Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
entrò 154
entrorono 9
entrovi 1
era 1458
eragli 2
eran 2
erane 3
Frequenza    [«  »]
1702 con
1633 l'
1600 egli
1458 era
1430 è
1341 disse
1340 ch'
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-1000 | 1001-1458

     Libro
501 II| palesò, e disse come egli era fuori di prigione campato 502 II| Drusolina con Fioravante s'era fuggita~di prigione, e andò 503 II| E quando seppe che non v'era, andò alla camera di Drusolina 504 II| sapere da lei quello che n'era; e non trovando la figliuola, 505 II| al fondo della prigione, era uno piccolo uscio ancora 506 II| con quegli sbanditi, ed era molto temuto nel campo de' 507 II| padre di Fioravante, che era re di Franza. La reina aveva 508 II| capitato, e tutto il reame era in grande differenza, credendo 509 II| mandò, fu uno buffone, che era molto innamorato della contessa 510 II| dire di questo castello ch'era assediato, ed egli n'andò 511 II| assediati, e udí dire com'egli era campato di prigione; ed 512 II| dardo sanza ferro, al quale era legata la lettera. Il buffone 513 II| avevano cerco di Fioravante, era passato uno anno che 'l 514 II| anno che 'l re Fiorello era morto; e la reina aveva 515 II| Riccieri fosse fatto re, ed era questa la maggiore parte; 516 II| maggiore parte; e nel consiglio era la reina, la quale, veggendo 517 II| mentre che questo consiglio era in tanta differenzia, giunse 518 II| Albanis; e lo imperadore era in quello tempo in Gostantinopoli, 519 II| tempo in Gostantinopoli, ed era imperadore Arcadio, che 520 II| perdono.~In questo tempo era nelle selve di Dardenna 521 II| apresso a Monfalcon, dov'era assediato Fioravante. Quelli 522 II| giorno, el buffone, che era fatto conte di Fiandra, 523 II| fosse morto; ma la reina s'era fatta tanto inanzi, che 524 II| come re; domandò s'egli era el re di Franza suo padre. 525 II| seppe e giudicò che ella era sua madre, ne fece grande 526 II| baronia, disse loro come egli era campato; e trasse Drusolina 527 II| allegrezza per tutto il reame, ed era molto lodato Fioravante, 528 II| benificio ricevuto da lei; ed era Drusolina molto amata da 529 II| le spese». Drusolina, ch'era presente, disse: «E' non 530 II| egli corse alla scala ch'era di pietra, e dièvvi suso 531 II| carro e menata via dove era ordinata una fornace accesa. 532 II| che 'l fuoco della fornace era spento e non avea offeso 533 II| acqua chiara, quando il sole era per andare sotto, alla quale 534 II| erono quattro vie, e non v'era presso abitazione. Ella 535 II| v'apparí uno ladrone, ch'era chiamato per lo paese Giogante, 536 II| Giogante; e perché egli era tanto bello, ne domandava 537 II| aveva nome Chimento, ed era il piú ricco mercatante 538 II| Chimento udí dire ch'egli era figliuolo di Chimento suo 539 II| Gisberto Fier Visaggio. Egli era tanto bello, che ognuno 540 II| E quando seppe ch'egli era presso a dieci miglia, montò 541 II| non aveva Fioravante, che era re di Franza.~ 542 II| Iscondia.~ ~Drusolina, ch'era rimasa alla fonte, come 543 II| una nave che per fortuna era entrata nel golfo di Senna: 544 II| perché in quel tempo non era abitata quella parte di 545 II| la dimandarono chi ella era. Rispuose loro ch'era una 546 II| ella era. Rispuose loro ch'era una donna d'assai gentile 547 II| che aveva rotto in mare ed era istata tre giorni in queste 548 II| da Dio, pensò che questo era miracolo, e pensò che 'l 549 II| miracolo, e pensò che 'l lione era il piú gentile animale inrazionale 550 II| avessino paura, ch'egli era suo marito, immaginando 551 II| ella aveva nome, e come era arrivata, e chi ella era. 552 II| era arrivata, e chi ella era. Ella disse a lui come ella 553 II| andò per la cittá, come era in porto una nave d'uno 554 II| alle spese del padrone ch'era morto.~Lo re Balante, udendo 555 II| Iscondia sconosciuta, ed era chiamata Rosana; e il figliuolo 556 II| morte, per modo ch'egli era chiamato soldano come Danebruno: « 557 II| e parenti, come uomo ch'era di grande animo. E uno tartero 558 II| accordossi col soldano, ed era di schiatta di gigante. 