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Libro
1 Inc| Ottaviano del Lione come andò in Egitto; il quarto tratta 2 I| fede di Cristo. Allora v'andò con mille cavalieri; e non 3 I| lasciò la compagnia, e andò insino al propio abituro 4 I| e raccomandolle a Dio, e andò a dire la messa. E quando 5 I| a Jesú Cristo». El servo andò con pura fede, e trovolle 6 I| poco della sgocciolatura andò in sul mantello a Saleone, 7 I| era. Fugli risposto: «Egli andò adesso in camera»; e non 8 I| In questo mezzo Fiovo si andò a casa del balio; e armossi, 9 I| di Corneto si smarrí, e andò tre notte e due giorni avviluppandosi 10 I| udí chi egli erano, e come andò ad orare.~ ~Armati el romito 11 I| fu gran pezzo di notte, andò el romito nell'orto a orare, 12 I| ardito contro alla cittá n'andò.~ 13 I| Artilla con tutto il cavallo andò per terra; e Fiovo smontò 14 I| prese una lancia in mano, e andò contro al duca, e viddelo 15 I| lo re segretamente solo n'andò a quello buco, e pose mente 16 I| che gli sentí levare, e andò ancora a vedere a quello 17 I| uscí da quella camera, e andò alla loro camera, e picchiò 18 I| carrette e vettuvaglia, n'andò a campo intorno a Parigi, 19 I| cittá, e una grande parte n'andò a sacco, e gli altri s'arrenderono; 20 I| lasciò la donna nel letto, e andò al palazzo reale per le 21 I| dalle spalle. La novella n'andò a Attarante, e fugli detto: « 22 I| dieci cavalieri. Fiovo l'andò a vedere, perché la gente 23 I| piagnere tutti e' signori. Poi andò abracciare tutti e' regi 24 I| Nondimeno Riccieri se ne andò a casa d'uno grande amico 25 I| ispalla in terra, e poco andò che e' cadde morto. In questo 26 I| questa sera Riccieri non andò a corte. La gente s'attese 27 I| quale battaglia Riccieri andò vestito di cilestro.~ ~El 28 I| il pregio da ogni parte. Andò questo giorno vestito di 29 I| del palagio, questa voce andò per tutta Roma; e questa 30 I| e all'ultime bandiere n'andò. Riccieri, presa la spada 31 I| ambasciata a Gostantino; e poi andò alla stanza dove Riccieri 32 I| Fiovo fu molto allegro, e andò dove era Giambarone, e ogni 33 I| alla schiera di Danebruno n'andò con Oro e fiamma. Allora 34 I| segno di paura. Per questo andò la boce per grida di banditori 35 I| Riccieri, vinto dall'amore, andò in Barberia col famiglio~ 36 I| usava pure col famiglio che andò a Roma; e spesso le serviva 37 I| abbandonava sua lancia. Allora gli andò incontro Minapal; Riccieri 38 I| questo Basirocco turbato gli andò incontro, e dieronsi due 39 I| ma quello di Basirocco andò per terra, cioè cadde, e 40 I| andavano. Basirocco se n'andò alla sua stanza, e mutò 41 I| e ritornò in piazza, e andò contro a Riccieri, e dieronsi 42 I| Basirocco giugnesse in piazza, n'andò a Fegra, e ogni cosa le 43 I| Basirocco giunse in piazza, n'andò contro a Riccieri; e due 44 I| cavallo e l'arme; ed egli andò a Fegra. Ed ella lo menò 45 I| a torre una nave; e cosí andò a torre a nolo una nave 46 I| era Riccieri; onde egli andò la sera di segreto a favellare 47 I| e loro allegri. Ed egli andò e recò pieno il barlotto 48 I| tutti dormire, subito n'andò a Fegra; ed ella gli diede 49 I| d'Alfea, e 'l popolo gli andò contro pel danno~ch'egli 50 I| segno di paura. Per questo andò la grida che solamente e' 51 I| E ognuno in quella notte andò con la sua schiera dove 52 I| lancia, ed a traverso l'andò a ferire credendolo mettere 53 I| Giambarone; con Riccieri andò Manuello, figliuolo d'Attarante. 