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Alfabetica [« »] jojoso 1 jonasbrando 1 juras 1 l 551 l' 1633 l. 4 la 4159 | Frequenza [« »] 576 tu 575 s' 556 cittá 551 l 542 cavallo 529 questa 511 nella | Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText - Concordanze l |
Libro
1 I| in corti dí si morí; e 'l terzo ebbe nome Gostanzo, 2 I| figliuolo di crudeltá?». E 'l padre adirato, piú disperato 3 I| contro al mio volere». E 'l padre non gli rispuose, 4 I| entrorono nel romitoro. E 'l romito, fatto il segno della 5 I| avevano male mangiato. E 'l romito pensò che fossero 6 I| Artilla gittò il romito e 'l cavallo in una fossa allato 7 I| lo re Uterpandragone e 'l re Artú con molta bella 8 I| ivi signoreggiavano. E 'l primo signore ebbe nome 9 I| modo che Fiovo conobbe che 'l duca aveva il torto. Disse 10 I| di dugento cavalieri. E 'l duca se ne rise, e disse: « 11 I| affranchereno vostro stato». E 'l re fece loro grande onore, 12 I| volte chi era Fiovo. E 'l romito gli disse: «Egli 13 I| levato per lo campo. E 'l duca montò a cavallo; ma 14 I| gittò per terra Sansone e 'l cavallo; e ancora abatté 15 I| tagliògli amendue le mani, e 'l cavallo di Fiovo dette l' 16 I| Giambarone e abatté Giambarone e 'l cavallo. E Fiovo abattè 17 I| bandiere di guardia; e 'l loro maggiore danno fu la 18 I| aveva acquistata Melano, e 'l comandamento dell'agnolo, 19 I| fece venire l'acqua; e 'l romito Sansone lo battezzò, 20 I| E levarono la croce e 'l romore: «Viva Fiovo, figliuolo 21 I| e fece battezzare lui e 'l suo regno,~e rimase in capo 22 I| risucitò da morte a vita». E 'l duca, udendo cosí parlare 23 I| tutto il suo paese, che 'l parentado si facesse; e 24 I| e fu fatto l'accordo. E 'l duca si battezzò, e tutto 25 I| e menolla in Provino. E 'l primo anno gli partorí uno 26 I| signoreggiava in Sansogna, poi che 'l duca fu battezzato, uno 27 I| Fiovo, vedendo la noia e 'l rincrescimento di questa 28 I| onde egli immaginò che 'l difetto venisse di quindi.~ 29 I| di' vero, traditore, che 'l tempo è per te; che tu hai 30 I| Codonas re di Brettagna, e 'l figliuolo di Codonas, che 31 I| Inghilterra e il re d'Irlanda e 'l re di Brettagna, ciò fu 32 I| donde esce il Danubio e 'l fiume del Reno.~Fiovo, che 33 I| s'apressò all'altro; e 'l romito e Chiarintanor abatterono 34 I| avessino soccorso.~Attarante e 'l fratello ritornarono co' 35 I| cavallo sotto a Giambarone, e 'l romito fu abattuto, e cominciavano 36 I| e gittò per terra lui e 'l cavallo, ed eragli il cavallo 37 I| Giambarone gli tolse la spada e 'l bastone e menollo preso 38 I| fu fatto in Ispagna; e 'l secondo in Caldea, cioè 39 I| 39° Canador d'Ungheria; e 'l 40° fu Anacon di Numidia. 40 I| e Riccardo di Baviera e 'l re d'Inghilterra e Ionasbrando 41 I| Ionasbrando suo figliuolo e 'l re d'Irlanda e Berlingeri 42 I| Gilfroy duca di Santerna e 'l romito Sansone e Giambarone 43 I| cittá bene alloggiata. E 'l di seguente Riccieri, figliuolo 44 I| puose di sotto a Roma tra 'l mare e Roma di verso Toscana, 45 I| la guardia de' nimici, e 'l romore si levò. E 'l romito 46 I| e 'l romore si levò. E 'l romito trascorse per lo 47 I| venne il re di Granata e 'l re di Portogallo. La battaglia 48 I| re de' monti Atalanti, e 'l re Sagramonte di Ragona 49 I| Sagramonte di Ragona e 'l re Gloriardo di Barberia 50 I| Le grida, l'uccisioni e 'l suono dell'arme rintronavano 51 I| Quando lo re di Buemmia e 'l re d'Inghilterra sentirono 52 I| si raducesse indrieto, e 'l grande pericolo a che egli 53 I| e gittò per terra lui e 'l cavallo. Questo giovinetto 54 I| Berlingeri di Scozia e 'l corpo di Durante di Melano. 55 I| e gli altri signori. E 'l corpo del romito Sansone 56 I| sarebbono rammentate». E 'l padre lo cacciò similemente; 57 I| Balante e di Galerano, e 'l re Tirione di Turchia, padre 58 I| re Polidan di Bussina e 'l re Barchido d'Atalante e ' 59 I| re Barchido d'Atalante e 'l re Giliarco di Libia e 'l 60 I| Gloriardo di Barberia e 'l re Agustan di Portogallo 61 I| Agustan di Portogallo e 'l re Coramonte di Spagna. 