Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Ernesto Ragazzoni
Buchi nella sabbia e pagine invisibili

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Ascensione

rayo tu hermano soy!

belmonte muller

 

Il raggio

 

Io son la luce, l'anima

del cielo e della terra,

l'alfa e l'omega, il magico

sguardo che tutto afferra:

caddero l'ali agli angioli

e ai diavoli le corna,

l'ora che vibra è un attimo

che fugge e non ritorna,

io sol non muto e fulgido

son come il primo dí;

o nuvola, dileguati,

l'aurora comparí.

 

 

La nuvola

 

Io sono un'ombra, un morbido

fiocco di bruma e d'aria,

un'ala, una fantasima

che ad ogni soffio varia;

libera e viva, l'alito

che piú mi piace inseguo,

corro pianure e vertici,

mi ascondo e mi dileguo,

e se talor nell'anfora

del mare scendo a ber,

tremano i flutti: oceano

t'umilia al mio poter.

 

 

L'oceano

 

Fecondo, inesorabile

come il dolore umano,

io cullo nei miei vortici,

la perla e l'uragano.

L'orbe mi teme, io palpito,

mi gonfio, m'apro in atri

gorghi, accarezzo il libero

volo degli alabatri,

e in un eterno turbine

mordo la spiaggia e vo:

o rivi, io son l'oceano

chi pareggiar mi può?

 

 

Il ruscello

 

Onore a me! io scivolo

lieve tra ville e messi,

allungo l'erbe e gli alberi

in tremuli riflessi:

limpido sempre, mormoro

tra i ponti e lungo il margo,

trabalzo contro i ciottoli,

m'insinuo e m'allargo;

fuggo e la fragil dondolo

barca del pescator:

o fonte, io passo, soffoca

nell'ombra il tuo romor.

 

 

La sorgente

 

Tra i fior, dove una vergine

ninfa mi culla e accoglie,

non mi conturba altr'alito

che uno stormir di foglie;

rotta fra i sassi, un placido

sussurro effondo intorno,

l'aura mi canta; il passero

m'ama e mi dà il buon giorno;

calma, felice, libera

niun m'agita e rattien:

rugiada, umile gocciola,

sparisci nel mio sen.

 

 

La rugiada

 

Io son l'aurora, l'iride

racchiuso in una stilla,

la gemma che nell'intime

pieghe del fior scintilla;

figlia del ciel, benefica

scendo agli abissi e all'umo,

dono agli steli e agli alberi

un'anima e un profumo,

splendo come una lagrima

ma non conosco il duol:

o raggio, io non t'invidio:

chi mi ha creata è il sol.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License