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Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze

carlo

    Libro
1 Inc| tratta del nascimento di Carlo Magno e della scura morte 2 II| secondo fu Buovo, el terzo Carlo Magno, el quarto fu Orlando, 3 VI| ispezialtá~del nascimento di Carlo Magno e della iscura morte 4 VI| figliuoli bastardi; e come Carlo fuggí in Ispagna,~chiamandosi 5 VI| Capitolo XIV.~Come Carlo Magno fu ingenerato, e Berta 6 VI| Capitolo XVII.~Come nacque Carlo Magno e Berta, madre d'Orlando; 7 VI| avvenne ch'egli fu chiamato Carlo Magno e non Carro; ed era 8 VI| perderebbono la signoria, se Carlo giugnesse a quindici anni, 9 VI| tempo, che guardava pecore. Carlo gli disse: «Vo' tu cambiare 10 VI| poi fu fatto imperadore Carlo Magno, come la storia fará 11 VI| storia fará menzione.~Fu Carlo molto cercato per li Maganzesi. 12 VI| l'abate, dov'era arrivato Carlo, che molte volte gli parve 13 VI| Morando di Riviera, balio di Carlo, avendo fatto molto cercare 14 VI| tu non sia il mio signore Carlo». Allora Carlo non si seppe 15 VI| mio signore Carlo». Allora Carlo non si seppe negare e gittossi 16 VI| avea mostrato in verso di Carlo, dicendogli: «Se la fortuna 17 VI| puose nome Ragonese, e a Carlo pure Mainetto; e giunti 18 VI| Passato l'anno che Morando e Carlo, chiamato Mainetto, giunsono 19 VI| e accostavasi a lui, e Carlo lo schifava perché non lo 20 VI| ti sbigottire, imperò che Carlo, tuo signore, è mio marito». 21 VI| corte del re Galafro». Disse Carlo: «Io ho nome Mainetto, e 22 VI| Capitolo XXXI.~Come Carlo Magno, chiamato Mainetto, 23 VI| come tu hai nome». Disse Carlo: «Tu m'hai per tre cose 24 VI| mano e disse: «Io ho nome Carlo Magno, figliuolo del re 25 VI| Capitolo XXXII.~Come Carlo combattè col re Bramante 26 VI| morto Polinoro; e guatava Carlo fiso nella faccia, e Carlo 27 VI| Carlo fiso nella faccia, e Carlo guatava lui; e convenne 28 VI| abassare gli occhi, tanto aveva Carlo fiera guatatura. E rabassate 29 VI| XXXIII.~Come Mainetto, cioè Carlo Magno, fece la grande battaglia~ 30 VI| sempre avea vantaggiato Carlo nella battaglia, e da questo 31 VI| Capitolo XXXIV.~Come Carlo s'inamicò con Uggieri, che 32 VI| Mainetto, e come aveva nome Carlo Magno; e Uggieri s'inginocchiò 33 VI| Uggieri s'inginocchiò a Carlo e volevagli baciare e' piedi, 34 VI| con Galeana e Uggieri, Carlo e Morando di Riviera.~ ~ 35 VI| re Oldrigi, fratelli di Carlo, che tenevano il reame di 36 VI| le cose che aveva fatte Carlo in Ispagna, la morte di 37 VI| a' piedi ginocchioni, e Carlo a lui; e abracciati insieme, 38 VI| accorgesse, e disse a Morando e a Carlo: «Andate in Baviera al duca 39 VI| volontá di sapere novelle di Carlo, ed è nimico de' dua patricida; 40 VI| aiuto. Ma io ti priego, Carlo, che tu sia misericordioso 41 VI| Bernardo per piú sicurtá di Carlo che Morando e' loro n'andassino 42 VI| di Franza per rimettere Carlo in signoria.