Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Anton Giulio Barrili
Il ritratto del diavolo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1561-autor | avamb-compe | compi-dolen | dolev-grull | guada-macch | macin-patit | pativ-rende | rendo-scuda | scudi-tazza | tedes-zuppa

     Capitolo
1504 [Titolo]| dell'arte italiana non si doleva tanto di dover dipingere 1505 [Titolo]| gli amici di Spinello si dolevano a quella vista, e i nemici 1506 [Titolo]| Credete voi che lassù non si dolgano di vedervi cagionare tanto 1507 [Titolo]| E tutti gli astanti si dolsero che non si fosse pensato 1508 [Titolo]| innamori d'una bella ragazza! Domandane a Tuccio di Credi: egli 1509 [Titolo]| ombra di ostentazione, non domandano lodi smaccate; si dorrebbero 1510 [Titolo]| Ma, di chi dobbiamo noi domandare?~- Di Dardano Acciaiuoli: 1511 [Titolo]| lasciarono tosto di ridere, per domandargli se si sentisse male.~- Vuoi 1512 [Titolo]| non abbia il diritto di domandarvi qualche ragguaglio?~- Ah! - 1513 [Titolo]| Lapo Buontalenti, come se domandasse licenza di passar oltre, 1514 [Titolo]| Sapete che già gliel'avevano domandata parecchi: tra gli altri 1515 [Titolo]| punto piacevole a loro, si domandavano, Tuccio di Credi, Lippo 1516 [Titolo]| chi può aspettare, non vi domanderà nulla anzi tempo. Giuratemi 1517 [Titolo]| spontanee come... come.... Domandiamolo a mastro Zanobi, il paragone. 1518 [Titolo]| di Credi; - e perciò vi domando licenza di andarmene.~- 1519 [Titolo]| uno sforzo violento per dominare la sua commozione, riprese:~- 1520 [Titolo]| qualche cosa dal gusto dei dominatori o dai bisogni del tempo, 1521 [Titolo]| di querci, donde l'occhio dominava la gran valle dell'Ombrone 1522 [Titolo]| Tullio, quando parlava pro domo sua. Infatti, il vecchio 1523 [Titolo]| occhi a' piedi del muro, dond'era venuta la voce.~Vide 1524 [Titolo]| uso che noi facciamo dei doni celesti! Anche Lucifero, 1525 [Titolo]| grave prima di essere una donnina forte.~Inoltre, ella aveva 1526 [Titolo]| guadagno che di far lavorare doppiamente quel povero e valoroso giovinotto. 1527 [Titolo]| castello, ci farebbe il doppio di figura.~- No, non guastate 1528 [Titolo]| occhio castagno dai riflessi dorati. Le guancie tondeggiavano, 1529 [Titolo]| posso dirvelo; mia figlia dorme e non vo' che si svegli. 1530 [Titolo]| il proverbio: fortuna e dormi. Siete contente voi altre? 1531 [Titolo]| Aspettate domani. Intanto, ci dormirò su e poi vedrò di ritoccarlo.~- 1532 [Titolo]| Fiordalisa. Si sarebbe detto che dormisse, tanto era riposato l'atteggiamento 1533 [Titolo]| domandano lodi smaccate; si dorrebbero troppo di ottenerle.~Perchè 1534 [Titolo]| ond'era protetto il suo dorso, arieggiava i coccodrilli 1535 [Titolo]| caricava un po' troppo la dose; ma era necessario far così, 1536 [Titolo]| si recò in Santa Croce, dova lavorava in quel tempo, 1537 [Titolo]| nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci anche un compenso 1538 [Titolo]| nei panni del santo, e a doverlo uccidere lui, il serpente, 1539 [Titolo]| sarebbe venuta un'opera da doversi cancellare, avevano chiesto 1540 [Titolo]| tranquillamente Parri della Quercia, - dovevamo immaginarcelo.~- Immaginarcelo! 1541 [Titolo]| quell'uomo, quell'uomo! Come dovrà pagar caro il suo tradimento! 1542 [Titolo]| verità, allora soltanto dovrai disperarti. Dunque, siamo 1543 [Titolo]| i suoi non l'amano come dovrebbero, e dove la vita le è divenuta 1544 [Titolo]| abbiate per male.~- Perchè dovremmo avercelo a male? - chiese 1545 [Titolo]| che la somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti. 1546 [Titolo]| rosso d'uovo, o gomma, o draganti, come fanno certi guastamestieri; 1547 [Titolo]| egiziani, nelle ali i favolosi dragoni, che erano tanto in voga 1548 [Titolo]| di notte, scortata da un drappello d'uomini armati, secondo 1549 [Titolo]| Ferire un donna!~- È il mio dritto; - rispose il Buontalenti. - 1550 [Titolo]| all'occhio, poteva rimaner dubbia, ed esserne scemato per 1551 [Titolo]| avevano fatti rimanere dubbiosi i massari di Sant'Agnolo. 1552 [Titolo]| vostro aiuto, maestro, non si dubita punto dell'esito; - ribattè 1553 [Titolo]| Tuccio di Credi. Non c'era da dubitarne. Tuccio era , e gli occhi 1554 [Titolo]| questo ella non aveva mai dubitato, poichè la ragione dell' 1555 [Titolo]| dubitate ancora di me, come ne dubito io! Ma lo consentiranno 1556 [Titolo]| concedo la mia figliuola, con duemila fiorini del sole e tutto 1557 [Titolo]| esercito in aperta campagna, durano appena quel tanto che basti 1558 | durante 1559 [Titolo]| Spinello, che, povero lui, durava fatica a riaversi.