559 II| fece armare quanta gente era nella cittá, e uscí della 560 II| quale mandò a sapere chi era quello che era capitano 561 II| sapere chi era quello che era capitano di quelli di Scondia. 562 II| Fugli risposto ch'egli era il figliuolo del lione, 563 II| grande battaglia si cominciò. Era la gente de' due gioganti 564 II| mentre che la battaglia era grande, Ottaviano s'aboccò 565 II| in mano con Carabrun, ch'era a pie' con uno bastone di 566 II| questo mezzo lo re Balante s'era sforzato di passare il fiume 567 II| e l'una gente e l'altra era armata per combattere. Ottaviano 568 II| per che Ottaviano perdeva, era perché egli si raccomandava 569 II| piagnendo tutto quello ch'era addivenuto con Fioravante 570 II| di Parigi; e giunto dov'era Giliante, e salutato l'uno 571 II| Riccieri, e che tutta la cittá era piena di pianto, disse: « 572 II| Giliante lo domandò chi egli era: Gisberto rispose ch'era 573 II| era: Gisberto rispose ch'era figliuolo d'uno mercatante 574 II| salutò e domandollo chi egli era. Rispose: «Io sono figliuolo 575 II| d'una donna»; e 'l lione era quivi presente. Disfidaronsi 576 II| Balante, e domandò se Gisberto era prigione, e maravigliavasi 577 II| padiglione, e dentro alla cittá era grande pianto e tristizia; 578 II| e aperse le braccia, ed era maggiore che uno grande 579 II| fallato di quello ch'ella era stata incolpata contro a 580 II| abracciò e' figliuoli: non v'era tanto crudele uomo né si 581 II| Balante; tutta la gente ch'era con loro armata posarono 582 II| bella donna d'Ottaviano, ch'era stata presente, e col franco 583 III| Ottaviano come il suo suocero era morto, ed era rimaso l'avolo 584 III| suo suocero era morto, ed era rimaso l'avolo della sua 585 III| della sua moglie signore, ed era vecchio, e aveva nome Danebruno. 586 III| Nobia la grande, la quale era capo del reame di Renoica. 587 III| al soldano d'Egitto, ch'era in molta vecchiezza; nondimeno 588 III| molta vecchiezza; nondimeno era molto grande e di forte 589 III| Ottaviano e la sua gente. Ed era in quel tempo imperadore 590 III| Teodosio e Valenziano, ed era papa Filice, che fu romano, 591 III| domandò l'altro che egli era. Quando Danebruno udí ch' 592 III| Quando Danebruno udí ch'egli era Ottaviano, disse: «Molto 593 III| queste: imprima Nobia, ch'era in sul mare Libicon; e prese 594 III| questo tempo Bovetto, che era assediato in Gerusalem, 595 III| scimie, cioè bertucce, ed era allato a uno fiume che si 596 III| trovossi nudo, tutto piloso; ed era stato tanto fuori del senno 597 III| fu preso dalla gente ch'era a campo, e menato dinanzi 598 III| ne rise, perché Gisberto era nudo, e pareva bene affamato, 599 III| intendeva; ma uno provenzale, ch'era drento al soldo, lo 'ntese; 600 III| negromanzia, sapere chi egli era. Quando seppe che egli era 601 III| era. Quando seppe che egli era Gisberto, re di Franza, 602 III| della cittá, come a lui era in piacere; e cosí fu fatto.~ 603 III| Lusintania,~seppe ch'egli era lo re Gisberto quello che 604 III| tolta Sibilla per moglie, era Gisberto, re di Franza, 605 III| della lebra, e perché s'era partito, e che in Franza 606 III| campo, e come il suo nome era palese, aveva grande paura 607 III| conobbe per la notte ch'era scura. E come fu nel campo, 608 III| famigli come Gisberto s'era armato e a che otta. Allora 609 III| Allora immaginarono ch'egli era fuggito, e, levato il romore, 610 III| e sentito che Gisberto s'era fuggito, mandò messaggi 611 III| giunto in su uno castello che era in su uno monte, chiamato 612 III| elmo, l'oste conobbe ch'ell'era una femmina. Tra sé immaginò: « 613 III| e di perfetti vini. Egli era assai affaticato per lo 614 III| allegrezza ebbono che egli era preso, che non si fidavano 615 III| E la notte vegnente, che era la terza notte che Gisberto 616 III| lui, domandando chi egli era e come egli aveva nome, 617 III| sue disavventure, e come era guarito della lebra, e dov' 618 III| guarito della lebra, e dov'era stato e dov'era capitato, 619 III| lebra, e dov'era stato e dov'era capitato, e come era in 620 III| dov'era capitato, e come era in prigione a monte Arbineo. 