~ ~Morando, 43 VI| cosí venne in su la sala, e Carlo disse al dus Namo chi era 44 VI| grande onore per amore di Carlo: e fu loro assegnato una 45 VI| manifesto che questo era Carlo, figliuolo di Pipino, a 46 VI| Ungheria, significando come Carlo, figliuolo del re Pipino, 47 VI| le terre degli amici di Carlo, perché non lo volevano 48 VI| questo che diceva essere Carlo ed era in Baviera. Quando 49 VI| Agnentino intesono la novella di Carlo dal messo del re Oldrigi, 50 VI| alessandrino per la novella di Carlo, e mandarono a dire a Lanfroy 51 VI| a vedere in compagnia di Carlo. E 'l duca Gherardo n'andò 52 VI| in Gostanza, insieme con Carlo e col duca Namo e col re 53 VI| molte cittá si darebbono a Carlo». E 'l duca disse: «Facciamo 54 VI| Berlinghieri ed a Agnentino; e Carlo disse che voleva essere 55 VI| mostrato a Milon d'Angrante Carlo, egli si gittò da cavallo 56 VI| inginocchiarsi a pie' di Carlo, e abracciollo e giurò non 57 VI| che al presente aveva, che Carlo sarebbe signore di Parigi 58 VI| incoronato del reame di Franza. Carlo gli fe' grande allegrezza 59 VI| si gittò Milon dinanzi a Carlo ginocchioni e chiese di 60 VI| sua in sua compagnia: e Carlo l'accettò. E fecer i baroni 61 VI| dicendo: «Noi andiamo con Carlo contro al suo sangue, e 62 VI| era grande favellare. Ma Carlo fece tutta la baronia ragunare, 63 VI| uscirono a campo contro a Carlo,~e Gherardo da Fratta fece 64 VI| minore, e disse loro: «Questo Carlo dice ch'egli è figliuolo 65 VI| né omaggiotributo; e Carlo, come fusse in signoria, 66 VI| vennono incontro al campo di Carlo.~Alcuni cittadini la notte 67 VI| e andorono nel campo di Carlo; e per loro fu saputo come 68 VI| uscire alla battaglia. Quando Carlo lo sentí, ne ebbe grande 69 VI| Parigi, cioè lo re Oldrigi. E Carlo fece come il duca ordinò, 70 VI| e' cittadini tennono con Carlo,~e Lanfroy fu morto al primo 71 VI| morto al primo colpo di Carlo: e la grande battaglia,~ 72 VI| grande battaglia,~e come Carlo uccise Guerrino, fratello 73 VI| schiere l'una all'altra, e Carlo si fece inanzi tanto, ch' 74 VI| venite voi incontro? Io sono Carlo, vostro signore». Per queste 75 VI| cominciarono a gridare: «Viva Carlo Magno, e muoiano e' traditori!». 76 VI| muoiano e' traditori!». Carlo comandò loro che si tirassino 77 VI| borgesi di Parigi. Allora Carlo e Salamone con la loro ischiera 78 VI| vennono contro a Lanfroy. Carlo spronò il cavallo contro 79 VI| ruppe la sua lancia sopra a Carlo, e Carlo gli passò tutte 80 VI| lancia sopra a Carlo, e Carlo gli passò tutte l'armi e 81 VI| Guerrino entrò tra la gente di Carlo, facendo molte prodezze. 82 VI| Combattendo le due schiere, Carlo e Milone e Agnentino e Berlinghieri 83 VI| sospinsogli indrieto; e Carlo e' compagni si tornarono 84 VI| della cavalleria era di Carlo e di Guerrino. E apresso 85 VI| quando Guerrino allato a Carlo uccise uno parente del duca 86 VI| chiamato Lamberto le Bavier. Carlo lo vidde, e avendo grande 87 VI| egli rispuose: «Io sono Carlo, figliuolo del re Pipino». 88 VI| di ritornare in Parigi». Carlo domandò chi egli era, ed 89 VI| strinse la spada e percosse Carlo d'uno grande colpo sopra 90 VI| elmo che fu di Bramante. E Carlo adirato piú contro a lui 91 VI| Gherardo si fuggí. A l'utimo Carlo ebbe vittoria.~ ~Quando 92 VI| corsono tutta la cittá per Carlo e uccisono tutta la gente 93 VI| dall'altra parte era di Carlo e di Milon d'Angrante e 94 VI| Oldrigi abatté molti baroni. Carlo lo vide andare per lo campo, 95 VI| domandi, chi se'?». Disse Carlo: «Io addimandai prima te, 96 VI| di Roma e re di Franza». Carlo rispuose: «E' non è cosí: 97 VI| morto. Or sappi ch'io sono Carlo, il quale voi avete tanto 98 VI| ribaldo cacciatore». E ferí Carlo in su l'elmo. E cominciarono 99 VI| d'Oldrigi molto noiavano Carlo. Egli l'arebbe morto, ed 100 VI| Egli l'arebbe morto, ed era Carlo attorniato di molti cavalieri 101 VI| migliori di tutta l'oste. Carlo avea sempre l'occhio a dosso 102 VI| grida e 'l romore grande, Carlo adirato si gittò lo scudo 103 VI| apersono tutta la loro frotta. Carlo ferí della spada in su l' 104 VI| colpo, voleva fuggire; e Carlo se gli gittò a dosso e abracciollo, 105 VI| padre, come doverrá averla Carlo di te?».