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Anton Giulio Barrili Il ritratto del diavolo IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Capitolo
1 [Titolo]| questa cadde in rovina nel 1561, gli Aretini, senza guardare 2 | 18 3 [Titolo]| ed alcune di sant'Antonio abate, indi la cerimonia stessa 4 [Titolo]| prima faceva. Era attonito, abbacinato da quella stessa rassomiglianza, 5 [Titolo]| Spinello, che ne fu come abbagliato. E gli fu necessario un 6 [Titolo]| E i due compagni d'arte, abbandonando la via della Scala, erano 7 [Titolo]| qualche volta sulle ossa abbandonate, o che la salma di madonna 8 [Titolo]| giostratori che il mondo ha abbandonati sull'arena, non lo trovate 9 [Titolo]| avessero dimenticata, non mi abbandonerebbe il pensiero di mio padre.~- 10 [Titolo]| lasciando che l'anima si abbandoni intieramente al soave sentimento 11 [Titolo]| ed io, - soggiunse ella abbassando la voce, - siamo forse così 12 [Titolo]| Brana, il nostro pittore s'abbattè in una povera donna che 13 [Titolo]| in cui non vi è dato di abbattervi nelle persone medesime, 14 [Titolo]| collera val meglio dell'abbattimento. E se ti sentirai andare 15 [Titolo]| rinvenuta? -~Gli sguardi abbattuti della brigata dissero a 16 [Titolo]| Campidoglio. Doveva essere abbattuto il povero messer Francesco; 17 [Titolo]| quella tortura, affinando, abbellendo, innalzando il proprio ideale.~ 18 | Abbi 19 [Titolo]| seguente le più sfarzose abbigliature.~Ma ohimè, se Fiordalisa, 20 [Titolo]| compagno d'arte, ma per abboccarsi con messer Lapo Buontalenti, 21 [Titolo]| il suo signore e padrone. Abbominevole cosa! E la bellezza di lei, 22 [Titolo]| radice del collo furono abbondantemente spruzzati, ma invano; Fiordalisa 23 [Titolo]| davanti agli occhi la figura abbozzata, borbottò un cenno d'approvazione.~ 24 [Titolo]| sente mastro Jacopo, ti abbraccia e ti bacia sulle gote.~- 25 [Titolo]| gridò Spinello, saltando, e abbracciando l'amico Parri. - Mi capite? 26 [Titolo]| strano? Ho voluto vedervi ed abbracciarvi ancora una volta, prima 27 [Titolo]| che aveva con tanto ardore abbracciata. Imparava facilmente quel 28 [Titolo]| traditore.~Il maestro lo aveva abbracciato, con le lagrime agli occhi. 29 [Titolo]| questa volta son io che abbraccio te. -~Immaginate l'allegrezza 30 [Titolo]| altra. E subito chinatosi ad abbrancare un capo del pancone, lo 31 [Titolo]| è lungo; ma non è che l'abbreviatura d'un altro, anche più lungo, 32 [Titolo]| essa era assicurata all'abetella con parecchi giri di fune. 33 [Titolo]| potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada. Mastro Jacopo 34 [Titolo]| narra di donne rapite dagli abitatori delle selve? Anche certi 35 [Titolo]| figliuola dell'orafo, che abitava per l'appunto nel sobborgo 36 [Titolo]| per lui, essendo la sua abitazione da quella medesima parte 37 [Titolo]| Arezzo? O che abbiano presa l'abitudine di tapparsi in casa, quando 38 [Titolo]| impressa nell'animo, come accada qualche volta senza badarci, 39 [Titolo]| raddoppiate le forze. Indi, ne accadde quel che doveva accadere, 40 [Titolo]| certamente più spesso che non le accadesse da prima; ora per avvertire 41 [Titolo]| scuola, a cui non era mai accaduta una cosa simile.~- Del resto, - 42 [Titolo]| d'uomini e donne che si accalcavano nel fondo del quadro. Solo 43 [Titolo]| accarezzare il babbo. E i babbi s'accarezzano, stando a sentirli con attenzione, 44 [Titolo]| restava a Spinello che di accarezzare il babbo. E i babbi s'accarezzano, 45 [Titolo]| valli, avevate mai accolta e accarezzata dal vostro raggio amoroso 46 [Titolo]| baciava il suo volto freddo, accarezzava, cercando di ravviarli, 47 [Titolo]| labbra. Chi vuol la figlia, accarezzi la mamma, dice il proverbio. 48 [Titolo]| quali andavano attorno, accattando limosine per i poveri vergognosi 49 [Titolo]| che s'usavano per andar ad accattar le limosine.~Madonna Ghita, 50 [Titolo]| Laggiù - continuò Spinello, accennando in basso, attraverso le 51 [Titolo]| Infatti, parecchie dame accennavano di aver sofferto, durante 52 [Titolo]| alla muta il suo compagno, accettandone i servigi ed ascoltandone 53 [Titolo]| ingordigia di mestierante usasse accettar commissioni a furia, che 54 [Titolo]| voi, temendo che non mi accettaste come vostro scolaro!... 55 [Titolo]| quell'affresco? Non lo avete accettato? Non v'è egli piaciuto, 56 [Titolo]| averti con me.~- Quale? Io l'accetto fin d'ora; - disse Spinello, 57 [Titolo]| portava a vedere di primo acchito il bene ed il male; la sua 58 [Titolo]| osservazione costante, che noi accogliamo le idee savie solamente 59 [Titolo]| Fortunatamente, dalla tranquilla accoglienza che Fiordalisa fece al futuro 60 [Titolo]| di Firenze e gli fecero accoglienze così schiettamente amorevoli, 61 [Titolo]| l'abisso è spalancato per accoglierti.