54 I| Nel tempo che Gostantino andò a Gostantinopoli, ritrovò 55 I| Francia; e come Riccieri~andò a soccorrella segretamente.~ ~ 56 I| passò in Aragona; e indi n'andò in Francia. E giunto a Parigi, 57 I| E partito da Parigi, n'andò in suo donato paese; e stato 58 I| aprezzate le sue parole. Egli n'andò alla porta; con molti disaminamenti 59 I| scudo. E l'altro giorno andò alla porta (questo fue el 60 I| assalirono el campo; e Riccieri andò con loro. E quando entrò 61 I| egli solo dalla gente, e andò dov'era el re Filoter con 62 I| alla sua gente. Alifer n'andò al padiglione, e fece tutto 63 I| tornato la sera nella cittá, n'andò alla sua camera; e Fegra 64 I| Fegra con molte damigelle l'andò a disarmare, e domandollo 65 I| quando Riccieri fue vestito, andò a vicitare el re che si 66 I| giorno, Riccieri si levò e andò di buon'ora a vicitare el 67 I| lacci dell'elmo; e l'elmo andò in su, e Riccieri gli die' 68 I| Capitolo LXVII.~Come Riccieri andò in Egitto a vedere il soldano 69 I| partito da Tunizi, per terra n'andò a Susa in Africa, e poi 70 I| Su per la riva del Nilo n'andò a Bambillonia alla corte 71 I| non ristette, ch'egli n'andò in Alessandria; ed entrò 72 I| novella, addolorata se n'andò nella sua camera, e prese 73 I| sarebbe morto; ma la novella andò al soldano, ed egli venne 74 I| cominciò da ogni parte. Ed andò Folicardo per forza d'arme 75 I| valentia di Folicardo, n'andò a lui colla spada in mano, 76 I| rompeva il campo. E la novella andò a Molione, inanzi ch'egli 77 II| fece molti boti a Dio, e andò a Roma, e mandò al santo 78 II| una udienza, Fioravante n'andò dinanzi da lui, e 'nginocchiato 79 II| poi si dilungò da lui, e andò a dormire sotto un altro 80 II| da lui. El giustiziere n'andò al giardino con molti armati, 81 II| buon'otta montò a cavallo, e andò con molta compagnia a una 82 II| Salardo poco di lungi dal re, andò a lui, e gittossi ginocchione 83 II| al re di grazia».~Salardo andò dinanzi dal re, e disse: « 84 II| e ritornata in sé, se n'andò alla sua camera.~Fioravante 85 II| Riccieri, primo paladino, andò drieto a Fioravante, e la 86 II| stanza della reina. Riccieri andò a smontare alla stanza della 87 II| partissi della reina, e andò a montare a cavallo; e apresso 88 II| e inverso quella boce n'andò. E scendendo del poggio, 89 II| Balda e avendo mangiato, andò a dormire; e come fu addormentato, 90 II| diegli la morte; e poi se n'andò a quella trabacca, e trovato 91 II| correrò». E cosí fe': e poco andò che gli vide. La damigella 92 II| parte. Riccieri lo vidde, e andò presso a lui; Tibaldo, confortando 93 II| a 'bracciare. La novella andò a Florinda, sua madre, che 94 II| andarono a dormire.