621 III| avvisato della fretta che era, si partí celatamente. E 622 III| al paladino Riccieri, ch'era molto vecchio, e dissegli 623 III| bocca come lo re Gisberto era in prigione a monte Arbineo, 624 III| a Provino, come Gisberto era vivo e 'n prigione, ed era 625 III| era vivo e 'n prigione, ed era guarito, e 'l bisogno dell' 626 III| dell'aiuto, e 'l tempo ch'era corto, e che ognuno s'afrettasse 627 III| allegrezza che 'l re Gisberto era vivo, e ognuno s'afrettò 628 III| furono cinquantamila; ed era in ogni schiera molti signori, 629 III| schiera; ma l'abate, ch'era in sul monte, mandò a dire 630 III| corse in quella parte dov'era Bovetto, e fugli detto: « 631 III| della schiera, giunse dov'era Corvalius, combattuto da 632 III| figliuola del castellano era andata alla pregione al 633 III| armati assali la gente ch'era posta a guardia del castello; 634 III| su per le mura, chi non era col castellano. La damigella 635 III| per lo re Gisberto, che era guarito e ritornato e fuor 636 III| castello di monte Arbineo, dov'era rifuggito il castellano 637 III| Pavia), questo suo figliuolo era chiamato Alfideo, ed era 638 III| era chiamato Alfideo, ed era d'etá di sessantacinque 639 III| nelle mani de' saraini, era tanta la forza d'Ungheria 640 III| e de' Pollani, che Roma era perduta, con ciò sia cosa 641 III| cittá di Gostantinopoli. Ed era imperadore in questo tempo 642 III| Teodosio con Valenziano, ed era papa di Roma Felice de Roma.~ 643 III| abate Riccardo, el quale era fatto signore di Sansogna, 644 III| contro~al re Gisberto ch'era a campo a Novara; e la prima 645 III| Artifero come lo re Gisberto era a campo intorno a Novara, 646 III| campo fu assalito. Artifero era con Camireo, e assalí la 647 III| con molti armati; ma egli era fuori del padiglione quattromila 648 III| In questo punto Bovetto era al suo padiglione. Udí il 649 III| padiglione. Udí il romore ch'era al padiglione del re, s' 650 III| ristrinsono alle bandiere. Giá era levato il sole, quando l' 651 III| e Eripes; e l'altra, che era il retiguardo con diecimila, 652 III| quando s'aviddono che Bovetto era giá tra loro, abbandonorono 653 III| Alfideo seppe come egli era stato soccorso, uscí di 654 III| altro, ch'avea nome Durante, era alla guardia di Lodoenza, 655 III| fu malcontento; ma poi ch'era promessa per grazia, gli 656 III| armato. Bovetto giunse dov'era Camireo, e usarono villane 657 III| dell'antiguardo; e a pena era rinfrescato e trattosi l' 658 III| L'uno dimandò l'altro chi era; e alla fine si diffidarono, 659 III| altra mattina Artifero, ch'era tornato nella cittá, s'armò 660 III| il presto soccorso, egli era morto. Ma Corvalius, Eripes 661 III| arcieri che lo saettassino, ed era ignudo in su la colonna 662 III| Jonasbrando ancora vi morí, ed era fatto signore d'Inghilterra 663 III| lui, lo domandò chi egli era; ed egli rispose: «Io sono 664 III| assalirono e' nimici, e Falsargi era da molti percosso, e menando 665 III| uno fratello di Falsargi era a una terra che ha nome 666 III| l'oste, e trovò ch'egli era fuggito, e seguillo insino 667 III| saraino che fu morto qui, che era fratello di Falsargi, aveva 668 III| Lavenna, e di dal fiume era una cima d'uno poggetto 669 III| Librantona, ciò fu Guido, era giá d'anni sedici, in questo 670 III| infedeli per averla, perché era fama che 'n tutto il mondo 671 III| che 'n tutto il mondo non era la piú bella dama di lei. 672 III| innamorò di lui, e come ella era gentile donna, e ch'ella 673 III| di bassa condizione. Egli era in su la piazza venti giostranti: 674 III| Serpentino. La bella Feliziana era venuta a uno reale balcone 675 III| del suo maestro, che non era tornato a lei; e sospirando, 676 III| che diceva: «Se io vivo era, e io per voi son morto»; 677 III| voi son morto»; e questo era Bovetto. E giunto in sul 678 III| Candrazio, il quale non era ancora stato