~- Spinello! - gridò messer 62 [Titolo]| Casentino, prima che questi accogliesse come discepolo il giovine 63 [Titolo]| era nato.~Mastro Jacopo accoglieva con la sua aria burbera 64 [Titolo]| lunghesso le valli, avevate mai accolta e accarezzata dal vostro 65 [Titolo]| fine Tuccio di Credi. - Accomodatevi. Io, poveretto, non ho come 66 [Titolo]| E a due battenti, se lo accompagna messer Dardano Acciaiuoli. 67 [Titolo]| Jacopo! - disse il cavaliere, accompagnando la frase con un risolino 68 [Titolo]| famigliarmente per un braccio, ma accompagnandolo un tratto più oltre, anzi 69 [Titolo]| separarsi da lui, per non accompagnarlo a Pistoia; era Tuccio di 70 [Titolo]| prendermi a casa mia, per accompagnarmi agli uffizi divini in Santa 71 [Titolo]| del dipingere, lo aveva acconciato con Taddeo Gaddi, nel tempo 72 [Titolo]| ragionamenti, Spinello Spinelli si acconciò al nuovo proposito. Messer 73 [Titolo]| messer Dardano Acciaiuoli, l'accoramento di Spinello Spinelli desse 74 [Titolo]| altrimenti il dolore.~- Di che vi accorate? - le disse un giorno il 75 [Titolo]| tardi nipoti il diritto di accorciarla assai più che io non mi 76 [Titolo]| solamente quando esse s'accordano con una realtà che ci piace. 77 [Titolo]| monotoni, i quali possono accordarsi con la malinconia d'un pensiero 78 [Titolo]| giovinezza, cortesemente accordata alle vecchie.~Spinello Spinelli 79 [Titolo]| che sono sempre andati d'accordo. La vita è già troppo piena 80 [Titolo]| ella non istette molto ad accorgersi che Spinello non aveva mentito, 81 [Titolo]| in città e quanta gente accorresse a contemplare il dipinto. 82 [Titolo]| Quando madonna Fiordalisa si accorse di amar tanto il nuovo discepolo 83 [Titolo]| famigli del Buontalenti erano accorsi al frastuono. Tra i primi 84 [Titolo]| potreste immaginarvi voi, fatti accorti in buon punto, ma tutto 85 [Titolo]| cerca, o d'un cane che s'accosta al muro? L'uomo che vuole 86 [Titolo]| il pranzo finì; ed egli, accostandosi alla sua fidanzata, le chiese 87 [Titolo]| egli. A mano a mano che si accostava al muraglione e la figura 88 [Titolo]| bisogna proprio che vi s'accostino con aria malinconica, che 89 [Titolo]| Spinelli fanno già molto ad accozzare il pranzo con la cena. Per 90 [Titolo]| parte, rifece il disegno, accrebbe con alcuni tocchi l'espressione 91 [Titolo]| sempre mirabilmente, quasi ad accrescergli il rammarico di non aver 92 [Titolo]| preghiere non facevano che accrescerne il furore, e fu necessario 93 [Titolo]| confermata, se non per avventura accresciuta, la fama del suo vecchio 94 [Titolo]| aretini, aveva grandemente accresciute le entrate, e per conseguenza 95 [Titolo]| spianavano in fronte le rughe, accumulate pur dianzi nella arcigna 96 [Titolo]| mormorò Fiordalisa; - non ti accusare! È stato il destino. Perchè 97 [Titolo]| rammento, i tuoi nemici ti accusavano di non aver mai copiato 98 [Titolo]| Briseide nella tenda di Achille. Gli occhi del babbo seguirono 99 [Titolo]| indovinare, esprimere di primo achito, nella stessa fusione e 100 [Titolo]| voce arcana. La ragione, acquietata da onesti argomenti, o persuasa 101 [Titolo]| chieder nulla al di fuori, e acquistano a lungo andare una padronanza 102 [Titolo]| olivastro delle carni poteva acquistare l'apparenza di un amabile 103 [Titolo]| animo. Così lavorando, aveva acquistato una maravigliosa destrezza 104 [Titolo]| mentre gli fanno correre l'acquolina alla bocca.~E Spinello doveva 105 [Titolo]| recando alla giovine coppia le acute fragranze degli orti pistoiesi.~- 106 [Titolo]| quel che vi capita, per adagiarvi la vostra signora, che questo 107 [Titolo]| alla balaustrata, si era adagiata sopra un sedile, sporgendo 108 [Titolo]| sofferto! Ma egli bisogna adattarsi anche a queste dolorose 109 [Titolo]| oscurità, avergli per così dire adattate le ali agli omeri, non è 110 [Titolo]| povero Spinello si sarebbe adattato perfino ad essere nei panni 111 [Titolo]| diventava un altro uomo: si addensavano le ombre intorno al suo 112 [Titolo]| Come va che egli è già così addentro nel maneggio dei colori, 113 [Titolo]| frequenti dell'usato, ella si addestra a discernere l'amore vero 114 [Titolo]| lì dentro. Nel qual caso, addio arte!~Spinello pensò che 115 [Titolo]| dell'arte bisantina, aveva additata una strada su cui tutti 116 [Titolo]| quella ottima donna, che gli additava i suoi figli, Parri e Forzore, 117 [Titolo]| lo sfogo di quell'anima addolorata.~- Mia buona signora, chetatevi; - 118 [Titolo]| Egli non aveva fatto che addormentarla con uno de' suoi filtri, 119 [Titolo]| messer Luca. -. Ella si è addormentata.~- Ah, diceste il vero, 120 [Titolo]| dietro alle chimere, si addormentava in un bel sogno, che aveva 121 [Titolo]| giorno? Pure, quella donna adempie senza sforzo un ufficio 122 [Titolo]| queste anime elette, che adempiono ai loro uffizi senza ombra 123 [Titolo]| suo ufficio amichevole era adempiuto.