~In questo mezzo 106 VI| di te?».~In questo mezzo Carlo rientrò nella battaglia. 107 VI| campo cominciò a fuggire. Carlo e tutti gli altri baroni 108 VI| giovato, se non fusse che Carlo, vedendo le bandiere di 109 VI| erano, e fugli detto. E Carlo fece sonare a raccolta, 110 VI| duca Namo s'inginocchiò a Carlo e addomandò di grazia Bernardo 111 VI| di Gherardo da Fratta; e Carlo gli perdonò, e disse a Bernardo: « 112 VI| d'essere sempre fedele a Carlo. Carlo lo ringraziò, e poi 113 VI| essere sempre fedele a Carlo. Carlo lo ringraziò, e poi comandò 114 VI| fratello, aveva promesso a Carlo d'essere suo fedele e suo 115 VI| quindici giorni si morí. Lo re Carlo cavò poi, per le guerre 116 VI| ch'avea nome Nerbona, e Carlo gliela donò, Ed ebbe per 117 VI| Capitolo XLVII.~Come Carlo prese la cittá di Parigi 118 VI| Oldrigi suo fratello.~ ~Carlo con tutta l'oste andava 119 VI| gli ambasciatori dinanzi a Carlo. E feciono l'ambasciata, 120 VI| borgesi l'avevano corsa per Carlo, e consigliossi che l'oste 121 VI| in mano, gridando: «Viva Carlo!». Apresso entrò Uggieri 122 VI| vegnente entrò nella cittá Carlo, e a l'entrare drento fece 123 VI| E come giunse dinanzi da Carlo, si gittò in terra ginocchione, 124 VI| dimandando misericordia. Carlo parlò queste parole contro 125 VI| a dire ad alte boci che Carlo non era figliuolo del re 126 VI| figliuolo del re Pipino. Allora Carlo con le propie mani gli tagliò 127 VI| per sopellire tra' Reali. Carlo, perché non s'era confessato, 128 VI| alla chiesa per onore di Carlo, e poi fu altrove sopellito. 129 VI| fu altrove sopellito. Ma Carlo fe' sopellire Guerrino di 130 VI| fecegli grande onore; e Carlo medesimo molto il pianse, 131 VI| di Pipino e sirocchia di Carlo, fu presentata a Carlo.~ ~ 132 VI| di Carlo, fu presentata a Carlo.~ ~In questo che Carlo 133 VI| Carlo.~ ~In questo che Carlo tagliò la testa a Oldrigi, 134 VI| Questa Berta era sirocchia di Carlo, di padre e di madre. Carlo 135 VI| Carlo, di padre e di madre. Carlo la abracciò e baciolla, 136 VI| poi che Pipino fu morto e Carlo si fuggí, mai stata in su 137 VI| etá di diciassette anni. Carlo le diede buona compagnia 138 VI| apparecchio d'incoronare Carlo Magno, e raccordasi lo re~ 139 VI| Gherardo~per fare pace; e Carlo mandò per Galeana in Baviera.~ ~ 140 VI| per Galeana in Baviera.~ ~Carlo prese la signoria e fece 141 VI| a trattare d'incoronare Carlo del reame, e mandarono per 142 VI| mandarono per comandamento di Carlo per tutta la fede, dicendo 143 VI| dicendo e bandendo che Carlo perdonava ad ogni persona 144 VI| mandorono con volontá di Carlo el duca Namo e Salamone, 145 VI| venne a Parigi inanzi che Carlo s'incoronasse. La fama di 146 VI| s'incoronasse. La fama di Carlo giá si spandeva per tutto 147 VI| tanto nella sua corte era Carlo, figliuolo del re Pipino, 148 VI| festa dello incoronamento di Carlo e alla festa di Galeana, 149 VI| Galeana, e a fermare pace con Carlo. Marsilio si volse a' fratelli 150 VI| Galafro disse: «Io manderò a Carlo per salvo condotto». E con 