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Ernesto Ragazzoni Buchi nella sabbia e pagine invisibili IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
Parte
1506 Artic| pur, et son âme reposée le convie à rester là, car un charme 1507 Prose| miracoloso – gridavano tutti i convitati.~– Superbo! – dicevano i 1508 Artic| echeggia tra le montagne a convocare gli highlanders, e si vedono 1509 Artic| ignoti, lo strepito del convoglio ripercosso un attimo dalle 1510 Poes| beefsteaks;~e col comodo di Cook,~o di Chiari, e d'uno chèque,~ 1511 Prose| è uno di quelli che la coperta se la vuole tutta per sé, 1512 Artic| che seguono la ipotetica copertina non si contano,... ed è 1513 Prose| carta, ma nella sala, – coperto di fango da capo a piedi, 1514 Prose| stata fatta ancora alcuna copia? – domandò egli studiandolo 1515 Prose| ad un tavolo a parte, a copiare alcuni documenti. Il fuoco 1516 Prose| saremo noi eternamente copisti? Urna senza ceneri, quanto 1517 PoesG| allontana~Le distanze si coprono d'un vel;~E fra le pieghe 1518 Poes| per fare capitomboli e còr pomi.~ ~Oberon sarà presso, 1519 Artic| tuoi figlioli robusti e coraggiosi. Mentre le corone si spezzano, 1520 Poes| fiori erano rigidi~petali di corallo,~e il sol parea, tra gli 1521 Artic| pallidi riflessi di sole sopra corazze di soldati che si allontanano, – 1522 Poes| urli, in scandali...~Si corbella? Nel pattume~dove il mondo 1523 Poes| come la mulinavo!)~brava corbelleria,~fo' punto, e vi son schiavo.~ 1524 Artic| altrettali e molte bellissime corbellerie consimili. Sciagurati!~Non 1525 PoesG| di quattr'anni che non mi corco nudo!~ ~RE CARLO (senza 1526 Prose| guariranno con un giro di corda intorno al collo! – Hanno 1527 1| dondola, folleggia~fra le corde, che dà al vento~quel lamento!~ 1528 Prose| ha resi eterni i nomi di Cordelia e di Giulietta, Dante quello 1529 Artic| altri hanno intorno un cordoncino d'edera, altri – ceppi di 1530 1| Psiche, la strinsi al mio core~e vinsi i suoi dubbi con 1531 PoesG| non vedo con me sta,~Si corica con me, con me si giace,~ 1532 PoesG| cane abbaia~Ed io stanco mi corico sul suol.~ ~Ma sovra gli 1533 Artic| foglie... Una invisibile cornamusa suona, in lontananza, una 1534 Prose| mezzaluna in capo, – l'uno dei corni basso sulla fronte, l'altro 1535 Prose| galleria del castello: una cornice tarlata, un busto d'uomo, 1536 Poes| siano volte in alto~e le corolle sboccino sotterra...~Di 1537 Artic| e coraggiosi. Mentre le corone si spezzano, gli stemmi 1538 Prose| non ne trovano piú qui, corrano in città, sveglino qualche 1539 Prose| sciabole, di giberne, di corregge di fucili. Alcuni carriaggi, 1540 Prose| quindici, venti soldati passano correndo – Un sergente colle spalline 1541 Prose| le zampe al fuoco con una corrente gelata nella schiena.~massena 1542 PoesG| terribili ed enormi,~Che correste la terra, piú fulgidi del 1543 Poes| uomo era Werther dabbene e corretto;~e mai non avrebbe (per 1544 Artic| treno del Regno Unito e corriamo ad una dozzina di ore di 1545 Prose| palazzo, dove staffette, corrieri, ufficiali d'ordinanza attendono 1546 Poes| che piú mi piace inseguo,~corro pianure e vertici,~mi ascondo 1547 Poes| tiepida sia,~e per lei la corrò sulla falda~dei vulcani;... 1548 Artic| umane genti affaticate, corrose al tarlo del malor civile» 1549 Artic| provenire che da un organismo corrotto, e l'azione deleteria che 1550 Artic| cela ipocritamente.~Tale corruzione non può provenire che da 1551 Prose| d'infanzia, un'abitudine côrsa in lui persistente e che 1552 Poes| quanti Aldebarani in lor corso~mulinano i cieli, ed Orioni!)~ ~ 1553 Poes| camiciotto,~ ~quei color delle cortecce,~color terra, umili eroi.~ 1554 Artic| segati; alcuni, sulla loro corteccia, liscia o rugosa, hanno 1555 Artic| e si lascia volentieri corteggiare dai gelsomini rampicanti 1556 Artic| di un giardino incantato. Corteggiatele tutte, le idee, non sposatene 1557 Artic| suoi due ospiti garbati e cortesi, niente affatto diversi 1558 Prose| Se Bonaparte viene alle cortesie è segno che La Tour è preso 1559 Poes| gradini e portici~per entro cortici~di pietra e attorti ci~fanno 1560 Prose| ingresso, negli atrii, nel cortile, né cavalli, né furgoni, 1561 Prose| Vedere! credere! amare! Le cortine del nostro letto fremono 1562 Prose| trova il mezzo di tagliar corto alle discussioni si verrà 1563 Poes| ale! Edgardo Poe~canta il Corvo, Giusti snocciola~strofe 1564 Artic| dato numero d'automi e le coscienze ed i cervelli piú facilmente 1565 | Così 1566 Artic| chiuse sull'orlo dei boschi cospirano e pare meditino un agguato, 1567 Prose| Millesimo, a Ceva, alla Cosseria, a Mondoví; Alba, in un 1568 Prose| C'era un gran turco di Costantinopoli. Egli non poteva impedirsi 1569 Artic| ai confini del lago di Costanza.