Canto

 1      1|           poi non obliò;~e quando ottenne carica importante~solennissimamente
 2      3|        vero dir, poichè l'intento ottenne,~se fatto re da ogni dover
 3      4|      consorte,~e pascolo e covile ottenne in Corte.~ ~Ma fra di lor
 4      4|      chiunque il posto ottien che ottenne il Cane,~diversi mai non
 5      4|           sempre, e le lor grazie ottenne.~ ~E fe' veder che l'arte
 6      5|        carica~che allora il Gatto ottenne in oggi ottiene,~spesso
 7      7|           che il Lione istesso;~e ottenne il suo pensier pieno successo.~ ~
 8      9|          ivi venerazion sì grande ottenne,~tanta influenza e autorità
 9      9|         Cane inoltre il ministero ottenne~non per grazia o favor,
10      9|       gravi affar piena influenza ottenne;~e inquisitor, teologo di
11     10|          e la carica sua la Volpe ottenne,~più non s'ebbe pel Can
12     10| intisichisce e langue.~ ~E poichè ottenne la beata insegna,~esca d'
13     10|          ricompensa oltre le lodi ottenne.~ ~Il Mulo dunque, in ricompensa,
14     12|   categoria,~che gran distinzioni ottenne a Corte~per la nobile sua
15     13|          di quanto oprò di quanto ottenne,~il ministero ad informar
16     15|           general le regie grazie ottenne;~perchè il merito in Corte,
17     16|          ottener, che non ancor s'ottenne?~E il Barbon: senza fallo;
18     17|          che colà tanta influenza ottenne,~e direttor teologo divenne.~ ~
19     20|     Perdon; se mai la bellic'arte ottenne~incremento e splendor, da
20     22|           prieghi, e più con doni ottenne,~a quanto or vi dicea simile
21     24|         dal dì che il poter sommo ottenne,~tracotante mania per isfortuna~
22     26|          e allor l'umano bipede l'ottenne;~ma siccome anch'ei fanne
23     26|       voci un suon, che da natura ottenne.~ ~Se veggiam dunque qualche
24     26|           gusto tal che di natura ottenne.~ ~Pur bestie conosciam
25     26|         da quelli idioti marinari~Ottenne tutto per pochi danari.~ ~