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477 del
Anton Giulio Barrili
Il ritratto del diavolo

IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-559

    Capitolo
1 [Titolo]| inventato il si, perchè questo era già nella lingua madre, 2 [Titolo]| importa? Il Guadagnoli, che era d'Arezzo, pensava forse 3 [Titolo]| mastro Jacopo da Casentino era un pittore, e meritamente 4 [Titolo]| migliori del suo tempo. Era nato a Prato vecchio, nella 5 [Titolo]| valoroso scolaro di Giotto era a lavorare nel suo convento.~ 6 [Titolo]| poter volare da , Jacopo era tornato nel suo Casentino, 7 [Titolo]| mano a molte opere di cui s'era vantaggiata la sua fama, 8 [Titolo]| ragguardevoli offerte, si era ridotto a stabile dimora 9 [Titolo]| onorati, alla cura dei quali era commesso tutto il reggimento.~ 10 [Titolo]| reggimento.~Mastro Jacopo non era solamente pittore, ma pizzicava 11 [Titolo]| maravigliosa.~Un'altra fortuna era toccata a mastro Jacopo; 12 [Titolo]| vita rigogliosa per l'arte, era una festa aver gente dattorno, 13 [Titolo]| Spinelli, fiorentino, che era andato forse vent'anni addietro 14 [Titolo]| Arezzo, se nol sapete, era ghibellina nell'anima.~Spinello 15 [Titolo]| anima.~Spinello Spinelli era un bel giovinottino, nato 16 [Titolo]| bottega. E Spinello non si era fatto pregare; che anzi, 17 [Titolo]| ammirare nel Duomo vecchio, non era già il ritratto di papa 18 [Titolo]| bell'opera di mastro Jacopo era madonna Fiordalisa, a lui 19 [Titolo]| Fiordalisa, nata a Firenze, era in Arezzo da pochi mesi; 20 [Titolo]| giorni del suo arrivo colà, era stata veduta, notata e riconosciuta 21 [Titolo]| modo, come tutti gli altri. Era un giovinotto allegro, che 22 [Titolo]| rivali. Vi ho già detto che era figlio d'un fuoruscito fiorentino. 23 [Titolo]| sassi al sole; ma l'arte era nulla, senza clientela, 24 [Titolo]| bandire i Guelfi; non c'era dunque da gridare all'ingiustizia. 25 [Titolo]| desiderarle.~Ma se Spinello non era ricco, aveva tuttavia una 26 [Titolo]| tuttavia una gran forza per ; era giovine e innamorato morto. 27 [Titolo]| morto. Madonna Fiordalisa era la figlia d'un pittore. 28 [Titolo]| disposte le fila! Anche lui era un pittore, o almeno poteva 29 [Titolo]| poichè l'inclinazione c'era, ed anche una certa pratica 30 [Titolo]| agli Aretini. L'opera gli era commessa da un mercante 31 [Titolo]| rimase a bocca aperta, com'era naturale che facesse, e 32 [Titolo]| approvazione.~Spinello si era dimostrato valente ed accorto. 33 [Titolo]| Valente, perchè il suo disegno era buonino; accorto, perchè 34 [Titolo]| perchè quella mezza figura era una copia fatta a memoria, 35 [Titolo]| compagnare un tratto. Tanto, era tutta strada per lui, essendo 36 [Titolo]| quando egli lo raggiunse, non era ancora giunto all'angolo 37 [Titolo]| cose una figura di donna. Era a mala pena accennata, ma 38 [Titolo]| domestiche. Dio santo, com'era bella! Due cotanti più bella 39 [Titolo]| bianco, madonna Fiordalisa era un miracolo di eleganza 40 [Titolo]| Duomo. Egli, per altro, era il più riguardoso di tutti. 41 [Titolo]| padre, Fiordalisa, che si era posta da principio in sul 42 [Titolo]| quell'ufficio modesto. Jacopo era un buon maestro e Spinello 43 [Titolo]| chiasso nella scuola. Egli era caduto come un sasso 44 [Titolo]| scolari di mastro Jacopo era questa, che il nuovo venuto 45 [Titolo]| un disegno. Ma il guaio era che mastro Jacopo aveva 46 [Titolo]| quel famoso artista che era piovuto dalle nuvole, i 47 [Titolo]| trovato tutto mediocre. Non c'era franchezza di tocco; i contorni 48 [Titolo]| Avete già indovinato che era una figura di donna. Con 49 [Titolo]| Con due tratti di penna era segnata la veste, lunga, 50 [Titolo]| uffiziuolo. Sulla testa era gittato un velo che scendeva 51 [Titolo]| e i pochi segni con cui era accennato il viso, apparivan 52 [Titolo]| Il naso, ad esempio, non era in proporzione con l'ampiezza 53 [Titolo]| fluita di mala voglia, c'era alcun che di stonato, che 54 [Titolo]| aggrottate le ciglia e si era morso le labbra. Indi, facendo 55 [Titolo]| che Parri della Quercia era rimasto mutolo, - sono le 56 [Titolo]| Dovevate vederlo che cos'era il campo dell'arte, quando 57 [Titolo]| del nuovo visitatore, ed era subito escito sul limitare 58 [Titolo]| persuadevano a ciò. Il primo era quello dell'ambizione. Esser 59 [Titolo]| famoso pittore d'Arezzo, era scolaro di Jacopo da Casentino. 60 [Titolo]| maestro.~L'altro sentimento era d'indole affatto domestica. 