~Gruppi d'alberi riflessi 1570 Artic| cascate, di brughiere, di coste tormentate e di isole – 1571 PoesG| una lancia!~ ~I guerrieri costernati fissano l'occhio al suolo 1572 Artic| paesi dove il cannibalismo costituisce la sola industria nazionale 1573 Poes| non pensare~quello che ti costò.~Dentro, del commestibile~ 1574 Poes| addentino i piú ingenui,~e costor non meno strenui~si divorin 1575 Poes| monache in un chiostro;~culi costretti ai luoghi ignoti e soli~ 1576 Artic| on. Crespi, una massiccia costruzione moresca, – vasto blocco 1577 Prose| quarant'anni era una di quelle costruzioni, indecifrabile miscuglio 1578 Poes| botoli~è un'offesa al buon costume!~Sognar quando ognuno dorme!~ 1579 Artic| lavora il ferro, la lana, il cotone, la pietra; ha una flotta 1580 Poes| in che modo si prese la cotta?~La vide una volta spartir 1581 Poes| sole~dev'essere sudato, e cotto allesso~come l'umana prole.~ 1582 PoesG| fratelli! e anche per noi~covan lassú, tremando verga a 1583 Artic| germi delle epidemie, per covare il fermento nel solco, per 1584 Poes| bene fo' a raccorlo,~che vi covate un malumor nel tuorlo?~ ~ 1585 Artic| ed un altro inglese, il Cowper, cosí proclamava la sua 1586 PoesG| urto dei cavalli,~E fra il cozzar dei brandi delle battaglie 1587 Poes| cric,~jeri, in breve farà crac...~in cravatta bianca e 1588 Prose| delle sillabe che dei vecchi cranii ammonticchiati sul sentiero. 1589 Prose| granata trasforma in un cratere in eruzione la terra che 1590 Poes| come un lago al fondo d'un cratère.~Il sole non v'esilia che 1591 Artic| sul mercato ci perdono o creano guai.~Quante idee – diventate 1592 Poes| non t'invidio:~chi mi ha creata è il sol.~ 1593 PoesG| Non imprecare contro al Creatore,~Ma china il capo rassegnata 1594 Prose| Intorno alla nostra vita la creazione sogna. Mille esseri sconosciuti 1595 Artic| caso, tra le ultime mie creazioni... rimaste al loro stato 1596 Prose| latte! ... Ma bisogna che lo credano, bisogna che le immaginazioni 1597 Artic| dal delirio immaginativo, credendosi perseguitata dagli sguardi 1598 Prose| di che giustificare tale credenza.~Le camere erano grandissime 1599 Artic| proprie tradizioni, le proprie credenze.~Quando, sotto Edoardo VI, 1600 Poes| nostra lampada d'amore)~ ~crederà di trovarsi sulla soglia~ 1601 Artic| tu con l'altro mondo, lo credereste forse un rozzo popolo imbambolato 1602 Prose| unito agli elementi, come lo credevano gli antichi? Si è egli involato 1603 PoesG| infingarda~Non mi vuol piú far credito di un colpo d'alabarda.~ 1604 Prose| tutta per sé, e se gli altri crepano di freddo, tanto peggio! 1605 Poes| contrada avara~benvenuto a crepar qui.~Vien! L'Europa qui 1606 Artic| ragni luminosi.~Le legne crepitano nel fumo azzurrigno, in 1607 Prose| come a Mondoví (Nell'ombra crepuscolare che scende, corsa da brividi 1608 1| di suoni, in un giocondo~crescendo si confondono e si fondono!~ 1609 PoesG| senza badare ai mormorii crescenti della folla, e continuando 1610 Poes| a staia~vi s'occultava a crescer di valore~con tanto amor, 1611 Prose| dei Pescara una fanciulla cresceva accanto al conte Orazio 1612 Poes| Menelik;~ma l'Italia che fe' cric,~jeri, in breve farà crac...~ 1613 PoesG| ordin lungo, i serti al crin, le braccia~Levate al cielo.~ 1614 Poes| si tolga al sole~in una cripta, a un labirinto in fondo;~ 1615 Poes| vergini;~gli ospedali sono in crisi,~già scompaion certi avvisi~ 1616 Poes| mammifero.~Candido, il piano par cristal di rocca.~Ed io m'allungo 1617 Poes| pizzo~sovra gli orli del cristallo.~ ~O nel tino bolla, o esulti~ 1618 Prose| un piedestallo, e le lodi cristiane lo chiamano poeticamente: 1619 Artic| umano, e ragionando con soli criteri artistici possiamo noi altrettanto 1620 Poes| fuori, a dispetto della critica,~senza affatto occuparsi 1621 Artic| a noi, se è mille volte criticabile dal punto di vista artistico 1622 Prose| conoscevo le piú piccole croci, tutte le colonne, tutte 1623 Artic| maestre o inchiodati sui crocicchi, no, vien fatto di dire 1624 Artic| con nuova forma le antiche cronache per trarne volumi che sfidano 1625 Artic| mezz'ore, ai quarti. Il mio cronometro ritarda 65 minuti sull'ora 1626 Poes| Ungarico~d'ora innanzi nuda e cruda~si dirà soltanto Buda,~perché 1627 Prose| nervose quando i sensi sono crudelmente viventi e svegli, e le facoltà 1628 PoesG| Byvar~ ~Cual de vos otros, amigos,~Ira 1629 Prose| zucchero?~vedel No, mancano i cucchiaini.