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Ernesto Ragazzoni
Buchi nella sabbia e pagine invisibili

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Poesie giovanili

Maledetto

 

E cammino, e cammino e sopra il suolo

Si cancellano l'orme del mio piè,

E cammino e cammino, e sebben solo

Odo sempre una voce dietro a me.

 

Nel giorno che si spegne e s'allontana

Le distanze si coprono d'un vel;

E fra le pieghe d'una nube arcana

Sorge la luna pallida nel ciel.

 

Tornano i carri grevi dentro all'aia

Gli uccelli spiegan verso il nido il vol,

Dormono i contadini, il cane abbaia

Ed io stanco mi corico sul suol.

 

Ma sovra gli occhi miei non scende pace,

Qualcuno che non vedo con me sta,

Si corica con me, con me si giace,

E mi grida nel sonno: sorgi e va.

 

E mi levo atterrito e fo ritorno

Brancolando nel buio al mio cammin,

E cammino e cammino notte e giorno:

La strada che percorro è senza fin.

 

Tremante ad or ad or mi guardo indietro

Pel piano immenso, fosco come il mar,

E mi pare veder come uno spetro

Che s'avvicina, s'allontana e spar.

 

E fuggo, e fuggo, e fuggo a piedi nudi,

Un demone mi spinge innanzi a :

Bevo l'acqua che c'è nelle paludi,

Mangio i serpi che strisciano al mio piè.

 

Mi soffi in viso il vento dell'inverno

O il capo mi circondino i baglior,

Portando in fronte il marchio dell'inferno

Fuggo il rimorso che mi rode il cor.




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