~Infelice 1560 | é 1561 [Titolo]| testa; capegli neri come l'ebano, occhi neri e pieni d'espressione; 1562 [Titolo]| essi erano , immobili, ebbri di amore, gli occhi cupidamente 1563 [Titolo]| attorno come avrebbe fatto Ebe nell'Olimpo, o Briseide 1564 [Titolo]| non aveva peccato che per eccesso di zelo. Così grande era 1565 | Eccoli 1566 [Titolo]| ripetuta. Ah, volete del vero? Eccone. Voi pretendete, osservatori 1567 | Eccoti 1568 [Titolo]| cerimonia nuziale. Ma gli echi di San Giovanni di Pistoia 1569 [Titolo]| o su quel particolare d'economia domestica, ed anche, perchè 1570 [Titolo]| vedeva tutto rivestito d'edera e sormontato dalla frappa 1571 [Titolo]| chiesa di San Niccolò, fatta edificare da lui e dipinta da Spinello 1572 [Titolo]| San Nicolò, nuova fabbrica edificata allora allora per voto di 1573 [Titolo]| o d'arte giudiziosamente educatrice. E ci sono altresì degli 1574 [Titolo]| ansietà, la speranza, erano efficacemente espressi in quei volti e 1575 [Titolo]| grammaticali più snelle e più efficaci nella loro medesima spontaneità, 1576 [Titolo]| straordinaria bellezza, andava effigiando nel volto dell'angiolo ribelle 1577 [Titolo]| fosse tratto naturalmente ad effigiare l'immagine della sua povera 1578 [Titolo]| occhi, combinato con un effluvio odoroso alle nari e con 1579 [Titolo]| E poi, che capriccio d'Egitto? Mastro Jacopo a Spinello 1580 [Titolo]| arieggiava i coccodrilli egiziani, nelle ali i favolosi dragoni, 1581 [Titolo]| Non sentono che il loro egoismo. E il mondo crede a queste 1582 [Titolo]| pensando che altri l'ha eguale o maggiore.~Anche Spinello, 1583 [Titolo]| distanze proporzionatamente eguali, affinchè gli fosse facile 1584 [Titolo]| scura dei nocciuoli e degli elci.~ presso, nel greto della 1585 [Titolo]| breve lo spazio tra le nari elegantemente modellate e le labbra sottili, 1586 [Titolo]| egli non conosce i primi elementi della pittura.~Indi, accostatosi 1587 [Titolo]| senza paura, il torbido elemento che ha portato i suoi danni. 1588 [Titolo]| fragranze. E queste anime elette, che adempiono ai loro uffizi 1589 [Titolo]| Anche Lucifero, spirito eletto e prediletto del Padre, 1590 [Titolo]| parve che una scintilla elettrica lo avesse subitamente investito, 1591 [Titolo]| del sentimento, e che un elogio modesto è l'omaggio più 1592 [Titolo]| del presbiterio fino all'emiciclo del coro, e gli affreschi 1593 [Titolo]| costei? -~Spinello, dalla eminenza su cui stava seduto, udì 1594 [Titolo]| antichi Ebrei col capro emissario della tribù; indi Spinello 1595 [Titolo]| questa brutta sorella dell'emulazione. Vedeva Spinello salire 1596 [Titolo]| incomincia a prendervi l'enorme fastidio di tutto ciò che 1597 | entrambi 1598 [Titolo]| cucito.~Uno di quei giorni, entrando sulla terrazza, Spinello 1599 [Titolo]| c'è bisogno d'altro, per entrar nelle grazie di mastro Jacopo, - 1600 [Titolo]| lo sentivamo anche noi; - entrarono a dire le cugine. - Ma l' 1601 [Titolo]| prima che Spinello Spinelli entrasse in bottega di mastro Jacopo 1602 [Titolo]| grandemente accresciute le entrate, e per conseguenza le forze 1603 [Titolo]| onori e le ricchezze non c'entravano più per nulla, il suo debito 1604 [Titolo]| sarò io a vegliare, e non entreranno in Duomo altri colori che 1605 [Titolo]| biasimato un vostro dipinto? Entrerebbero a disputar d'arte con voi?~- 1606 [Titolo]| chiesa di San Nicolò.~- Entriamo? - diss'egli.~- Per che 1607 [Titolo]| cose umane non credono agli entusiasmi del mondo e vivono a giornata 1608 [Titolo]| Chiuso con questo malinconico epifonema il discorso, messer Giovanni 1609 [Titolo]| essere ricordata da questo epitaffio in versi latini, della cui 1610 | epperò 1611 | eram 1612 [Titolo]| gigante, che combattè con Ercole, e che rinfrescava il vigore 1613 [Titolo]| intorno gli sono toccati in eredità, dopo la morte di un suo 1614 [Titolo]| dalle gioie del mondo, per ereditarne solamente i dolori; ma non 1615 [Titolo]| castello che messer Lapo aveva ereditato da Rosellino Sismondi, la 1616 [Titolo]| arrischiato a lavorare in muro, ereditava il luogo e la tradizione 1617 [Titolo]| renderà meno dolorosi. Infine, erediterà quei pochi ch'io vo guadagnando 1618 [Titolo]| salvum fac, come un santo eremita, esposto alle tentazioni 1619 [Titolo]| mezzo ad alcuni cespugli d'eriche e d'imbrèntini, ond'era 1620 [Titolo]| aver visto il Convito di Erode, che Giotto ha dipinto nella 1621 [Titolo]| passo il nostro malinconico eroe. La confraternita della 1622 [Titolo]| i patimenti, innalza all'eroismo, fa parer bello all'occorrenza 1623 [Titolo]| che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino invitare 1624 [Titolo]| ascese altrimenti per l'erta, e proseguì il suo cammino 1625 [Titolo]| giustizia, non è mestieri esagerarne la grandezza. Spesso è quistione 1626 [Titolo]| corsa; ma speriamo che sia esagerata; - disse messer Dardano.