abattuto, e 679 III| da sé, e domandò chi egli era. Rispose che era uno povero 680 III| chi egli era. Rispose che era uno povero gentile uomo 681 III| il tempo, lo domandò chi era quello cavaliere; ed egli 682 III| letto, che poco sangue s'era sparto. Bovetto mandò il 683 III| seppe che la figliuola~s'era fuggita con Bovetto; e fece 684 III| come in su la mezza notte s'era partita una nave d'Inghilterra, « 685 III| aveva vinto il torniamento era stato Bovetto, duca d'Antona; 686 III| porto di Tamis, perché egli era piú presso al suo paese; 687 III| Bovetto come il re Adramans era smontato al porto di Tamis, 688 III| Guido suo figliuolo, che era in Antona, e vennevi Ughetto 689 III| confortava e soccorreva: egli era tutto coperto di sangue, 690 III| di Salmazia. L'una gente era mescolata con l'altra, ed 691 III| mescolata con l'altra, ed era dubbia la vettoria a questi 692 III| di vettuvaglia; e con lui era il suo figliuolo Guido. 693 III| venne fuori di Londra, dov'era Armenio: e giunto a lui, 694 III| salutò, e domandòllo chi egli era. Disse Armenio: «Tu dimandi 695 III| della testa, perché non era cortesia di cavaliere, e 696 III| per lo pericolo a che s'era messo. Della morte d'Armenio 697 III| quattro mesi che l'assedio era stato a Londra,~Bovetto 698 III| quattro mesi che l'assedio era stato a Londra, e' nimici 699 III| cavalieri, e nella cittá n'era ottomila, e piú di diecimila 700 III| bandiere del re Adramans, era assalito per modo, che non 701 III| Bovetto e di Guido, ma Guido era inanzi al padre. Quando 702 III| cavalli: pochi prigioni v'era, perché la battaglia fu 703 III| tornare in suo paese, e anche era in dubbio di tornarvi, si 704 III| duca Guido d'Antona, ed era molto amato e temuto piú 705 III| uno strano caso (giá era compiuta la festa), essendo 706 III| El marchese di Maganza (era conte e marchese), cioè 707 III| eravi stato un mese, poi s'era tornato in suo paese. E 708 III| dimandarla per moglie; ma ella era giá sposata a Corvalius 709 III| aveva nome Brandoria, ed era giovinetta e bella, che 710 III| non si confaceva, tanto era antico; ma tolsela per avere 711 IV| Guido, suo marito, perch'era vecchio.~ ~Il duca Guido 712 IV| nome Buovo d'Antona, perché era nato ad Antona, la quale 713 IV| e la sua madre Brandoria era d'etá d'anni ventiquattro, 714 IV| d'anni ventiquattro, ed era tanto bella, che assai volte 715 IV| marito Guido d'Antona, ch'era vecchio canuto, per modo 716 IV| e come del conte Rinieri era rimasi due figliuoli, ciò 717 IV| rimasi due figliuoli, ciò era Duodo e Alberigo, ed erano 718 IV| che aveva nome Antonio, ma era chiamato Gascon, perché 719 IV| chiamato Gascon, perché egli era di Guascogna, e dissegli: « 720 IV| ambasciata. Duodo sapeva chi era la dama, come era giovane 721 IV| sapeva chi era la dama, come era giovane e bella, e per molti 722 IV| segretamente nel bosco ch'era grande, e puosono tre agguati 723 IV| voglia, e cominciò a dire ch'era grossa, e ch'ella s'avia 724 IV| immaginando il tempo che il duca era usato con lei; e per questo 725 IV| duca, udendo dire ch'ella era grossa, ridendo allegramente, 726 IV| quando fu saputo che 'l duca era morto, non feciono piú difesa: 727 IV| figliuolo del duca Guido, ch'era in etá d'anni undici, sentendo 728 IV| sentendo come suo padre era morto, ripieno di paura, 729 IV| Simone di questa cosa ch'era intervenuta, fece armare 730 IV| Intervenne che Brandoria era a una finestra del palazzo, 731 IV| Brandoria chiamò Duodo, ch'era in su la sala armato, e 732 IV| sempre in guerra». Duodo, ch'era ancora armato, con grande 733 IV| campasse, imperò che la strada era sassosa e 'l cavallo di 734 IV| minacciando di disfarla; ma ella era forte di luogo, forte di 735 IV| gente e d'arme, e sempre era fornita per quattro anni 736 IV| Passato due giorni che Buovo era tenuto dalla sua madre in 737 IV| chiave della camera dove era Buovo, e dissele: «Va' e 738 IV| manda la tua madre». Buovo era molto intendente e di buono 739 IV| alle mura e per lo viso, ed era tutto