~El famiglio andò la notte a Balda al re Balante, 95 II| oste, e con grande gente n'andò a Dardenna;~e fu nell'oste 96 II| gente assai, ma il papa v'andò egli in persona, e bandí 97 II| Roma, e inverso Francia n'andò, passando Toscana, Lombardia, 98 II| partisse l'oste verso Balda, andò il bando del re di Francia 99 II| grande gente; e Drusolina andò nella prigione;~e come si 100 II| e poco istette, ch'ella andò alla prigione, pensosa per 101 II| promisse, e partissi da loro, e andò in sulla torre del palagio, 102 II| cittá di Balda, e tutta andò a sacco e ruberia, mettendo 103 II| figliuola per moglie, n'andò alla reina, e addomandolle 104 II| cavalcare, e tutta notte s'andò avviluppando per questa 105 II| Balante tutto allegro n'andò alla reina e alla figliuola, 106 II| aiuto del re di Spagna n'andò in Iscondia, e assediolla 107 II| ostiere innamorò di lui; e andò a lui al letto.~ ~Mentre 108 II| erano nello abergo, ognuno andò a dormire.~E sendo quasi 109 II| dell'oste si levò, e sola n'andò nella camera di Fioravante, 110 II| ed ella sospirando se ne andò.~ 111 II| Fioravante, e egli si levò, e andò alquanto a sollazzo, e l' 112 II| Fioravante mangiò, e poi andò armato dinanzi a Drusolina, 113 II| della terra; ma Fioravante andò fuori con lo scudo al collo 114 II| ed entrò in una camera, e andò a vicitare la reina. E quello 115 II| due». E il re Balante n'andò alla reina, come si partí 116 II| Fioravante, com'era usato, andò nel consiglio, e sanza paura 117 II| Balante si levò in pie', e andò contro a Fioravante, e disse: « 118 II| segretamente per lo palazzo n'andò alla prigione; e la reina 119 II| il forziere.~Drusolina n'andò a Fioravante, il quale molto 120 II| questa diliberazione. Ratta n'andò a Fioravante, e disse: « 121 II| era fuggita~di prigione, e andò a campo con molta gente 122 II| quando seppe che non v'era, andò alla camera di Drusolina 123 II| era assediato, ed egli n'andò dinanzi al re Balante come 124 II| scaramucce. Uno dí s'armò e andò alla zuffa con uno arco 125 II| differenzia, giunse il buffone, e andò dinanzi a tutto il consiglio. 126 II| volle andare con loro, e andò armata con l'arme del re 127 II| luogotenente di Dardenna andò nel campo con quattromila 128 II| Valenziano di Baviera. Tanto andò l'oste, che giunsono apresso 129 II| fatto conte di Fiandra, andò dinanzi alla reina, e addomandò 130 II| glielo mostrò; e Giliante gli andò incontro con uno grosso 131 II| in sala. Allora la reina andò a Fioravante, e disse: « 132 II| il fuoco della fornace, e andò nella casa de' giudici che 133 II| case e i giudici: ancora n'andò alquanto nel palazzo della 134 II| non da Dio accompagnata, andò soletta per quello diserto, 135 II| aste. El paladino Riccieri andò a vedere, e ruppe una lancia 136 II| andògli incontro. La novella andò a Fioravante: subito montò 137 II| Gisberto; e montò a cavallo, e andò drieto a Gisberto; e quando 138 II| giunti in porto, la novella andò per la cittá, come era in 139 II| lione.~Questa nominanza andò insino in levante al vecchio 140 II| soldano di Bambillonia, andò in ponente~con gran gente, 141 II| adirato, contro a Giliante n'andò. E passato il gran bosco 142 II| LII.~Come il re Balante andò con grande gente e con Ottaviano 143 II| diedonsi gran colpi: Fioravante andò per terra con tutto il cavallo, 144 II| addomandò l'arme e, armato, andò alla battaglia: non fu in 145 II| tanto Gisberto, che egli andò la sera con Ottaviano fidatamente 146 III| Ottaviano del Lione, come andò in Egitto per acquistare~ 147 III| di Renoica.~Ma la novella andò al soldano d'Egitto, ch' 148 III| conquistando; e prese Damiata, e andò in Giudea, e prese Gerusalem. 