~angereau E Bonaparte vuole 1630 Poes| grandorienti;~c'è chi taglia e cuce brache,~chi leoni addestra 1631 PoesG| foschi!~Abbian la notte i cuculi e le talpe;~A me la luce, 1632 Artic| delle pipe, servotte in cuffie e cogli zoccoli e dalle 1633 Poes| dunque, culi d'Orta, i cieli!~Cularelli innocenti degli asili,~immensi 1634 Poes| come il dolore umano,~io cullo nei miei vortici,~la perla 1635 Artic| accompagna, in basso, il culmine aguzzo del campanile che 1636 Artic| truci cose: la strage di Culoden, l'assassinio di Banquo... 1637 Artic| rives à la fois sauvages et cultivées: le monde que le voyageur 1638 Artic| vicissitudini commoventi di una cuoca innamorata di un poeta futurista 1639 Poes| mentre lento sui tizzoni~cuoce il lor desinaruzzo~i pacifici 1640 Artic| palpitare le portinaie e le cuoche!~Uno squillo impertinente 1641 Prose| gran sciabola a fodero di cuoio che gli batte bassa sui 1642 Artic| acqua le è mancata! Vi sono cuori che somigliano a questo 1643 Prose| strana immobilità ed una cupa inazione parevano averlo 1644 Artic| come echi sotto una grande cupola vuota, ed era come se chiamandosi 1645 Prose| C'era il signor Gaudenzio Cupoleri di Novara. Egli spiegò il 1646 Prose| solitudine del luogo, e non curandomi d'altro, proprio come gli 1647 Artic| giorno, abbandonato alle cure di un pilota novizio e dilettante, 1648 Prose| eccessivamente alto, fatto a volta e curiosamente solcato da ornamenti i piú 1649 Prose| ogni classe si aggruppano curiosando, attendendo, interrogando 1650 Prose| Dinanzi al quartier generale i curiosi levano ora alti stupori 1651 Prose| tombe. Soddisfatta la mia curiosità, mi mettevo a passeggiare 1652 PoesG| gli anni e i triboli ci curvano le spalle,~I nostri paladini 1653 Artic| veramente son esse le pareti che custodiscono la pace dalle tempeste del 1654 | da' 1655 Poes| ricevuto nei salotti,~tra le dame, come un re.~ ~Non a questi 1656 Prose| qualche cosa – ripeté Maria, dando alla sua voce un'inflessione 1657 Prose| rispondere come il principe di Danimarca: parole! parole! parole!... 1658 Artic| guerra e di colpi di mano dannunziani, di emissioni cartacee e 1659 Prose| Cordelia e di Giulietta, Dante quello di Beatrice, Goethe 1660 Artic| fiocchi che siam presti a far danzar?»; e ognuno faceva di se 1661 Prose| non sono solo ad Alba, ma dappertutto in casa vostra! ... Non 1662 Poes| fiori hanno, e superba,~e daran frutto, senza ciarle, egregio.~ 1663 Prose| mormorò il conte.~– Che cosa darei per averne uno simile! – 1664 Prose| Angereau! (stupefatto). Mi dareste voi la strabiliante notizia 1665 Artic| di monte, non mancherò di darmela... alle medesime. Piuttosto, 1666 Artic| salute letteraria e non sanno darsi pace – poveretti! – perché 1667 Artic| le fiere figure di donna: Darthala, Acletha, Utha, Brassaris 1668 Artic| viaggio. Mi limiterò per darvi un saggio dello stile, a 1669 Artic| come una volta, da certa data cucina; rivedo il solito 1670 Artic| gloriose università che datano da secoli. È il paese delle 1671 Artic| spegnere un'individualità come dati gas mefitici hanno il potere 1672 Poes| Assab;~col cammello, con il dattero~e la tanto celebrata~adamonia 1673 Prose| da L'ultima Dea~ ~ ~I.~ ~Il castello che 1674 Poes| illusïone.~– che proprio mai debba spuntare il sole~del giorno 1675 Prose| caduti sui nostri campi debbano chiedermi conto del loro 1676 Prose| Le razioni per Joubert debbono essere state 1500!~berthier 1677 Artic| burocrazia e ridotti a pagar la decima e a servir da vassalli a 1678 Artic| violetto, le tinte schiette e decise alla cui luce quel bigio 1679 Prose| 000 per tentare un'azione decisiva... Poi, perché il re di 1680 Prose| fatto per le azioni rapide e decisive... La rivoluzione su cui 1681 Prose| Questi repubblicani che declamano, che banchettano, che imbrattano 1682 Poes| lento~perché già l'estate~declina, ed il vento~le rose ha 1683 Artic| la vita moderna viene a decomporsi qui: il commercio, la finanza, 1684 Artic| al berretto; i Campbell, decorati di mirto; i Mac Donald, 1685 Prose| impossibile l'arrivarvi; le decorazioni erano ricche, ma cadenti, 1686 Artic| surrogano il valore e il decoro, che non hanno, coll'altezzosità, 1687 Poes| tumido,~proclama che non c'è decotto~che valga un Empireo in 1688 Artic| vent'anni e qui morí, vi dedicò un interessante libro, pieno 1689 Prose| severi, continui e pesanti, e dedito anima e corpo alla piú intensa 1690 Artic| le manifestazioni della deferenza, della stima, del rispetto 1691 Artic| metta io a tentarne una piú definita pittura?~Intanto, per la 1692 Prose| abbassando la voce – è stato definito diversamente da un migliaio 1693 PoesG| nella bara~Due becchini deformi:~La notte è chiara~Dormi~ 1694 Poes| Ad una vecchia bottiglia defunta molti anni fa~ ~Sorgi, spirito! 