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corta 1
corte 131
cortese 6
cortesemente 1
cortesia 8
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132 schiere
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131 corte
131 ognuno
130 dalla
130 drieto
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze

corte

    Libro
1 I| fanciulli, furono menate alla corte le loro madre sotto ombra 2 I| Aspramonte, n'andorono a Roma in corte giornate. E appresentati 3 I| tutta Roma e la baronia di corte, era in corte uno greco 4 I| baronia di corte, era in corte uno greco che aveva nome 5 I| Grecia. E stando Saleone a corte, un intervenne uno strano 6 I| Come Giambarone venne a corte, e domandò che aveva auto 7 I| Fiovo nella camera, venne a corte Giambarone, il quale era 8 I| il maggiore siniscalco di corte; seconda, credettono che 9 I| battezzare tutta la sua corte e famiglia; e il si battezzò 10 I| E la mattina, venuto a corte, ne favellò con Fiovo, el 11 I| e' baroni fece venire a corte; e fra l'altre cose che 12 I| com'era usato, e andonne a corte, dov'era giunto lo 'mperadore 13 I| sera Riccieri non andò a corte. La gente s'attese piú a 14 I| di niente; onde n'era in corte grande maraviglia e diversi 15 I| Giambarone». Riccieri si partí da corte; e come fu partito, e Fiovo 16 I| in Barberia. E andati a corte, segretamente s'appresentò 17 I| furono e' cavalieri della corte del re Achirro, che fu fatto 18 I| Riccieri era chiamato per la corte Belservo. E questo sonatore 19 I| continui festa in Roma nella corte, e per la cittá si fece 20 I| possessione; ed era molto amato in corte, e in corte venne grande 21 I| molto amato in corte, e in corte venne grande barone e valente, 22 I| dissono al siniscalco di corte: «Per la fe' di Balain, 23 I| gli ordinò una camera in corte e le spese per lui e per 24 I| Riccieri alquanti die nella corte, intervenne che certi cavalieri 25 I| n'andò a Bambillonia alla corte del soldano, e smontò da 26 I| levò grande romore per la corte; ed ognuno correva a dosso 27 I| che molti baroni della corte trassono in questa parte 28 I| famiglio. E da poi stette nella corte col soldano quindici giorni, 29 I| quello che gli pareva~della corte del re di Franza; e tastava 30 I| quello che gli pareva della corte del re di Franza. Risposegli 31 II| ragunare tutti e' baroni a corte, e poi si levò ritto, e 32 II| fatto in prima. Tutta la corte si riempie di pianto, né 33 II| quanta roba si consumava in corte di suo padre, ed egli non 34 II| figliuolo; e fu cercata tutta la corte e la cittá; e non trovandolo, 35 II| Allora corse tutta la corte al l'arme, e uscirono fuori 36 II| contento il re Fiore e tutta la corte, perché molto era temuto 37 II| Noi abbiamo nella nostra corte due cavalieri, e' migliori 38 II| giovine damigella della corte, cioè del parentado di quello 39 II| e fece dire a tutta la corte ch'ell'era caduta da sé.~ ~ 40 II| Fioravante e Riccieri, venne a corte Salardo di Brettagna, il 41 II| Francia. E giunto Salardo a corte dinanzi al re Fiorello, 42 II| allegra; e facea conviti in corte reale di molte donne, e 43 II| Riccieri; e quanto piú andava a corte della madre e vedeva tante 44 II| verrebbe egli in vostra corte? Io vi dico che Fioravante 45 II| a Fioravante, e tutta la corte ubidiva Fioravante come 46 II| Costui come istâ in questa corte?», considerando ch'egli 47 II| stette bene uno mese in corte, che egli non disse niente, 48 II| però che voi tenete in corte il maggiore nimico che voi 49 II| credeva che altra persona di corte sapesse che egli fosse Fioravante. 50 II| novello, e' baroni della corte si turbano, perché tu hai 51 II| altra persona di questa corte non sa chi tu ti sia, altri 52 II| io vengo a te, perché la corte è in divisione. La cagione 53 II| quello che si trattava in corte di lui, e facessegliele 54 II| dissegli: «Non dire niente a corte di me». Come l'ebbe mandato 55 II| strano caso. Uno venne in corte una povera donna con due 56 II| comandò a' giudici della corte che la giudicassino a morte, 57 II| dimestiche; e poi te ne va' a corte, e priega Iddio per me, 58 II| a mangiare né a bere in corte del re Fioravante, imperò 59 II| cavalli, e sempre teneva corte, tanto che per tutto si 60 II| Gisberto tiene maggiore corte che il re Fioravante». La 61 II| egli andasse a stare alla corte, facendogli grande onore. 