149 III| per le selve di Spagna n'andò gran tempo come bestia salvatica, 150 III| ngiti; e per molte giornate andò, tanto ch'egli arrivò nel 151 III| della cittá. Gisberto se n'andò alla porta, e tanto pregò, 152 III| che fu del re Carianus, andò, come vanno e' buffoni, 153 III| fossino presi.~Gisberto non andò mai a nessuna terra, tanto 154 III| fatto governare i cavagli, andò a dormire, e cosí fece Sibilla, 155 III| come gli vidde a dormire, andò al signore del castello, 156 III| ragunata molta gente armata, andò all'osteria. L'ostiere, 157 III| passato il primo sonno, andò sola con una candela in 158 III| il castello; ed ora gli andò a dire della battaglia. 159 III| castellano. La damigella andò alla prigione, e cavonne 160 III| castello. A furore tutta l'oste andò a combatter la rocca del 161 III| levò campo da Melano, e andò verso e' cristiani. E quando 162 III| schiera dell'abate Riccardo, e andò insino alle sue bandiere, 163 III| licenza dal re Gisberto, e andò a assediare Pavia, e puosevi 164 III| egli montò a cavallo, e andò con lui dinanzi al re Gisberto; 165 III| armossi, e montò a cavallo, e andò a combattere con Camireo, 166 III| giunse la terza mattina, n'andò verso Londres seguendo il 167 III| venti, quando Bovetto v'andò. Adoravano le stelle e ' 168 III| ed egli con una lancia andò a ferire Falsargi, che aveva 169 III| ha nome Alpeon; ed egli n'andò lá con l'oste, e trovò ch' 170 III| lettera».~El caro maestro andò al porto che si chiama Golfo 171 III| lo suo maestro, ed egli andò a lei con l'arpa in mano. 172 III| disarmandosi, e Feliziana andò sola alla sua camera, tanto 173 III| dolore; e con molti baroni n'andò alla camera, e quando riconobbe 174 III| terra con tutta l'oste, n'andò verso Londra ardendo e rubando 175 III| fratello, s'armò una mattina, e andò presso alla cittá, e domandava 176 III| cerchio dell'elmo, e 'l brando andò giuso, e divise la testa 177 III| infedeli. Tutto il campo andò a preda, e poco seguitarono 178 IV| Duodo di Maganza; e come andò in Inghilterra.~ ~Brandoria, 179 IV| non essere conosciuto; e andò con lui Alberigo suo fratello, 180 IV| paesani del paese». El messo andò alla cittá, e giunse all' 181 IV| come Brandoria fu levata, n'andò a lei, e ogni cosa le contò, 182 IV| cento compagni disarmati. E andò fuori d'Antona alla caccia; 183 IV| con tutta la sua gente n'andò verso Antona, ed entrò nella 184 IV| tanto che io torno». E poi n'andò alla Rocca a San Simone, 185 IV| andonne verso Brisco, ma non andò alla terra, e passò via. 186 IV| per piú di dieci giorni andò come bestia per boschi e 187 IV| comperassi; e partissi, e andò vedendo la fiera. Lo spenditore 188 IV| Essendo Buovo in questa corte, andò un dí el re Erminione a 189 IV| questo cavallo, e Buovo v'andò a vedere; e udí dire al 190 IV| prese uno bastone in mano, e andò verso il cavallo; e quando 191 IV| ma egli, temendo, non v'andò, e Drusiana non si adirò 192 IV| vergognoso convenne ubidire, e andò alla stanza di Drusiana, 193 IV| mangiare qui». E la damigella andò nella guardacamera per la 194 IV| alla sala dov'era il re, e andò a mangiare con gli altri 195 IV| passato l'anno, che mai non andò da lei, e nondimeno ogni 196 IV| falcetta da segare erba, e andò con gli altri saccomanni 197 IV| ella, come disperata, v'andò in persona.