61 [Titolo]| altro, Spinello Spinelli era invitato a desinare dal 62 [Titolo]| dovuto nasconderlo? Non era nato, quell'affetto, e non 63 [Titolo]| sguardo benevolo di suo padre? Era da principio un po' timida; 64 [Titolo]| stato del proprio cuore, si era fatta contegnosa. Ma queste 65 [Titolo]| e modesto innamorato non era altrimenti un ingannatore. 66 [Titolo]| naturale, Spinello Spinelli era già andato molto innanzi 67 [Titolo]| dipingere a fresco, che era in quei tempi il sommo dell' 68 [Titolo]| magistero dell'arte, e, quel ch'era peggio, nelle grazie del 69 [Titolo]| balzo nel petto. Figuratevi! Era la prima volta che mastro 70 [Titolo]| che madonna Fiordalisa era sposa.... Oh, maestro, maestro, 71 [Titolo]| ansietà. Ma, come vedi, non era il caso di tremare. Si pensava 72 [Titolo]| pensare li per li che ce n'era uno....~- Già, il ritratto 73 [Titolo]| ragionamento, trovò che era sbagliato di pianta.~- No, - 74 [Titolo]| una giaculatoria mentale. Era la prima, di sicuro, che 75 [Titolo]| fauci e dello scaglie ond'era protetto il suo dorso, arieggiava 76 [Titolo]| spasimo e graffiavano l'aria. Era alcun che di terribile, 77 [Titolo]| che il povero prete non era fatto per intendere certe 78 [Titolo]| passo, perchè quel giorno era invitato a desinare dal 79 [Titolo]| l'ora, come si è detto, era tarda.~Fra pochi istanti 80 [Titolo]| manchevole, e certamente era, come tutte le cose tirate 81 [Titolo]| così. La sua attenzione era concentrata nel soggetto, 82 [Titolo]| del Miracolo di san Donato era fatto, con grande soddisfazione 83 [Titolo]| mettere il colore, come gli era dato dal bozzetto, che aveva 84 [Titolo]| questa è la tua opinione, com'era da un pezzo la mia. Su il 85 [Titolo]| davanti a lei, com'ella era turbata davanti a lui.~- 86 [Titolo]| rispose sì, no. Si era lasciata prender la mano; 87 [Titolo]| un re. -~Mastro Jacopo si era allontanato, per non farci 88 [Titolo]| autori della vostra felicità.~Era già l'ora di cena, ma Jacopo 89 [Titolo]| Quel giorno Tuccio di Credi era rimasto l'ultimo in bottega. 90 [Titolo]| ultimo in bottega. E a lui era toccato di ricevere Luca 91 [Titolo]| Jacopo. A lui, proprio a lui, era toccato di aver le primizie 92 [Titolo]| osteria del Greco, dove c'era la combibbia serale dei 93 [Titolo]| Tuccio di Credi.~- Perchè era facile di scorgere che mastro 94 [Titolo]| protetto in paradiso. E non era da immaginare che mastro 95 [Titolo]| Quercia, come vi ho già detto, era onesto e riconosceva l'ingegno 96 [Titolo]| Spinello Spinelli. Ma egli era d'animo mite, e per conseguenza 97 [Titolo]| sempre in disparte. Egli era uno di quegli uomini che 98 [Titolo]| vedere più in . E quale era l'artista, tale era l'uomo. 99 [Titolo]| quale era l'artista, tale era l'uomo. Buono e cauto, giudizioso 100 [Titolo]| e che Spinello Spinelli era un ingegno nato di schianto, 101 [Titolo]| nuova speranza dell'arte. Si era egli ricreduto, parlando? 102 [Titolo]| non s'imparava nulla, e si era costretti a vedere la fortuna 103 [Titolo]| guardarono alla muta tra loro. Era venuto per Angiolino Lorenzetti 104 [Titolo]| audacia di discorso. Già era sul punto di mandarli tutti 105 [Titolo]| qualche cosa. Indovinavo, dov'era facile indovinare, e quello 106 [Titolo]| Chiacchiera, che oramai era in ballo e voleva spendere 107 [Titolo]| di molta importanza, che era stata allogata a voi dai 108 [Titolo]| tornarvi a dire, che non era un ritratto. Spinello ha 109 [Titolo]| voi altri? -~La domanda era rivolta a Cristoforo Granacci 110 [Titolo]| Granacci.~Mastro Jacopo era in collera per la mancanza 111 [Titolo]| dovesse consolarsi ben presto. Era già più tranquillo nell' 112 [Titolo]| pezzo d'intonaco finchè gli era fresco, che per voglia che 113 [Titolo]| per voglia che n'avesse. Era mortificato, il povero giovane, 114 [Titolo]| colpa. Infatti, egli si era sempre studiato di piacere 115 [Titolo]| con urbanità, e più volte era giunto perfino ad implorare 116 [Titolo]| bottega di mastro Jacopo era triste, quando Spinello 117 [Titolo]| Ci vuol pazienza! -~Non era molto, come vedete, e si 118 [Titolo]| pensò che Tuccio di Credi era un buon diavolo, ad onta 119 [Titolo]| quel giovinotto senz'arte, era un gran pittore.... Cioè, 120 [Titolo]| Spinello Spinelli, a sentirle, era un pittoruccio da pochi 121 [Titolo]| penne del pavone; laonde era giusto che fosse solennemente 122 [Titolo]| Rammentate che Spinello Spinelli era vissuto ignoto fino a quel 123 [Titolo]| sfondato. Sapete che lui s'era messo in capo di darla ad 124 [Titolo]| come un speranza dell'arte. Era inoltre aretino di nascita, 125 [Titolo]| Duomo vecchio. Che diamine era saltato in mente a mastro 126 [Titolo]| di quella importanza, che era stata allogata a lui? Per 127 [Titolo]| quell'uomo prudente che egli era, - s'intende che in tal 128 [Titolo]| Dieci giorni dopo l'affresco era condotto a termine e lo 129 [Titolo]| i ponti; indi la chiesa era stata aperta ai visitatori. 