1695 Poes| mattin~il suo requie al defunto, e lo consoli~in chiave 1696 Poes| crocchi chic,~se la ridon dei Degiàc~e dei Ras di Menelik;~ma 1697 Artic| illusione di esserne veramente degni.~ ~Alla scialba e timida 1698 Prose| scattando, fuori di sé) ... Sia degradato e fucilato!... Un luogotenente!... 1699 Artic| organismo corrotto, e l'azione deleteria che la burocrazia esercita 1700 Artic| maggior espressione tutta la delicata poesia, tutto l'intimo sentimento 1701 Prose| contraria alla lealtà ed alla delicatezza dei suoi principii...». 1702 Artic| quindi i piú sensibili, i piú delicati, i piú facili a soffrire 1703 Artic| C'est vraiment un lieu délicieux ce lac d'Orta», scrisse 1704 Prose| il giglio pensa ai suoi delitti, la perla è notte, la neve 1705 Artic| miasmi di stricnina, Il delitto della principessa tatuata, 1706 Prose| anima accanto alla sua, deliziandosi al timbro musicale della 1707 Artic| in una strofa della sua deliziosa lirica By the fireside ( 1708 Prose| incalcolabile di corna verdi.~C'era Delphinus Poliglotti. Egli ci disse 1709 Prose| cambiano e scompaiono. Ora demonii colle corna, ora angeli, 1710 1| notte d'affanno.~Oh! quale demonio mi fe' qui cader?~Or sí 1711 Prose| suo sgomento e della sua demoralizzazione... Quanti prigionieri fuggiti 1712 PoesG| BOEMONDO~Re Carlo, sono senza denari: questo è il guaio!~Oggi 1713 Artic| la riduzione allo stesso denominatore di ogni individualità, al 1714 Poes| d'erbe calde,~digerito vi depon.~ ~Sono cose che succedono.~ 1715 Artic| effetto di un ricovero per deportati in Siberia, né fuori l'anima 1716 Artic| tu! – Sei venuto per il deputato? – Son pure i begli anni 1717 Artic| di miseria, di dolore, di derrate care, di carbone prezioso, 1718 Artic| rozzo popolo imbambolato di dervish indolenti? Niente affatto! 1719 Artic| e prosegue: «A l'entour des rives à la fois sauvages 1720 Prose| Il commissario di guerra Descamps parta per Ceva, dove veglierà 1721 Artic| che nella orchestra ci ha descritta tutta la natura, e il monte 1722 Artic| interessante libro, pieno di descrizioni pittoresche, di rare notizie 1723 Poes| ignoti e soli~all'ombra dei deserti muriccioli.~ ~Culi che conoscete 1724 Poes| sui tizzoni~cuoce il lor desinaruzzo~i pacifici lapponi~bevon 1725 Poes| Culi randagi, che un desio ribelle~spinge talora a 1726 Poes| arse giammai dentro~quel desir di schiavitú~che per essi 1727 PoesG| sussurri.~ ~Ghermite il mio desire per le chiome,~Che si trasforma 1728 Artic| alla fine rassegnarvi e desistere da ogni impresa.~ ~Cosí, 1729 Artic| campagna di Russia, la neve desolata calpestata dalla guerra, 1730 PoesG| ancora:~Presso al tuo letto desolato e muto~Ad aspettar l'aurora:~ 1731 Artic| quando si evoca la nuda desolazione delle soffitte, e degli 1732 Artic| nostalgia, le cose distanti si dessero l'intesa per un comune raccoglimento: « 1733 PoesG| passato, vieni,~Vieni a destar le tombe col tuo raggio~ 1734 PoesG| sembiante.~Oh! quand'anche mi deste l'oro di Salomone,~Io torno 1735 Prose| generale.~Coloro che sognano desti, hanno la conoscenza di 1736 Poes| Ah, ben m'è il barbaro~destin, cocciuto!~Ma piú mi secco~ 1737 Artic| le virtú, le linfe, cosí, destinati ad una efflorescenza gloriosa 1738 PoesG| Avanti, avanti, o saurio destrier della canzone~CARDUCCI~ ~ 1739 Artic| essenziale, il vostro bravo detective, tenuto in iscacco fino 1740 Prose| era mai stata capace di determinare in quale località lontana 1741 Artic| una parte si sviluppa a detrimento dell'altra. Le due Basilee 1742 Poes| che si fa nera!~ ~Con che, detta la mia,~(come la mulinavo!)~ 1743 Prose| quasi che stesse a lui il dettare patti. Egli si è messo a 1744 Poes| cani, noi siam bestie~cosí dette ragionevoli,~e quest'utili 1745 Prose| trovato che il solito Te Deum è stato troppe volte profanato 1746 Prose| Fossano; dicono di chiese devastate, di cascinali rovinati, 1747 Prose| Parigi ventun bandiere. Tu devi ritornare con lui, intendi?... 1748 Artic| voti che emana da un cuore devoto alla tua felicità. Possano 1749 Artic| Gregor, col pino di Roderic Dhu; i Gordon, coll'edera; i 1750 PoesG| Così ratti fuggimmo il dì della battaglia,~Che più 1751 Poes| troverò che qualch'Etna mi dia?~ ~E trovarle saprò, non 1752 Poes| E bevono, bevono, e i diacci~sommersi fantasmi degli 1753 Poes| sembra una sala~da ballo. – Diafane~garze, e vederle~come bengala!~ ~ 1754 Artic| il linguaggio è ancora il dialetto gaelico; le tradizioni dell' 1755 Artic| tranquille a messa. Si intendono dialoghi e freddure di questo genere:~– 1756 Artic| trippa magnifica. Ti va?