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Ernesto Ragazzoni Buchi nella sabbia e pagine invisibili IntraText CT - Lettura del testo |
Maggio, stagione amica delle anime ribelli,
delle nevi, dei venti grande dissipator;
Maggio, che infiori i prati, le aiuole e i freddi avelli,
e illumini le fronti bagnate di sudor.
Sono infinite le anime che languono nell'ombra
della miseria squallida, fra inumani martir!
O Maggio, Maggio santo, tu che sei grande, sgombra
da questa afflitta terra le lacrime e i sospir.
Riscalda il casolare col tuo tiepido raggio,
ove durante il verno regnò la fame e il gel;
e tra i profumi verdi che con te rechi, o Maggio,
l'ultima lotta audace, porta con te dal ciel.
L'ira nemica atterra; vinci gli odii; la nera
viltà disperdi, o Maggio, ch'è nel fraterno acciar;
Tu spingi avanti e illumina la fiammante bandiera
che mai soffio di vento non valse a ripiegar.
Ridesta della lotta l'istinto puro e santo
in questa incosciente, stanca generazion;
vinci gli inerti e intona della battaglia il canto
che nell'oppresso susciti la santa ribellion.