imbrattato, e cosí 740 IV| piú frutte che pane, ed era in su la riva del mare Bruttanio 741 IV| Buovo». Ma la cameriera v'era andata prima di lei, ed 742 IV| sapeva bene ch'egli non v'era. Giunte alla camera, non 743 IV| diliberarono di dire ch'egli era morto e sotterrato; e levarono 744 IV| sparsesi la boce ch'egli era morto di veleno che la madre 745 IV| conoscevano che quella punta era dubitosa per le navi; e 746 IV| andava vedendo la fiera com'era magna e bella; e andando, 747 IV| a questo padiglione dov'era Bovo, e vedendo magno 748 IV| si fermò a vedere, perché era bene fornito di mercatantia, 749 IV| intendeva, ma uno interpido, ch'era con lui, gli disse ridendo 750 IV| dello interpido donde egli era, e s'egli era cristiano, 751 IV| donde egli era, e s'egli era cristiano, e per che modo 752 IV| cristiano, e per che modo era venuto in questo paese. 753 IV| cercando per la fiera, ch'era grande, e ritornato a questo 754 IV| quello paese propio, ed era fatto uno bello giovinetto, 755 IV| cavallo incatenato, il quale era il cavallo piú bello del 756 IV| persona che a Buovo; e tanto era avezzo con lui, che, come 757 IV| ignoranti dissono ch'egli era uno spirito ch'era entrato 758 IV| ch'egli era uno spirito ch'era entrato in quello corpo 759 IV| vestire gentilemente, ed era di tanta bellezza, che uno 760 IV| a' legami in che ella era avviluppata, e come potesse 761 IV| desinare, che 'l re Erminione era posto a tavola, e poi si 762 IV| giovane, perché mio padre era vecchio; e seppe tanto fare, 763 IV| sono ne' quattordici»; ed era tanto bella, che niuna a 764 IV| occhio nel viso di Buovo; ed era tanto accesa dell'amore 765 IV| terra da ogni lato, perché era piú onestá delle donne a 766 IV| accesa d'amore, similemente era tutta cambiata nel viso, 767 IV| e tornossi alla sala dov'era il re, e andò a mangiare 768 IV| caricò la sua. Erano, dov'era Buovo, dodici some cariche, 769 IV| intorno a lui, perché egli era il piú onorato di tutti 770 IV| grossa, carica d'accia, che s'era posta a 'sciugare. Buovo 771 IV| Monsembiar, el quale molto era grande amico del re Marcabruno. 772 IV| che l'abatté d'arcione. Era una usanza in questi reami 773 IV| n ogni torniamento chi era abattuto per festa di matrimonio, 774 IV| Marcabruno.~ ~La fama di Drusiana era sparta per lo mondo, e venne 775 IV| ch'aveva nome Lucafero, ed era molto franco uomo di sua 776 IV| si teneva da piú che non era, ed era molto grande oltre 777 IV| teneva da piú che non era, ed era molto grande oltre alla 778 IV| tempo; per questo Lucafero n'era innamorato, ed ora udiva 779 IV| finito il torniamento. Ed era per darsi Drusiana al re 780 IV| figliuolo d'uno prestiniero, ed era servo comperato del re.~ 781 IV| furono serrate: la cittá era in grande tribolazione e 782 IV| vile di lei». E domandò chi era questo Agostino. Lo re Erminione 783 IV| torniamento, e come egli era molto franco di sua persona. 784 IV| nome». Buovo gli disse com'era capitato per colpa di sua 785 IV| colpa di sua madre, e come s'era fatto chiamare Agostino, 786 IV| ma il suo diritto nome era Buovo d'Antona, figliuolo 787 IV| imperadore; e dissegli come era fatto cavaliere per mano 788 IV| gli si ruppe la cinghia ch'era afibbiata di drieto, e Buovo 789 IV| e cavatogli l'elmo, ella era sola con lui, e gittòglisi 790 IV| ma fugli detto ch'egli era in Ischiavonia a una cittá 791 IV| diede bere a Buovo, e questo era uno beveraggio aloppiato; 792 IV| ch'ella diceva che questo era Buovo che aveva morto Lucafero 793 IV| si maravigliò perché egli era male in punto, e dimandò 794 IV| e dimandò Buovo s'egli era cavaliere. E' rispose di 795 IV| rispose di , e ch'egli era suto rubato per la via e 796 IV| Lucafero suo figliuolo. Buovo era menato alle forche per impiccarlo; 797 IV| per farlo morire; ed egli era stato il duca Ugolino.~ 798 IV| del re, al quale giardino era una figliuola del re che 799 IV| giovane, lo domandò s'egli era cavaliere.