~- 1627 [Titolo]| bisogni di cui gli manchi un'esatta cognizione. Resta una vaga 1628 [Titolo]| alloggio, o, per dire più esattamente, aveva cambiato Tuccio di 1629 [Titolo]| non si possono copiare con esattezza, ma si debbono indovinare, 1630 [Titolo]| strada più breve; a lui sta d'esaudirci, se lo avremo meritato, 1631 [Titolo]| crepacuore, non essendo maggior esca al dolore che il vivere 1632 [Titolo]| da vicino. Dicono che non esce mai dal recinto del castello 1633 [Titolo]| Toscana.~- To' - aveva egli esclamato, udendo che il pittore era 1634 [Titolo]| Tuccio di Credi ha ragione! - esclamava, parlando ad intervalli, 1635 [Titolo]| che so far io?~- Meglio! - esclamavano i massari! - Eh via.~- Sì 1636 [Titolo]| i compagni di Spinello. Escludiamo, per altro, il povero Parri 1637 [Titolo]| una grande risoluzione. Escludo dal numero Parri della Quercia, 1638 [Titolo]| descritte nel poema sacro? Escono dal chiuso, ad una, a due, 1639 [Titolo]| più valenti discepoli d'Esculapio, che fossero allora in Arezzo.~- 1640 [Titolo]| responso, prima che gli escusse dal labbro. Messer Giovanni 1641 [Titolo]| eroi su questo grazioso esemplare. Noi dunque dicevamo....~ 1642 [Titolo]| pittura mancavano i grandi esemplari da proporre ai discepoli, 1643 [Titolo]| vecchia zia, che prendeva ad esercitare l'autorità inerente all' 1644 [Titolo]| ebbrezze! Quand'anche un occhio esercitato, e memore delle sue esercitazioni, 1645 [Titolo]| esercitato, e memore delle sue esercitazioni, scoprisse un lieve difetto, 1646 [Titolo]| improvvisate per da un esercito in aperta campagna, durano 1647 [Titolo]| silenzio, rinchiudersi nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci 1648 [Titolo]| fuoruscito, che dopo tanti anni d'esilio rivede finalmente la patria.~ 1649 [Titolo]| cuori, di due anime, di due esistenze. E quando ci si trova innamorati 1650 [Titolo]| nessuna perplessità, nessuna esitanza nell'animo; vanno diritti 1651 [Titolo]| te. -~Spinello tuttavia esitava.~- Bell'ardire! - esclamò 1652 [Titolo]| lo vinse; quel momento di esitazione gli era parso un secolo; 1653 [Titolo]| testolina l'amore che non poteva espandere nel seno del suo triste 1654 [Titolo]| incomodo. Le confidenti espansioni di due cuori innamorati 1655 [Titolo]| andò bravamente all'ultimo esperimento. Bisognava far onore agli 1656 [Titolo]| principio; ma, seguitando l'esplorazione, divenne triste senz'altro 1657 [Titolo]| speranza, erano efficacemente espressi in quei volti e in quelle 1658 [Titolo]| anzi, sulla varietà delle espressioni. Guardate Tuccio di Credi, 1659 [Titolo]| loro le forme in cui si esprime agli altri e si rappresenta 1660 [Titolo]| molto innanzi nel disegno, esprimendo col lapis rosso di Lamagna, 1661 [Titolo]| se non ti verrà fatto di esprimerlo con verità, allora soltanto 1662 [Titolo]| congratulazioni degli amici ci esprimono il loro animo e portano 1663 | essendosi 1664 [Titolo]| Pure negli occhi doveva essergliene rimasto abbastanza. E quando 1665 [Titolo]| rimpiccioliva improvvisamente dopo esserle stato vicino. Madonna Fiordalisa 1666 [Titolo]| fatto un bel sogno, e d'essermi svegliato nella più grande 1667 | esserti 1668 | est 1669 [Titolo]| li dispensa dal rimanere estatici. La sollecitudine s'inventa 1670 [Titolo]| terribile; messer Dardano estatico, beato di assistere ad un 1671 [Titolo]| distinzione tra la bellezza esterna e la bellezza interiore? 1672 [Titolo]| non avevano bisogno di più estesi particolari, e non ci badarono 1673 [Titolo]| pensare più che ad altro agli estinti; epperò si ascrisse alla 1674 [Titolo]| salire.~Quindi, invasato dall'estro, si pose a lavoro con ansia 1675 [Titolo]| e triste come tutti gli esuli, non ha potuto circondare 1676 [Titolo]| sentimento d'un gentile artefice, eternassero il loro amplesso nella radura 1677 [Titolo]| dimenticando ogni cosa e vivendo un'eternità nello spazio d'un'ora, un 1678 [Titolo]| fino a voi, e vi guasta l'euritmia del modello; di guisa che 1679 [Titolo]| pensava, vedendo lei, ad Eva appena nata, a Venere uscente 1680 [Titolo]| la protezione di san Luca evangelista, sì per render lode e grazie 1681 [Titolo]| averla anche il terzo degli evangelisti e il primo dei pittori cristiani. 1682 [Titolo]| partirò". Donde appariva evidente che Tuccio di Credi non 1683 [Titolo]| sicure al paragone d'adesso. Evidentemente, quelli erano i servi, i 1684 [Titolo]| penombra delle mie ricordanze: evocherò il caro fantasma che meglio 1685 [Titolo]| per chiasso, perchè tu ci fabbrichi subito un ragionamento. 1686 [Titolo]| occhi e dica: Domine salvum fac, come un santo eremita, 1687 [Titolo]| schianto; nasca a sua posta, e facciamola finita. Parliamo d'altro; 1688 [Titolo]| serve a nulla. -~E sia, facciamone dunque di meno.~ ~ ~ ~ 1689 | facciate 1690 [Titolo]| suo prediletto scolaro, facendogli costrurre il ponte nella 1691 | facendola 1692 | facessimo 1693 [Titolo]| fitto ii capo; - notarono facetamente i massari.