62 I| Pagania in una nave. E 'l re Danebruno mandò Arcaro 63 I| aveva preso, acciò che 'l campo di sopra potesse essere 64 I| condusse Fiovo medesimo e 'l re Codonas di Brettagna 65 I| Inghilterra e il re di Buemmia e 'l re d'Irlanda e Ionasbrando, 66 I| uno colpo del bastone che 'l fe' tramortire, e gittollo 67 I| Canador, re d'Ungheria, e 'l re Rubinetto di Ruscia e 68 I| si ritraesse a drieto, e 'l caso della gente che appariva. 69 I| rossa, che copriva lui e 'l cavallo, e non portava altra 70 I| Riccieri e Attarante e 'l re d'Inghilterra e 'l re 71 I| e 'l re d'Inghilterra e 'l re d'Irlanda e 'l re di 72 I| Inghilterra e 'l re d'Irlanda e 'l re di Buemmia sospinsono 73 I| Morocco, Dragon lo Moro e 'l suo fratello Amorotto, di 74 I| morire nella battaglia, e 'l mio figliuolo fusse da tanto, 75 I| essere Riccieri; e fa che tu 'l tenga segreto e celato». 76 I| andarono a dormire insino che 'l giorno apparí.~ 77 I| né la fama del mondo. E 'l santo padre papa Salvestro 78 I| Dio e di buona ventura. E 'l nome sia: 'Mongioia santa 79 I| Inghilterra e lo re di Buemmia e 'l re d'Irlanda; e molti altri 80 I| abatté morto il primo e 'l secondo che riscontrò; e 81 I| danneggiava e' cristiani, e 'l soldano, Galafro, Giliarco, 82 I| abatté il soldano di Mech; e 'l valoroso Argorante uccise 83 I| battaglia il re d'Inghilterra e 'l re d'Irlanda con ventimila 84 I| valenti cristiani, che 'l campo si rifará». Disse 85 I| che riscossono Salardo e 'l re d'Inghilterra; ma eglino 86 I| vestito di nero egli e 'l cavallo, perché aveva uditi 87 I| braccio della spalla, e 'l cavallo si volse fuggendo 88 I| sotto ambe le braccia; e 'l petto cadde col capo in 89 I| che morirono il primo e 'l secondo giorno. Dicevano: « 90 I| mai non lo paleserebbe; e 'l giovinetto pauroso giurò 91 I| chiamò nella sua camera (e 'l cavallo, che Fegra gli mandava, 92 I| condizioni della damigella, e 'l famiglio molto la lodava, 93 I| mio signore; e vorrò che 'l Padre santo vi battezzi 94 I| saremo in ordine e che 'l tempo sia buono da navicare». 95 I| prima giostra, venne in su 'l campo Pirrafo e Anfimenio 96 I| ruppe la sua lancia, e 'l cavallo di Riccieri s'inginocchiò; 97 I| Basirocco cadde ancora egli e 'l cavallo. E presto gli stormenti 98 I| farò mangiare a' cani». E 'l re Achirro lo voleva fare 99 I| Si partirono Riccieri e 'l famiglio, e andarono alla 100 I| sul contado d'Alfea, e 'l popolo gli andò contro pel 101 I| Riccieri s'armò, egli e 'l famiglio, e con certi onorevoli 102 I| nel campo de' saraini, e 'l pensiero di Fiovo era ch' 103 I| condusse lo re d'Inghilterra e 'l re di Buemmia: questa schiera 104 I| sí grande il colpo in su 'l capo, che lo partí insino 105 I| di sopra da Roma in su 'l Tevero, che al pari della 106 I| venne fuori della cittá. E 'l padre piagneva d'allegrezza. 107 I| condusse il re d'Inghilterra e 'l re di Buemmia. E ordinò 108 I| cacciò per terra Gualtieri e 'l cavallo. E levatosi grande 109 I| cacciò per terra lui e 'l cavallo, e passò via tra 110 I| Giambarone colla sua schiera, e 'l romore si levò grande, gridando: « 111 I| cristiani ripresono ardire: ma 'l giorno partí la battaglia, 112 I| partí la corona e l'elmo e 'l capo in due parti. Per questo 113 I| fece Canador d'Ungheria e 'l re Anfineo d'Arabia e l' 114 I| d'Arabia e l'arcalif e 'l re Orcupon di Sabea. Riccieri 115 I| risprende giá per tutto 'l mondo. Or qui non è tempo 116 I| amostante e di Basirocco, e che 'l campo di verso Roma era 117 I| punto giunse Gostantino e 'l re d'Inghilterra e 'l re 118 I| e 'l re d'Inghilterra e 'l re di Buemmia e Folicardo 119 I| nel mezzo affondorono, e 'l ponte si ruppe, e annegarono 120 I| figliuolo; imperò che, se 'l padre commise il peccato, 121 I| Cristo in Gerusalem.