~Tuccio di Credi, del resto, 124 [Titolo]| furia di messer Dardano, che adempiva con coscienza a tutti i 125 [Titolo]| sua borsa. Dopo di che, adescato da più ragguardevoli offerte, 126 [Titolo]| messer Lapo se ne fosse adontato; non essendo piacevole a 127 [Titolo]| dipinge; i colori che vi si adoperano, tutti di terre, non di 128 [Titolo]| avvenuto. Che colori hai tu adoperati, per dipingere il Miracolo 129 [Titolo]| permettete, vi aiuterò. Anch'io adopero troppi colori, e non è giusto 130 [Titolo]| offuscargli la ragione, si adoperò come potè meglio a tenere 131 [Titolo]| la tavola fu esposta all'adorazione dei fedeli, si trovò, nel 132 | adunque 133 [Titolo]| io? È la sola che mi si affacci alla mente. Vedete, del 134 [Titolo]| Orbene? - gridò il vecchio, affacciandosi al loggiato. - È rinvenuta? -~ 135 [Titolo]| Infame! - tuonò Spinello, affacciato all'apertura del ponte. - 136 [Titolo]| poco degna del suo nome s'affanna ancora a chiamar gotico, 137 [Titolo]| è rimedio per tutti gli affanni dell'esistenza. Del resto, 138 [Titolo]| commissione d'un uomo di picciolo affare, che ragionava d'armi come 139 [Titolo]| amorevolmente la contadina. - Voi vi affaticate troppo.~- No, no, lasciami 140 [Titolo]| Amico tuo! Sei sciocco, affè mia, se lo speri! -~ ~ ~ ~ 141 [Titolo]| resistere al desiderio di afferrar la sua mano, indi, fatto 142 [Titolo]| diventar coloristi, che afferrare la linea. So bene che si 143 [Titolo]| addosso col ginocchio, e afferrata la spada sotto gli elsi, 144 [Titolo]| rasciugate in fretta le lagrime, afferrava i pennelli e lavorava a 145 [Titolo]| occasione che passa, ed io l'afferro pei capegli. Messer Spinello, 146 [Titolo]| poichè i contrasti degli affetti lo avranno mutato in rimorso.~ 147 [Titolo]| della vita. Suo padre l'ha affidato alle mie cure; e se non 148 [Titolo]| ricattava di quella tortura, affinando, abbellendo, innalzando 149 [Titolo]| naturale delle valli toscane, affinate da un certo che di arguzia 150 [Titolo]| proporzionatamente eguali, affinchè gli fosse facile di condurre 151 [Titolo]| gran medico delle anime afflitte, rechi un po' di sollievo 152 [Titolo]| candide braccia, è come affogare nell'infinito; anticiparsi 153 [Titolo]| alle finestre della casa si affollavano i cantori popolari, per 154 [Titolo]| futuro, e Spinello viveva affondato nel presente, si beava negli 155 [Titolo]| ho pensato, fo conto di affrettare le nozze. Son condannato 156 [Titolo]| grondava dal costato, si era affrettata a slacciarle la veste, e, 157 [Titolo]| cadere il sospetto, si fosse affrettato a dire che la cosa non poteva 158 [Titolo]| tanto: et cum spiritu tuo.~Affrettiamoci a dire che Spinello non 159 [Titolo]| popolate solamente le boscaglie africane. In ogni consorzio umano 160 [Titolo]| in Arezzo, e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della 161 [Titolo]| notizia e che non ha altro da aggiungervi. Infatti, egli rammentava 162 [Titolo]| avea nome da Sant'Agnolo; aggiungo ora che si diceva Sant'Agnolo 163 [Titolo]| Fiordalisa. Se ne avesse aggiunti altri due, gli sarebbe andato 164 [Titolo]| Fiordalisa, egli ce ne avesse aggiunto un altro più grande, o se 165 [Titolo]| abbastanza contento di averla aggiustata in quel modo. - Ho giurato 166 [Titolo]| verità; ci si vedeva un'aggiustatezza di parti, una vigoria di 167 [Titolo]| Dardano. - Gli parlerò di voi, aggiusterò io questa faccenda. Giovinotto, 168 [Titolo]| scorrendogli tra le dita aggranchite, gli aveva lacerate le carni. 169 [Titolo]| spirito ribelle s'intenda aggravata dalla sua medesima bellezza? 170 [Titolo]| toscana, più leggiera e più aggraziata, accettando necessariamente 171 [Titolo]| giunto a dipingere le più aggraziate Madonne e i Cristi meno 172 [Titolo]| Chiacchiera. Tuccio di Credi aveva aggrottate le ciglia e si era morso 173 [Titolo]| nome, Spinello Spinelli aggrottò le ciglia. Ricordava infatti 174 [Titolo]| gravità, e di tenerezza, ad aggruppamenti di poche figure. La grazia 175 [Titolo]| due figure di marmo, che, aggruppate dal sentimento d'un gentile 176 [Titolo]| non vorrà mica lasciarsi agguagliare da me! -~La fanciulla sorrise; 177 [Titolo]| ci siamo fitti in capo di agguagliarla, o almeno almeno di seguirla 178 [Titolo]| attesa, come una fiera all'agguato, e tremare ogni giorno, 179 [Titolo]| mastro Jacopo era di persona agiata, ma non ricca. Del resto, 180 [Titolo]| del suo protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna 181 [Titolo]| gentile della sua Fiordalisa?~Agitato da questi sospetti, uscì 182 [Titolo]| farlo morire d'angoscia? Agitò le braccia, come se tentasse 183 | agl' 184 [Titolo]| casa di Francesco degli Agogolanti, suo marito, che la credette 185 [Titolo]| contorceva nello spasimo dell'agonia; voleva ancora uccidere 186 [Titolo]| uova sbattute e un poco d'agro di limone. Abbiamo forse 187 [Titolo]| altro giorno, se Iddio mi aiuta. -~Così rispondeva Spinello. 