62 II| non lo lasciare andare a corte», dicendo che Chimento temeva 63 II| che egli non mangiasse in corte e non vi beesse. E cosí 64 II| mantenne a Parigi grande corte per insino che 'l mercatante 65 III| ordinò una ricca festa e gran corte. E fece bandire questa festa, 66 III| comandò al siniscalco di corte che lo fornisse di ciò che 67 IV| Essendo Buovo in questa corte, andò un el re Erminione 68 IV| abatté due famigli della corte del re Erminione, e andarono 69 IV| Essendo fatto un gran corte con molti piaceri, el re 70 IV| grande maraviglia nella corte che egli fosse vivo, perché 71 IV| molti altri peschiamo per la corte». E dicendo queste parole, 72 IV| non ricordasse Buovo nella corte, perché era bando la testa 73 IV| menzionasse.~E Buovo ne venne alla corte, cioè alla cucina, dove 74 IV| franco, e terrotti nella mia corte molto caro». Pulicane, per 75 IV| stette gran tempo nella sua corte, e allevò quelli due figliuoli, 76 IV| furono appresentati alla corte e addimandati che andavano 77 IV| Io voglio andare alla corte a medicare questo traditore». 78 IV| possiamo fare». E andò alla corte egli e Terigi; e all'entrare 79 IV| Terigi; e all'entrare di corte scontrorono uno giovinetto, 80 IV| a combattere meco a una corte, dove sará fidato il campo 81 IV| di fare, e d'apellarlo in corte dove l'uno e l'altro sarebbe 82 IV| paese, o in Inghilterra alla corte del re Guglielmo o a Parigi 83 IV| Guglielmo o a Parigi alla corte reale; e lasciò con lui 84 IV| onorevolmente, acciò che in corte di Buovo si faccia rimembranza 85 IV| tu mi faccia onore nella corte di Buovo, e fa che non vadi 86 IV| vadi mai a mangiare nella corte, ma tu terrai corte di per 87 IV| nella corte, ma tu terrai corte di per te, e farai onore 88 IV| adobbarono, tenendo grande corte.~ 89 IV| Come Drusiana andò alla corte a vicitare Buovo, e da parte~ 90 IV| giorno furono invitati a corte, ed eglino accettarono andare 91 IV| e Drusiana teneva grande corte; e per due cose non era 92 IV| fatica ci ha nutricati nella corte del re Erminione d'Erminia, 93 IV| baroni che non erano venuti a corte stette Buovo tre mesi a 94 IV| di Marina. E partiti da corte, rimenarono Buovo alla sua 95 V| diede a uno siniscalco della corte del soldano, chiamato Apolindres, 96 VI| festa, e che il re tenesse corte con grande magnitudine; 97 VI| de' cavalieri venisse a corte tutti e' re e' signori con 98 VI| cercando segretamente a corte di molti signori per sentire 99 VI| la sua baronia venire a corte, e ordinò di fare grandissima 100 VI| ed era salariato dalla corte del re Pipino solo per cacciare, 101 VI| insegnato, ed egli s'acconciò in corte a servire dinanzi a' figliuoli 102 VI| ordinare e bandire una ricca corte alla cittá di Saragozza, 103 VI| Morando, e ritornossi a corte. E Morando aveva presa certa 104 VI| E giunto Morando nella corte, e renduto il cavallo, andò 105 VI| e quello che fai nella corte del re Galafro». Disse Carlo: « 106 VI| ch'egli lo lasciasse alla corte del re Galafro con Mainetto, « 107 VI| non istiamo piú in questa corte, torniamo in Francia a racquistare 108 VI| ch'el duca faceva grande corte. Morando aveva fatto i compagni 109 VI| i compagni smontare alla corte, e salirono in su lo palazzo, 110 VI| era stato tanto nella sua corte era Carlo, figliuolo del 111 VI| medesimo tempo venne nella corte di Carlo una lettera mandata 112 VI| baroni, tanto che per la corte si prese uno volgare, che, 113 VI| reame, feciono bandire la corte: e giá era venuto papa Lione. 114 VI| era usanza, fatta grande corte, e la baronia venne a vicitare 115 VI| per vivere, fu menato a corte, e insegnò a Beltramo e 116 VI| corona di Franza fussino a corte alla primavera. E al detto 117 VI| lo re Carlo la maggiore corte che mai fusse per lo passato 118 VI| andò per la limosina alla corte,~e fece quistione con uno 119 VI| Sutri, tenne sempre magna corte; ed era sempre di consuetudine 120 VI| detto ch'egli andasse alla corte, che vi si dava pane e vino 121 VI| carne. Ed egli n'andò alla corte, e giunse tardi, che 122 VI| non vi andare piú a quella corte». Ed egli disse: «O come, 123 VI| cotesto». E la sera tornò alla corte; e quando vedeva alcuno 124 VI| gli diceva: «Vanne alla corte». E andò alla corte. E quando 125 VI| alla corte». E andò alla corte. E quando fu il tempo, entrò 126 VI| che tu non vada piú alla corte. O figliuolo mio, perché 127 VI| pregarlo che non andasse alla corte. Ed egli disse: «Madre, 128 VI| ognuno diceva: «Va' alla corte». Ed egli, non avendo auto 129 VI| limosina, se ne venne alla corte. E molti gaglioffi, quando 130 VI| fatto palese a tutta la corte, e scritto Carlo al Pastore 131 App| Salardo stette alquanto nella corte del re per cagione che vi


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