~E 'l re Fiorello, giunto in Franza 122 I| furono assediati le donne e 'l re nella cittá di Tunizi; 123 I| alle mani di questi che 'l mio signore Riccieri volevano 124 I| menare con seco Folicardo; e 'l re gli diede licenza. E 125 I| montarono a cavallo; e 'l terzo giorno giunsono nel 126 I| per questo ognuno s'ebbe 'l danno. E questi gentili 127 I| nimici, imperò che, se 'l nostro grande nimico Riccieri 128 I| di te; e se ti duole che 'l mio onore si perda, a me 129 I| ell'è degna d'onore; e se 'l soldano ama gli uomini franchi 130 I| punto ed avvisati per tutto 'l campo, «imperò che costui 131 I| la pace fra' Barberi e 'l soldano, e riavute tutte 132 I| fue molto l'abracciare e 'l baciare: d'altro non dico. 133 I| fidato si partí da Tunizi, e 'l famiglio nollo conosceva, 134 I| passò il golfo di Siricon e 'l golfo della Morea e 'l mare 135 I| l golfo della Morea e 'l mare Libicon, e giunse in 136 I| tornare ti farò usanza». E 'l portinaio nollo lasciava, 137 I| cavaliere nero, temendo che 'l soldano da capo non tornasse 138 I| quando Riccieri seppe che 'l suo famiglio s'era fuggito, 139 I| e da tutti e' baroni, e 'l soldano gli profferse nave 140 I| allegrezza ch'egli era vivo, che 'l dolore di Fegra, cacciando 141 I| due cristiani Salardo e 'l re Fiore per lui. Io avviserò 142 I| gentili baroni del mondo, e 'l grande onore che gli fue 143 I| tanti nobili re uccidere: e 'l mio padre medesimo vi fue 144 I| molti saraini. Folicardo e 'l re Fiore molto campo acquistarono. 145 I| grande pericolo Folicardo e 'l re Fiore, quando Salardo 146 I| colla spada in mano; e 'l re Filoter si volse verso 147 I| sanguinosa battaglia. Le grida e 'l romore e 'l furore dell' 148 I| Le grida e 'l romore e 'l furore dell'arme e l'urtare 149 I| l'urtare de' cavagli e 'l traboccare e 'l cadere erano 150 I| cavagli e 'l traboccare e 'l cadere erano assai fuora 151 I| novella a Riccieri che 'l re Filoter era morto; e 152 I| e' saraini sentirono che 'l cavaliere nero era Riccieri,~ 153 I| romore. Riccieri s'armò, e 'l re Fiorello e Sanguino e 154 I| battaglia. E convenne che tutto 'l campo si fermasse, non credendo 155 I| chiamato traditore;~dov'egli 'l prega che si facci cristiano.~ ~ 156 I| essere perfetta fede. E se 'l nostro Signore Gesú Cristo 157 I| onore. E comandorono che 'l paese fusse netto de' corpi 158 I| Fiorello, re di Franza, e 'l re Fiore, re di Dardenna, 159 II| Fiorello regnava in Francia, e 'l re Fiore in Dardenna;~e ' 160 II| re Fiore in Dardenna;~e 'l re Fiorello aveva per moglie 161 II| e come fu preso,~e come 'l padre lo giudicò a morte, 162 II| giustiziere gli disse tutto 'l fatto, e come il padre lo 163 II| Tutta la gente piagneva, e 'l giustiziere pregava Iddio 164 II| traditore e disubidiente; e 'l giustiziere prese la sua 165 II| risprendiente per tutto 'l mondo, ch'eglino furono 166 II| Caro mio figliuolo, da che 'l tuo padre ti fa dar bando, 167 II| ficcogliela per lo petto: e 'l saraino cadde morto.~E Fioravante 168 II| Fioravante corse insino a mezzo 'l prato, e vidde una piccola 169 II| brutterò el tuo onore né 'l mio. Io ti priego, perché 170 II| Sappi che mio padre è 'l re di Dardenna, e la cagione 171 II| saraino di quello paese e 'l piú superbo; e veduto Fioravante, 172 II| combatteva con uno lione, e 'l lione l'aveva in piú parte 173 II| s'affrettò di correre, e 'l ribaldo si scoteva, ma ella 174 II| el nome del cavaliere, e 'l dove e come Finaú era morto. 175 II| aveva, perché pensava che 'l padre la daria a questo 176 II| molto era temuto Finaú e 'l re Mambrino. Allora disse 177 II| portava Lione e Lionello,~e 'l tradimento ch'eglino ordinorono 178 II| partí segretamente. Lione e 'l fratello vennono al palagio 179 II| Essendo la notte Lione e 'l fratello andati alla guardia, 180 II| castello, con ordine che 'l re Balante con diecimila 181 II| l'avanzo gli fu morto, e 'l castello rubato e messo 182 II| questo, lo re Balante e 'l re Galerano tornorono colla 183 II| morta per suo amore, e 'l modo ch'ella aveva tenuto; 184 II| Tibaldo giunse a Dardenna, e 'l re Fiore mandò~lettere in 185 II| tradirono il loro padre e 'l loro cugino, e rinnegarono 186 II| cristiana». E maladicea l'ora e 'l punto ch'egli gl'ingenerò. 