Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | ||
Alfabetica [« »] montovvi 1 monza 10 morandas 6 morando 166 moranzia 4 morapes 9 morea 11 | Frequenza [« »] 170 sopra 169 ha 168 fuori 166 morando 166 romore 165 berta 164 antona | Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText - Concordanze morando |
Libro
1 VI| Bernardo di Chiaramonte, e Morando di Riviera e Ramondo di 2 VI| che Bernardo e Gherardo e Morando e Ramondo andavono a loro 3 VI| Fratta e Ramondo da Trieves e Morando di Riviera e Grifone di 4 VI| Chiaramonte e Ramondo di Treves e Morando di Riviera e molti altri. 5 VI| Bernardo di Chiaramonte e Morando di Riviera, e smontati, 6 VI| come Bernardo e Gherardo e Morando e Ramondo gli aveano detto; 7 VI| chiamare Ramondo di Treves e Morando di Riviera, e in presenza 8 VI| camera di Falisetta, ma Morando di Riviera prese Lanfroy 9 VI| re Filippo d'Ungheria e Morando di Riviera e tutta la cittá». 10 VI| re Filippo e Bernardo e Morando e la reina domandorono al 11 VI| cosí si mosse Bernardo e Morando e Ramondo di Treves e Ramondo 12 VI| entrò inanzi, e Ramondo e Morando rimasono con la donna. E 13 VI| scontrò con la schiera di Morando e di Ramondo, e grande battaglia 14 VI| abassasse gli occhi. E fu dato a Morando di Riviera a balire; ed 15 VI| Capitolo XIX.~Come Morando di Riviera cercava di Carlotto,~ 16 VI| dopo la morte di Pipino, Morando di Riviera, balio di Carlo, 17 VI| che Pipino era morto. E Morando ritornò a Parigi sconosciuto, 18 VI| di seta tutto stracciato. Morando si fermò, e parvegli ri 19 VI| pastore tanti segni, che Morando tutto si rallegrò, pensando 20 VI| Capitolo XX.~Come Morando ritrovò Carlotto alla badia,~ 21 VI| gli donò arme e cavallo.~ ~Morando di Riviera avendo quasi 22 VI| verso Orliens». La fatica di Morando era il pensare; e partissi 23 VI| per non essere conosciuto.~Morando si cavò l'elmo di testa, 24 VI| Pipino; e molto se ne doleva Morando con l'abate, e sopra a tutto 25 VI| udendo il grande amore che Morando portava a Carlotto, e sapeva 26 VI| luogo, diliberò scoprire a Morando la cosa, e preselo per la 27 VI| aveva vestimenti monacili; Morando non lo conosceva, ma Carlotto 28 VI| anzi si gittò al collo a Morando piagnendo, e disse: «O padre 29 VI| sono io venuto!». Quando Morando lo ricognobbe e udí la parola 30 VI| gli portavano, e disse a Morando: «Perché i monaci non lo 31 VI| cucina per le vivande». Morando molto ringraziò l'abate 32 VI| cenavano, disse Carlotto a Morando: «Padre mio, io ne voglio 33 VI| Mainetto; e piacque molto a Morando questo nome, e disse: «Sempre 34 VI| abate molto lo raccomandò a Morando, e disse a Mainetto: «Figliuolo, 35 VI| fa' che tu sia ubidiente a Morando, e non ti partire dal suo 36 VI| tutte l'arme a Mainetto, e Morando l'armò di sua mano; e poi 37 VI| piangendo la sua benedizione. Morando sellò il destriere che l' 38 VI| abate gli accomandò a Dio. Morando disse all'abate: «Non ne 39 VI| Capitolo XXI.~Come Morando di Riviera fuggí Carlotto 40 VI| Galafro.~ ~Partiti dalla badia Morando e Carlotto, chiamato Mainetto, 41 VI| tutti i reami di Spagna. E Morando si puose nome Ragonese, 42 VI| sapeva servire di coltello. Morando gli aveva insegnato, ed 43 VI| fece tanto ch'el re misse Morando, chiamato Ragonese, a tagliare 44 VI| Mainetto.~ ~Passato l'anno che Morando e Carlo, chiamato Mainetto, 45 VI| Galeana; e Ragonese, cioè Morando, fu messo a servire dinanzi 46 VI| sua camera, dove tornato Morando, gli parlò del torniamento, 47 VI| uno balcone a vedere; e Morando n'andò a lui e da capo l' 48 VI| essere conosciuto. E come Morando fu partito, e Mainetto, 49 VI| armò e vinse la giostra, e Morando lo riconobbe in su~la giostra; 50 VI| tutta la gente; e quando Morando gli vidde fare tante prodezze, 51 VI| egli gliela rendè. Disse Morando: «O ribaldo, io ti ricognosco; 52 VI| sonarono gli stormenti, e Morando gli disse: «Fuggi di fuori 53 VI| via la lancia e fuggí. E Morando andò alla