151 VI| Francia, significando a Carlo come volevano venire a vicitare 152 VI| non lo avere conosciuto. Carlo mandò loro salvo condotto 153 VI| tempo venne nella corte di Carlo una lettera mandata d'Africa 154 VI| e mostrava la lettera a Carlo e a' baroni, tanto che per 155 VI| Salamone, prima di Galeana. Carlo mandò Morando di Riviera 156 VI| pace e accomodamento con Carlo, figliuolo del re Pipino; 157 VI| re Pipino; e dissono che Carlo era del suo legnaggio, nati 158 VI| nati di Gostantino, e che Carlo l'allegava pel primo nell' 159 VI| Salamone erano in prigione. Carlo si morse le mani di dolore, 160 VI| alla corona di Francia. Carlo ragunò grande gente, e con 161 VI| e' suo' baroni. E stette Carlo a oste a Tremogna quattro 162 VI| morirono ottomila cristiani. Carlo la fece affossare e isteccare 163 VI| molti assalti al campo di Carlo, ma egli non era forte a 164 VI| campeggiare contro a lui. Carlo prese la cittá di Tremogna, 165 VI| il duca Namo e Salamone. Carlo voleva disfare la cittá, 166 VI| Mongrana, chiamato Amerigo. Carlo se lo menò a Parigi, e fello 167 VI| sul terreno dell'altro. Carlo fece Amerigo conte di Beri, 168 VI| che era incominciata tra Carlo e Gherardo, onde eglino 169 VI| Lione a Parigi; e tornato Carlo, donò al Danese Uggieri 170 VI| apparecchiò d'incoronare Carlo e di sposare Galeana e battezzare 171 VI| Uggieri Danese fu battezzato e Carlo incoronalo, e sposò Galeana;~ 172 VI| giurarono~tutti fede al re Carlo Magno.~ ~Fatta la triegua 173 VI| con Gherardo da Fratta, Carlo ritornò a Parigi, e 'l consiglio 174 VI| ordinarono la festa d'incoronare Carlo, cioè di mettergli la corona 175 VI| Uggieri; e 'l terzo giorno Carlo fu incoronato di tutto il 176 VI| soprannome, e' fu chiamato il re Carlo Magno. E fu incoronato Salamone 177 VI| Gottebuffo re di Frigia; e fece Carlo molti duchi e conti. Apresso 178 VI| allegrezza dello incoronamento di Carlo. E racconciossi tutto il 179 VI| buona pace per la tornata di Carlo Magno; e 'l papa si tornò 180 VI| anno dello 'ncoronamento di Carlo Magno, fu, com'era usanza, 181 VI| primo che se ne avvide fu Carlo, il quale tanto amava Milone, 182 VI| il cieco amore, che né di Carlo si rammentava, né di vergogna, 183 VI| la tenevono stretta, che Carlo era sbandeggiato». Berta, 184 VI| Intervenne che, faccendo Carlo una grande festa, mandò 185 VI| ed ella si fece ammalata. Carlo vi mandò dua perfetti medici, 186 VI| diliberorono di dirlo a re Carlo, e cosí feciono.~ 187 VI| amore di Dio.~ ~Quando lo re Carlo udí ch'e' medici dicevano 188 VI| piedi, domandando merzé. Carlo volle sapere di cui era 189 VI| e molto se ne dolse con Carlo, e poi disse: «Signore, 190 VI| gliela dia per moglie». Carlo rispuose: «Io consentirò 191 VI| figliuolo morissi, che non era Carlo, dicendo che mai non fu 192 VI| Ma el duca parlava al re Carlo segretamente, mostrandogli 193 VI| della torre, per modo che Carlo non ne seppe niente. E menatigli 194 VI| celata tre giorni, inanzi che Carlo lo sapesse. E quando lo 195 VI| E piú fece, che quando Carlo perdonò a Berta, aggiunse 196 VI| aggiunse che con parola di Carlo gli aveva mandati via, per 197 VI| mandati via, per mettere Carlo in amore di tutti. Ora Carlo 198 VI| Carlo in amore di tutti. Ora Carlo fece dare bando a Milone 199 VI| a Milone da quanto paese Carlo aveva 'n forza e possanza, 200 VI| Bernardo e' figliuoli che Carlo, e piú lo minacciavono. 