187 II| e mandollo a Monault, e 'l tradimento di Lione e di 188 II| furono traditi e presi. E 'l terzo giorno partirono da 189 II| migliaia di cristiani, e 'l papa menò d'Italia sessanta 190 II| papa, e benedisselo. E 'l re Fiore fece venire Tibaldo 191 II| la cosa com'era stata, e 'l papa gli die' la sua benedizione. 192 II| benedizione. E ordinato che 'l terzo dí si partisse l'oste 193 II| bando del re di Francia che 'l terzo dí si seguisse le 194 II| accampato il re di Francia e 'l papa di Roma e re Fiore 195 II| e però il tuo padre e 'l tuo zio s'armano d'andare 196 II| ognuno di bene fare. E 'l papa disse la mattina la 197 II| dosso al re Balante; ma 'l re Balante lo passò insino 198 II| re Fiorello cadde egli e 'l cavallo, e appie' si difendeva. 199 II| fatti mangiare a' cani; e 'l meglio che potè, assalí 200 II| grande ira e dolore. E 'l terzo giorno fu tutta la 201 II| Fiorello e Fioravante e 'l franco Riccieri, e tornaronsi 202 II| famiglio gl'imbolò l'arme e 'l cavallo, e capitò~a uno 203 II| mpiccò e serbò l'arme e 'l cavallo.~ ~Fioravante, essendo 204 II| essere conosciuto l'arme e 'l cavallo; e sendo apresso 205 II| romito, e rendégli l'arme~e 'l cavallo e 'nsegnògli la 206 II| cognobbe Fioravante che 'l famiglio l'aveva ingannato 207 II| perduta la tua nobile spada e 'l tuo franco cavallo e le 208 II| misselo nel romitoro, e 'l ronzino menò dov'era l'altro; 209 II| Fioravante s'addormentò. E 'l romito stette in orazione, 210 II| quello ladrone, sono sue, e 'l cavallo e la spada. Rendigli 211 II| detto, e rendégli l'arme e 'l cavallo, e mostrògli il 212 II| cosí morto com'egli è». E 'l romito gl'insegnò la via 213 II| che egli mangiò, egli e 'l cavallo, dove gli fu detto 214 II| al soldano suo padre, e 'l soldano mandò ambasciadori 215 II| Fioravante gli aveva detto; e 'l soldano se ne fece beffe.~ 216 II| Fioravante: «Taci, ostiere, che 'l soldano non l'ará di qui 217 II| Fioravante domandò l'arme e 'l cavallo. Disse l'oste: « 218 II| al padre: «Io temo che 'l cavaliere d'iersera non 219 II| fussi stato uno briccone 'l famiglio, egli l'arebbe 220 II| credere al non credere; e 'l cuore gli diceva: — Egli 221 II| del palazzo, credendo che 'l re Balante fosse in sul 222 II| con la lancia in resta; e 'l gentile uomo gli ruppe la 223 II| Mambrino, tuoi cugini; e 'l mio avolo fece morire il 224 II| Borgogna». Ella lo pregava che 'l piú tosto ch'egli potesse 225 II| Balante, egli considerò che 'l soldano era el maggiore 226 II| affermò la dimandata pace. E 'l soldano levò campo e tornò 227 II| pigliarlo.~ ~Da poi che 'l soldano fu partito, Balante 228 II| menollo in una camera, e 'l buffone disse: «Egli è quello 229 II| appose una cautela, che 'l soldano lo voleva fare uccidere. 230 II| altrove presso a Balante; e 'l cavaliere novello non la 231 II| gli facesse di bisogno; e 'l castello si chiamava Monfalcon 232 II| della reina Olimpiade, che 'l migliore cavaliere del mondo 233 II| minacciandogli di peggio; e 'l re Balante assediò da tutte 234 II| Fra questo tempo che 'l buffone e gli altri avevano 235 II| era passato uno anno che 'l re Fiorello era morto; e 236 II| gittollo per terra lui e 'l cavallo, e non si potè sí 237 II| potè sí tosto riavere, che 'l cavallo gli fu morto, e 238 II| questi dua fanciulli, che 'l padre loro morí nelle battaglie, 239 II| figliuoli in braccio; e 'l fuoco uscí per miracolo 240 II| due figliuoli al collo. E 'l fuoco per divino miracolo 241 II| camera.~Vedendo la gente che 'l fuoco della fornace era 242 II| meglio ch'ella poteva: e 'l lione pianamente le fuggiva 243 II| grande corte per insino che 'l mercatante Chimento tornò, 244 II| marinai fuggivano fra mare, e 'l leone posò il fanciullo 245 II| era miracolo, e pensò che 'l lione era il piú gentile 246 II| che lo tolse in nave. E 'l padrone molto guatò Drusolina, 247 II| che aveva nome Rosana; e 'l padrone pure la guatava. 248 II| degnitá questa cosa; e 'l lione dormiva in camera, 249 II| sempre guardava Drusolina e 'l fanciullo.