~- Sì, messeri, 1694 [Titolo]| piglio tra il burbero e il faceto; - sebbene qualche volta 1695 [Titolo]| d'invenzioni, con tanta facilità che c'è nel mondo di credere 1696 [Titolo]| il coraggio. Natura non facit saltum, si è detto; anche 1697 [Titolo]| spiriti caritatevoli dei facoltosi aretini, aveva grandemente 1698 [Titolo]| onore.~- Maestro, e se mi fallisse la prova? Vorranno poi i 1699 [Titolo]| Il colpo gli era andato fallito. Ma egli promise a stesso 1700 [Titolo]| scolpite un'arte altrettanto falsa quanto leziosa, ma semplicemente 1701 [Titolo]| dei novatori, andava sulla falsariga dei Giotteschi, senza vedere 1702 [Titolo]| Sacrifichiamo agli dei falsi e bugiardi dell'uso comune, 1703 [Titolo]| discernere l'amore vero dal falso, l'accento della passione 1704 [Titolo]| Buontalenti, prendendolo famigliarmente per un braccio, ma accompagnandolo 1705 [Titolo]| umile ufficio di servitù familiare.~E bisognava vederlo, con 1706 | Fammi 1707 [Titolo]| gioie domestiche la mia fanciullezza. Son venuto su triste come 1708 [Titolo]| bisognava essere entrati fanciulli ai servizi di un vecchio 1709 [Titolo]| Giotto, e inclinato fin da fanciullo ad operare nel disegno tali 1710 [Titolo]| anima tutte le sue belle fantasie giovanili. Ora, voi sapete 1711 [Titolo]| Spinelli dava allora nel fantastico e nel truce. E si compiaceva, 1712 [Titolo]| non c'era che una vecchia fante, la quale bastava a tutto, 1713 [Titolo]| insomma, un servizio da fanti, non una scuola da pittori. 1714 [Titolo]| il Berna, di Siena, che farebbero a spartirsi il nostro Cristofano 1715 | farle 1716 | farli 1717 [Titolo]| lavoro è il più possente dei farmachi. Piangete una persona cara? 1718 [Titolo]| legarlo alla mia scuola e farmene un aiuto.~Indi, ad alta 1719 [Titolo]| colpa è stata vostra, dovete farvela perdonare, cercando di rinfrescar 1720 [Titolo]| dei fiumi, serpeggianti in fascia d'argento lunghesso le valli, 1721 [Titolo]| Spinelli viene da voi con un fascio di tocchi in penna. Bellissime 1722 [Titolo]| seguiva con attenta cura le fasi morali del suo compagno 1723 [Titolo]| un pezzo grosso, che era (fategli di berretta!) messer Lapo 1724 | Fatemi 1725 [Titolo]| IX.~ ~In mezzo a tante fatiche e trionfi dell'arte, non 1726 [Titolo]| messer Dardano, da quel faticoso mestiere di angelo custode, 1727 [Titolo]| popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti nella 1728 [Titolo]| coccodrilli egiziani, nelle ali i favolosi dragoni, che erano tanto 1729 [Titolo]| essi vengano, a qualunque fazione si ascrivano. Ed è forse 1730 [Titolo]| Pistoia. La città delle fazioni, anzi la culla, perchè lassù 1731 [Titolo]| più minute debbono essere fedelmente rese. Ora, vedete, padre 1732 [Titolo]| di gradasso, o da quelle fedine bionde, che lo facevano 1733 [Titolo]| commessa da un mercante de' Fei, che aveva molto a lodarsi 1734 [Titolo]| a mala pena ne ebbe il felicissimo annunzio, si partì da Arezzo, 1735 [Titolo]| castello Buontalenti, la ferì profondamente, più che non 1736 [Titolo]| avete ferita? Vigliacco! Ferire un donna!~- È il mio dritto; - 1737 [Titolo]| Illustri sventurati, anime ferite a morto nelle battaglie 1738 [Titolo]| mastro Jacopo non avesse ferito il suo cuore, ma piuttosto 1739 [Titolo]| Scusate, - gli disse fermandolo, - forse vi faccio una domanda 1740 [Titolo]| Passiamo, dunque, senza fermarci troppo sull'architettura 1741 [Titolo]| già perchè ella si fosse fermata a contarli, vi prego di 1742 [Titolo]| subitanee, da voltate e da fermate che dicevano esse sole un 1743 [Titolo]| atto di muoversi.~- No, fèrmati; essa non deve trovarti 1744 [Titolo]| curiosità, e non si era fermato a vederci altro di più grave.~- 1745 [Titolo]| rispondere a tutti coloro che lo fermavano per via, e da mandar giù 1746 [Titolo]| quando sono chiusi appuntino; fermentano da , si rinforzano in 1747 [Titolo]| sottili e smorte mancavano di fermezza; il mento sfuggiva senz' 1748 [Titolo]| per madonna Fiordalisa, e fermi . Del profilo fatto dal 1749 [Titolo]| era veduta in balla di due feroci che l'avevano amata; e uno 1750 [Titolo]| soggiogava con la sua stessa ferocia. Qualche volta le avvenne 1751 [Titolo]| mirava il carnefice. Il ferro, che doveva colpirla a mezzo 1752 [Titolo]| i cantori popolari, per festeggiare le nozze di madonna Fiordalisa 1753 [Titolo]| che non erano già fatte a festoncini come le ha dipinte o scolpite 1754 [Titolo]| precipizio, a risico di fiaccarsi il collo tutte quante.~I 1755 [Titolo]| amato di più. Ma quell'animo fiacco aveva avuto ribrezzo della 1756 [Titolo]| Parri della Quercia. - Vi fiammeggiano gli occhi.~- Lo credo io! - 1757 [Titolo]| di guisa che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino 1758 [Titolo]| ricadevano penzoloni sui fianchi.~La scena era troppo straziante. 