~– Diamine! Non c'è nulla come la trippa 1757 1| campane!~e cantarsi per dïana~(accentando il métro – l' 1758 Artic| di persone amiche che vi diano il benvenuto.~Un benessere 1759 Artic| discende per Orta!» Sono le diatribe elettorali che hanno cosí 1760 Prose| E noi? – Succederanno diavolerie come a Mondoví (Nell'ombra 1761 Poes| pizzicagnolo~bastò già a farti pago~dicendoti: – Chicago,~ottima, un pranzo 1762 Prose| paura corrono le piú strane dicerie.~ ~– Se non viene subito 1763 Prose| convitati.~– Superbo! – dicevano i servitori.~– Oh! Ah! Eh! – 1764 Prose| ascoltare un rapporto... Voi dicevate, dunque, il caporale Urgel 1765 Artic| personalmente, ma per una storia – e diciamo pure la Storia – ci vuol 1766 Artic| Carlyle, di Walter Scott. Diciamolo finalmente, che tanto la 1767 Artic| dei racconti di Natale di Dickens? Gli inverni delle novelle 1768 Poes| parlerò del davanti e del didietro.~– Lettor, se non ti piace, 1769 Prose| ucciso o ferito piú di diecimila uomini».~ ~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ~ ~« 1770 PoesG| di balestre~Sapranno ben difendere quella fortezza alpestre.~ 1771 Prose| a tradimento, mentre si difendono coll'altra, o come il Parto 1772 Artic| quello che anzitutto ha fatto difetto al presente inverno è «il 1773 Prose| accettate, l'attacco non sarà differito un istante. (Si allontana 1774 Prose| Essi non avranno mancato di diffondere la voce che noi abbiamo 1775 Prose| folla, per varie voci, si diffondono le impressioni: – Eccone 1776 Prose| in tutto il Piemonte ha diffuso la fulminea conquista. In 1777 Poes| tra ciuffi d'erbe calde,~digerito vi depon.~ ~Sono cose che 1778 Poes| tanto celebrata~adamonia digitata,~che sarebbe il baobab.~ ~ 1779 Poes| po' meno all'uomo accoliti~digrignaste meglio i denti~come spesso 1780 Poes| una smania~prepotente mi dilania,~ed invan da piú stagioni~ 1781 Prose| Smascheriamo senz'altro i dilapidatori. Bisogna che l'esercito 1782 Artic| lo toccano di un riflesso dileguano, le cancellate hanno l'aria 1783 Poes| come il primo dí;~o nuvola, dileguati,~l'aurora comparí.~ ~ ~La 1784 Poes| vertici,~mi ascondo e mi dileguo,~e se talor nell'anfora~ 1785 Poes| leggere il messale,~o mia diletta, nelle tue pupille.~ 1786 PoesG| posso riposare.~A me più non dilettano la guerra e la rapina;~Sono 1787 Artic| che tuttavia continuo a dilettarmi a figurare. Afferro anche, 1788 Poes| vacca guarda: uno dei gran diletti~dei bravi ruminanti,~e possono 1789 Artic| ancora al buon tempo delle diligenze, al tempo in cui, le vigilie 1790 Artic| giocondità della vendemmia si dilungava. Tra i pallori del novembre 1791 Poes| fascino si toglie~ ~non si dilungherà senza un sospiro.~ 1792 Artic| ultra violetti, la quarta dimensione, la telepatia, l'estrinsecazione 1793 Artic| Una villa chiusa, come dimenticata nello squallore di un giardino 1794 Artic| scene umili, sui panorami dimenticati. È solo a questo patto che 1795 Poes| dagli uomini,~che il mar dimenticò.~ 1796 Artic| dalle tempeste del mondo, le dimore fide del riposo e del silenzio.~ 1797 Artic| colera, I divoratori di dinamite, Il cadavere sott'aceto, 1798 Poes| rosica cirrosi~il fegato e dintorni m'abbia rosi,~come cirrosi 1799 Prose| il conte Capricornutti.~– Dios guarda! – mormorò don Semaforos 1800 Poes| voi la timida massaia~si dipartiva quasi con terrore,~e giú 1801 Artic| sa piú dove sia e da cui dipendono la vita di due duchesse, 1802 Prose| non il tavolo verde della diplomazia... È un colpo di testa...~ 1803 Poes| ridiventan tutte sane~e a un dipresso vergini;~gli ospedali sono 1804 Poes| prendo – due! – e, senza dir di piú,~sode vi porto alla 1805 Poes| innanzi nuda e cruda~si dirà soltanto Buda,~perché il 1806 Prose| sottile le «voci» che si diradano, si appartano, se ne vanno, 1807 Artic| la casa.~Ed essa viene a dirci che noi troppo sperperiamo 1808 Poes| treni in corsa, specie se diretti.~Ma un po' per uno: se ci 1809 Poes| per guardare il treno,~il diretto che passa all'11 ore;~perché, 1810 Artic| sprigionato in gas avrebbe tutti i diritti di andar conosciuto sotto 1811 Poes| pelo)~e vi chiamate – a dirlo chiaro – uova;~teste spiccate 1812 Prose| dei Nasi.~– E potete voi dirmi, – domandò egli – qual sia 1813 Artic| ne pensereste, tanto per dirne una, di un naturalista ( 1814 Artic| che un giorno si mette dirottamente a piangere... alla presenza 1815 1| glacial della notte,~ruinando dirotte~a botte su botte,~raccontan 1816 PoesG| superbamente dal suo picco dirupato.~ 1817 Poes| all'uom civile.....