~Rispuose Buovo: « 800 IV| spada tutta rugginosa, ch'era stata d'uno cristiano ch' 801 IV| stata d'uno cristiano ch'era morto di fame in quella 802 IV| nome, e per che modo egli era arrivato in questa parte. 803 IV| punto ogni cosa che gli era addivenuto. Ella n'avea 804 IV| chiamato Pulicane, il quale era mezzo uomo e mezzo cane; 805 IV| uomo e mezzo cane; cane era dal mezzo in giú, e dal 806 IV| in giú, e dal mezzo in su era uomo; e correva tanto forte, 807 IV| correva tanto forte, che non era altro animale ch'egli non 808 IV| e parlava molto bene; ed era figliuolo d'uno cane e d' 809 IV| Capodozia; e uno turco, ch'era re di Ligonia e di Sauria, 810 IV| incatenato per degnitá; ed era chiamato Pulicane. Questo 811 IV| glielo rendesse, s'egli era vivo.~ 812 IV| e mesi quattro che Buovo era stato in prigione nella 813 IV| Sinella in Ischiavonia, era grande maraviglia nella 814 IV| fosse vivo, perché non gli era dato il se non uno piccolo 815 IV| gli bisognava: e di questo era vivuto; ma questo sapeva 816 IV| della torre, dove Buovo era in prigione, disse a' compagni: « 817 IV| giuso per la cateratta ch'era in cima della torre. Quando 818 IV| giuso in sulla piazza. Egli era in sul primo sonno della 819 IV| quasi un terzo della notte era passata), e Buovo andava 820 IV| a pena si ricordò donde era venuto, quando venne. E 821 IV| salvatichi.~La mattina che egli era uscito la notte della prigione, 822 IV| del mare». La mattina s'era partita da questa cittá 823 IV| mercatanti della nave; ed era bene vestito, che pareva 824 IV| alla nave, e rispose com'era dimandato, e disse che la 825 IV| fuori, e conobbe ch'ell'era la sua spada Chiarenza. 826 IV| d'uno mercatante, che v'era a mangiare da otto mercatanti 827 IV| Grecia, udimmo dire che Buovo era in Erminia, e andammo in 828 IV| chi a scacchi, tra' quali era uno cavaliere, che avea 829 IV| dissegli tutta la cosa come era stata; e Buovo disse che 830 IV| Buovo nella corte, perché era bando la testa a chi lo 831 IV| dissongli il grande romore che era alla cucina. Fiorigi andò 832 IV| Drusiana.~ ~Giunto Buovo dov'era Drusiana, con Fiorigi, s' 833 IV| Marcabruno». Buovo le contò che era stato tre anni in prigione 834 IV| e Buovo alla stalla dov'era Rondello, e non v'andò altra 835 IV| provare per segni s'egli era desso, e disse: «Adunche 836 IV| meco». Ed egli disse ch'era contento; ed ella gli diede 837 IV| bere del beveraggio che era chiaro e stillato; e com' 838 IV| sue arme; e andorono dov'era Rondello, e tolsono un altro 839 IV| cavallo mi pare Rondello»; ed era da lato. Allora el cavallo 840 IV| trarle malinconia. Ed ella era stanca per lo sonno e per 841 IV| diede a Pulicane.~ ~Giá era il sole passato il quarto 842 IV| ed egli contò come gli era addivenuto, e com'ella gli 843 IV| gli die' bere, e come s'era addormentato. In questa 844 IV| uscí per la porta donde era uscito Buovo; e seguitò 845 IV| Pulicane giunse dove Buovo era uscito di strada, e sentí 846 IV| e sentí al naso come s'era volto. Subito si volse, 847 IV| Combattendo con la spada in mano, era tanta la destrezza di Pulicane, 848 IV| animale inrazionale, come era uno mastino, in una femina 849 IV| Fiorigi, fratello di Drusiana, era morto con sessanta cavalieri. 850 IV| re Marcabruno, il quale era giunto il dinanzi dove 851 IV| punto; e molta fanteria v'era a pie' ch'usciva fuori del 852 IV| erano feriti. El duca Canoro era stato preso, e Pulicane 853 IV| aveva fatto maraviglie ed era alquanto ferito, e Buovo 854 IV| alquanto ferito, e Buovo era molto affannato e molto 855 IV| Polonia. E nel castello era gran pianto della gente 856 IV| guerra si faceva, sempre era il duca Canoro in prigione 857 IV| fare il suo comandamento. Era stato Buovo otto mesi o 858 IV| pugni e con calci. Quivi non era altri che loro due, perché 859 IV| il fatto, e come di fuori era molta gente armata, e come 860 IV| uscirono da una porta ch'era sopra a una ripa d'uno monte, 861 IV| per una gran foresta: ed era Drusiana gravida d'otto 862 IV| scornato di Drusiana, che se n'era andata con Buovo, e di Pulicane, 863 IV| per la foresta,~e Drusiana era nel tempo di partorire;~ 864 IV| si missono, grande fatica era a Drusiana a cavalcare, 865 IV| Drusiana a cavalcare, perché era nel tempo presso al partorire, 866 IV| partorire, imperò ch'ella era gravida d'otto mesi e quindici 867 IV| fare la misera Drusiana ch'era gravida! E il terzo giorno 868 IV| quegli sassi neri» (che era una pietra da fare fuoco). 