~ 198 IV| Drusiana, vinta dall'amore, andò per Buovo in persona~insino 199 IV| mosse come disperata, e andò con una donna e con una 200 IV| Come Lucafero di Buldras andò a campo a torno al re d' 201 IV| saraini, e venne in Bussina, e andò cercando e' migliori e piú 202 IV| padiglioni. E lo re Marcabruno andò contro a Lucafero, e fu 203 IV| Agostino, e fello cavalliere, e andò alla battaglia.~ ~Essendo 204 IV| né temendo alcuna cosa, andò in sul palazzo dove ella 205 IV| misse l'elmo in testa e andò alla stalla, e montò in 206 IV| contro a noi?». E Lucafero n'andò al re Erminione, e dimandollo: « 207 IV| nella cittá; e Drusiana andò per lui insino alla stalla, 208 IV| il re con la vettoria, e andò a vedere il conte Ugolino, 209 IV| ritornossi al palazzo. E Buovo andò dinanzi al re Erminione, 210 IV| ringraziò Iddio, e a pie' n'andò a Sinella, e andonne al 211 IV| sentendo ella el romore, andò con certe donne a vedere, 212 IV| La notte vegnente ella andò nella torre per una cateratta 213 IV| non fu passato; e poi gli andò a parlare; ma non lo potè 214 IV| riauto dal poltrone, n'andò alla cittá di Polonia. E 215 IV| fece. Com'ebbe mangiato, s'andò con Dio; e andando per la 216 IV| Capitolo XXIII.~Come Buovo andò al palazzo di Drusiana, 217 IV| Partita la donna, e Buovo n'andò verso el palazzo di Drusiana, 218 IV| era alla cucina. Fiorigi andò alla cucina; e trovato Buovo, 219 IV| dov'era Rondello, e non v'andò altra persona; alcuni hanno 220 IV| alcuni hanno detto che v'andò il re, ma i piú dicono che 221 IV| l'ebbe governato, se ne andò alla camera di Drusiana, 222 IV| tacito per tutto, ed ella andò pianamente per Buovo, e 223 IV| cavalcare». E ismontò, e andò uno poco a pie', e poi rimontò 224 IV| Drusiana, el duca Sanguino andò al palazzo di Fiorigi con 225 IV| drento; ma la guardia n'andò al signore, che aveva nome 226 IV| XXX.~Come lo re Marcabruno andò per dare il guasto a Montefeltron,~ 227 IV| potesse uscire, e subito n'andò alla camera di Buovo e chiamollo 228 IV| nella foresta; e Buovo andò a cercare paese dimestico, 229 IV| alla nave; e~Drusiana n'andò in Erminia, isconosciuta, 230 IV| Rocca a Santo Simone, e lá n'andò sconosciuto.~ ~Per non lasciare 231 IV| trovarlo; e non lo trovando, n'andò a Polonia, e aveva sentito 232 IV| compagnoni. E Sinibaldo andò alla camera di Riccardo 233 IV| sua parte. E Sinibaldo v'andò, e Buovo rispose: «Io sono 234 IV| e 'l cavallo di Riccardo andò per terra, onde Riccardo 235 IV| me e Riccardo». E Teris v'andò, e non potè; e Buovo disse: « 236 IV| menalo teco a cena». Egli v'andò, e tanto lo pregò, che egli 237 IV| che cenavano, e Buovo v'andò, e giunse che Riccardo diceva: « 238 IV| adirato, contro a Duodo n'andò; e Duodo, quando lo vidde 239 IV| diedono l'ordine. Allora andò Sinibaldo a Buovo, e disse: « 240 IV| furono alloggiati, e Ruberto andò da loro, e Buovo lo domandò: « 241 IV| come noi possiamo fare». E andò alla corte egli e Terigi; 242 IV| Duodo, sentito questo, andò in Franza, e parlò a Pipino, 243 IV| Capitolo XLIX.~Come Gailone andò per ambasciatore a Buovo, 244 IV| e con una grossa lancia andò contro a Buovo, e l'uno 245 IV| Capitolo LI.