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Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze


    Libro
1 I| voleva guarire. Rispuose di ; ed eglino gli dissono: « 2 I| acqua del santo battesimo: che, se tu vorrai guarire, 3 I| calcio della lancia, e abatte duramente il padre, che 4 I| romitoro un grande splendore, che molto confortava li 5 I| eglino a fede cristiana, che in tutte le parti di 6 I| noi conviene meritarlo; che per tanto domattina 7 I| sopra a Sansone, e diegli grande il colpo della spada 8 I| cosí parlare lo re Nerino, lo fece levare ritto, e 9 I| Codonas e Salardo, e' quali francamente si portarono, 10 I| coste gli corse a dosso, che quello ch'egli voleva 11 I| Rispuose in lingua barbera che , e arrendessi a Fiovo; e 12 I| e Roma di verso Toscana, che Roma era assediata per 13 I| nelle battaglia uccidere aspramente e' cristiani, 14 I| combattuti da tutte parti, che per forza convenne loro 15 I| di sopra da Roma, e' fu grande la caccia, che Argorante 16 I| gran danno tra' cristiani, che grande paura presono 17 I| tra' piedi de' cavagli; che male per lui rimontò 18 I| che male per lui rimontò tosto Dalfreno a cavallo; 19 I| loro virtú essere stata pronta a morire a difensione 20 I| furono piú di settantamila, che e' pagani erano mancati 21 I| con uno bastone, e diegli grande il colpo in su la 22 I| bandiere, e' saraini feciono grande la puntaglia, che 23 I| riconobbe alla boce del parlare, che non bisognò ch'egli 24 I| fece tregua per tre mesi, veramente che, finita la 25 I| iddei furono a fare una bella coppia, quanto siete 26 I| quando v'è di piacere, ce ne andiamo». Riccieri 27 I| dieronsi delle lance per gran forza, che Riccieri 28 I| ma Riccieri diede a lui grande il colpo, che ruppe 29 I| Riccieri gli rispose: «Certo ; ma se io uccisi Arcaro, 30 I| erano semila cavalieri; che si partirono d'Alfea 31 I| al re Achirro, e diegli grande il colpo in su 'l 32 I| notte cominciava apparire, che fu cagione che la battaglia 33 I| lo re Canador, e diegli grande il colpo, che lo 34 I| chiamò Riccieri da parte, e gli disse: «O signore mio, 35 I| fatica; e non potè tornare tosto alla sua schiera, 36 I| percosse Folicardo del bastone: grande el colpo, che lo 37 I| non poteano pensare che tosto potessi essere venuta. 38 II| era degno d'insegnare a nobile giovanetto quanto 39 II| per ch'egli era vecchio, per la vecchiezza, sí per 40 II| vecchio, sí per la vecchiezza, per l'affanno e sí per la 41 II| vecchiezza, sí per l'affanno e per la vivanda, cominciò 42 II| la barba allato al mento pianamente, che Salardo 43 II| figliuolo, promisse di farne aspra vendetta, che sempre 44 II| e perché l'avevono preso villanamente. El giustiziere 45 II| pure gran peccato che uno giovanetto sia condotto 46 II| reina giunta in piazza, era grande la moltitudine, ch' 47 II| figliuolo del re di Francia per leggere cagione. Ma fate 48 II| del re mille marche d'oro, veramente che s'intenda 49 II| persona. E perché tu se' bello cavaliere, ti voglio 50 II| poi si volgeva a lui. E fu grande la paura, ch'egli 51 II| E vedendo lo re Galerano bello cavaliere com'era 52 II| mangiare. Rispuosono di . E le donne diedono loro 53 II| niuno, vinta dall'amore, gli si gittò al collo colle 54 II| nello amore d'uno signore grande. Pertanto io vi prego 55 II| rispuose: «Di certo che »: e partissi da lei.~La 56 II| per marito». Ed ella ebbe grande il dolore, che ella 57 II| ma Fioravante non degnò, per la promessa ch'egli 58 II| mostrato uno buono viso; che, vedendo venire Fioravante, 59 II| noi; e questo cavaliere in pochi giorni hanne giá auto 60 II| disse: «Io credo avere fatto che egli lascierá l'arme; 61 II| gittò drento. Risposono di . Fioravante fece la risposta, 62 II| figliuolo?». Rispose di ; «ma inanzi che io dica 63 II| l cavallo, e non si potè tosto riavere, che 'l cavallo 64 II| del figliuolo morissino, come maladetta femmina.