130 [Titolo]| Dopo questi maggiorenti era entrato il popolo, e tutti 131 [Titolo]| trinciato per aria.~Spinello non era presente, che non aveva 132 [Titolo]| dell'opera sua, quando gli era toccato di spolverizzarla 133 [Titolo]| compiuta. Ma in suo luogo era mastro Jacopo, fiero in 134 [Titolo]| dipinto. La composizione era saviamente ideata e distribuita 135 [Titolo]| sentiva morire. Tutto ciò era reso stupendamente, e composizione 136 [Titolo]| Si notava un fare che non era il suo, per solito più leccato 137 [Titolo]| Bisognava vedere il colore, com'era pieno di vaghezza e di sugo.~- 138 [Titolo]| rallegrarsi; il suo pittore era nato.~Mastro Jacopo accoglieva 139 [Titolo]| dell'arte nel sangue. Tale era Giotto di Bondone, e tale 140 [Titolo]| un po' troppo la dose; ma era necessario far così, per 141 [Titolo]| cuore tanto fatto. Egli era il più felice tra tutti 142 [Titolo]| Spinello, dal canto suo, era oppresso dalla gioia. Quel 143 [Titolo]| bastonati. -~Tuccio di Credi era un filosofo pessimista. 144 [Titolo]| gran bella cosa, e questo era l'essenziale. L'aria aveva 145 [Titolo]| che faceva ogni . Non era egli sempre con gli occhi 146 [Titolo]| Fiordalisa? Ma il guaio era questo, che egli ci sarebbe 147 [Titolo]| comando di mastro Jacopo, egli era seduto davanti al cavalletto, 148 [Titolo]| il fondo e l'ovale, che era già un'impresa sommamente 149 [Titolo]| bisognava pensare che la tavola era una superficie piana, e 150 [Titolo]| troppo rigoglio; il naso era fine e diritto; breve lo 151 [Titolo]| svelta che madonna Fiordalisa era una piccola perfezione. 152 [Titolo]| sempre in peggio. Il guaio era questo, che i contorni della 153 [Titolo]| originale dell'opera. Ma dove era, dove si nascondeva, il 154 [Titolo]| istintivamente che quello era l'unico modo di consolarlo. 155 [Titolo]| portati i suoi frutti. Non era necessario che Spinello 156 [Titolo]| che ad un'opera mediocre, era doloroso, e il povero Spinello 157 [Titolo]| ritratto della mia figliuola era un'impresa difficile, anzi 158 [Titolo]| soggiungeva che il guaio era tutto nelle parti mobili 159 [Titolo]| ripetizione. Di certo quella non era ancora la volta buona. E 160 [Titolo]| che il secondo ritratto era peggiore del primo, gittò 161 [Titolo]| Spinelli.~Madonna Fiordalisa si era alzata, e si appressava 162 [Titolo]| ardere sul vostro cuore, era la più bella tra le creature 163 [Titolo]| desiderabile in essa.~Fiordalisa si era lentamente disciolta dai 164 [Titolo]| guardando la sua berretta, che era andata ruzzoloni per terra. - 165 [Titolo]| loro veleno. -~Spinello era rimasto avvilito, quasi 166 [Titolo]| tratto ciò che da principio era bene e poteva assicurar 167 [Titolo]| gli occhi a guardarla. Non era un sogno, davvero. La bella 168 [Titolo]| col suo divino sorriso. Era, infine, la sua fidanzata; 169 [Titolo]| per seguire il maestro. Era un triste viaggio, quello 170 [Titolo]| ad un pezzo grosso, che era (fategli di berretta!) messer 171 [Titolo]| del pittore. La bottata era dunque per lui.~- Dite per 172 [Titolo]| voi, Tuccio? -~La domanda era rivolta a Tuccio di Credi, 173 [Titolo]| Credi, che poco prima si era avvicinato al crocchio.~- 174 [Titolo]| un pochettino per . Non era lui che aveva allogato il 175 [Titolo]| preparazione della calce, non c'era stato niente di diverso, 176 [Titolo]| del Duomo. Il tradimento era certo, e veniva da qualcheduno 177 [Titolo]| ogni regola d'arte. Non era solamente impegnato in quell' 178 [Titolo]| la sua scuola, a cui non era mai accaduta una cosa simile.~- 179 [Titolo]| trovava, ogni conoscente era un seccatore. Da bottega 180 [Titolo]| Duomo; dal Duomo a bottega; era questo il suo itinerario 181 [Titolo]| Saetta.~La nuova impalcatura era stata rizzata dai manovali; 182 [Titolo]| fosse stata precoce, non gli era toccata la sorte delle belle 183 [Titolo]| muoiono giovani, poichè s'era da un giorno all'altro imbruttito 184 [Titolo]| Infelice ritratto! Non era venuto bene da principio, 185 [Titolo]| fu il primo a dire che era meglio lasciarla da banda. 186 [Titolo]| crudelmente di lui? Meglio era non pensarci affatto.