~Come lo re Pipino andò alla battaglia contro a 246 IV| lancia in mano. L'una gente andò contro all'altra, e grande 247 IV| Buovo comandato, quando andò a parlare al re Pipino, 248 IV| comunicò: e Buovo se ne andò alla Rocca a San Simone, 249 IV| richiedere tutti e' suoi amici. E andò egli in persona al re Pipino, 250 IV| presto smontò di Rondello, e andò presto contro al re Druano 251 IV| campo,~e verso Bussina se ne andò; e 'l re Pipino entrò la 252 IV| muta ventura». E subito n'andò al re Erminione, e dimandògli 253 IV| Capitolo LIX.~Come Drusiana andò alla corte a vicitare Buovo, 254 IV| Polonia, e come ella se n'andò con lui a Montefeltron, 255 IV| quando ella fu ristata, e andò verso lei, e presela per 256 IV| quando la grida del difizio andò per la cittá, tutte le gentili 257 IV| el cavallo; e Ruberto v'andò e dissegli l'ambasciata. 258 IV| non lo potrá cavalcare»; e andò dove era Drusiana, e dissele 259 IV| corse inverso Buovo. ed egli andò inverso lei, e abracciolla 260 IV| arrivò alla nave, e come ella andò in Erminia; e Buovo le contò 261 IV| mandò per Buovo;~ed egli vi andò; e come egli vinse a correre 262 IV| che per amico lo teneva, v'andò, e menò seco Drusiana e 263 IV| correre, el re Guglielmo andò a vedere insino dove si 264 IV| Rondello. Fiore entrò inanzi, e andò per infino dove era il cavallo 265 IV| cittá d'Antona, e Buovo n'andò~in esilio e sbandeggiato 266 IV| della battaglia; e furioso n'andò verso quella parte, e confortando 267 IV| cinquemila pedoni; poi n'andò in Erminia al re Erminione, 268 IV| lo re Arbaulle d'Ungheria andò a dosso a Buovo a Sinella, 269 IV| saputa la morte di Trifero, n'andò verso~Sinella e pose di 270 IV| domandarono come la battaglia andò a Sinella. E sentita la 271 IV| bestiame e di prigioni, e andò insino alle dette case, 272 IV| figliuolo di Buovo, che andò in Erminia, come di sopra 273 IV| fatto di Sinibaldo. Allora andò Ruberto insino alle navi 274 IV| allegro della sua venuta e andò con Ruberto insino al monte 275 IV| col re Arbaul, e Sinibaldo andò contro al re Tilopon, e 276 IV| cavalieri, e arrestò la lancia e andò a fedire lo re Tilopon, 277 IV| tornorono a Sinella. E Buovo andò con loro a pigliare la signoria 278 IV| tutti i signori del reame, andò a Londra e 'ncoronò Guglielmo 279 IV| padre di Gano di Pontieri. E andò Gailone sedici anni sconosciuto 280 IV| morto al Sipolcro; e poi n'andò ad Antona, e puosesi a stare 281 IV| Santo Salvadore. Drusiana v'andò la mattina per tempo per 282 IV| mattina ad Antona, e Buovo v'andò presso a terza per vedere 283 IV| diliberò di tornare ad Antona, andò alla chiesa, e intrò in 284 IV| dell'altare. E Gailone gli andò drieto, e vedendolo solo, 285 IV| ed entrò nella saettia e andò via, e per la fretta rimase 286 IV| tornare in Maganza, anzi se n'andò tra molto tempo al soldano 287 V| potrebbe riparare, ella n'andò con tutti e' suoi figliuoli 288 V| mare Rosso.~La novella n'andò a Bambillonia al soldano. 289 V| assalire il campo, e 'l re v'andò.