188 [Titolo]| Tuccio di Credi, volonterosi aiutanti, si fecero in quattro, per 189 [Titolo]| lui, chiedendo licenza di aiutar la fanciulla in quell'umile 190 [Titolo]| correva ancora per le vene.~Ad aiutare la sua volontà giunse un 191 [Titolo]| sollevarle il busto, per aiutarla a respirare. Ma, veduto 192 [Titolo]| ma senza che il lavoro lo aiutasse a dimenticare per un'ora 193 [Titolo]| loro perspicacia era stata aiutata da qualcheduno. Tuccio di 194 [Titolo]| alla Ghita come... come... aiutatemi a dire!~- Abbreviate, Crezia, 195 [Titolo]| Se ci avesse consigliati, aiutati, messi avanti, saremmo pittori 196 [Titolo]| poi, sarà lieto di avervi aiutatore, secondo l'antica consuetudine, 197 [Titolo]| giovinotto, a mala pena ventenne, aiutava già il principale negli 198 [Titolo]| risanare la nostre piaghe, non aiuterà ad inasprirle. Soldati che 199 [Titolo]| Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate. 200 [Titolo]| anch'io, se permettete, vi aiuterò. Anch'io adopero troppi 201 [Titolo]| prefetto, un vescovo, due buoni alberghi e un caffè dei Costanti, 202 [Titolo]| erano stati piantati degli alberi inghirlandati di fiori. 203 [Titolo]| discepolo. - Non credo alle alchimie di Tuccio e di Parri, e 204 | alcuno 205 [Titolo]| Fiordalisa. La bella immagine aleggiava sempre davanti agli occhi 206 [Titolo]| la sua indole lo faceva alieno da ogni resistenza e desideroso 207 [Titolo]| e aver visto quel Dante Alighieri, improntato di tanta dolcezza, 208 [Titolo]| bevve con desiderio quell'alito consolatore.~- Bella sera! - 209 [Titolo]| intorno all'affresco, e allacciatolo ingegnosamente lo portarono 210 [Titolo]| Con queste chiacchiere allegre, messer Dardano Acciaiuoli 211 [Titolo]| Avete sentito? Ci ho allegrezze in famiglia, e voi siete 212 [Titolo]| traditore; vi dà una dolce allegria, senza turbar la ragione.~ 213 [Titolo]| Credi non rispondeva; era allibito; era rimasto di sasso.~Ma 214 [Titolo]| pecore matte, che Dante Allighieri, esule vagabondo, ha osservate 215 [Titolo]| urlò il Granacci, - posso allogarmi a Firenze dal Giottino, 216 [Titolo]| Del resto, troveranno da allogarsi a senno loro. Una cosa dovete 217 [Titolo]| lui.~Spinello Spinelli era alloggiato, a grande onor suo, nelle 218 [Titolo]| braccia.~- Mia buona Cia, allontana quegli uomini. E allontanati 219 [Titolo]| O perchè dovrebbe allontanarsene, se è in casa sua? - disse 220 [Titolo]| più innanzi, e pronta ad allontanarsi dal terrazzo; egli più indietro, 221 [Titolo]| Ma anche ella non si era allontanata da lui? Non apparteneva 222 [Titolo]| allontana quegli uomini. E allontanati anche tu, te ne prego. Vorrei 223 [Titolo]| Tuccio non disse parola che alludesse al discorso del giorno innanzi, 224 [Titolo]| feroce di Pistoia a cui alludeva Tuccio di Credi? La città 225 [Titolo]| Dio, mi verrebbe voglia di allungargli una pedata.~- Lasciate correre, 226 [Titolo]| gote, o se piuttosto non mi allungherete una pedata; ma dico, con 227 [Titolo]| partire? Dopo avere a lungo almanaccato su quel fatto, Spinello 228 [Titolo]| alle sue smanie, alle sue alternative di fatica e di lagrime. 229 [Titolo]| senza sforzo un ufficio di altissima carità; si è appartata dalle 230 | altr' 231 [Titolo]| vostro beneplacito. -~Indi, alzando la voce gridò:~- A me la 232 [Titolo]| accennò altrimenti di volersi alzare. Scosse in quella vece il 233 [Titolo]| non volesse ascoltarlo, amando meglio tacere, che dirgli 234 [Titolo]| disperando di vederti, amandoti e odiandoti.... Perdonami, 235 [Titolo]| fedel servitore; - notò amaramente Spinello; - il suo Tuccio 236 [Titolo]| e bevve il calice delle amarezze per noi, insegnandoci in 237 [Titolo]| comperarsi co' suoi danari un amarissimo pentimento? Andasse allora 238 [Titolo]| Fiordalisa. - Voi dovete amarla, oramai. -~Spinello crollò 239 [Titolo]| mastro Jacopo, aveva potuto amarne un'altra così presto? E 240 [Titolo]| non avevano mai cessato di amarsi.~La luna, apparsa pur dianzi 241 [Titolo]| volta che ho sentito di amarvi, eravate vestita così e 242 [Titolo]| morte, o per coloro che amassero dissimulare con un debito 243 [Titolo]| città, dove, commessa l'amatissima donna alle cure di sua madre, 244 [Titolo]| pena? Si erano amati; si amavano. Il doloroso intervallo 245 [Titolo]| scheletro ignudo di ciò che amavate. È questa, e non ce n'è 246 [Titolo]| volontà, più spesso dell'ambiente in cui la necessità ci fa 247 [Titolo]| me il più grande, il più ambito dei premi.~- Sì, dopo la 248 [Titolo]| divenne cara per quel tanto di ambizioncelle e di vanità a cui ella avrebbe 249 [Titolo]| della vita, vanità appagate, ambizioni soddisfatte, altezze superate, 250 [Titolo]| Chiana è una tra le più amene e le più pittoresche "del 251 [Titolo]| Arpino.