869 IV| rotto e fatto cadere, ed era mezzo marcio. Buovo smontò 870 IV| questa parte, perch'ell'era una bella riviera; e feciono 871 IV| ragunarono molto fieno ch'era secco alla campagna per 872 IV| Drusiana, la chiamava; ma ella era per avventura piú d'una 873 IV| Pulicane in terra, che non era ancora morto, ed egli lo 874 IV| gli contò quello che gli era intervenuto, e dimandavagli 875 IV| fiume, trovò la nave. Ed era giá al fine del che Buovo 876 IV| d'Erminia minore; e quivi era signore lo re Erminione 877 IV| lingua inghilese chi egli era. E Buovo rispondeva loro 878 IV| rispondeva loro ch'egli era uno sventurato cavaliere, 879 IV| l signore di questa nave era Terigi dalla Rocca a Santo 880 IV| avendo auto notizia che Buovo era in Erminia, si partí d'Inghilterra 881 IV| e aveva sentito ch'egli era a Montefeltron, e come egli 882 IV| Montefeltron, e come egli s'era partito; onde egli immaginò 883 IV| Buovo, lo domandò donde egli era e come aveva nome. Buovo 884 IV| con altrettanti cavalieri: era con lui Riccardo di Conturbia. 885 IV| tornata del figliuolo, ch'era stato a tornare uno anno 886 IV| Buovo. Ed egli contò dov'era stato, e quello che aveva 887 IV| di messere Agostino, che era tanto onorato.~ 888 IV| migliore cavallo e che non era caduto per possanza di messer 889 IV| bestiame e prigioni; ed era in su l'ora di terza. El 890 IV| drento alla cittá, dove era grande stretta all'entrare, 891 IV| che quindici feriti. Non era tra loro altro che dire 892 IV| rosso, e cosí in Antona n'era grande favellio. E' cavalieri 893 IV| quando sentí che questo era Buovo, non ebbe mai tanta 894 IV| avea fatto tante prodezze era Buovo, figliuolo del duca 895 IV| Alerici, chiesono da mangiare. Era questo borgo in fortezza 896 IV| ostiere domandò Buovo s'egli era mercatante, ed egli rispose 897 IV| ed egli rispose che non era mercatante, ma ch'egli era 898 IV| era mercatante, ma ch'egli era medico di piaghe e andava 899 IV| e io udi' dire che qui era stata battaglia, e però 900 IV| mestiero. E udi' dire ch'era ferito questo signore, e 901 IV| facendo. Buovo disse com'era medico, «e per avventura 902 IV| Buovo lo domandò come Duodo era signore d'Antona; e l'oste 903 IV| parlorono della battaglia che era stata, e come Duodo era 904 IV| era stata, e come Duodo era stato ferito. Allora disse 905 IV| che avea nome Gailon, ch'era figliuolo di Duodo e di 906 IV| dire che questo signore era stato ferito, e io sono 907 IV| guatandolo, lo domandò donde egli era. Buovo disse: «Madonna, 908 IV| menollo nella rocca dove era Duodo, e Buovo avea avvisato 909 IV| sopra. E quando giunsono dov'era Duodo, e Buovo mandò fuori 910 IV| finestre, e salutò Duodo che era in sul letto molto ammalato; 911 IV| Buovo, suo figliuolo, s'era fuggito; «e io temo che 912 IV| questa novella come Buovo era capitato, e uno scudiere 913 IV| molto peggio che non gli era stato detto.~Buovo fece 914 IV| diedonsi gran colpi. Sinibaldo era antico, e Gailone giovane 915 IV| venne a Teris come suo padre era preso, onde egli entrò nella 916 IV| mperadore Pipino come Duodo era morto e la sua gente messa 917 IV| toccare Pipino, imperò ch'egli era tanto corto d'imbusto che 918 IV| egli, sendo fanciullo, s'era fuggito, e come capitò in 919 IV| Erminia in levante, e come v'era stato, e come era tornato, 920 IV| come v'era stato, e come era tornato, e la cortesia ch' 921 IV| Pipino domandò chi ella era: fugli detto ch'ella era 922 IV| era: fugli detto ch'ella era la madre di Buovo. Quando 923 IV| tradí il padre suo, perch'era vecchio. Per questo molto 924 IV| mperadore, e disse: «Ella t'era madre». Rispuose Buovo: « 925 IV| spandere che lo 