1759 [Titolo]| dell'uovo e col latte del fico mescolati nei colori; del 1760 [Titolo]| grande ambizione ha travolti, fidenti giostratori che il mondo 1761 [Titolo]| contrapposto all'orrida fierezza del mostro, sembravano raffigurare 1762 [Titolo]| faccia sedere uno dei suoi figliuoli alla destra del padre nei 1763 [Titolo]| pari. Ma intanto... che figuraccia! Che cosa non si dirà dei 1764 [Titolo]| Un po' di caldo.~- Dovevo figurarmelo; - riprese Spinello. - Si 1765 [Titolo]| realtà di quelle che potreste figurarvi. Ella non aveva davanti 1766 [Titolo]| rifare di sana pianta le arti figurative e non far rimpiangere al 1767 [Titolo]| paragone, ma io mi son sempre figurato così i trionfatori romani, 1768 [Titolo]| davvero un ritratto. E mi figuravo anche come fosse andata 1769 [Titolo]| visto l'innamorato in una figurina di donna, e questo è anche 1770 [Titolo]| Arrossì da capo, e, con un fil di voce, così rispose a 1771 [Titolo]| tratto, lasciava scorgere due file di perle rilucenti. Divina 1772 [Titolo]| lungo. Quando ebbe finito di filosofare, alzò gli occhi, sempre 1773 [Titolo]| addormentarla con uno de' suoi filtri, scaturiti d'inferno, e 1774 [Titolo]| il suo pezzo d'intonaco finchè gli era fresco, che per 1775 [Titolo]| per due o tre ore alla finestra, con le braccia appoggiate 1776 [Titolo]| in ottobre! E sotto alle finestre della casa si affollavano 1777 [Titolo]| Dio volle, anche il pranzo finì; ed egli, accostandosi alla 1778 [Titolo]| voglio che pianga nessuno. Finiamola con gli strepiti! Volete 1779 [Titolo]| dove pare che ci sia il finimondo. E stamane, uno di questi 1780 [Titolo]| Dovendo guardarmi tanto, finirete col trovarmi brutta.~- Volete 1781 [Titolo]| facciano una stampita da non finirla più. E voi escite dalle 1782 [Titolo]| incominciato con San Michele; finirò col suo grande inimico. 1783 [Titolo]| pure si poteva dire che ne finisse mai uno. Messer Dardano 1784 [Titolo]| Come vedete, le commissioni fioccavano. E non erano solamente queste 1785 [Titolo]| mangiava e non beveva che a fior di labbra. Guardava Fiordalisa. 1786 [Titolo]| innamorato mezzo mondo della sua fiorente bellezza. Ma quantunque 1787 [Titolo]| pittura sentiva quella dei fiorentini. Ma fosse di Firenze o di 1788 [Titolo]| mia figliuola, con duemila fiorini del sole e tutto il resto 1789 [Titolo]| di custodirsi da . Il fiorire della bellezza era stato 1790 [Titolo]| molti anni in pace, e ci fioriva liberamente la gentilezza 1791 [Titolo]| scusa. Ti amo! ti amo! -~Un fiotto di sangue interruppe lo 1792 [Titolo]| aiuteranno a sopportare le fischiate. Perchè, badate, la vita 1793 [Titolo]| amore, gli occhi cupidamente fisi negli occhi, le braccia 1794 [Titolo]| segni, in cui egli aveva fissato il ricordo di madonna Fiordalisa, 1795 [Titolo]| non contrariarlo nella sua fissazione, si fece innanzi e rispose:~- 1796 [Titolo]| sul parapetto, e gli occhi fissi a guardare il sole, che 1797 [Titolo]| che lo riducessero ad una fitta rete, segnò lo stesso numero 1798 [Titolo]| palpebre. Dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il bianco delle 1799 [Titolo]| l'una e l'altra parevano fittizie, come se la vita che traspariva 1800 [Titolo]| lontananza, al luccicare dei fiumi, serpeggianti in fascia 1801 [Titolo]| altro. In quella faccia, fluita di mala voglia, c'era alcun 1802 [Titolo]| illusione d'esser cullati sul flutto, in un mare senza sponde, 1803 [Titolo]| testa, l'ha portata nel mio focolare e s'è acceso il suo fuoco 1804 [Titolo]| che gli uomini, dopo avere foggiato a loro immagine il Creatore, 1805 [Titolo]| a voi. Tremavo come una foglia, ve ne ricordate? E quando 1806 [Titolo]| poco. La mammola ascosa nel fogliame, a' piedi delle ripe, non 1807 [Titolo]| Chiacchiera lasciò passare quella folata di parole, indi rispose:~- 1808 [Titolo]| scappellotto.~Con tanta folla, e di un umore così benevolo 1809 [Titolo]| dalla sanità di mente alla follia.~E qual breve distanza altresì 1810 [Titolo]| dissimulare, e che la barba più folta non avrebbe potuto correggere. 1811 [Titolo]| e d'imbrèntini, ond'era folto il ciglione.~Poco stante 1812 [Titolo]| misteriosa che le collega e le fonde nel complesso armonico della 1813 [Titolo]| fin sotto le mura, ad una fonte detta allora dei Guinicelli, 1814 [Titolo]| al petto, interrogando le fonti della vita; da ultimo accostò 1815 [Titolo]| racchiudevano un'accusa formale, lo toccarono sul vivo.~- 1816 [Titolo]| escivano fuori in parole formate. Madonna Fiordalisa vedeva 1817 [Titolo]| la mano su d'un artista formato. -~E dentro di , mastro 1818 [Titolo]| guardato curiosamente ciò che formava l'argomento delle sue meraviglie. 