~ 290 V| mosse con la bandiera e andò verso le bandiere de' saraini 291 V| cavalieri per mezzo de' saraini andò con la santa bandiera insino 292 VI| Ungheria,~e come Falisetta andò con lei per sua segreta 293 VI| E poco stette, che Berta andò di sala in camera e disse 294 VI| la guardacamera, e non v'andò altra donna. Disse Berta: « 295 VI| nel giardino, e Berta se n'andò giuso in una loggia dipinta, 296 VI| Ungheria suo suocero, ed egli andò alla camera e disse a Falisetta: « 297 VI| venire». E 'l re si partí, e andò a montare a cavallo; e quando 298 VI| suo padre». E Grifone ne andò a lei, e trovò ch'ella piangeva 299 VI| tosto e' ripari». Ed egli andò a montare a cavallo, ed 300 VI| seppe, ed ella si mosse e andò per essere con loro alla 301 VI| montarono a cavallo, e con loro andò Bernardo di Chiaramonte 302 VI| verzura e di fronde; e ognuno andò poi a dormire, chi qua e 303 VI| Maganza fussino morti. E poi andò con Bernardo e con molti 304 VI| del Magno.~La brigata che andò per Berta erano giunti alla 305 VI| miglia, e non trovandolo, n'andò a Roma e per molti paesi, 306 VI| egli con mano disegnò: «Andò in qua verso Orliens». La 307 VI| piú sicuro luogo andare, n'andò la sera alla badia di Santo 308 VI| intervenne ch'el re Galafro andò a mangiare il primo dí d' 309 VI| giunte dinanzi al re, Galeana andò abracciare suo padre, ed 310 VI| Intervenne ch'uno dí Galeana andò in su la sala dinanzi al 311 VI| balcone a vedere; e Morando n'andò a lui e da capo l'ammoní 312 VI| fortuna, e malinconoso se n'andò suso in una piccola saletta 313 VI| di sí, e la segretaria n'andò a Galeana, e tiratola da 314 VI| mangiò; e levata da tavola, andò con la sagretaria in un' 315 VI| e montato a cavallo, n'andò in piazza. El primo ch'egli 316 VI| lancia e fuggí. E Morando andò alla camera per certi vestimenti, 317 VI| corte, e renduto il cavallo, andò in sul palazzo. Ma Galeana 318 VI| imperò che altra persona andò mai in quella camera, dove 319 VI| colto posta, ella si mosse e andò nella camera loro, quando 320 VI| quando la madre dormiva, e andò sola ed entrò drento; e 321 VI| vedea piangere Galeana, andò alla camera ad armarsi, 322 VI| tornò al campo, e disarmato andò al re Bramante, el quale 323 VI| glielo promisse, ed egli s'andò a riposare.~Non fu prima 324 VI| e per ispazio d'una ora andò la battaglia uguale; e Polinoro 325 VI| Mainetto. E come ebbe cenato, s'andò a riposare, e tutta la gente 326 VI| giurato di tornare; Morando n'andò a Saragozza e fugli aperto 327 VI| tagliati i lacci di drieto, gli andò insino a mezzo il capo, 328 VI| nessuna difesa. Mainetto n'andò insino al padiglione per 329 VI| lo serrò affatto. Uggieri andò loro drieto, e giunto in 330 VI| loro. E come si fu partito, andò a Morando e tutto il fatto 331 VI| uno famiglio di Marsilio andò a Galeana e dissele che 332 VI| che gli vidde passare, n'andò alla camera loro con quattro 333 VI| dove le lasciai». E poi andò Morando destramente a Galeana, 334 VI| come fu tornato, Morando andò la seconda sera alla sua 335 VI| Morando pagò l'ostiera, e poi andò in camera e disse come il 336 VI| comandamento del cardinale, n'andò in meno di venti giornate 337 VI| gente che si assembrò e andò~nello reame di Franza per 338 VI| Carlo. E 'l duca Gherardo n'andò in Borgogna e venne poi 339 VI| prigione, e allevollo; e quando andò in Ispagna, lo fe' capo 340 VI| fermare la sua schiera, e andò con gli ambasciatori dinanzi 341 VI| entrata, ed egli cosí