201 VI| e piú lo minacciavono. Carlo prese Angrante e tutte le 202 VI| novello incoronato, e' ha nome Carlo Magno, e ho nome Sventura». 203 VI| Capitolo LVII.~Come Carlo s'apparecchiava d'andare 204 VI| facevano tra gl'infedeli, lo re Carlo aveva giá regnato re di 205 VI| papa Lione terzo fu eletto Carlo Magno imperadore di Roma. 206 VI| rappresentarono a Parigi, e fece lo re Carlo la maggiore corte che mai 207 VI| passato fatta a Parigi; e fece Carlo grande la quantitá de' 208 VI| signorie, e giurarono fedeltá. Carlo gli pregò che s'apparecchiassino 209 VI| Capitolo LXI.~Come Carlo Magno passò la prima volta 210 VI| Sutri.~ ~In questo tempo Carlo Magno, essendo eletto imperadore 211 VI| di casa di Maganza, che Carlo aveva a tutti perdonato. 212 VI| tutti perdonato. Molto aveva Carlo cerco la pace di Gherardo 213 VI| tra loro. E poi si mosse Carlo con trentamila cavalieri 214 VI| e la notte venne al re Carlo una mala voglia, per la 215 VI| la roba.~ ~Essendo lo re Carlo alla cittá di Sutri, tenne 216 VI| avanzava alla tavola di Carlo si dava per l'amore di Dio 217 VI| grande signore, chiamato Carlo Magno, ed è re di Franza 218 VI| Sutri, «e dicono ch'egli è Carlo Magno di Franza». Quando 219 VI| disse: «Temo che quello Carlo non ti faccia male». Ed 220 VI| LXIII.~Come Orlandino vide Carlo la prima volta,~e tolse 221 VI| piena di carne dinanzi a Carlo a Sutri.~ ~El seguente 222 VI| Sutri.~ ~El seguente Carlo soprastette al mangiare 223 VI| della sala, e quando lo re Carlo venne per desinare, Orlandino 224 VI| guatava; ed era dinanzi a Carlo molta moltitudine di gentili 225 VI| era stata posta dinanzi a Carlo, dov'era drento capponi 226 VI| nel fondo era l'arme di Carlo: e quando Orlandino prese 227 VI| serviva di coltello dinanzi a Carlo, volle dare a Orlandino; 228 VI| volle dare a Orlandino; ma Carlo, vedendo l'ardire d'Orlandino, 229 VI| lascialo andare». Ed ebbe Carlo tanto piacere, che rise 230 VI| tazza. E partito Orlandino, Carlo disse: «Deh vedete quanto 231 VI| ridendone co' baroni, fu detto a Carlo le quistioni ch'egli aveva 232 VI| fare inanzi. Disse il re Carlo: «Per certo egli debbe essere 233 VI| quale come vidde l'arme di Carlo, subito la riconobbe e disse: « 234 VI| vi tornasse, che quello Carlo lo farebbe pigliare e mettere 235 VI| volta la tazza dinanzi da Carlo,~e uno sogno che fece Carlo 236 VI| Carlo,~e uno sogno che fece Carlo Magno.~ ~Per lo diletto 237 VI| lo diletto ch'ebbe lo re Carlo d'Orlandino quando tolse 238 VI| sala, e fuvvi inanzi che Carlo si ponesse a tavola, e posesi 239 VI| tazza con la carne. Vedendo Carlo il grande ardire e la grande 240 VI| sentenzia». E con queste parole Carlo si levò da tavola e andossene 241 VI| Capitolo LXV.~Come Carlo ordinò ch'el duca Namo e 242 VI| seguissino Orlandino.~ ~Quando Carlo fu nella camera co' tre 243 VI| mattina andorno inanzi a Carlo con gli sproni in pie' e 244 VI| farmi morire? Che se quello Carlo mi truova, egli m'ucciderá». 