~ 65 II| Signore Iddio, mostrane vero segno, che dopo la 66 II| pareva che egli notasse forte, che giunse la nave, 67 II| togliesse. Ella rispose di , si veramente che egli non 68 II| Allora il lione mugghiò forte, che a fatica si poterono 69 II| Balante, veduto e udito grande miracolo, rimisse 70 II| medesima al filo delle spade, che ne furono morti circa 71 III| vidde che egli mangiava fieramente, disse per istrazio: « 72 III| ella lo conosceva, disse veramente ch'ella si battezzassi, 73 III| avere preso a tradimento uno nobile re come è Gisberto, 74 III| castello con molti armati, e fu grande la forza, che strettamente 75 III| mattina alla battaglia, veramente che s'affermasse 76 III| egli le desse il suo amore come ella l'aveva dato a 77 III| pugno e diegli nella tempia grande la percossa, che 78 III| Ella rispose e disse di , e fermarono il patto e 79 III| E' cristiani cominciarono aspra battaglia, ch'e' saraini 80 III| Guido, ma egli percosse lui aspramente, che Armenio 81 III| correrla, non arebbe fatta aspra risposta, e disse: « 82 III| aveva nome Brandoria, ed era giovinetta e bella, che 83 IV| vecchio marito, non sono allegra, che io non mi contristi, 84 IV| Perdonatemi, che io ho grande la fame, che io moro 85 IV| dov'era Bovo, e vedendo magno padiglione, si fermò 86 IV| sei mesi, e hogli serviti, che io posso dire ch'io 87 IV| mia fe'», disse Agostino, «, ma non sanza parola de' 88 IV| sua figliuola per moglie, veramente che al torniamento 89 IV| altri rispondevano. Ed erano grande le grida, che ognuno 90 IV| disse: «Se voi la volete, ve la togliete». Drusiana 91 IV| ragionamento si stette certi dal al no. In questo mezzo nacque 92 IV| torniamento non sono sofficienti a grande pericolo, quant'è 93 IV| l'ebbe fatto cavaliere, gli gittò al collo e baciollo, 94 IV| dalla parte manca, e fu grande la forza che Lucafero 95 IV| maravigliò perché egli era male in punto, e dimandò 96 IV| cavaliere. E' rispose di , e ch'egli era suto rubato 97 IV| mercatanti della nave; ed era bene vestito, che pareva 98 IV| veruna?». «Per mia fe', », disse, «madonna, che io 99 IV| annasava la traccia, feciono grande romore, che Rondello 100 IV| intorno a Buovo, e fece grande romore, e co' piedi 101 IV| gittò oltre con uno lancio che il dardo non lo toccò, 102 IV| disse Buovo: «Io non sono ferito che, se voi volete, 103 IV| ch'era secco alla campagna per li cavalli e sí per 104 IV| campagna sí per li cavalli e per dormire in sul fieno. 105 IV| Pulicane con Drusiana.~ ~ come piacque a Dio, a pena 106 IV| quanto mai fosse cavaliere, per la donna, sí per li 107 IV| cavaliere, sí per la donna, per li figliuoli e sí per 108 IV| donna, sí per li figliuoli e per Pulicane; e fece una 109 IV| l duca Guido fu morto, che egli veniva a essere 110 IV| Pipino, e giurògli fedeltá, veramente che egli lo aiutasse 111 IV| fede abatta e isconfonda, come rinnegati cani senza 112 IV| gente, faccendo gran romore, che da ogni parte corsono 113 IV| Buovo era a grande pericolo, che tutte le schiere insino 114 IV| nazione, e il re Erminione l'aveva allevato, e comandogli 115 IV| padre?». Rispuose: «Signore , Iddio ce lo mantenga!». 116 IV| padre?». Ed egli rispose di , e disse come aveva detto 117 IV| riconobbe e abracciolla. Era grande il pianto d'allegrezza, 118 IV| Sinibaldo, suoi primigeniti, che egli ebbe dieci figliuoli 119 IV| di drieto nel petto per gran forza, che lo gittò 120 IV| gente ventimila cavalieri, che si trovarono a campo 121 IV| centoventi migliaia di saraini, che il campo loro era dugentosettanta 122 IV| loro diecimila Ungheri, che il campo di Trifero 123 IV| gente fosse nella cittá grossa, fu fatto di loro 124 IV| poco inanzi lo re Morapes, che, avendo piú guardia, 125 IV| uscito della memoria, e per la grande moltitudine; 126 IV| nel mare ardere una nave, che, come voi vedrete il 127 IV| e uccisongli il cavallo, che lui cadde alla terra, 128 IV| Sanguino e Riccardo e Ottone, che da tre parti furono 129 IV| da ogni parte a fuggire, che di loro era fatto grande 130 IV| uno bastone percosse Guido aspramente, ch'egli tramortí 131 IV| re veduti. Guido disse di , e mostrò donde n'andavano, 132 IV| fine alla nostra guerra, come mortali nimici; qui 133 IV| reami, quattordici anni, che egli era assai invecchiato.~ 134 IV| portata per morta nella cittá, che il pianto era doppio. 