~Ho da dirvelo? una smania~prepotente mi 1818 Poes| ed uomini io tratto,~e so dirvi in modo esatto~quale o no 1819 Poes| Anticoli~che per i vicoli~ci disarticoli~e schiacci un tram,~o per 1820 Poes| delle oscure cause di tanti disastri ferroviari...~ ~Dal muro 1821 Artic| Orta-Miasino! Orta Novarese! Chi discende per Orta!» Sono le diatribe 1822 Artic| fireside (accanto al fuoco). Un discendente degli Stuart, che qui visse 1823 Artic| rimasta la Scozia. Fra i discendenti dei gaeli, rimasti nel paese 1824 Prose| quattro gradini da salire o da discendere. Poi le suddivisioni laterali 1825 PoesG| cavalli.~Di là tre sotterranei discendono alle valli,~Che vanno, il 1826 Prose| provvisto di sufficiente discernimento per giudicare di ciò che 1827 1| notte dell'anno,~che sono disceso per questo sentier,~portando 1828 Poes| errante, e in grembo – le si disciolse in spire.~ 1829 Prose| sessantamila austro-sardi disciplinati ed ordinati di Beaulieu 1830 Artic| globo terracqueo; e via discorrendo: i dodici tocchi della mezzanotte, 1831 Artic| ho fame e se volete che discorriamo, accompagnatemi dalla Pina ( 1832 PoesG| folla, e continuando il suo discorso)~Son quasi cappellano, m' 1833 Prose| Sabbato Tonsurati. Egli discusse su Eusebio e su Ario; sull' 1834 Prose| gruppi, fumano, bevono, discutono, Cacault si intrattiene 1835 Poes| pappagalli, sono un gufo~e disdegno le chiacchiere e le fole.~ 1836 Prose| palazzo, che si illumina, si disegna una sottile figura nera, 1837 Prose| raggi del sole non avessero disegnato un ultimo sanguigno ricamo 1838 Prose| dilettante, facendo schizzi, disegni, caricature, e che la sera 1839 Poes| e consumo;~ ~dove, com'è disegno~nelle oleografie,~ci son 1840 Artic| padroni, e come qualmente la disgraziata, presa ella pure, per contagio, 1841 Artic| sinistro, insolito animale. Le disgraziate molle che tanto amavano 1842 Prose| volentieri alla contrarietà e al disgusto di quanto provavo.~Invano 1843 Prose| un po' della sua dottrina disordinata, singolare e profonda, sentiva 1844 Artic| anfrattuosità della rupe, al disotto di me, noto un ciuffo d' 1845 Artic| contemplato troppo da vicino, dispensa a destra ed a sinistra con 1846 Prose| coraggio del furore o della disperazione!...».~(Bonaparte, isolato 1847 Artic| la famiglia che l'estate disperde. Io ti incorono, o inverno, 1848 PoesG| gli odii; la nera~viltà disperdi, o Maggio, ch'è nel fraterno 1849 Prose| tempo, una cosa era venuta a dispiacermi: si rinnovava il mio cimitero; 1850 Prose| giovinastro»!~bonaparte Voi disporrete tutto, Berthier. Fate chiamare 1851 Prose| suo signore sarebbe stato disposto ad accettare una tregua»...~ 1852 Artic| opprimente e vigliacco dei dispotismi: quello anonimo ed irresponsabile, 1853 Poes| avete in mente che vi si disprezza~anche perché v'han tolte 1854 Prose| studio.~– Figliuol mio, – dissemi, quando fummo seduti – qual 1855 PoesG| delle nevi, dei venti grande dissipator;~Maggio, che infiori i prati, 1856 Prose| rinnovava il mio cimitero; si dissotterravano i miei vecchi morti per 1857 Artic| prese da nostalgia, le cose distanti si dessero l'intesa per 1858 PoesG| spegne e s'allontana~Le distanze si coprono d'un vel;~E fra 1859 Artic| bassezza, vegeta, trionfa, si distende ed il lezzo del suo respiro 1860 Prose| quella casa solitaria e alla distesa di paese singolarmente lugubre 1861 Poes| tutto un inno! e strofe e distici~spieghin l'ale! Edgardo 1862 Artic| possiede i quattro quinti delle distillerie del Regno Unito; lavora 1863 Prose| Lipari. Egli si vantò di distinguere ad occhi chiusi ed alla 1864 Prose| immemorabile tempo si era distinta per una sensibilità particolare 1865 Artic| regione era divisa in tante distinte tribú, con ciascuna il proprio 1866 Artic| v'è un reparto inglese, distinto. Si potrebbe avere piú stabile 1867 Artic| tenga, e le cui lusinghe distolgono tante giovani fibre da un 1868 Poes| graffi~l'un con l'altro per distrarsi...~Oh! bisogna ricordarsi~ 1869 Prose| Ci può sempre essere la distrazione di scaraventare o di ricevere 1870 Prose| aveva avuto l'incarico di distribuire):~ ~«Soldati, voi avete 1871 Prose| Ceva, dove veglierà alle distribuzioni dei viveri... Il commissario 1872 Artic| abbattere il vento, per distruggere i germi delle epidemie, 1873 Artic| un ponte di titani stato distrutto in qualche cataclisma.~Una 1874 Artic| è cattivo, ma è bene non disturbare le sue meditazioni, nel 1875 Prose| e il grosso gatto grigio disturbato da quel nuovo interlocutore 1876 Prose| Ad un tratto, le mie dita scorrendo sul cranio si 1877 Poes| voi tende la man.~ ~Oh, dite, spiace agli ospiti~vostri, 1878 Poes| questo infuso di sfere~virtú dïuretiche ha rare...