~Del 187 [Titolo]| tutto il suo tempo. Spinello era pieno d'ardore e passava 188 [Titolo]| più su, il nuovo affresco era condotto a termine. Tutto 189 [Titolo]| condotto a termine. Tutto era stato osservato con diligenza, 190 [Titolo]| sentenziare che il primo affresco era meglio. E forse, anche senza 191 [Titolo]| medesimo, Spinello non era tuttavia con l'animo all' 192 [Titolo]| ripigliò Spinello, che era avvezzo al tono di voce 193 [Titolo]| Quercia, col suo placido viso.~Era contento quel buon diavolaccio 194 [Titolo]| Tuccio di Credi, per contro, era diventato livido come un 195 [Titolo]| allegrezza profonda, come era di profondo rancore.~Anch' 196 [Titolo]| sentito il profumo.~Fiordalisa era vissuta molti anni da sola 197 [Titolo]| appena d'infanzia quando le era morta la madre, e ciò le 198 [Titolo]| con gli anni il giudizio. Era una bambina grave prima 199 [Titolo]| Il fiorire della bellezza era stato precoce, e il ronzio 200 [Titolo]| ve l'ho detto, Fiordalisa era sola; non aveva tempo 201 [Titolo]| osservando nessuno. E si era concentrata in chiudendo 202 [Titolo]| più lavorato, quanto più era stata rinchiusa. La vita 203 [Titolo]| sua Fiordalisa.~Perchè s'era messa in testa di consigliarlo 204 [Titolo]| Jacopo di Casentino, che v'era ascritto dei primi, aveva 205 [Titolo]| compagnia di san Luca non era nata con intendimenti molto 206 [Titolo]| Fiordalisa a buon conto, era superba come doveva essere, 207 [Titolo]| davvero nell'anima. Fiordalisa era una di quelle donne che 208 [Titolo]| Il cuore di Fiordalisa si era svegliato; per contro, la 209 [Titolo]| suo padre, mastro Jacopo era già più infatuato dei meriti 210 [Titolo]| Duomo, per grande che fosse, era preveduto. La cosa andava 211 [Titolo]| preveduto. La cosa andava da . Era, per dir così, la chiave 212 [Titolo]| della camera nuziale, ed era giusto che Spinello facesse 213 [Titolo]| della vittoria di Spinello, era in lei, consapevole virtù 214 [Titolo]| che un uomo. In apparenza, era sempre contegnosa e tranquilla, 215 [Titolo]| trionfale. Ma nell'anima sua era un pensiero che non pativa 216 [Titolo]| vide torbido. La poverina era innamorata. La favola dice 217 [Titolo]| Il guasto dell'affresco era venuto in mal punto, per 218 [Titolo]| egli avrebbe dimostrato, se era possibile, una più grande 219 [Titolo]| La casa di mastro Jacopo era di persona agiata, ma non 220 [Titolo]| famiglia di mastro Jacopo non c'era che una vecchia fante, la 221 [Titolo]| conoscono gli amici; e quello era il meno che potessero fare, 222 [Titolo]| erano molti, poichè egli non era nato in Arezzo e messer 223 [Titolo]| dolce nome di figlia. Com'era bella, nella sua veste di 224 [Titolo]| da un baveretto bianco! Era la veste che ella indossava 225 [Titolo]| Ma ohimè, se Fiordalisa, era bella, non era altrimenti 226 [Titolo]| Fiordalisa, era bella, non era altrimenti lieta. Messer 227 [Titolo]| s'è messa a gridare che era una grande disgrazia?~- 228 [Titolo]| questo avete ragione; ma non era il caso di vederci altro 229 [Titolo]| resto, se madonna Fiordalisa era grave all'aspetto, non crediate 230 [Titolo]| dimenticato pochi istanti dopo che era avvenuto. Ed ella e il suo 231 [Titolo]| malinconici, mastro Jacopo era gaio per essi e per altre 232 [Titolo]| figliuola andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; 233 [Titolo]| quella volta la frase non era precisa, poichè Fiordalisa 234 [Titolo]| Fiordalisa non andava restava, ed era il marito che faceva la 235 [Titolo]| e Luca Spinelli che non era ricco, già lo sapete, si 236 [Titolo]| contrada. Mastro Jacopo era universalmente stimato; 237 [Titolo]| stimato; la sua figliuola era universalmente amata, anzi 238 [Titolo]| inghirlandati di fiori. Era la confusione del calendario; 239 [Titolo]| da certe rifiorite, che era una delizia a sentirle.~ 240 [Titolo]| persuadermene domani. -~La giornata era bellissima, forse un po' 241 [Titolo]| escì con lui sul loggiato. Era l'ora di vespro, e il sole 242 [Titolo]| delle case vicine. Il cielo era splendido scintillante d' 243 [Titolo]| porpora. L'aria, sul loggiato, era tiepida ancora della lunga 244 [Titolo]| mastro Jacopo. -~Tuccio si era inoltrato fin , con aria 245 [Titolo]| spiare i due giovani; ed era già per tirarsi indietro, 246 [Titolo]| trattenere qualche cosa che era per fuggirle in quel punto.~ 247 [Titolo]| sospetto di una disgrazia era penetrato nel cuore di tutti. 