fece. E andò con lui, oltre a' sua figliuoli, 342 VI| morte si curava. Egli v'andò in su l'ora della mezza 343 VI| partí. E l'altro giorno n'andò a casa di quella donna e 344 VI| onestamente». La cameriera v'andò, e trovato Milon vestito, 345 VI| di vergogna sospirava. E andò a vicitare la sorella, e 346 VI| con uno bello modo se n'andò alla prigione e cavò Milon 347 VI| Balante lo menò con seco, e andò al re Agolante e tolse licenzia; 348 VI| la sua schiera. Milone n'andò insino alle bandiere di 349 VI| imperadore;~e d'uno buffone ch'andò alla festa del re Agolante.~ ~ 350 VI| che per tutto il mondo andò la sua fama: e costò cara 351 VI| di Parigi uno buffone, e andò in Ispagna, come vanno i 352 VI| L'altra mattina Orlandino andò a Sutri acattando, e' famigli 353 VI| per Romagna e per la Marca andò a Roma. E stette a Roma 354 VI| Capitolo LXII.~Come Orlandino andò per la limosina alla corte,~ 355 VI| furono pochi poveri; ma egli andò la nominanza nelle ville, 356 VI| vino e carne. Ed egli n'andò alla corte, e giunse sí 357 VI| sonare gli stormenti, n'andò su per la scala. El portinaio 358 VI| s'è veduto: o egli se n'andò per disperazione, o egli 359 VI| diceva: «Vanne alla corte». E andò alla corte. E quando fu 360 VI| stormenti, Orlandino se n'andò in su la sala, e nascondevasi 361 VI| stesse cheto. E 'l duca andò piú inanzi e disse: «Chi 362 VI| venire Berta e Orlandino. E andò per lei Bernardo di Chiaramonte, 363 VI| nacque il conte Ugone, che andò in vita allo 'nferno per 364 App| arò a fare». E egli se n'andò molto adirato, e trovò Lionello, 365 App| alquanti della sua gente, e andò in Dardenna, e fu dinanzi 366 App| Galerana». Allora Galerana se n'andò al suo palagio, il quale 367 App| Galerana fosse cosí morta: ella andò soletta, e gittolla dalla 368 App| mattina vegnente, e Drusolina andò alla prigione a Fioravante, 369 App| maliscalco del re, Tibaldo, andò al re Fiore, e piangendo 370 App| Toscana e per Lombardia, e andò in Franza~con compagnia 371 App| presso alla terra, la novella andò al re Fiore sí come il re 372 App| gente, e incontanente se ne andò al re Galerano, suo fratello, 373 App| incontanente si mosse, e andò alla madre, e disse: «Madonna, 374 App| nostri cavalli». E Drusolina andò, e fece quello che bisognava, 375 App| E Drusolina si mosse, e andò in sulla torre, e stava 376 App| incontanente gli conobbe, e andò al re Fiore di Dardenna, 377 App| Allora Tibaldo si mosse, e andò al re di Franza, e inginocchiossigli 378 App| Tibaldo si partí dal papa, e andò al re di Franza dicendo: « 379 App| colla sua gente, che egli andò insino lá dove era Tibaldo, 380 App| nsegne a terra, incontanente andò a Fioravante ed a Riccieri 381 App| e cominciò a fuggire, e andò in quelle parti dove credeva 382 App| andògli drieto. E il re se n'andò in Iscondia con molta gente, 383 App| gente, e Drusolina se n'andò con lui e lasciò la terra.~ 384 App| Fioravante si partí da lui, e andò pel campo cercando del padre; 385 App| su uno destriere; e poi andò cercando per lo campo, e 386 App| Capitolo XXII.~Come la novella andò in Brettagna a Salardo~come 387 App| come fu scavalcato, se ne andò alla reina, e di poi si 388 App| uno certo tempo, Salardo n'andò un dí dinanzi alla reina,