~Messer Luca era meno ammalato di quello che a tutta prima 252 [Titolo]| confortarle lo stomaco. S'è ammannito un brodo, con tuorli d'uova 253 [Titolo]| sornione?~- Un San Donato che ammazza il serpente con una benedizione; - 254 [Titolo]| sprovveduta, e per farsi ammazzare come un cane. Che sciocco! 255 [Titolo]| prettamente italiano, e non ammette mistura di forme straniere 256 [Titolo]| questa distinzione. Infatti, ammettendo che Domineddio non potesse 257 [Titolo]| cose, degne di Giotto; lo ammetteremo anche noi, se può farvi 258 [Titolo]| ripiglia i suoi diritti? Ammettiamo che sia vero, e rifacciamo 259 [Titolo]| rispose Tuccio di Credi, ammiccandogli; - eravamo entrati per osservar 260 [Titolo]| ispendiamo del nostro; noi amministriamo il denaro della comunità.~- 261 [Titolo]| frescante, e un suo dipinto si ammira nel Duomo vecchio d'Arezzo, 262 [Titolo]| Cristofano e diventò un grande ammiratore dei miracoli del beato Masuolo, 263 [Titolo]| sguardo ai dipinti che tutti ammiravano, aspettando ciò che tutti 264 [Titolo]| accento mutato. - Studiavate? Ammiravate anche voi quel che sa fare 265 [Titolo]| vostra una volta sola; io l'ammirerò quante volte vi piacerà 266 [Titolo]| messer Dardano. - Voi dovete ammogliarvi. Una compagna vi è necessaria. 267 [Titolo]| vento o pel ghiaccio, e vi ammuffa e macchia tutto il lavoro. 268 [Titolo]| pronta alle sue invocazioni amorose.~- Orbene, che hai? - disse 269 [Titolo]| il benefico trovato delle analisi chimiche. Ambedue maledissero 270 [Titolo]| accusano la povertà degli studi anatomici, la espressione dei volti 271 [Titolo]| Jacopo; ma un gentiluomo, ancorchè fosse piaciuto a suo padre, 272 [Titolo]| fosse; ma ne rimasi colpito. Andai quel giorno a nascondermi 273 [Titolo]| Frattanto, Spinello Spinelli, andando dalla bottega al Duomo, 274 [Titolo]| di Credi! - esclamò egli andandogli incontro. - Che fortuna 275 [Titolo]| si sia fatto un passo per andargli incontro; - rispose prontamente 276 [Titolo]| Credi, che aveva voluto andarvi anche lui, per confortare 277 [Titolo]| messer Lapo. - Un uomo che andrà doman l'altro all'altare 278 [Titolo]| scenderai verso il portone. Andrai a sinistra e troverai a 279 [Titolo]| descriverla, che oramai s'andrebbe troppo per le lunghe, la 280 [Titolo]| della vita, sapendo che non andrebbero fatte, ed anche provandone 281 [Titolo]| passo, credetelo, io non andrei a cercare la perfezione. 282 [Titolo]| lasceremo questa casa, andremo a cercare sua madre. Medico, 283 [Titolo]| la preda d'un mostro. Per Andromeda, infatti, vedere il suo 284 [Titolo]| il corpo si piegava, gli anelli del ventre si contorcevano, 285 [Titolo]| sono senza dubbio i suoi angeli, non dee venire di conseguenza 286 [Titolo]| consolazione, la nascita di un angioletto, che ebbe il nome di Parri, 287 [Titolo]| carico di gloria e pieno di angoscie così grandi come la gloria, 288 [Titolo]| tempi consigliavano ai cuori angustiati. Pareva a lui che l'amante 289 [Titolo]| sostengono che l'uomo sia un animale invidioso per natura, e 290 [Titolo]| delle selve? Anche certi animali, a noi vicini nell'ordine 291 [Titolo]| Instabilità degli umani giudizi!~Animato da un po' di rabbia, ma 292 [Titolo]| ma più assai dalla strana animazione del viso di Spinello. - 293 [Titolo]| Greco giura di non averlo annacquato. -~Tuccio di Credi ricusò 294 [Titolo]| sprovveduta, Tuccio di Credi annaspò con le braccia, lasciando 295 [Titolo]| in poco spazio di tempo anneriscono. Ora, io dico, questo giovinotto 296 [Titolo]| facendo quella testa, si fosse annoiata a metà dell'opera sua. Il 297 [Titolo]| facevano parere un inglese annoiato. Quando tacciano intorno 298 [Titolo]| un pittore, e meritamente annoverato tra i migliori del suo tempo. 299 [Titolo]| che per lui si potesse, annunziandogli che il matrimonio si sarebbe 300 [Titolo]| con la paura di sentirmi annunziare da voi, o da altri di bottega, 301 [Titolo]| madonna Ghita Spinelli che gli annunziava tristi cose del suo povero 302 [Titolo]| che, quando messer Lapo le annunziò le nozze di Spinello Spinelli, 303 [Titolo]| pallido dalla commozione, ansante, con gli occhi imbambolati. 304 [Titolo]| s'innamorano di veduta, anteponendo, com'è naturale, i pregi 305 [Titolo]| affogare nell'infinito; anticiparsi il maraviglioso nirvana 306 [Titolo]| diceva Sant'Agnolo per mo' d'antonomasia, dovendo intendersi l'arcangiolo 307 [Titolo]| canonici, il clero e gli anziani del Comune. Dopo questi 308 | anzitutto 309 [Titolo]| le mani sanguinolenti si apersero. Tuccio di Credi mise un 310 [Titolo]| una Madonna, che, avendo aperti davanti i lembi del mantello, 311 [Titolo]| padre. Era poi necessario di appagarlo? E non sarebbe stato meglio 312 [Titolo]| resto della vita, vanità appagate, ambizioni soddisfatte, 313 [Titolo]| disegnare le estremità, ci appalesano quel sentimento profondo 314 [Titolo]| chiarezza, vengono i colori appannati da quel ritoccar di sopra, 315 [Titolo]| fondo luminoso della mensa apparecchiata, - ho una gran paura di 316 [Titolo]| pari tempo che la sua morte apparente era stata procurata dalle 317 [Titolo]| andate in fondo a queste apparenti infedeltà che sono portate 318 [Titolo]| così ragguardevole, e di apparire poco padroni in casa propria. 