245 VI| la terza tazza dinanzi da Carlo e prese Carlo~per la barba; 246 VI| dinanzi da Carlo e prese Carlo~per la barba; e 'l duca 247 VI| in su la sala dinanzi a Carlo, erano e' tre sopradetti 248 VI| piattelli; e quando lo prese, Carlo gli fece uno brutto e spaventoso 249 VI| lasciò il piattello e prese Carlo per la barba, e disse: « 250 VI| che fe' Orlandino inverso Carlo, che quella che fe' Carlo 251 VI| Carlo, che quella che fe' Carlo inverso lui. E lasciato 252 VI| inverso lui. E lasciato Carlo, tolse il piattello e cominciò 253 VI| prese una coppa d'oro, che Carlo aveva inanzi, ch'era piena 254 VI| baroni studiavano il passo. E Carlo rimase in sala alquanto 255 VI| e quello che egli fece a Carlo: «e uno che v'era dallato 256 VI| non avesse paura di quello Carlo, «che io lo presi per la 257 VI| Orlandino conto se non di Carlo, e non degli altri, come 258 VI| re Pipino, sorella di re Carlo Magno, moglie del duca Milon 259 VI| eglino non lo dicessino a Carlo; e Orlandino piagneva, perché 260 VI| tutto d'aiutarla, e che Carlo le perdonasse per amore 261 VI| Capitolo LXVIII.~Come Carlo perdonò a Milon d'Angrante~ 262 VI| e' tre baroni dinanzi a Carlo, Namo, Salamone e Uggieri, 263 VI| utile della vostra corona». Carlo si maravigliò, e guatava 264 VI| liberamente».~«Per mia fe'», disse Carlo, «che io ho tanta fidanza 265 VI| caverá di grande pericolo». Carlo tutto si cambiò nel viso, 266 VI| appresentata dinanzi da Carlo, e Carlo le die' uno calcio.~ ~ 267 VI| appresentata dinanzi da Carlo, e Carlo le die' uno calcio.~ ~Andando 268 VI| Orlandino, era sorella di Carlo, tutta la gente della cittá 269 VI| smontati al palazzo ov'era Carlo, furono menati in su la 270 VI| Uggieri la menarono dinanzi a Carlo, ed ella piagnendo si gli 271 VI| misericordia e perdonanza a Carlo. Carlo non potè temperare 272 VI| misericordia e perdonanza a Carlo. Carlo non potè temperare l'ira, 273 VI| voleva correre a dosso a Carlo per dargli di quello bastone 274 VI| promessa che aveva fatto Carlo a' tre baroni. Berta, poi 275 VI| amore». Allora fu vinto Carlo, e incominciò a lagrimare, 276 VI| e pacificato ogni cosa. Carlo perdonò a Milon d'Angrante, 277 VI| tutta la corte, e scritto Carlo al Pastore di Roma che facesse 278 VI| grande festa e allegrezza. Carlo accettò Orlandino per suo 279 VI| con Orlandino. E sempre Carlo voleva Orlandino dinanzi 280 VI| Capitolo LXX.~Come Carlo, tornato da Roma e rimenato 281 VI| da ognuno.~ ~Giunto lo re Carlo in Franza alla cittá di 282 VI| ribandito e ricomunicato. Carlo fece per lettere significare 283 VI| Orlandino suo figliuolo, e come Carlo gli aveva perdonato e rendute 284 VI| terre a Orlandino. E fecelo Carlo conte d'Angrante e marchese 285 VI| signoria per Orlandino. Ebbe Carlo uno figliuolo di Galeana, 286 VI| altrui, e per la sua virtú Carlo non gli disdiceva grazia 287 VI| E manteneva l'onore di Carlo, e però era molto amato, 288 VI| maritava molte donzelle. Carlo lo amava tanto, che lo teneva 289 VI| figliuolo adottivo, e sempre Carlo lo chiamava figliuolo il 290 VI| Orlandino era figliuolo di Carlo; ma egli era figliuolo di 291 VI| animo e di persona. Aveva Carlo molti nimici, ed era molto 292 VI| tutti quelli che odiavano Carlo, ed era molto temuto Carlo 293 VI| Carlo, ed era molto temuto Carlo per la virtú d'Orlandino. 294 VI| cristiani e senatore di Roma: e Carlo lo chiamava el falcone de' 295 VI| Pipino, e di re Pipino nacque Carlo Magno e Lanfroy e Oldrigi, 296 VI| ma non d'una madre.~Di Carlo Magno nacque Carlotto, e 297 VI| bastarde.~Del re Aloigi nacque Carlo Martello e altre figliuole 298 VI| altre figliuole femine.~Di Carlo Martello nacque lo re Lottieri 299 VI| in vita allo 'nferno per Carlo Martello, e tornò.~Questa


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