~Stette anni diciotto 250 II| figliuoli d'una donna umana, e 'l figliuolo uomo ch'aveva 251 II| ch'aveva anni diciotto. E 'l soldano gli mandò uno ambasciadore, 252 II| e la moglie del lione e 'l figliuolo. Balante, temendo 253 II| tu di' vero, imperò che 'l lione è re di tutte le bestie». 254 II| dieronsi due grandi colpi; e 'l soldano cadde a terra del 255 II| anello del segreto, che 'l re Balante gli fusse mandato 256 II| reame dopo la sua morte. E 'l soldano entrò in mare, e 257 II| piggiore della battaglia; e 'l lione stava a vedere. La 258 II| uccise Finaú suo nipote, e 'l re Mambrino suo nipote, 259 II| Mambrino suo nipote, e 'l re Galerano suo fratello, 260 II| spezialemente il re di Spagna e 'l re di Portogallo e quello 261 II| ferironsi delle lance, e 'l cavallo cadde sotto a Riccieri, 262 II| onore lo mandò a Balante, e 'l re Balante lo mandò a Rosana, 263 II| noi, e d'una donna»; e 'l lione era quivi presente. 264 II| noi in sulla croce». E 'l lione a ogni assalto mugghiava. 265 II| disarmorono Gisberto, e 'l lione faceva non meno festa 266 II| armarono, e feciono patto che 'l re Balante e la reina, moglie 267 II| la madre d'Ottaviano e 'l lione e Fioravante e Riccieri 268 II| spada di Fioravante, e 'l miracolo della fornace.~ 269 III| el tuo bisavolo Fiovo e 'l tuo avolo Fiorello e 'l 270 III| l tuo avolo Fiorello e 'l tuo padre Fioravante! Ma 271 III| Giudea, e prese Gerusalem. E 'l terzo anno albergò al santo 272 III| Bovetto tutto l'Egitto e 'l reame di Renoica. E fu la 273 III| Iscondia nella signoria che 'l re Balante lasciò a Ottaviano; 274 III| si fosse. E vedeva che 'l fiume veniva di grandissime 275 III| saresti tutto il mio bene e 'l mio amore». Disse la fanciulla: « 276 III| famiglio, e portò la carta e 'l calamaio e la penna a Gisberto, 277 III| argento da spendere: e 'l donzello, vinto dallo amore, 278 III| prigione, ed era guarito, e 'l bisogno dell'aiuto, e 'l 279 III| l bisogno dell'aiuto, e 'l tempo ch'era corto, e che 280 III| cristianitá fece allegrezza che 'l re Gisberto era vivo, e 281 III| compagnia di Bovetto; e 'l franco Riccieri si mosse 282 III| vettuvaglia con diecimila; e 'l rietiguardo fece Bovetto 283 III| perché io non vorrei che 'l re Gisberto ne fosse cavato 284 III| del monte, per modo che 'l campo de' nimici non lo 285 III| volsono e' cristiani e 'l franco Corvalius, e quivi 286 III| fra le minute bestie; e 'l primo colpo con la lancia 287 III| si levò gran romore. E 'l re Arlottius sentí la morte 288 III| Ferite francamente, ché 'l re Gisberto è fuori di prigione. 289 III| combattendo l'uccise; e 'l franco Bovetto uccise il 290 III| Durante, il terzo Arcadio e 'l quarto Riccardino. E aveva 291 III| perdiamo la via di Roma e 'l santo viaggio. Lo 'mperio 292 III| nipote; e aspettavano che 'l dí apparisse per dare la 293 III| rendégli preso Arcadio, e 'l padre lo fe' dicapitare.~ ~ 294 III| camminare, credendo che 'l re Gisberto non si partissi 295 III| addimandò una grazia, e 'l re gliela concedette. Allora 296 III| Artifero vincesse, che 'l re con tutta l'oste tornasse 297 III| a gran fatica fece che 'l re Gisberto fu contento, 298 III| Gisberto, e fe' pregare 'l re che gli perdonasse, se 299 III| tristizia nel campo, e 'l corpo fu portato a Melano 300 III| cominciata a rifare, insino che 'l re Atilla «fragellum dei» 301 III| d'Inghilterra a Roma, e 'l suo figliuolo Jonasbrando 302 III| portare la vettuvaglia e 'l carriaggio; e quando tutta 303 III| Adoravano le stelle e 'l sole e la luna. Questa gente 304 III| gli misse la spada tra 'l capo e le spalle, e levògli 305 III| e parte gli Scozii: e 'l re d'Irlanda teneva Norgales 306 III| Filiziana non se ne curò. E 'l terzo giorno dopo queste 307 III| gli contò per modo, che 'l fece altrettanto e piú innamorare. 