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Ernesto Ragazzoni
Buchi nella sabbia e pagine invisibili

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Le malinconie ed il lamento del povero bigliardo
che non vuole piú essere verde

 

Verde come il tuo sguardo, o bella infida,

verde siccome l'erbe,

triste, il bigliardo grida

queste parole acerbe:

 

«Son stufo d'esser verde! non ne posso

piú d'aver sempre questo verde addosso!

Vorrei essere rosso,

rosso a modo dei gamberi! o se proprio

non si potesse rosso,

penso che starei bene

anche color dell'elïotropio,

o screzïato come le verbene.

 

«Né mi dispiacerebbe esser celeste,

rosa, vïola... non importa come,

d'una qualunque tinta senza nome,

pure di mutar veste

la domenica, almeno, e l'altre feste.

Lasciatemi ch'io goda

un po' la gioia di seguir la moda.

 

«E poi, se mi accada

un giorno o l'altro ch'io me n'esca in strada,

la gente c'è pericolo

che si burli di me! Cosí vestito

di questo verde trito

ho il senso, che so io, d'esser ridicolo.

 

«Il Bel Sesso, lo so, nulla ci perde

ed è bello lo stesso

anche se qualche volta indossa il verde,

ma il Bel Sesso è il Bel Sesso,

ed io non son che un povero Bigliardo

che non ha nulla in sé di malïardo...

Poi, le signore mutan veste spesso;

passano a lor capriccio

da colore a colore,

ed hanno il solo impiccio,

le povere signore,

di scegliersi i piú belli ed i piú gai.

 

«Io non mi svesto mai!

 

«I boschi i prati i clivi le convalli

(lo so da uno studente

in scienze naturali e competente,

di cui ero il piú fido confidente)

verdi in april, d'ottobre si fan gialli,

ma estate autunno primavera inverno,

quanto è lungo l'anno,

io non mi muto panno

e resto verde, verde in sempiterno».

 

Verde come il tuo sguardo, o bella infida,

verde siccome l'erbe,

triste il bigliardo grida

queste parole acerbe;

però siccome niuno mai l'ascolta

ci ripete il suo lagno un'altra volta:

 

«Son stufo d'esser verde! non ne posso

piú di sentirmi questo verde addosso,

vorrei essere rosso,

rosso a modo dei gamberi! o se proprio

non si potesse rosso,

penso che starei bene

anche color dell'... ecc. ecc. ecc.




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