camera per certi 54 VI| cavallo in su quello di Morando, e ritornossi a corte. E 55 VI| e ritornossi a corte. E Morando aveva presa certa amistá 56 VI| in uno buono serrame; e Morando rimenò il cavallo di Mainetto 57 VI| Mainetto alla stalla. E giunto Morando nella corte, e renduto il 58 VI| tornare Mainetto: chiamò a sé Morando e disse: «Che hai tu fatto 59 VI| in su la piazza?». Disse Morando: «Non niente». Ed ella lo 60 VI| Galeana: «Tu lo conosci». Morando giurò: «Per Maometto, non 61 VI| tuo Iddio». Allora dubitò Morando che Mainetto non si fusse 62 VI| chi era Mainetto,~e come Morando la battezzò e Mainetto la 63 VI| spada, e udiva le parole che Morando diceva a Mainetto, e intese 64 VI| chiamava Ragonese, aveva nome Morando di Riviera. E stette cosí 65 VI| Franza, e ch'ella conobbe che Morando era suo padre di balio, 66 VI| ed entrò drento; e quando Morando la vidde, si maravigliò, 67 VI| vostro Iddio, vi guardi». Morando si turbò tutto, e guatò 68 VI| cristiani; ed ella disse: «Morando di Riviera, non ti sbigottire, 69 VI| poi si gittò al collo a Morando e disse: «O padre, tu avevi 70 VI| battezziate con le vostre mani». E Morando la battezzò; e come ella 71 VI| sposasse in presenza di Morando, e promisse di non si partire 72 VI| partire dal comandamento di Morando. Egli l'ammoní sopra tutto 73 VI| quel punto inanzi, quando Morando la guatava, ella tremava 74 VI| domattina». E la sera domandò Morando a che modo rispondere. Disse 75 VI| che modo rispondere. Disse Morando: «Dite che voi volete inanzi 76 VI| Capitolo XXIX.~Come Morando s'armò e venne al campo 77 VI| campo da' saraini.~ ~Vedendo Morando preso e' figliuoli, e vedea 78 VI| erano le sue arme. Disse Morando: «Io le lasciai, il dí che 79 VI| che quelle». Allora montò Morando a cavallo e venne al campo; 80 VI| venne al campo, e dimandava Morando chi egli era. Ed egli disse: « 81 VI| con famigli altrui». Disse Morando: «Molti signori hanno giá 82 VI| molto maggiore il colpo da Morando, che da nessuno de' primi; 83 VI| de' primi; e 'l cavallo di Morando cadde, e fu menato prigione. 84 VI| avendo lo re Polinoro trovato Morando tanto valente cavaliere, 85 VI| Lo re Polinoro disse a Morando: «O Ragonese, se tu vuoi 86 VI| uomo di cittá». Rispuose Morando: «Io non abbandonerei il 87 VI| Mainetto, che aveva veduto Morando menato prigione, disse a 88 VI| chi è questo giovane?». Morando gli rispuose: «Io non so 89 VI| che era catelano». E giurò Morando per la fe' di Maometto che 90 VI| la vittoria,~e riscosse Morando e 'l re Galafro e' figliuoli.~ ~ 91 VI| cinquantamila scudieri. Morando l'aveva veduto tutto disarmare, 92 VI| parlato e giurato di tornare; Morando n'andò a Saragozza e fugli 93 VI| mattina; e levato Mainetto, Morando gli fece l'ambasciata ridendo, 94 VI| E avvisato Mainetto, e Morando si tornò al campo e disse 95 VI| poneva mente a quello che Morando gli aveva detto. E cominciarono 96 VI| pure mente a quello che Morando gli aveva detto; e poi ch' 97 VI| sciolse lo re Galafro e Morando e Marsilio e' fratelli; 98 VI| vennono incontro, e Mainetto e Morando ancora andarono con loro; 99 VI| facevano, ed eravi presente Morando e Uggieri. Per questo Morando 100 VI| Morando e Uggieri. Per questo Morando menò Mainetto in camera, 101 VI| uscio, si fermò a udire; e Morando cominciò a dire: «Per Dio, 102 VI| drento e serrò l'uscio; e Morando ridendo disse: «O che vai 103 VI| fede che voi siete». Disse Morando: «Come? non credi tu a Maumetto 104 VI| pieno d'acqua, ed egli e Morando lo battezzorono al nome 105 VI| insino alla morte. Allora Morando gli disse chi era Mainetto, 106 VI| la testa a Marsilio?». E Morando disse: «Oimè, Uggieri, che 107 VI| accordo uscirono di camera. Morando disse a Uggieri: «Non ti 108 VI| Galeana e Uggieri, Carlo e Morando di Riviera.