308 III| confermò il suo dire. E 'l re lo fece alloggiare in 309 III| bene servito Bovetto e 'l maestro di Feliziana si 310 III| attorniato da tanta gente, che 'l cavallo gli fu morto sotto, 311 III| romore da ogni parte; e 'l franco Guido, tratta la 312 III| suo figliuolo Guido. E 'l terzo giorno che feciono 313 III| costui ha piú possanza che 'l padre!»; e riferito Guido, 314 III| molti armati, temendo che 'l figliuolo non fosse assalito 315 III| del cerchio dell'elmo, e 'l brando andò giuso, e divise 316 III| pure vi sarebbe perito, se 'l padre non lo avesse soccorso 317 III| fatto mangiare Bovetto e 'l suo figliuolo a' cani, e 318 III| pedoni apparecchiati. E 'l dí ch'egli ordinò, essendo 319 III| Guido uscí per una porta, e 'l padre per un'altra, e come 320 III| tutto il campo impaurí, e 'l romore e le grida e gli 321 III| e prese uno bordone e 'l cappello, e come povero 322 III| padre a grande onore, e 'l corpo del re Adramans fu 323 III| imperadore Lione. Poi che 'l re Agnolo ebbe regnato nel 324 III| durò uno mese. Poi che 'l re Pipino fu incoronato, 325 III| ad Antona; e temendo che 'l re di Franza e il suo padre 326 III| odio e la briga tra loro e 'l sangue del duca Guido, e 327 IV| doveva bene pensare che 'l duca Guido aveva passati 328 IV| sai che Guido ha bando, e 'l re di Francia sará contento 329 IV| E seppe tanto dire, che 'l duca si disarmò e fe' ognuno 330 IV| da' compagni, tanto che 'l cervio lo misse nella piú 331 IV| ma quando fu saputo che 'l duca era morto, non feciono 332 IV| la strada era sassosa e 'l cavallo di Buovo si sferrò 333 IV| Amusafol»; e comandarono che 'l battello fosse in punto, 334 IV| addimandate. Sappiate che 'l mio padre fu prestiniero, 335 IV| vostro servo di tutti voi, e 'l mio nome si è Agostino. 336 IV| il re, glielo disse; e 'l re, cercando per la fiera, 337 IV| bene. E ogni volta che 'l re mangiava, mandava per 338 IV| misse un grido a dosso, e 'l cavallo si volle lanciare 339 IV| orecchio manco, tale che 'l cavallo fu per cadere. Buovo 340 IV| groppa e pe' fianchi, e 'l cavallo cominciò a tremare, 341 IV| immaginando la notte e 'l dí a' legami in che ella 342 IV| indugiare el desinare, che 'l re Erminione era posto a 343 IV| tagliasse. E mentre che 'l mangiare s'ordinava e le 344 IV| s'accendeva l'amore; e 'l piú delle volte Buovo cavalcava 345 IV| soma ch'erano due fasci e 'l fastello, ed egli montò 346 IV| per lo suo sollazzo; e 'l primo colpo ch'egli fece, 347 IV| Monsembiar fu disarmato, e 'l re Marcabruno non si volle 348 IV| non vi sarebbe onore che 'l figliuolo d'uno prestiniero 349 IV| d'andare in Erminia, e 'l padre gli armò grande quantitá 350 IV| ch'è preso il mio padre e 'l tuo signore, e con lui è 351 IV| e tutte si rompevano; e 'l bacinetto vi diede suso 352 IV| sinestrò per modo, che 'l colpo non giunse a Buovo, 353 IV| Erminione e lo re Marcabruno e 'l conte Ugolino, fratello 354 IV| fratello del re Erminione, e 'l re Marcabruno~mandarono 355 IV| il modo e la cagione e 'l tempo. E passati alquanti 356 IV| vestimenta e la spada e 'l cavallo; e mentre che lo 357 IV| gli parlò, per insino che 'l mese non fu passato; e poi 358 IV| e pure trovava l'arme e 'l cavallo sanza la spada: 359 IV| che verrá Buovo a me». E 'l re Marcabruno la sposò, 360 IV| che amendue gli uccise, e 'l lume si spense. Buovo disse: « 361 IV| Ugolino, tanto fece, che 'l re Erminione la die' per 362 IV| Disse il pellegrino: «Dio 'l volessi!». E Buovo si spogliò, 363 IV| E Buovo si spogliò, e 'l poltrone non voleva poi 364 IV| mano, e cinta la tasca e 'l barlotto del vino aloppiato, 365 IV| scampò, convenne che io e 'l mio marito ci fuggissimo. 366 IV| compagne, e disse loro che 'l domandava del viaggio del 367 IV| ma prese il bordone; e 'l primo fu il siniscalco che 368 IV| stare in prigione tutto 'l tempo della sua vita per 369 IV| crini, e tenevalo saldo; e 'l re glielo die' a suo governo, 370 IV| dare altro impaccio, che 'l re mi manda in uno suo bisogno». 371 IV| cavalcare, e maladiva il dí e 'l punto ch'ella innamorò lui, 372 IV| castello di Montefeltron, e 'l duca Canoro gli accettò.~ ~ 373 IV| Pulicane d'assaltarlo, e 'l duca con loro.~ ~Quando 374 IV| cosí furono accordati, e 'l duca comandò che in prima 375 IV| tradimento, e forte piagneva: e 'l duca la minacciava di morte.