248 [Titolo]| Intorno alla povera Fiordalisa era una confusione, un tramestio 249 [Titolo]| Jacopo. Il vecchio pittore era andato e tornato come un 250 [Titolo]| che la speranza con cui era tornato in casa era vana. 251 [Titolo]| cui era tornato in casa era vana. Allora il povero padre 252 [Titolo]| labbro. Messer Giovanni era grave, da principio; ma, 253 [Titolo]| penzoloni sui fianchi.~La scena era troppo straziante. Si scongiurò 254 [Titolo]| aveva più proferito parola. Era caduto in uno stato di prostrazione, 255 [Titolo]| detto che dormisse, tanto era riposato l'atteggiamento 256 [Titolo]| vita che il singhiozzo, ond'era preso alla gola. Nella camera 257 [Titolo]| pittore aveva molti amici, ed era ben voluto anche da coloro 258 [Titolo]| Madonna Fiordalisa, poi, era celebrata da tutti come 259 [Titolo]| un'altra morte, a cui essa era collegata, come l'effetto 260 [Titolo]| madonna Fiordalisa morisse, si era allontanato da Arezzo. Che 261 [Titolo]| gli aveva dato un rifiuto. Era naturale che messer Lapo 262 [Titolo]| lontano da casa, e non c'era modo di sapere se, udendo 263 [Titolo]| rovina della sua felicità, si era allontanato da Arezzo. Se 264 [Titolo]| tavole a tempera, che non si era mai arrischiato a lavorare 265 [Titolo]| provvedesse lui ad ogni cosa. Era come il naufrago che ha 266 [Titolo]| fortuna, Tuccio di Credi non era uomo di lunghi discorsi, 267 [Titolo]| molte delicatezze, e non c'era pericolo che per quel verso 268 [Titolo]| sole che tramontava. Quando era una cert'ora, Tuccio di 269 [Titolo]| acceso e la buona notte. Era una vita monotona. Ma ai 270 [Titolo]| cavaliere sconosciuto s'era stabilita quella mezza dimestichezza 271 [Titolo]| infatti lo sconosciuto non era più di primo pelo) aveva 272 [Titolo]| quei taciturni? E quale era la cagione della tristezza 273 [Titolo]| è morta una donna a cui era fidanzato.~- Ah, dovevo 274 [Titolo]| La sua fidanzata, poi, era figliuola a mastro Jacopo 275 [Titolo]| La casa degli Acciaiuoli era una tra le più chiare di 276 [Titolo]| dietro all'amico.~La chiesa era vuota e bianca tuttavia 277 [Titolo]| Nicolò, che in suo vivente era stato vescovo di Bari. E 278 [Titolo]| consecrazione della chiesa, che era stata fatta da papa Pelagio. 279 [Titolo]| una tavola a tempera, ov'era raffigurato lo Spirito Santo 280 [Titolo]| e trionfi dell'arte, non era dimenticata Fiordalisa. 281 [Titolo]| intesa con discrezione. Era una quiete, come oggi si 282 [Titolo]| una certa agiatezza, e non era più convenevole che si vivesse 283 [Titolo]| affreschi.~Con queste ragioni si era persuaso Spinello. Ed anche 284 [Titolo]| sulla riva del fiume, ed era terminata da un balcone, 285 [Titolo]| Quando egli, disoccupato com'era, alzava a caso la testa, 286 [Titolo]| che la loro perspicacia era stata aiutata da qualcheduno. 287 [Titolo]| fanciulla del Bastianelli era andata anche lei, zoppicando 288 [Titolo]| lassù le altre donne. Forse era giunto più tardi del solito, 289 [Titolo]| pannilini dal sole. O forse non era giorno di bucato. Insomma, 290 [Titolo]| mera curiosità, e non si era fermato a vederci altro 291 [Titolo]| lungo l'Arno, dove la riva, era più deserta, di dalle 292 [Titolo]| Arno.~Il cangiamento non era piacevole. La sua triste 293 [Titolo]| triste e cara consuetudine era interrotta. Spinello non 294 [Titolo]| seguivano lentamente; ma non era più lo spettacolo della 295 [Titolo]| quartierino di Spinello Spinelli. Era Parri della Quercia, giunto 296 [Titolo]| pianse come un bambino. Era un pezzo che non piangeva, 297 [Titolo]| poco.~Parri della Quercia era venuto a bella posta da 298 [Titolo]| del vostro povero padre? -~Era la prima volta, dopo un 299 [Titolo]| Spinello Spinelli. E il modo era ingegnoso, come ispirava 300 [Titolo]| aveva risposto più nulla. Era la sua consuetudine, quando 301 [Titolo]| triste argomento. Spinello era a lavorare in Santa Croce, 302 [Titolo]| Spinello, poichè messer Dardano era stato il suo primo protettore 303 [Titolo]| far ciò, e quell'uno non era un uomo; - replicò messer 304 [Titolo]| veneratissimo; Fiordalisa era un miracolo di bellezza. 305 [Titolo]| chiacchierone, quel Tuccio! Era lui, proprio lui, che aveva 306 [Titolo]| eccesso di zelo. Così grande era il tesoro dell'amicizia, 307 [Titolo]| trovato un grosso difetto. Era zoppa, e tozzotta per giunta. 308 [Titolo]| X.~ ~L'anno era trascorso dacchè madonna 309 [Titolo]| dacchè madonna Fiordalisa era morta per lo sventurato 310 [Titolo]| ripromettersi? Perchè, infine, egli era giunto in breve ora all' 311 [Titolo]| compenso di un amore che non era in poter suo di offerirle.~ 312 [Titolo]| maggiorenti di Firenze, qual era messer Dardano Acciaiuoli. 