319 [Titolo]| tratta di sapere quando apparisca più bella, poichè lo è sempre 320 [Titolo]| poi, come d'ogni parte più appariscente della bellezza di lei; è 321 [Titolo]| cui era accennato il viso, apparivan di persona viva, colta da 322 [Titolo]| Fortunatamente, se i due innamorati apparivano un po' malinconici, mastro 323 [Titolo]| di Parri della Quercia.~L'apparizione di Spinello Spinelli nella 324 [Titolo]| spirito delle tenebre era apparso al pittore, dolendosi con 325 [Titolo]| sua medesima tristezza, appartandolo dal mondo, gli recava il 326 [Titolo]| di altissima carità; si è appartata dalle gioie del mondo, per 327 [Titolo]| volentieri! Ma Spinello appartenere ad un'altra! E là, davanti 328 [Titolo]| tratterà mica di persone che mi appartengano. - No, rassicuratevi, nessuna 329 [Titolo]| non creda.~Ma quando ella appartenne a quell'uomo, quando conobbe 330 [Titolo]| sapreste voi dirmi a chi appartiene questo castello?~- Maisì, 331 [Titolo]| poverina, ci perdette l'appetito, tanto era sconvolta dall' 332 [Titolo]| precoci, in cui vorrebbe appiattarsi la malvagità del pensiero, 333 [Titolo]| le tiro in ballo, io, per appiccicare a Spinello la malattia de' 334 [Titolo]| là i longobardi, avevano appiccicata agli artefici italiani.~ 335 [Titolo]| non mai potuta cogliere appieno, per quanto egli si arrovellasse 336 [Titolo]| soggiunto:~- Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare 337 [Titolo]| ritorno; la speranza di appoggiarsi a Parri della Quercia, modesto 338 [Titolo]| finestra, con le braccia appoggiate sul parapetto, e gli occhi 339 [Titolo]| a mezzo sulla seggiola, appoggiò i gomiti alla spalliera, 340 [Titolo]| madonna, questa non doveva apporglielo a negligenza. Si dicono 341 [Titolo]| praticaccia dell'arte, bisogna apprenderla da qualcheduno. Ma qui si 342 [Titolo]| Acciaiuoli le sue prime apprensioni. Era stato il protettore 343 [Titolo]| Fiordalisa si era alzata, e si appressava a lui con aria di compassione. 344 [Titolo]| se ne sono impadroniti, approfittando della disattenzione di tutti. 345 [Titolo]| Derelitte, sotto il nome poco appropriato di Madonna del Duomo.~Contro 346 [Titolo]| abbozzata, borbottò un cenno d'approvazione.~Spinello si era dimostrato 347 [Titolo]| un'idea sola, e in quella appuntano tutti i loro desiderii, 348 [Titolo]| cittadini, e fors'anche ai loro appunti poco benevoli. Sapete già 349 [Titolo]| fanno le imbasciate, si apre e si chiude la bottega; 350 [Titolo]| fosse pensato da nessuno ad aprire qualche spiraglio, nelle 351 [Titolo]| o l'altro bisognerà pure aprirgli l'uscio di casa. E a due 352 [Titolo]| della notte. Cia verrà ad aprirti. Io troverò un pretesto 353 [Titolo]| Bondone. Macinavo, mesticavo, aprivo la bottega e la chiudevo, 354 [Titolo]| Gaddus; componere plura~Apte pingendo corpora doctus 355 [Titolo]| pittura ciò che è dei piccoli aquilotti nel nido, che sentono nascer 356 [Titolo]| tempo. E per lui, per quell'aquilotto che metteva appena i bordoni, 357 [Titolo]| l'arte tedesca, normanna, araba, bisantina e via discorrendo. 358 [Titolo]| giallo?~- Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino 359 [Titolo]| Israele, ballò davanti all'Arca per molto meno.~- Sicchè, - 360 [Titolo]| diversa dalla prima. Il buon arcadore, quando va alla battaglia, 361 [Titolo]| tesori ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue 362 [Titolo]| faceva che seguire un impulso arcano e fatale? Certo, se egli 363 [Titolo]| Spinelli prendeva luce da tre arcate, sorrette da colonnini di 364 [Titolo]| contente voi altre? Io sono arcicontento. Preparatevi a ricevere 365 [Titolo]| Madonne e i Cristi meno arcigni dello stampo antico. Nato 366 [Titolo]| grave all'aspetto, severo ed arcigno come la vendetta che gli 367 [Titolo]| postosi il dolce peso in arcione, cavalcò speditamente io 368 [Titolo]| Fiordalisa, sarà il ritratto dell'arcobaleno. -~Persuaso dalla celia 369 [Titolo]| delle dita, e col bacio una ardente preghiera, una giaculatoria 370 [Titolo]| avete sentita palpitare ed ardere sul vostro cuore, era la 371 [Titolo]| il crepitio dei cuori che ardevano sul suo passaggio trionfale. 372 [Titolo]| contado. L'affresco voleva ardimento d'ingegno, franchezza di 373 [Titolo]| tuttavia esitava.~- Bell'ardire! - esclamò mastro Jacopo, - 374 [Titolo]| eccolo lì, l'uomo che non ardisce mai. Ci scommetto che, con 375 [Titolo]| che (Dio mi perdoni, se ardisco dir tutto) invitano il riguardante 376 [Titolo]| prego! Sapete pure che non ardivo!