~ 376 IV| cerri molto grosso, che 'l vento di piú tempo inanzi 377 IV| saprei mai ritornare». E 'l cavallo tornò per la via 378 IV| levò, e prese l'arco e 'l turcasso e la spada, ed 379 IV| altra punta per modo, che 'l lione cadde morto in terra. 380 IV| presso a Gostantinopoli, e 'l fiume donde uscirono aveva 381 IV| cavaliere, misono lui e 'l cavallo nello battello e 382 IV| arrivasse qui, imperò che 'l signore di questa nave era 383 IV| perditore perda l'arme e 'l cavallo, e venga a pie' 384 IV| s'egli rivuole l'arme e 'l cavallo, doni trecento bisanti 385 IV| abattuto, perda l'arme e 'l cavallo, e sia quella parte 386 IV| secondo colpo s'aurtarono, e 'l cavallo di Riccardo andò 387 IV| gittò per terra Duodo e 'l cavallo. Buovo trasse sua 388 IV| balia che l'allattò; e 'l bagno che si ordinò, e l' 389 IV| Ruberto dalla Croce, lui e 'l suo compagno.~ ~Poi che 390 IV| acquistato l'anno che 'l duca Guido fu morto, sí 391 IV| e tolsegli la rocca; e 'l~romore si levò nella cittá, 392 IV| agguato, aspettando che 'l romore si levasse drento 393 IV| nel campo~de' nimici; e 'l re Druano s'ingaggiò di 394 IV| cavaliere tanto gli durasse, e 'l re Druano molto lodava Buovo 395 IV| verso Bussina se ne andò; e 'l re Pipino entrò la mattina 396 IV| ventimila cavalieri. E Buovo e 'l re Pipino si tornarono in 397 IV| proferse Buovo al re Pipino, e 'l re si proferse a Buovo, 398 IV| Guidone e Sinibaldo; e 'l padre non la conosceva. 399 IV| la fece apparecchiare, e 'l re la fece riccamente fornire 400 IV| abattuti dal difizio, e 'l primo fu Gilione; poi abatté 401 IV| uno fanciullo maschio; e 'l re Guglielmo lo volle battezzare, 402 IV| tutti gli altri cavalli, e 'l cavallo di Fiore giunse 403 IV| fusse. E giunto el re, [die']l dono a Buovo. E Fiore s' 404 IV| e fu morto.~ ~Poi che 'l re e Buovo e' baroni ebbono 405 IV| ferirono. In questo che 'l romore era, e Fiore volendo 406 IV| al re Buovo di grazia; e 'l re disse ch'era contento, 407 IV| conte Angieles de Gales, e 'l terzo il conte Aumber di 408 IV| molto allegro del dono che 'l re aveva fatto a Drusiana, 409 IV| dimandando e' due regni e 'l tributo di tutto il tempo 410 IV| domandando la signoria o 'l detto trebuto. Udito Arpitras 411 IV| castello, come ha fatto egli e 'l suo padre, e non vorreno 412 IV| ragunare gente per tutto 'l suo regno. E non passarono 413 IV| mosse con la sua schiera; e 'l romore si levò, e nella 414 IV| de' saraini per terra, e 'l campo si misse in rotta. 415 IV| suo campo centomila; e 'l terzo campo con tutto il 416 IV| passarono le montagne, e 'l terzo giorno corsono alle 417 IV| il campo tre giorni. E 'l terzo giorno chiamò a consiglio 418 IV| predando intorno alla cittá; e 'l romore si levò nella terra. 419 IV| quello ordinato monte, e 'l re Morapes uscí d'agguato 420 IV| di verso il monte, che 'l re Arbaul ci viene a dosso 421 IV| rinsonarono tutta la campagna, e 'l franco Guido si misse con 422 IV| gittollo per terra lui e 'l cavallo. E giunti alla porta, 423 IV| aveva tolto loro tutto 'l navilio a' nimici; e per 424 IV| Sinella a otto miglia, e 'l luogo era forte e dovizioso 425 IV| possino avere riposo. E 'l mio padre, se mai fu alcuno 426 IV| parte aspettando el segno e 'l tempo.~ 427 IV| seguitarono el re Albaul e 'l re Tilopol, e Ruberto seguí 428 IV| uccidendo per lo campo. E 'l romore si levò, e' saraini 429 IV| se non ch'el re Arbaul e 'l re Tilopon non avessino 430 IV| superbia ch'el senno. E 'l cavallo di Tilopon si rizzò 431 IV| schifò, tirato da parte; e 'l saraino giunse in terra, 432 IV| spada per la visiera, e 'l saraino diede del bastone 433 IV| chiamollo bastardo lui e 'l fratello, dicendo: «Voi 434 IV| Sinibaldo tolse l'elmo e 'l cavallo del re Arbaulle, 435 IV| fare questi parentadi e 'l pigliare questi due reami 436 IV| nacque Ghinamo di Baiona. E 'l nome degli altri cinque 437 IV| croce sotto i piedi. E 'l soldano per la morte di 438 IV| Guido in Chiaramonte; e 'l corpo fu governato tanto 439 V| cioè Guido, Sinibaldo e 'l re Guglielmo d'Inghilterra; 440 V| sforzo per loro si potè; e 'l re Pipino die' loro cinquantamila 441 V| cristiani presono Damiata, e 'l soldano~venne loro incontro, 442 V| migliaia di saraini; e 'l soldano venne drieto a lui 443 V| alla cittá di Damiata, e 'l soldano veniva drieto a 444 V| a guardare la cittá e 'l navilo, con tutti i rimanenti. 