313 [Titolo]| fosse giorno di festa. Ma era festa per lui, a bastava. 314 [Titolo]| Monna Crezia, che tale era il nome della moglie dell' 315 [Titolo]| abbastanza, ma in fine, era un collo bianco e tondeggiante, 316 [Titolo]| serena maternità. La vita era un po' tozza, ma seguitava 317 [Titolo]| zoppina, che vi pare? Non c'era da far le capriole? Il re 318 [Titolo]| perdette l'appetito, tanto era sconvolta dall'idea di quelle 319 [Titolo]| messer Dardano Acciaiuoli si era degnato di accompagnare 320 [Titolo]| parve un po' grave; ma forse era da attribuirlo alla timidità 321 [Titolo]| grado, e mezz'ora dopo non c'era in lui più traccia di musoneria.~ 322 [Titolo]| muoversi dalla sedia, su cui era rimasta a così dire inchiodata, 323 [Titolo]| fortuna, mastro Zanobi non era un osservatore di quei tali, 324 [Titolo]| dei consueti apparecchi. C'era in tutti una gran furia 325 [Titolo]| protettore; finalmente (e forse era da metter questa innanzi 326 [Titolo]| misurava la profondità. Era sbalordita, oppressa, e 327 [Titolo]| contegno di Spinello Spinelli. Era bello, famoso e aveva chiesto 328 [Titolo]| cercare di più? Quel fidanzato era agli occhi di lei un essere 329 [Titolo]| naturalissima. Spinello, per contro, era contegnoso, impacciato, 330 [Titolo]| momento di esitazione gli era parso un secolo; ed egli 331 [Titolo]| della commozione del sangue.~Era inganno dei sensi, o realtà? 332 [Titolo]| tregua. Ma la sua anima, si era come avvilita in quello 333 [Titolo]| quella tristezza che gli era tanto cara, dopo la morte 334 [Titolo]| mari e monti; Spinello non era avido di ricchezze e di 335 [Titolo]| giunse la nuova che suo Padre era infermo. Gli onori e le 336 [Titolo]| ad Arpino.~Messer Luca era meno ammalato di quello 337 [Titolo]| affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione 338 [Titolo]| della bellissima estinta era sempre davanti agli occhi 339 [Titolo]| Fiordalisa, come sapete, era stata seppellita nel chiostro 340 [Titolo]| anima afflitta. Fiordalisa era muta, ed egli sentì più 341 [Titolo]| desiderio di suo padre. Era poi necessario di appagarlo? 342 [Titolo]| Spinello che quel matrimonio era impossibile? Il cuore d' 343 [Titolo]| balla dello scoramento. Era malinconico e si buttò al 344 [Titolo]| religione dei sepolcri si era impossessata dell'animo 345 [Titolo]| Spinelli. Quante volte gli era dato di escir solo dal suo 346 [Titolo]| Spinello! La pietra sepolcrale era muta; la voce arcana, invocata 347 [Titolo]| necessità del racconto, era nata da un sentimento di 348 [Titolo]| i cadaveri. La cosa non era senza un grave pericolo, 349 [Titolo]| ufficio di misericordia, era una vera e propria milizia 350 [Titolo]| animo di monna Ghita non era fatto per uno studio così 351 [Titolo]| affetto che la legava a lui era nato il suo Parri? Monna 352 [Titolo]| il suo ufficio amichevole era adempiuto.~Tuccio di Credi, 353 [Titolo]| anche lui la sua parte. S'era fatto più cupo e più verde 354 [Titolo]| Spinello Spinelli. Egli era uno di quegli artisti che 355 [Titolo]| anzi più operoso quanto più era triste. solo Arezzo chiedeva 356 [Titolo]| inviti di Pisa, ma non si era arrischiato a dir nulla. 357 [Titolo]| per tutta la Toscana, non era fatta per Spinello Spinelli. 358 [Titolo]| tuo desiderio. -~Spinello era come tutti gli uomini i 359 [Titolo]| per alla volta di Pistoia.~Era solo, ma la solitudine non 360 [Titolo]| per le ire cittadine ond'era stata così lungamente travagliata, 361 [Titolo]| lungamente travagliata, era bella a vedersi, per la 362 [Titolo]| Firenze o di Pisa, quella era sempre arte paesana. La 363 [Titolo]| discorrendo. Quello che era avvenuto da noi per la lingua, 364 [Titolo]| loro medesima spontaneità, era avvenuto per l'arte. Lo 365 [Titolo]| arte. Lo stile romano si era imbastardito, per le ragioni 366 [Titolo]| detto che Spinello Spinelli era chiamato a Pistoia, per 367 [Titolo]| di lui.~Spinello Spinelli era alloggiato, a grande onor 368 [Titolo]| proposito di ire cittadine, dov'era in quel tempo l'umor feroce 369 [Titolo]| amor solitario che in lui era diventato come una seconda 370 [Titolo]| Arno che le vien presso. Era quello il suo luogo prediletto. 