Parte
1 I | poca lontananza da lui.~Il povero Stefano, che tenevasi solo,
2 I | vorrete tradire; se no, povero il mio collo. -~- Noi siamo
3 II | fosse per mia moglie e pel povero Marco, avrei già scannato
4 II | rovescio alla persona che il povero Martino traballò sulle gambe,
5 II | dovrebbero lasciar libere? Uf! povero Stefano.~- Che cosa ha il
6 III| fosse avvenuto in sogno. Ah! povero Tonio, la tua pelle sa già
7 III| sapete quel che è toccato al povero Giorgio, l'orefice, non
8 V | colto nel segno adunque? Povero Scortica, sei cotto davvero?~
9 V | cotta che mettono paura. Povero il mio paese!~- E per soprappiù,
10 V | avveniva più delle volte, il povero multato non aveva nè danari
11 V | a dire singhiozzando il povero lanajuolo, per pagare i
12 V | Papa, il solo Signore.~Il povero canonico, tutto spaurito,
13 VI | silenzio. Che è, che non è? Al povero Stefano cominciarono a tremare
14 VI | recata colà? disse tra sè il povero Stefano, e ringraziata l'
15 VI | di colei che cercava. Il povero Stefano dovette rifar la
16 VI | che se piglia a pigione un povero cuore non lo lascia mai,
17 VI | filo delle proprie idee.~- Povero il mio letticciuolo! E a
18 VII| dispetto che non il dolore. Il povero uomo non sapea darsi pace
19 VII| preparativi della cena. Il povero Martino, che era di odorato
20 VII| chiedere ricovero ed ajuto al povero frate: il mio pane intanto
21 IX | t'abbiamo assegnato?~Il povero Tonio fe' l'atto di alzar
22 IX | così brutta ciera a quel povero animale? Quando lo conoscerai
23 IX | canattiere per isbranarlo. Al povero garzone si appannò la vista,
24 IX | tu lo stringi troppo quel povero diavolo; orsù, lascialo,
25 IX | mani per isciogliere il povero Tonio dall'amplesso del
26 IX | rumore di catenacci, e il povero Tonio rimasto solo, sentì
27 IX | innoltravansi, diventare giganti. Il povero Tonio fece l'atto di gridare
28 IX | par che voglia morire.~- Povero Graffiapelle! disse lo Sciancato,
29 X | dolente e maravigliato. Il povero armajuolo pensò in quel
30 X | che queste due parole: - Povero Marco. - Ma quelle parole
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