135 V| e Ottone giunsono, e fu grande il loro assalimento, 136 V| mentre che la battaglia era grande, Gailon vidde lo 137 V| battaglia, e Anseigi con lui, e fiera battaglia commettevano, 138 V| alle frontiere dinanzi, che da lato de' cristiani 139 V| cristiani in mezzo; e fu grande il pondo di questa 140 VI| apresso alla sera, giá era vinta del piangere e della 141 VI| figliuola, e disse: «Ella dorme bene, ch'io nolla voglio 142 VI| tutto il reame, e faronne aspra vendetta, che sempre 143 VI| inginocchiò a' suoi piedi con una gentile apparenza, ch'el 144 VI| Pipino?». Ed ella rispuose di . Quando Lamberto l'udí, 145 VI| l'aveva trovata, e 'l , che la cosa conferia l'una 146 VI| ferí Ramondo navarrese, che per morto ne fu portato 147 VI| ricco uomo dentro in Parigi, ch'ella l'avea bene meritato, 148 VI| con altrui. Rispuose di , ed eglino lo menorono all' 149 VI| Mainetto il serviva di coltello bene, che il re Galafro 150 VI| Taci, matta, che se' di grande legnaggio, e vorresti 151 VI| vostro amore, poich'egli è di bassa condizione». Rispuose 152 VI| fiori; e Mainetto le era presso, ch'ella gliela volle 153 VI| reame, dove mio padre portò onorata corona, da poi ch' 154 VI| Mainetto le giurò di , e la segretaria n'andò 155 VI| che tu hai cominciato, fa che tu facci onore al sangue 156 VI| spada, ma Polinoro lo fedí aspramente della spada, 157 VI| incantato, o veramente di buona tempera, che mai veruno 158 VI| come poteva essere che uno giovane cavaliere avesse 159 VI| da destra e da sinistra, che furiosamente l'uno percoteva 160 VI| percosse del bastone per grande forza, che lo fece 161 VI| da lato e fuggí il colpo, che a Bramante giunse in 162 VI| menògli della spada per grande forza, ch'egli ne 163 VI| ognuno di loro ismontò, che tutti i baroni smontarono 164 VI| rimontato a cavallo, e diegli grande il colpo della spada, 165 VI| Uggieri lo volesse rubare, che Bernardo e' compagni 166 VI| signore, che tu ne faccia aspra vendetta, che sempre 167 VI| inginocchiare loro dua, e non v'era duro cuore che non piagnesse 168 VI| data la terza ischiera, che il re d'Ungheria e ' 169 VI| credere, imperò che Pipino era vecchio, ch'egli non arebbe 170 VI| bastardi voi dovessi essere a aspra battaglia contro a 171 VI| Bretagna e molti altri, che tutti centocinquanta 172 VI| doveva la tua mano essere cruda che spargesse il suo 173 VI| si scontravano insieme, che l'uno s'accorse che 174 VI| alcuna paroletta ridendo, che Milone tutto sospirava 175 VI| prima volta ch'io lo vidi, lo vidi io ch'egli rotolava, 176 VI| madre e Milon suo padre, che facieno penitenza del 177 VI| grande colpo in su l'elmo per grande forza, ch'egli lasciò 178 VI| fatta a Parigi; e fece Carlo grande la quantitá de' doni 179 VI| andò alla corte, e giunse tardi, che la caritá era 180 VI| risa del mondo, vedendo uno pitetto valletto battere 181 VI| pitetto valletto battere uno grande briccone, e confortavano 182 VI| Orlandino aveva fatto, e per la visione che gli era 183 VI| il pie' destro e dielle grande il calcio nel petto, 184 App| e Lionello: «Noi faremo , che noi vi daremo il castello; 185 App| vostra gente, e noi faremo , che la porta ci sará aperta». 186 App| vostra gente, e noi faremo , che la porta ci sará aperta». 187 App| ch'eglino si risentissino, dormivano forte; e quando 188 App| Galerana: «Sorella mia, io sono innamorata d'uno di quelli 189 App| veritá ti dico ch'io sono innamorata, che io non so 190 App| ho donato lo mio amore, e ti priego che tu mi doni 191 App| cavaliere, intendete me. Io sono forte innamorata di voi, 192 App| vorrete uscire di prigione, me lo direte, e io ve ne 193 App| Rispose Tibaldo: «Certamente , avvisando la vostra Maestá 194 App| novella andò al re Fiore come il re di Franza veniva 195 App| entrò nella battaglia, e fieramente percosse fra 196 App| finalmente il re Balante percosse forte Tibaldo, che egli 197 App| col re Balante, e dieronsi grande il colpo delle lance, 198 App| re Balante ferí lui per grande forza, che egli l' 199 App| col re di Franza, e diegli grande il colpo, che egli 200 App| arme e menati e' cavalli, e gli trasse fuori di prigione. 201 App| contro a lui, e diegli per gran forza, che egli l'abatté 202 App| terra, e le lance erano grosse, che ancora non erano 203 App| e Riccieri per lo campo, si fu scontrato col Padre 204 App| sua figliuola per moglie, che ora è tempo che tu la 205 App| Fioravante disse: «Madre mia, che io ho amore della piú 206 App| Fioravante il dolore della reina, si partí con grande ira,


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