Ma, soggiunse Stefano esitando, quasi sdegnasse 112 X | uomo entrò nella camera. Stefano si volse minaccioso, senza 113 X | io vena di buon umore.~- Stefano Baggi, armajuolo, rispose 114 X | darmene cagione, rispose Stefano, perchè non ne ho una colpa 115 X | santi del paradiso, disse Stefano, che quello che dissi alla


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