445 V| cavalli tutti sanguinosi; e 'l re d'Ungheria si dolse assai 446 V| Ettorpatris di Pelestina. E 'l re Sicurans si mosse contro 447 V| lancia, e abatté Anseigi e 'l cavallo; ed erano a grande 448 V| a assalire il campo, e 'l re v'andò.~ 449 V| Sinibaldo e Guerrino e 'l re Guglielmo d'Inghilterra 450 V| Sinibaldo, Guerrino, Bernardo e 'l re Guglielmo, Riccardo, 451 V| Gailone e re Galerano e 'l re Morandas e Sadoc da' 452 V| la gente lo riconobbe, e 'l romore si gli levò drieto. 453 V| mese, Guido e Sinibaldo e 'l re Guglielmo, raccolta tutta 454 V| corpo d'Ottone da Trieva e 'l corpo di Sanguino d'Antona; 455 V| nel reame di Franza. E 'l re Sicurans si tornò in 456 V| egli aveva rimenata, e 'l re gliela concesse: onde 457 VI| lodandogli molto Berta. E 'l re Pipino, tuttoché fosse 458 VI| onore, e fecesi per tutto 'l reame grande allegrezza 459 VI| fusse uno bello uomo. E 'l re la menò in sala, e alla 460 VI| Berta vostra figliuola». E 'l re Filippo disse: «Servo 461 VI| so s'io potrò venire». E 'l re si partí, e andò a montare 462 VI| addivenuto, quando gli disse che 'l suo padre veniva. E giunto 463 VI| si faceva imperatrice, e 'l dolore che n'ebbono.~ ~Quando 464 VI| accendere molti doppieri, e 'l re Filippo gli toccò la 465 VI| Rispose Falisetta: «Iddio 'l voglia, ma io ne temo». 466 VI| amore apparecchiare». E 'l re Filippo, per non lo turbare, 467 VI| Falsetta. Lo re Pipino e 'l re Filippo montarono a cavallo, 468 VI| Ungheria è mio padre, e 'l re Pipino, imperadore di 469 VI| figliuola, si riconobbono, e 'l padre le guatò il pie' e 470 VI| maritate le figliuole. E 'l re Pipino fe' dire a Lamberto 471 VI| come l'aveva trovata, e 'l dí, sí che la cosa conferia 472 VI| Bernardo di Chiaramonte e 'l re Filippo d'Ungheria e 473 VI| di Parigi addimandava, e 'l re fece loro la grazia, 474 VI| Magno, el nome del carro e 'l sopranome del fiume. Ma 475 VI| ginocchio in su l'altro, e 'l gomito in sul ginocchio, 476 VI| il tuo disfacimento, e 'l mio! Ma dapoi che tu hai 477 VI| abatté Alichin di Giudea, e 'l re di Portogallo e Pantalione 478 VI| ripieno di superbia, egli e 'l re Polinoro mossono di Ragona 479 VI| soccorso alla nuova guerra; e 'l dí seguente ch'el re Bramante 480 VI| da nessuno de' primi; e 'l cavallo di Morando cadde, 481 VI| non sapeva dove s'era; e 'l re lo seguiva per riferirlo. 482 VI| era presso alla sera, e 'l re Polinoro si sentiva molto 483 VI| si tornò alla cittá, e 'l re Polinoro si tornò nel 484 VI| vittoria,~e riscosse Morando e 'l re Galafro e' figliuoli.~ ~ 485 VI| destra mano tra l'elsa e 'l pome, e serrossi a correre 486 VI| ancora andarono con loro; e 'l re Gualfedriano menò con 487 VI| loro alla camera loro, e 'l famiglio ch'ella mandò fu 488 VI| drento correndo, e tutto 'l letto forarono con gli spiedi 489 VI| cominciò a fare gran pianto, e 'l re Galafro n'ebbe grande 490 VI| partirono, e passarono tra 'l monte Artales e 'l monte 491 VI| tra 'l monte Artales e 'l monte Pirineo, e passò presso 492 VI| cavalieri e attorniato, e 'l re Mazzarigi uccise il cavallo 493 VI| donna verso Galisflor, e 'l romore s'era levato per 494 VI| impegnarono l'arme~per vivere; e 'l cardinale Lione, figliuolo 495 VI| Morando se gli inginocchiò, e 'l cardinale non lo conoscea, 496 VI| ginocchioni a' piedi, e 'l cardinale l'abracciò e baciollo, 497 VI| camera, serrarono l'uscio, e 'l cardinale, come vide Carlotto, 498 VI| questo gentile uomo?». E 'l famiglio rispuose bestemmiando: « 499 VI| le redine del ronzino; e 'l famiglio gridò. El famiglio, 500 VI| Sanguino, ma erano bastardi: e 'l cardinale Lione ancora era