1819 [Titolo]| Siete voi, che me li avete forniti. Erano quelli che si macinavano 1820 [Titolo]| povero padre urlava come un forsennato. Avvinghiatosi al corpo 1821 [Titolo]| risentite, nelle prominenze più forti, nella barba, secondo che 1822 [Titolo]| deboli difese, pari alle fortificazioni improvvisate per da 1823 [Titolo]| naufrago che ha tutto perduto, fortune e speranze, e che, dalla 1824 [Titolo]| nel riporre certe robe nel forziere di mia figlia, ha lasciato 1825 [Titolo]| additava i suoi figli, Parri e Forzore, in cui si raccoglievano 1826 [Titolo]| involontariamente alla lucciola, che nel fosco della notte vi brilla trasvolando 1827 [Titolo]| il palpito della sua luce fosforica.~Mastro Jacopo, una volta 1828 [Titolo]| ancora di da venire. E poi foss'anche avvenuto prima d'allora, 1829 [Titolo]| che si mette in campo la fotografia, la camera lucida e la camera 1830 [Titolo]| non vinta da timore, e la fralezza delle membra e la soavità 1831 [Titolo]| Fiordalisa coi loro rispetti, frammezzati da certe rifiorite, che 1832 [Titolo]| se non mette il capo alle frascheria della gioventù. -~A quella 1833 [Titolo]| cui la donna medita sulle frasi più insignificanti, e finisce 1834 [Titolo]| escivano di sotto ai lembi frastagliati del manto, si raccoglievano 1835 [Titolo]| Buontalenti erano accorsi al frastuono. Tra i primi era la Cia.~- 1836 [Titolo]| separato pur dianzi, con una fraterna stretta di mano.~- Ottimo 1837 [Titolo]| confermar la regola dei santo fraticello di Assisi.~Dopo i Marsupini 1838 [Titolo]| E senza aver fatto nel frattempo nulla che meriti di essere 1839 [Titolo]| Ghita si fece rossa come una fravola montanina.~- Padre mio... - 1840 [Titolo]| pittori non erano che una frazione degli scudai, rotellai, 1841 [Titolo]| egli, prima di morire, ha freddata la moglie; e in questo io 1842 [Titolo]| fin dai primi anni alle freddezze, ai mali trattamenti, alla 1843 [Titolo]| vostre nozze. -~Spinello fremeva dentro di dalla stizza. 1844 [Titolo]| incominciato a dare i battiti più frequenti dell'usato, ella si addestra 1845 [Titolo]| dicevano il vero, poichè la freschezza di una prima impressione 1846 [Titolo]| partiti dal fianco, senza fronzoli che dissimulassero le curve 1847 [Titolo]| nello spazio d'un'ora, un fruscio della frappa s'è udito tra 1848 [Titolo]| spaventati, quali già volti in fuga, quali inginocchiati per 1849 [Titolo]| rapidissimo, lo baciò in fronte e fuggì.~Il giovane innamorato rimase 1850 [Titolo]| rotoli tutte le dottrine dei fuggifatica; è sempre un errore di veduta, 1851 [Titolo]| qualche cosa che era per fuggirle in quel punto.~Spinello 1852 [Titolo]| tenterete cosa alcuna per fuggirmi.~- Che mi chiedete voi? - 1853 [Titolo]| padre che non tenterò di fuggirvi. -~Madonna Fiordalisa pianse 1854 [Titolo]| ella se ne accorgesse. Era fuggita, la misera donna, credendo 1855 [Titolo]| commiato da lui, gli era fuggito di mano. Ricordando l'accenno 1856 [Titolo]| trattenere quella vita che fuggiva; le sue grida disperate 1857 | fui 1858 | fuit 1859 [Titolo]| sotto quella vigoria di toni fuligginosi, l'olivastro delle carni 1860 [Titolo]| incontro al serpente, lo fulmina col gesto della mano destra, 1861 [Titolo]| vedeva cadere a terra come fulminato. Il povero Spinello aveva 1862 [Titolo]| allora sprigionata la virtù fulminatrice.~- Ah, finalmente! - gridò 1863 [Titolo]| vedono volentieri come il fumo negli occhi. Già, non è 1864 [Titolo]| aveva senz'altro una cera da funerale.~- Maestro, - diss'egli, - 1865 [Titolo]| credenza popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti 1866 [Titolo]| Battistero, San Giovanni Fuoricivitas, il palazzo del Podestà, 1867 [Titolo]| persuasione di avere amato il suo furibondo carnefice.~Così la bella 1868 [Titolo]| neanco. Erano su tutte le furie, e non ci vedevano lume.~- 1869 [Titolo]| facevano che accrescerne il furore, e fu necessario di trascinarlo 1870 [Titolo]| avveduto di qualche sguardo furtivo della sua bella vicina. 1871 [Titolo]| lavoro d'uno scolaro e poi gabellarlo per pittore! E non si fa 1872 [Titolo]| Non si direbbe l'arcangelo Gabriele! L'ho conosciuto ieri.... 1873 [Titolo]| mallevadore:~ ~Fingere me docuit Gaddus; componere plura~Apte pingendo 1874 [Titolo]| intonazione di colore meno gagliarda. Ciò che cresce in movimento 1875 [Titolo]| a contorni risentiti e gagliardi, l'inferiore timidamente 1876 [Titolo]| salvezza un amore antico e gagliardo. Il mondo vi ha composta 1877 [Titolo]| malinconici, mastro Jacopo era gaio per essi e per altre undici 1878 [Titolo]| sapeva anche mostrarsi galante. Ma già quando si ha un 1879 [Titolo]| tornano così moleste ad un galantuomo, quando ci ha l'anima oppressa.~ 1880 [Titolo]| crocchio, il degno seguace di Galeno, per vedere da vicino la 1881 [Titolo]| sole, salutavano lui molto garbatamente; ed egli rendeva il saluto, 1882 [Titolo]| tutti i vecchi montanini e garbato come tutti i contadini della 1883 [Titolo]| vedere nessuno di noi.