~- Già, tu non ardisci mai. 377 [Titolo]| mondo ha abbandonati sull'arena, non lo trovate voi, quel 378 [Titolo]| punto specie, poichè le aretine son belle di molto, tanto 379 [Titolo]| sicuro, egli non poteva argomentarsi di competere mai con Spinello 380 [Titolo]| di ottenerla mai più. -~Argomentate il pianto e la disperazione 381 [Titolo]| ragione, acquietata da onesti argomenti, o persuasa dalla lontananza 382 [Titolo]| parerle una cosa eterna. Argomentiamo così facilmente dai nostri 383 [Titolo]| Credi chinò la testa e non argomentò più nulla in contrario. 384 [Titolo]| nemico, maestro; - rispose argutamente il giovine. - Lo si vede 385 [Titolo]| le brigate coi loro motti arguti o con le loro canzoni.~Messer 386 [Titolo]| anche il mento, quel mento arguto e tondeggiante di paggio, 387 [Titolo]| affinate da un certo che di arguzia montanina, per cui Pistoia 388 [Titolo]| almeno, si può dire che arieggiano la sua figura.~- -Sia pure; - 389 [Titolo]| era protetto il suo dorso, arieggiava i coccodrilli egiziani, 390 [Titolo]| sue donne a prendere nell'armadio una bottiglia di vin Santo. 391 [Titolo]| da un drappello d'uomini armati, secondo l'uso del tempo, 392 [Titolo]| disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di Vespignano. 393 [Titolo]| Parevano in buonissima armonia e infervorati in un colloquio 394 [Titolo]| e le fonde nel complesso armonico della verità. Indovinate 395 [Titolo]| il cui contorno era così armoniosamente rigirato. Accostatosi vieppiù, 396 [Titolo]| compiangete troppo. Son certi arnesacci, capaci di stare più allegri, 397 [Titolo]| spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte, incominciando 398 [Titolo]| a Tuscolo, a Lanuvio, ad Arpino.~Messer Luca era meno ammalato 399 [Titolo]| conviene baciar basso. -~I tre arrabbiati avevano fatto consiglio. 400 [Titolo]| le sculture onde l'aveva arricchita Giovanni Pisano. Spinello 401 [Titolo]| muratori perchè dessero un'arricciatura grossa sul muro, debitamente 402 [Titolo]| che per la prima volta gli arrideva, di far sua quella divina 403 [Titolo]| buono, ci vuol pazienza, arrivare anche alle dodici.~Inoltre, 404 [Titolo]| continuò. - Già, quando arrivarono a Colle Gigliato, madonna 405 [Titolo]| commiato con un grazioso "arrivederci" scese verso la città, non 406 [Titolo]| da quei mustacchi neri e arroncigliati che gli davano un'aria di 407 [Titolo]| a Spinello. Da principio arrossiva, vedendosi guardare con 408 [Titolo]| appieno, per quanto egli si arrovellasse nel suo proposito? E questa 409 [Titolo]| a seguire i suoi trionfi artistici nelle varie città di Toscana, 410 [Titolo]| nell'aria.~Anche il trionfo artistico di Spinello nell'affresco 411 [Titolo]| dal buco, la mattina dell'Ascensione. Fiordalisa non esciva di 412 [Titolo]| falde del Poggiuolo, non ascese altrimenti per l'erta, e 413 [Titolo]| Così dicendo, mastro Jacopo asciugava due luccioloni, che erano 414 [Titolo]| corpi delle loro figure, asciutti come sono, accusano la povertà 415 [Titolo]| atteggiamento del minore che ascolta il maggiore.~Messer Bardano 416 [Titolo]| e rimase pensosa, quasi ascoltando dentro di sè l'eco delle 417 [Titolo]| accettandone i servigi ed ascoltandone i conforti, ma senza avere 418 [Titolo]| dispiacque a Spinello. Si ascoltano bene anche i pessimisti, 419 [Titolo]| nulla davanti a sè; pareva ascoltarvi a bocca aperta, ma non intendeva 420 [Titolo]| sul serio.~Spinello aveva ascoltata la confessione di madonna 421 [Titolo]| a voi le voci del mondo, ascoltate la voce arcana che è dentro 422 [Titolo]| Spinello Spinelli noci ascoltava già più la sua interlocutrice. 423 [Titolo]| scemo.~Il vecchio gentiluomo ascoltò con grande rammarico la 424 [Titolo]| contentarsi del poco. La mammola ascosa nel fogliame, a' piedi delle 425 [Titolo]| agli estinti; epperò si ascrisse alla confraternita di Santa 426 [Titolo]| di Casentino, che v'era ascritto dei primi, aveva dipinto 427 [Titolo]| a qualunque fazione si ascrivano. Ed è forse perciò che tanti 428 [Titolo]| vecchio Pasquino. Forse era da ascrivere la cosa a un senso di gentile 429 [Titolo]| Vuoi dire che ti casca l'asino? Ho capito; - disse mastro 430 [Titolo]| andare a diporto, io sarò ad aspettarvi,~- Ci verremo, messere; - 431 [Titolo]| rispose Spinello. - Io lo aspetterò di piè fermo.~- No, te ne 432 [Titolo]| cera. Che cosa sia, poi, aspettiamo di udirlo dalle vostre labbra, 433 [Titolo]| come te, ed ho una fame assaettata. -~La mattina seguente Spinello 434 [Titolo]| sue forze. Quante volte fu assalito dalla disperazione! Quante 435 [Titolo]| all'aspetto, così forte all'assalto, da rovesciare ad ogni colpo 436 [Titolo]| raccolse allora in sè medesima, assaporando la nuova sensazione che 437 [Titolo]| mentre Tuccio scivolava sull'asse inclinata. - Meglio ti sarebbe 438 [Titolo]| Ve lo prometto.~- Ci fo assegnamento. Ed ora, andiamo a casa, 439 [Titolo]| i confini che gli erano assegnati dalla sua propria coscienza? 