~– Sui piedi – 1879 Artic| Abbandonati all'indolenza, i sogni divagano. Si ha l'impressione, in 1880 Artic| faccende cui attendere, che divagare dietro qualche aiuola di 1881 Artic| vedranno ben altro...~Ma divago, è evidente. Ebbene, mettete 1882 Prose| alcuni documenti. Il fuoco divampa nell'alto camino. Fuori, 1883 Artic| azzurrigno, in cui prima di divampare si avvolgono, dolcemente 1884 Prose| subito alzato, è andato al divano dove aveva gettata la sua 1885 Artic| vicini langue, le pupille diventano pesanti, e il treno, come 1886 Artic| allontani, si faccia piú remota, diventi inaccessibile, voglia nascondersi 1887 Artic| stradetta che fra due siepi diverge al camposanto mi diceva 1888 Prose| voce – è stato definito diversamente da un migliaio d'autori. ( 1889 Artic| fisonomia nuova, un aspetto diverso. Paesi di un istante, paesi 1890 Prose| tutte, sembra interessare e divertire, ma la si sussurra a bassa 1891 Artic| nessuna agitazione. I bimbi, divertiti a vedere tanta insolita 1892 Artic| Basilea, imperocché il Reno divide la città in due parti, e, 1893 Artic| un tratto, la fiamma si divincola ed è come il prorompere 1894 Artic| cacciati dal paradiso, si divisero in tre schiere: la prima 1895 Prose| istessa. Mentre gli altri, divisi in varii gruppi, fumano, 1896 PoesG| ceci secchi...~Ma in cambio divorammo molti stivali vecchi.~E 1897 Artic| fabbricanti di colera, I divoratori di dinamite, Il cadavere 1898 Poes| terribile leone,~ruggibondo e divorier.~Non è ver che di proposito~ 1899 Poes| costor non meno strenui~si divorin gli uni gli altri.~Ma voi, 1900 Poes| noi pei ventricoli~temer dobbiam!~ ~Salgono a vortici~gradini 1901 Artic| migliaia di secoli da questa doccia spaventosa.~Si direbbe che 1902 Artic| che lavorano è di schiene docili che essa ha bisogno; piú 1903 Prose| parte, a copiare alcuni documenti. Il fuoco divampa nell'alto 1904 Artic| uno in galera; ci avete il documento cifrato che nessuno sa piú 1905 PoesG| Guardare tra le quercie di Dodona,~Gettar onde di luce al 1906 Artic| ammessa. È la trascrizione dei dogmi di una vecchia scuola romana, 1907 Artic| è una giornata piena di dolcezza, un po' malinconica sia 1908 Artic| di spettri. Nei riflessi dolcissimi dei laghi ha scorto gli 1909 Poes| ne sgorgan,~assai piú che dòllari dalle~scarselle di Carnegie 1910 PoesG| viandanti?~Laggiú non v'è dolor, v'è solo amore:~E là vorrei 1911 Poes| I dolori del giovane Werther~ ~Il 1912 Artic| istoria, inquadrata in una dolorosa pittura della vita campagnuola, 1913 Poes| catasta a torno al fuoco,~poi doman si leveranno,~torneranno 1914 Prose| campo vicino, ma la mia domanda era stata respinta per ragioni 1915 Prose| padre.~– Padre mio, – gli domandai – qual è lo scopo della 1916 Prose| riguardo a queste, io mi sono domandato perché si usasse metterne 1917 Prose| Solo quella sera ella se ne domandava il perché. Sarebbe forse 1918 Prose| duoni e lambi! Io non domandavo di piú. Ci sfidammo. Il 1919 Prose| rincrudisco sulle mie prime domande e dovreste trovarmi moderato».~ 1920 Prose| notte in un cimitero? Te lo domando, Maria.~Io amavo quello, 1921 Prose| tutto ciò può bastare per domare una sommossa è troppo poco 1922 Artic| piú alla cintola del celta domato ed incivilito; ma il linguaggio 1923 Prose| ambition's airy hall~The dome of thought, the palace of 1924 Prose| né muli d'equipaggio, né domestici. Le sentinelle sonnecchiano – 1925 Artic| naturalmente il diritto alla dominazione. Nulla di cosí poco autorevole 1926 Prose| fantastiche, in quei severi dominii del pensiero e dell'erudizione 1927 Prose| qualche cosa alla leggiadria, dona un fascino di piú allo splendore 1928 Artic| decorati di mirto; i Mac Donald, colla felce; i Mac Gregor, 1929 Poes| ostiere han per bussola~e donchisciottini ben cauti~impantofolati 1930 Prose| principi Bruscolinari si dondolava in una poltrona.~Io m'avvicinai 1931 Poes| allargo;~fuggo e la fragil dondolo~barca del pescator:~o fonte, 1932 Poes| barbassori~funghi, agli altri, donni e domini~funghi, molto superuomini...~ 1933 Prose| padre pianse di gioia e mi donò un trattato di nasologia. 1934 Prose| lucidissimo i loro piedi dorati e pesanti, sembravano tutti 1935 Prose| nel palazzo della Bella dormente.~(A questo punto, una delle 1936 Poes| Tra i cacti e le magnolie~dormiano gli oleandri,~l'agavi protendevano~ 1937 Poes| cosa – intorno intorno, par~dormir come in un fondo d'acque 1938 PoesG| piú non voglio! andate! dormite i vostri sonni!~Sedetevi 1939 PoesG| pergamena:~Io sono povero, dormo per terra, e se v'aggrada~ 1940 Artic| nostri sguardi, scoprendo dorsi di tetti e punte di abeti. 