~- Gatta ci cova! - sentenziò Cristofano 1884 [Titolo]| e non vogliono prender gatte a pelare. Amava l'arte sua 1885 [Titolo]| vane; quel che sentite, è gaudio consapevole, non illusione 1886 [Titolo]| grido di spavento, che gli gelò il sangue nelle vene. E 1887 [Titolo]| potere e terribili nelle ire gelose, amano e digrignano i denti; 1888 [Titolo]| Tuccio di Credi sentiva la gelosia, questa brutta sorella dell' 1889 [Titolo]| indietro il suo nemico, udì un gemito e vide Fiordalisa abbandonarsi 1890 [Titolo]| la cui virtù è frutto di generazione spontanea, non già conseguenza 1891 [Titolo]| cosa avviene dei liquori generosi, quando sono chiusi appuntino; 1892 [Titolo]| quello di Val di Chiana, è generoso, non traditore; vi una 1893 [Titolo]| più piccola immagine di genio nascente. Gli scolari di 1894 [Titolo]| nella estimazione delle genti, triste, ma operoso, anzi 1895 [Titolo]| giorno, baciò sulle gote la gentil Fiordalisa e la chiamò col 1896 [Titolo]| presso a lei alcune pietose gentildonne, che le avevano spruzzato 1897 [Titolo]| rimanere a bocca aperta tanti gentiluomi di Firenze e di Arezzo, 1898 [Titolo]| Non erano contadini, ma gentiluomini, come appariva dalle cappe 1899 [Titolo]| linee geometriche. Con la geometria fate una donna brutta, o 1900 [Titolo]| non è un composto di linee geometriche. Con la geometria fate una 1901 [Titolo]| queste novità del vostro gergo.~- Maestro, - entrò a dire 1902 [Titolo]| aveva fatta sua l'ideina germogliata nel cervello della sua Fiordalisa.~ 1903 [Titolo]| spedienti. O forse son io che getto sull'arte la colpa della 1904 [Titolo]| intendevano di passargli la gherminella, e gliene muovevano rimprovero.~ 1905 [Titolo]| Arezzo, se nol sapete, era ghibellina nell'anima.~Spinello Spinelli 1906 [Titolo]| la cui bianca veste e la ghirlanda di fiori dicevano chiaramente 1907 [Titolo]| suscitati da lui. "Chi muore giace e chi vive si pace." 1908 [Titolo]| egli verso il terrazzo, ove giaceva madonna Fiordalisa, col 1909 [Titolo]| una ardente preghiera, una giaculatoria mentale. Era la prima, di 1910 [Titolo]| fischiare all'orecchio le loro giaculatorie, anche quelle che non escivano 1911 [Titolo]| un pretesto per escire in giardino.~- Pronta a seguirmi?~- 1912 [Titolo]| che l'ama. Si narra d'un gigante, che combattè con Ercole, 1913 [Titolo]| punto.~Spinello si buttò ginocchioni davanti a lei e l'afferrò 1914 [Titolo]| Santo è più lebbroso di Giobbe. E quei massari degnissimi! 1915 [Titolo]| ambizione ha travolti, fidenti giostratori che il mondo ha abbandonati 1916 [Titolo]| andava sulla falsariga dei Giotteschi, senza vedere più in . 1917 [Titolo]| potesse ritrarre qualche giovamento lo spirito conturbato di 1918 [Titolo]| consiglia è d'uomo che vorrebbe giovare a' suoi simili.~- Messere, - 1919 [Titolo]| bevanda confortativa poteva giovarle più, dopo quella commozione 1920 [Titolo]| Buontalenti. A che le sarebbe giovato il gridare?~Messer Lapo 1921 [Titolo]| Speriamo che la nuova vita vi giovi, e le miti gioie domestiche 1922 [Titolo]| caratteri più burberi quando girano per caso al buon umore, 1923 [Titolo]| una volta in casa, non gli girasse nel manico, trovando, come 1924 [Titolo]| spesso al muro nerastro che girava torno torno alla villa. 1925 [Titolo]| all'abetella con parecchi giri di fune. Ma non gli venne 1926 [Titolo]| inseparabile di Spinello, nella sua gita a Firenze, e che proprio 1927 [Titolo]| luce del sole.~Nelle sue gite quotidiane al Poggiuolo ( 1928 [Titolo]| nessuno, spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte, 1929 [Titolo]| gridò Spinello, appena gittati sulla carta i contorni della 1930 [Titolo]| su cui tutti i giovani si gittavano animosi, sperando di avanzare 1931 [Titolo]| ingannato. Io richiamare quel Giuda? Ma se ciò fosse, ci sarebbe 1932 [Titolo]| ripigliava quell'altro. - Come giudicarne allora? Seccando l'intonaco, 1933 [Titolo]| simile infamia....~- Oh, giudicatene voi! Madonna Fiordalisa 1934 [Titolo]| Instabilità degli umani giudizi!~Animato da un po' di rabbia, 1935 [Titolo]| innesto sapiente, o d'arte giudiziosamente educatrice. E ci sono altresì 1936 [Titolo]| pretendete, osservatori giudiziosi della natura, che il dolore 1937 [Titolo]| era l'uomo. Buono e cauto, giudizioso e misurato in ogni cosa 1938 [Titolo]| vedevo così. Eravamo nel giugno dell'anno scorso. Benedetto 1939 [Titolo]| volta dei Bacci. Messer Giuliano Bacci aveva il patronato 1940 [Titolo]| risalire all'origine, o, se vi giunge, non trova nulla di chiaro. 1941 [Titolo]| in che condizione d'animo giungesse egli in quel giorno in città. 