371 [Titolo]| chiacchiera, il vecchio Pasquino era venuto a sapere chi fosse 372 [Titolo]| esclamato, udendo che il pittore era nato ad Arezzo. - Abbiamo 373 [Titolo]| rammentava che il Buontalenti s'era allontanato da Arezzo, per 374 [Titolo]| Colle Gigliato, madonna era assai male di salute. Pareva 375 [Titolo]| cattedrale di Pistoia, tanto era bianca nel viso. Io ho potuto 376 [Titolo]| in San Giovanni. La via era stretta ed io ho dovuto 377 [Titolo]| coincidenza lo colpì. In verità era strano il fatto che il Buontalenti, 378 [Titolo]| tempo di lui. E la donna era un'aretina? Condotta via 379 [Titolo]| Spinello, nella tristezza ond'era tutto compreso, non ci aveva 380 [Titolo]| Comunque fosse, la cosa era strana e colpiva di stupore 381 [Titolo]| orgoglio smisurato.~Ma chi era l'aretina che aveva così 382 [Titolo]| Una strana curiosità s'era infiltrata nell'animo di 383 [Titolo]| vecchio Pasquino. Forse era da ascrivere la cosa a un 384 [Titolo]| ci abito da quarant'anni. Era di messer Rosellino Sismondi, 385 [Titolo]| n'aveva parecchi, e ci s'era fatto un luogo di delizie. 386 [Titolo]| Spinello. Il Buontalenti era stato un rivale; ma che 387 [Titolo]| Ed ecco perchè Spinello era disceso verso la Brona, 388 [Titolo]| supporre, nello stato in cui era. Infatti, che cosa doveva 389 [Titolo]| lui; perchè in fine, egli era un pretendente rifiutato, 390 [Titolo]| le vostre preghiere!... -~Era giunto frattanto ad una 391 [Titolo]| di sassi. Colà, di certo, era stato ucciso qualcheduno.~- 392 [Titolo]| eriche e d'imbrèntini, ond'era folto il ciglione.~Poco 393 [Titolo]| stupefatto, perchè quell'altro era il suo compagno d'arte; 394 [Titolo]| il suo compagno d'arte; era l'uomo che aveva creduto 395 [Titolo]| accompagnarlo a Pistoia; era Tuccio di Credi.~Che cosa 396 [Titolo]| costui nella città che gli era parsa così uggiosa! E se 397 [Titolo]| risoluto di venirci, perchè non era andato a cercare l'amico, 398 [Titolo]| dal nascondiglio in cui era e da cui non gli parve prudente 399 [Titolo]| pensieri del giovine pittore c'era anche quello che Tuccio 400 [Titolo]| seguente, a cercarlo. Infatti era naturale supporre che Tuccio 401 [Titolo]| servitore.~Comunque fosse, era da credere che Tuccio di 402 [Titolo]| Tuccio di Credi non si era fatto vivo con lui; forse, 403 [Titolo]| misterioso viaggio? E non era possibile che risguardasse 404 [Titolo]| nerastro una figura di donna. Era la dama del castello Buontalenti; 405 [Titolo]| passeggiate quotidiane. Era venuta con passo lento, 406 [Titolo]| davanti alla balaustrata, si era adagiata sopra un sedile, 407 [Titolo]| graziosa testa, il cui contorno era così armoniosamente rigirato. 408 [Titolo]| languido sorriso, che non era sempre di gioia, e il mento, 409 [Titolo]| tondeggiante di paggio, che era stato una volta l'argomento 410 [Titolo]| innamorato, come prima faceva. Era attonito, abbacinato da 411 [Titolo]| attentamente la dama. Dio santo! Era lei, era la sua Fiordalisa, 412 [Titolo]| dama. Dio santo! Era lei, era la sua Fiordalisa, o uno 413 [Titolo]| a' piedi del muro, dond'era venuta la voce.~Vide allora 414 [Titolo]| Fiordalisa, della sua fidanzata. Era dunque lei? Lei, tornata 415 [Titolo]| rassicurarsi meglio che era lei.~- Ah, madonna! - esclamò 416 [Titolo]| giunse prontamente in aiuto. Era la contadina che il giorno 417 [Titolo]| terrazzino donde pur dianzi gli era apparsa la figura di madonna 418 [Titolo]| Spinello Spinelli, anche lei era degna di compassione. Lo 419 [Titolo]| commozioni violente. In qual modo era avvenuto quel ravvicinamento 420 [Titolo]| ricerche? Quando mai gli era balenato il sospetto che 421 [Titolo]| e come, il sospetto si era tramutato in certezza? Anch' 422 [Titolo]| scoperta del vero? E come era vissuto fino a quel giorno? 423 [Titolo]| nuziale, per cui Spinello si era allontanato da lei? Ma anche 424 [Titolo]| lei? Ma anche ella non si era allontanata da lui? Non 425 [Titolo]| separate per sempre.~Com'era avvenuto ciò? Spinello, 426 [Titolo]| e di sdegno.~Fiordalisa era morta per i suoi cari; messer 427 [Titolo]| compagnia della Misericordia era andata a prendere con gran 428 [Titolo]| l'improvviso malore ond'era stata colpita, in mezzo 429 [Titolo]| riaddormentarsi. Infatti, le era avvenuto di assopirsi, e 430 [Titolo]| indovinare il tradimento, ond'era stata vittima, e tutto il 431 [Titolo]| Infine, che più? Ella si era veduta in balla di due feroci 432 [Titolo]| padrone del campo. Ella era chiusa in una lettiga, che 433 [Titolo]| il gridare?~Messer Lapo era grave all'aspetto, severo 434 [Titolo]| fremette, pensando a ciò che era accaduto di lei. Ma indovinò 435 [Titolo]| che la sua morte apparente era stata procurata dalle arti 436 [Titolo]| Ginevra degli Amieri, che era ancora di da venire. 437 [Titolo]| madonna Catalina. La quale non era altrimenti morta, siccome 438 [Titolo]| prode cavallero che egli era e veramente degno del suo 439 [Titolo]| Giovanni Boccaccio.