1941 Artic| gettar sul solaio. Con un dorso alle pareti, nell'ombra 1942 Prose| portato per cosí dire in dote il comando supremo dell' 1943 Artic| avere mai alcuna di quelle doti veramente superiori le quali 1944 Poes| Le voci s'incalzano, e un dotto,~il labbro leccandosi tumido,~ 1945 Artic| avventure. Per esempio, Il dottor Felicissimo Zero ed il suo 1946 Poes| irrigatori,~messe all'asta dai dottori,~servon da giocattoli.~ ~ 1947 Artic| della vita locale.~Fa il suo doveroso servizio in lungo ed in 1948 Prose| dieci e poco prima di voi dovettero aspettare quasi fin verso 1949 Prose| confusamente che la terra doveva essere fredda e assai triste 1950 Prose| La patria riconoscente vi dovrà la sua prosperità; e se, 1951 Prose| sulle mie prime domande e dovreste trovarmi moderato».~serrurier 1952 Poes| piove, d'autunno e si~muore dovunque di~noia, e noiando.~ ~E 1953 Artic| Ho detto salita? Avrei dovuto dire ascensione. Si tratta 1954 Poes| volta~ ~per la lotta d'un drago e un paladino?~Una reggia 1955 Prose| Rocca e da un picchetto di dragoni».~bonaparte Si avvertano 1956 Prose| il fuoco ricamava sulle drapperie i riflessi della sua agonia, 1957 Poes| Dreamland~ ~Vuoi che sia qui? O se, 1958 Prose| del mio volume e di me. Io drizzavo il mio naso e parlavo di 1959 Prose| città, sveglino qualche droghiere...~massena Ed è Bonaparte 1960 Poes| accoppiansi nell'aria~e persin la dromedaria~tra le sabbie nude ed erme~ 1961 Poes| nude ed erme~ha il fedele dromedario.~Il piú sol di tutti è il 1962 Poes| Quale Faust nell'Hartz, qual Druido~fra i men'hir, qual strega 1963 Artic| appassionarla cosí! È Ponson du Terrail? È Xavier de Montepin? 1964 Prose| spiegava l'immenso e triste dualismo del mondo, il misterioso 1965 Poes| mozziconi,~ ~l'ebbro che dubita~della sua porta~– stolto! – 1966 Prose| andai alla villeggiatura ducale. Le sale erano piene da 1967 Artic| dipendono la vita di due duchesse, l'onore di una famiglia, 1968 PoesG| Io vi giuro miei fidi, duchi, marchesi e conti,~E prendo 1969 Prose| sfidammo. Il dí dopo in duello io tagliai il naso all'elettore 1970 Prose| addetti al quartier generale Dufresne e Franceschi, ecc. Tutti 1971 PoesG| Sconfissi Ahmed in Africa, Duncano in Inghilterra;~In mano 1972 Artic| abbandonate fra il bianco, di dune del Mar del Nord, di spiagge 1973 Prose| replicò egli dopo una pausa – duoni e lambi! Io non domandavo 1974 Poes| sento infliggermi,~da mani dure,~tutto un selciato.~Ebbene, 1975 Prose| ridotta a sottostare ai durissimi patti. Tutta la giornata 1976 Prose| è stridulo, Maddalena è duro, Ada afono; Maria è il suono 1977 | ebbero 1978 1| spinte, su spinte,~quasi ebbre, nel folle terror d'esser 1979 Poes| a portata d'un sorso –~d'ebbrezze ne han mille milioni,~(quanti 1980 Poes| raccattatore~di mozziconi,~ ~l'ebbro che dubita~della sua porta~– 1981 Poes| della Questura!~ ~Talora un ebete~che fa all'amore~sotto i 1982 Prose| della sciagurata caccia agli ebrei fatta dai piemontesi sbandati 1983 PoesG| Erno~L'altro ad Arbar sull'Ebro...~ ~RE CARLO (sorridendo)~ 1984 Poes| i men'hir, qual strega a Ecbàtana~v'iniziò prima? Qual fluido~ 1985 Prose| scolpito in quercia, era eccessivamente alto, fatto a volta e curiosamente 1986 Prose| tutto il vostro naso, senza eccezione?~– Com'è vero che vivo.~– 1987 Prose| la vittoria! (sempre piú eccitandosi) E sento anche che nella 1988 | Eccolo 1989 | eccoti 1990 Prose| di Mondoví...~(Gli ordini echeggiano sull'attimo dalla sala traverso 1991 Prose| stata respinta per ragioni d'economia. Questo mi pesava sul cuore.~ 1992 Poes| come Amleti in edizïone~economico-tascabile!~Meglio – oh meglio – incontestabile! –~ 1993 Artic| d'armi d'eroi. Le vecchie edere che la raffica scompiglia 1994 Artic| i casotti del dazio, un edificio che deve essere un collegio, 1995 Prose| Maestà l'ottantanovesima edizione della mia Nasologia con 1996 Poes| non essere,~come Amleti in edizïone~economico-tascabile!~Meglio – 1997 Artic| credenze.~Quando, sotto Edoardo VI, il Vidame di Chartres, 1998 Prose| Io non sono certo un'educanda, non è vero? Ma alle volte, 1999 Artic| possibili; soffocare, forse per educare una rapa, i mille e mille 2000 Artic| risigillare sulle tempie, educatamente, le capigliature scomposte 2001 Artic| è altro che un organismo educato al calcolo: e ciò a tal 2002 Prose| braccio). Ora la vostra educazione può essere considerata come 2003 Prose| calcoli, comprendere che effettivamente è il piú forte... Bisogna 2004 Artic| donne, non ancora elettrici effettive, vanno tranquille a messa. 2005 Artic| cosí, destinati ad una efflorescenza gloriosa si sperperano e