~ ~Molto si dimesticò 109 VI| Galeana, ed ella il dicea a Morando e a Mainetto. Morando una 110 VI| a Morando e a Mainetto. Morando una notte parlò a Uggieri 111 VI| come si fu partito, andò a Morando e tutto il fatto gli disse; 112 VI| ragione»; e la sera parlò a Morando e a Mainetto e a Uggieri, 113 VI| egli ebbe grande dolore. Ma Morando, lodando Iddio, lo confortò, 114 VI| le lasciai». E poi andò Morando destramente a Galeana, e 115 VI| camera di Mainetto; e trovò Morando e Uggieri armati, e andoronsene 116 VI| insino alla porta. E avea Morando il dí inanzi mandato di 117 VI| palazzo, e non si trovando né Morando, né Uggieri, né Mainetto, 118 VI| era uno forte castello.~ ~Morando di Riviera conoscendo il 119 VI| la mattina giunsono dove Morando e' compagni erano la notte 120 VI| per soccorrere Uggieri. Morando menava la donna verso Galisflor, 121 VI| di cinquecento paesani. Morando gridava: «Per Dio, noi siamo 122 VI| attorniati. Ma il valente Morando giunse alla battaglia con 123 VI| compagnia che venne con Morando. E ancora avevono quegli 124 VI| Perinee. In molte giornate Morando fece molto cavalcare, e 125 VI| Gherardo da Prata». Disse Morando: «Non è d'andarvi, imperò 126 VI| reame di Franza, perché Morando era troppo conosciuto. E 127 VI| Puglia; e come fu tornato, Morando andò la seconda sera alla 128 VI| sopra a uno giardino. E Morando se gli inginocchiò, e 'l 129 VI| egli addimandava. Disse Morando: «O monsignore di Chiaramonte, 130 VI| e disse: «O non se' tu Morando?». Ed egli se gli gittò 131 VI| l'abracciò e baciollo, e Morando cominciò a piagnere; e cominciarono 132 VI| fa cotanto tempo?». Disse Morando: «In molte parte, cercando 133 VI| dolore a piagnere. Allora Morando se gli scoperse, e disse 134 VI| iscomunicare, non lo sappia».~Morando ritornò all'abergo e rimandò 135 VI| tanto che voi torniate». Morando cominciò a piangere, e missesi 136 VI| disse: «O signori, ecco Morando nostro padre, ch'ha uno 137 VI| Allora tutti si rallegrarono. Morando pagò l'ostiera, e poi andò 138 VI| di niente sparlato. Disse Morando: «Madonna, quello che tocca 139 VI| cardinale venne all'abergo. Morando stava attento, e solo lo 140 VI| come vide Carlotto, come Morando gliele mostrò, se gli gittò 141 VI| cardinale Lione ordinò con Morando ch'eglino si partissino 142 VI| ne accorgesse, e disse a Morando e a Carlo: «Andate in Baviera 143 VI| Come, partito Carlotto e Morando e Uggieri con Galeana da 144 VI| Bernardo parve conoscere Morando, e a Morando parve riconoscere 145 VI| parve conoscere Morando, e a Morando parve riconoscere Bernardo. 146 VI| Bernardo. E passati, disse Morando a Mainetto: «Quello mi pare 147 VI| Bernardo, «che quello mi pare Morando»; e mandò uno famiglio indrieto 148 VI| Chiaramonte! Chiaramonte!», e Morando ricognobbe Bernardo, e' 149 VI| piú sicurtá di Carlo che Morando e' loro n'andassino nella 150 VI| casa di Maganza». Disse Morando: «O signore Bernardo, Dio 151 VI| concordia si partirono: Morando e' compagni n'andarono verso 152 VI| Capitolo XLII.~Come Carlotto, Morando e Uggieri con Galeana giunsono 153 VI| rimettere Carlo in signoria.~ ~Morando, partito da Bernardo, passò 154 VI| duca faceva grande corte. Morando aveva fatto i compagni smontare 155 VI| si fermarono a vedere. Morando aveva a mano Galeana, vestita 156 VI| damigella»; e accostatosi a Morando, el duca gli disse: «O compagnone, 157 VI| dee avere fessa l'unghia». Morando rise e disse: «L'uno buffone 158 VI| imperadore di Roma; e questo è Morando di Riviera; e siamo venuti 159 VI| credeva che fusse morto.~Morando tirò il duca da parte e 160 VI| cavalieri. La seconda diede a Morando di Riviera e a Uggieri: 161 VI| arebbono fatta, ma Uggieri e Morando con la loro schiera entrarono 162 VI| combattevano: ma ivi giunse Morando e Uggieri, e cominciarono 163 VI| Salamone di Bretagna, dodecimo Morando di Riviera. Costoro cominciarono 164 VI| di Galeana. Carlo mandò Morando di Riviera e Milon d'Agrante 165 VI| Bernardo di Chiaramonte e Morando di Riviera, Uggieri Danese, 166 VI| nacque Terigi di Dardenna e Morando di Riviera, Gualfredi di