~Quant'era distante il Buontalenti 440 [Titolo]| più contezza di ciò che era avvenuto de' suoi. Era una 441 [Titolo]| che era avvenuto de' suoi. Era una debole creatura; ma 442 [Titolo]| anche fuor di speranza com'era, si chiuse nel suo triste 443 [Titolo]| infelice creatura. Suo padre era morto da sei mesi, ed ella 444 [Titolo]| le labbra. Il colpo gli era andato fallito. Ma egli 445 [Titolo]| Colle Gigliato. Ahi, non era una solitudine, quella, 446 [Titolo]| povera eroina della favola era stata abbandonata su d'uno 447 [Titolo]| nemico ed esserne divorata era quasi tutt'uno; laddove 448 [Titolo]| pensando che suo padre era morto e che Spinello, il 449 [Titolo]| sarebbe consolato! No, non era possibile, Fiordalisa era 450 [Titolo]| era possibile, Fiordalisa era una fanciulla inesperta 451 [Titolo]| nostra speranza. Ma ella si era sentita così fortemente 452 [Titolo]| contadina che sapete, e che era l'unica donna con cui madonna 453 [Titolo]| carceriere. Chi vive si pace! Era proprio vero così! E perchè, 454 [Titolo]| più nulla.~E Fiordalisa era morta, per il suo fidanzato. 455 [Titolo]| possibilità del fatto. L'anima sua era preparata a quel tristissimo 456 [Titolo]| Nicolò, in via della Scala, era parata a festa. Madonna 457 [Titolo]| davanti agli occhi suoi! Ma era insensibile, quell'uomo? 458 [Titolo]| diceva che la sua Fiordalisa era vicina, e lo vedeva, e lo 459 [Titolo]| ritornò in , la chiesa era vuota. Restavano soltanto 460 [Titolo]| svenimento di madonna Fiordalisa era stato attribuito al caldo 461 [Titolo]| nuova, che da poco tempo era uffiziata. Infatti, parecchie 462 [Titolo]| invetriate dei balconi. La colpa era tutta di messer Dardano 463 [Titolo]| immaginarvi. Ma che farci? Si era così lontani dall'indovinare 464 [Titolo]| cuore della povera bella si era fatto uno strano mutamento. 465 [Titolo]| Spinello Spinelli, che vi era così profondamente scolpita, 466 [Titolo]| presente a' suoi occhi quando era lontano, egli rimpiccioliva 467 [Titolo]| sposo di Ghita Bastianelli era diventato uno straniero 468 [Titolo]| legarla per sempre. La vittima era immolata; il sacrificio 469 [Titolo]| piaceva agli uomini, com'era accolto da Dio.~Era naturale 470 [Titolo]| com'era accolto da Dio.~Era naturale che così fosse. 471 [Titolo]| promessa d'amore e di fede le era stata carpita da un sentimento 472 [Titolo]| sentimento bugiardo. Si pentì, ma era tardi, e la poveretta ebbe 473 [Titolo]| poveretta ebbe paura. Ah, non era così l'amore che ella aveva 474 [Titolo]| a noi medesimi. Che cos'era invece messer Lapo Buontalenti? 475 [Titolo]| di sdegno. E quell'uomo era diventato il suo signore 476 [Titolo]| non chiedeva nulla. Egli era uno di quegli spiriti volgari, 477 [Titolo]| dirglielo?~- Sì, madonna; era il debito mio. Veramente, - 478 [Titolo]| sue gioie nel presente, era questo il mio voto, era 479 [Titolo]| era questo il mio voto, era questo il mio sogno. -~Fiordalisa 480 [Titolo]| Spinello Spinelli.~Il sole si era nascosto allora dietro i 481 [Titolo]| al frastuono. Tra i primi era la Cia.~- Vergine santa! - 482 [Titolo]| spettacolo atroce che si era parato davanti ai loro occhi, 483 [Titolo]| intrisa di sangue.~Così era, pur troppo. Messer Lapo 484 [Titolo]| dietro un cespuglio, si era scagliato su lei e l'aveva 485 [Titolo]| che ella se ne accorgesse. Era fuggita, la misera donna, 486 [Titolo]| movimento di terrore non era servito che a mutare di 487 [Titolo]| fianco.~La buona Cia si era fatta da principio a sollevarle 488 [Titolo]| grondava dal costato, si era affrettata a slacciarle 489 [Titolo]| accettare il dono che mi era fatto dal destino? Oh, lo 490 [Titolo]| quel degno gentiluomo che era messer Bardano Acciaiuoli 491 [Titolo]| peregrinazioni, Spinello Spinelli era comparso davanti alla madre 492 [Titolo]| povero Spinello Spinelli era impazzito.~Di questa catastrofe 493 [Titolo]| prima quando Spinello gli era capitato d'improvviso a 494 [Titolo]| mente turbata, ma non ne era venuto a capo. E Spinello 495 [Titolo]| Il degno gentiluomo si era industriato a trattenerlo 496 [Titolo]| prender commiato da lui, gli era fuggito di mano. Ricordando 497 [Titolo]| le sue prime apprensioni. Era stato il protettore di Spinello 498 [Titolo]| utile alla dolente famiglia.~Era appena giunto in Arezzo, 499 [Titolo]| Credi. Quel disgraziato era assai male in arnese; ma 500 [Titolo]| Rammentate che Tuccio di Credi era il compagno inseparabile


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