440 [Titolo]| le fattezze d'una persona assente, per modo da poterle rendere 441 [Titolo]| di ciò che l'Acciaiuoli asseriva.~- Perdonate, messere, - 442 [Titolo]| sempre felice di potervi assestare uno scappellotto.~Con tanta 443 [Titolo]| con questa tua scettica asseveranza? Chi ti dice che tutto ciò 444 [Titolo]| rammentò in buon punto che le assi non erano inchiodate, ma 445 [Titolo]| davvero e per sempre? Chi ti assicura che gli occhi vigili, di 446 [Titolo]| principio era bene e poteva assicurar la mia fama. Che debbo io 447 [Titolo]| parlato così in aria, senza assicurarmi nulla. Erano chiacchiere 448 [Titolo]| Sant'Agnolo. Perciò, ad assicurarsi che l'artista era sempre 449 [Titolo]| pratica con pittori, posso assicurarvi che la cosa non è andata 450 [Titolo]| morte speranze, non avrebbe assicurato a monna Ghita dei Bastianelli 451 [Titolo]| glorioso Spinello, lavorava assiduamente ogni giorno, ma senza che 452 [Titolo]| Dardano il suo trèspolo, e si assise sul gradino più basso nell' 453 [Titolo]| dei santo fraticello di Assisi.~Dopo i Marsupini venne 454 [Titolo]| altrimenti le speranze de' suoi assistenti amorevoli. Poco stante, 455 [Titolo]| oro; mi terrà compagnia, assisterà i miei ultimi giorni e li 456 [Titolo]| Infatti, le era avvenuto di assopirsi, e di quelle ore non ricordava 457 [Titolo]| fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. Presentiva 458 [Titolo]| dove restava lungamente assorto nelle sue meditazioni, mentre 459 [Titolo]| vedrà. Basti a loro che io m'assuma la malleveria d'ogni cosa. 460 [Titolo]| avesse mestieri di nulla, assumeva un'aria tra impacciata e 461 [Titolo]| spirito maligno ne aveva assunta la forma, per farsi giuoco 462 [Titolo]| poichè, volendo esprimere l'Assunzione di Maria, e la storia dovendo 463 [Titolo]| di Credi, - ma me ne sono astenuto, perchè volevo consigliarmi 464 [Titolo]| braccia. Il mite chiarore dell'astro notturno, che pioveva sui 465 [Titolo]| volle dire~Nol dirian mille Ateni e mille Rome.~ ~Per fortuna, 466 [Titolo]| quanto dallo spettacolo atroce che si era parato davanti 467 [Titolo]| e il pittore stava per attaccare la figura poco prima dell' 468 [Titolo]| di San Giovanni. L'aveva attaccata alla brava e la tirò via 469 [Titolo]| il signore d'una donna s'atteggia più superbamente a padrone. 470 [Titolo]| così; ma le sue labbra si atteggiavano ad un malizioso sorriso.~- 471 [Titolo]| adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. 472 [Titolo]| Ma non venire di giorno. Attendi il colmo della notte. Cia 473 [Titolo]| malveggente seguiva con attenta cura le fasi morali del 474 [Titolo]| occhi, per guardare più attentamente la dama. Dio santo! Era 475 [Titolo]| assai più che io non mi sia attentato di fare.~Lucifero era già 476 [Titolo]| pure che io, vedendoli più attenti di voi, li abbia consigliati 477 [Titolo]| poteva sfuggire all'occhio attento della povera Ghita; mi chiese 478 [Titolo]| maggiore e si ritrasse indietro atterrito.~Poco stante si raccoglievano 479 [Titolo]| ogni istante, appostato in attesa, come una fiera all'agguato, 480 [Titolo]| rumore di passi nella camera attigua, e Tuccio di Credi apparve 481 [Titolo]| Tizio o Caio ha ingegno o attitudine da superarli di gran lunga, 482 [Titolo]| volgendo intorno gli occhi attoniti e non intendendo i segni 483 [Titolo]| come prima faceva. Era attonito, abbacinato da quella stessa 484 [Titolo]| del giorno è finita e l'attore si trova solo nel suo camerino, 485 [Titolo]| sbalordito, e nondimeno anche più attratto da quella cara visione, 486 [Titolo]| sagrestano del Duomo, vedendolo attraversare la navata di mezzo. - Ma 487 [Titolo]| po' grave; ma forse era da attribuirlo alla timidità del carattere 488 [Titolo]| del momento, poteva essere attribuita ad un pochettino di confusione. 489 [Titolo]| pensiero, che gli pareva troppo audace, anzi temerario senz'altro, 490 [Titolo]| donne che non amano gli audaci. Ma ella non istette molto 491 [Titolo]| cascava dalle nuvole, a tanta audacia di discorso. Già era sul 492 [Titolo]| ancora Spinello; mancavano le audacie, mancavano quei lampi in 493 [Titolo]| innamora di questi giuocatori audacissimi, da qualunque parte essi 494 [Titolo]| battaglie dell'esistenza, auguratevi gli estremi conforti di 495 [Titolo]| scherzose parole, e gli si augurava che anche quella riescisse, 496 [Titolo]| Ahimè, pensai, quanti non si augureranno di piacerle al pari di me! 497 [Titolo]| disperazione! Quante volte s'augurò di aver da fare, non uno, 498 [Titolo]| Arezzo, da Mecenate, amico d'Augusto, a Francesco Redi, amico 499 [Titolo]| orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce 500 [Titolo]| neanche quando essi siano gli autori della vostra felicità.~Era 501 [Titolo]| prendeva ad esercitare l'autorità inerente all'età sua ed