1942 [Titolo]| le donnicciuole non erano giunte di per a quella conclusione, 1943 [Titolo]| cartone fu rasciugato sulle giunture, lo stese al muro, incollandolo 1944 [Titolo]| Si intende, quando non giuocate a zara. -~Rimasti soli davanti 1945 [Titolo]| mondo s'innamora di questi giuocatori audacissimi, da qualunque 1946 [Titolo]| Montepulciano, e il Greco giura di non averlo annacquato. -~ 1947 [Titolo]| non vedrai che tenebre? Giuralo, perchè io muoia contenta. 1948 [Titolo]| Spinello, amico mio, non giurate la morte di nessuno. È la 1949 [Titolo]| domanderà nulla anzi tempo. Giuratemi soltanto che se io vi farò 1950 [Titolo]| aggiustata in quel modo. - Ho giurato di smettere i pennelli, 1951 [Titolo]| fermarsi sui legacci del vostro giustacore. Osservando il rapido trapasso 1952 [Titolo]| una serenità maravigliosa, giustificata dai primi effetti della 1953 [Titolo]| un tipo mobilissimo, che giustificava pienamente l'osservazione 1954 [Titolo]| cappella intitolata al gran giustiziere del cielo.~Lavorava, il 1955 [Titolo]| non vi piacevano i marrons glacés." Cara infanzia d'amore! 1956 [Titolo]| Madonne, quei Santi e quelle glorie d'angioli, che coprivano 1957 [Titolo]| rugiada in impercettibili gocce, e che (Dio mi perdoni, 1958 [Titolo]| rammaricarsi, e qualche goccia di sangue le apparve sugli 1959 [Titolo]| madonna Fiordalisa che non ci gode l'aria....~- Fiordalisa! - 1960 [Titolo]| banditosi dalla sua città per godersi il frutto del tradimento. 1961 [Titolo]| gli aveva soggiunto:~- Godete gli applausi; essi vi aiuteranno 1962 [Titolo]| consapevole, ma non gelosa, godeva di ammirare i fortunati 1963 [Titolo]| contenta, io mi contento e godo. Non metto che una condizione 1964 [Titolo]| duri; gli atteggiamenti goffi; le pieghe così trite, che 1965 [Titolo]| sulla seggiola, appoggiò i gomiti alla spalliera, nascondendo 1966 [Titolo]| carnicci, o rosso d'uovo, o gomma, o draganti, come fanno 1967 [Titolo]| riflesso cristallino, mentre gorgogliavano intorno alle pile del suo 1968 [Titolo]| spense nel sangue che le gorgogliò sulle labbra, e la testa 1969 [Titolo]| acque, fin dal tempo dei Goti, che avevano guasti i condotti 1970 [Titolo]| affanna ancora a chiamar gotico, laddove esso apparisce 1971 [Titolo]| quale bastava a tutto, e a governare la casa e ad accompagnare 1972 [Titolo]| in Arezzo, che allora si governava da medesima, col consiglio 1973 [Titolo]| concittadini. I sessanta che governavano Arezzo, saputo del suo arrivo, 1974 [Titolo]| che gli davano un'aria di gradasso, o da quelle fedine bionde, 1975 [Titolo]| arte ha dovuto andare per gradi.~Per contro, se i pittori 1976 [Titolo]| trèspolo, e si assise sul gradino più basso nell'atteggiamento 1977 [Titolo]| stendevano nello spasimo e graffiavano l'aria. Era alcun che di 1978 [Titolo]| basso, e fa passare una grama vita alle persone che vivono 1979 [Titolo]| magniloquenza romana le loro forme grammaticali più snelle e più efficaci 1980 [Titolo]| te. Scioglierò anch'io, gramo poeta, il mio inno alla 1981 [Titolo]| che aveva ad essere il granaio del Comune.~Rimasto alcuni 1982 [Titolo]| del maestro, maneggiavo la granata, secondo il bisogno, e molto 1983 [Titolo]| visitatori avessero preso un granchio e fossero andati da lui, 1984 [Titolo]| concetto di quella storia grandiosa, se Michele fosse stato 1985 [Titolo]| a vedersi, per la quieta grandiosità delle sue vie, come per 1986 [Titolo]| tempi, anche i popolani grassi vivevano semplicemente. 1987 [Titolo]| curiosità, e rinnovarne la grata sensazione. Ma invano; l' 1988 [Titolo]| a riporre. Finito il suo graticolato, mise un pezzo di carbone 1989 [Titolo]| perdete il vostro tempo a grattarvi le ginocchia. Si intende, 1990 [Titolo]| peggio; c'era il segno di una gravissima ingiuria, o d'una terribile 1991 [Titolo]| capriole? Il re David, uomo gravissimo pel suo tempo e per la sua 1992 [Titolo]| Perciò, immaginate con quanti graziosi artifizi madonna Fiordalisa 1993 [Titolo]| così della vecchia maniera greca, come della nuova di Giotto, 1994 [Titolo]| le dita i lembi del suo grembiule.~- Veniamo alle corte, poichè 1995 [Titolo]| degli elci.~ presso, nel greto della Brana, il nostro pittore 1996 [Titolo]| quello di prima. - Andiamo, gridai, turbato da quella notizia.~- 1997 [Titolo]| avanti con impeto disperato, gridando:~- Mia figlia! mia, figlia! -~ 1998 [Titolo]| arancione e il violetto, il gridellino e il pavonazzo; - rispondeva 1999 [Titolo]| concittadini avrebbero levato il grillo dal buco, la mattina dell' 2000 [Titolo]| ragionamento non faceva neppure una grinza.~Spinello si portò tanto 2001 [Titolo]| Ma, veduto il sangue che grondava dal costato, si era affrettata 2002 [Titolo]| spallucce, aveva risposto:~- Che grullerie! Basta che il primo venuto 2003 [Titolo]| Jacopo. - Perchè mi state grulli e confusi? - Vedi un po',


1561-autor | avamb-compe | compi-dolen | dolev-grull | guada-macch | macin-patit | pativ-rende | rendo-scuda | scudi-tazza | tedes-zuppa

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License