'mperadore era in prigione sostenuto ad 926 IV| sentirono che lo re Pipino era fuori di prigione e tornato 927 IV| gente, e racquistò ciò ch'era perduto, e fece la vendetta 928 IV| cristiana; e molte volte era andato Buovo a vicitare 929 IV| quando sentí come Buovo era stato cagione di questa 930 IV| ma che, se Buovo d'Antona era buono cavaliere come aveva 931 IV| mano. La loro battaglia era tanto del pari, che coloro 932 IV| maravigliavano: ognuno di loro era buono cavaliere, e molti 933 IV| dubbiosa battaglia. Giá era l'ora passata di vespro, 934 IV| Buovo sentí ch'el re Druano era molto afannato: allora Buovo 935 IV| nimici ebbe dintorno; ed era a grande pericolo, se non 936 IV| le spalle. Ma el romore era giá nell'oste de' cristiani 937 IV| de' cristiani che Buovo era a grande pericolo, che 938 IV| all'altra mattina. Bene era la sera uscita alcuna brigata 939 IV| seppono che tutto il campo era andato via, quietamente 940 IV| giunsono al mare Maore, dov'era il loro navilo; ed entrati 941 IV| lo re Pipino quanta gente era morta nella battaglia el 942 IV| la Erminia minore, donde era il padre di Drusiana; e 943 IV| come Pipino con la sua oste era tornato in Franza, e della 944 IV| sopra è detto. Ma Drusiana era alla presenza, quando el 945 IV| Pulicane, e come Drusiana era perduta e credevano ch'e' 946 IV| mangiata; e ogni cosa ch'era intervenuto a Buovo insino 947 IV| come Buovo, suo signore, era vivo ed era ritornato nella 948 IV| suo signore, era vivo ed era ritornato nella sua signoria, 949 IV| dimandò il buffone quanta via era da Erminia ad Antona. Il 950 IV| buffone le disse come Antona era in Inghilterra, e come v' 951 IV| in Inghilterra, e come v'era grande viaggio. Drusiana 952 IV| ntendere il grande viaggio ch'era d'Erminia insino ad Antona; 953 IV| nome Gilion d'Erminia, ma era per antico di Capadozia 954 IV| riccamente fornire di quello che era di bisogno, e di grande 955 IV| alloggiamento, e questo palazzo era di Ruberto dalla Croce; 956 IV| due lioni, e come ella s'era fuggita e scampata alla 957 IV| cosí tutta la gente che v'era, intanto che Buovo si levò 958 IV| corte; e per due cose non era Drusiana conosciuta: l'una, 959 IV| conosciuta: l'una, pel tempo, ch'era stata anni quattordici che 960 IV| lancia alzare e abassare, ed era congegnato per modo, che 961 IV| cavalcare»; e andò dove era Drusiana, e dissele queste 962 IV| potrebbe dire quanto ella era venuta adorna di vestimenti, 963 IV| l'acqua alle mani: quivi era Margaria con piú di cento 964 IV| E voltossi a Guidone ch'era il maggiore, e disse: «Avete 965 IV| riconobbe e abracciolla. Era grande il pianto d'allegrezza, 966 IV| n'hai renduti tre». Egli era vecchio, e non si poteva 967 IV| figliuoli di Buovo, e con loro era Gilione d'Ermina, e gittossi 968 IV| in su la sala; e la festa era maggiore; e come furono 969 IV| reame d'Ungheria, perché era morto lo re Buldras; e poi 970 IV| allegrezza, tanto che egli era giá vecchio e avea giá auti 971 IV| alla stalla di Buovo, dov'era Rondello. Aveva Buovo comandato 972 IV| giunti Fiore e Floccardo dov'era Rondello, e' dimandorono 973 IV| petto, e andorono fino dove era Rondello. Fiore entrò inanzi, 974 IV| e andò per infino dove era il cavallo e preselo alla 975 IV| In questo che 'l romore era, e Fiore volendo isciogliere 976 IV| canto della sala, non v'era barone a cui non increscesse, 977 IV| inverso Fiore che Buovo era uno villano a non gli donare 978 IV| aveva chiesto, e ch'egli era fatto capitano della armata 979 IV| sopra a lui, e che egli era meglio d'andargli a torre 980 IV| grazia; e 'l re disse ch'era contento, se Buovo gli dava 981 IV| parole di Buovo, cognobbe ch'era vergogna al figliuolo e 982 IV| quando sentirono ch'egli era cacciato, molto si contristarono, 983 IV| posegli nome Sicurans; ed era fatto a Buovo e a' suo' 984 IV| vicina alla Ischiavonia, s'era fatto signore dopo la morte 985 IV| di tutto il tempo ch'egli era stato signore, secondo l' 986 IV| confini della Schiavonia era rotta la guerra.~Sentendo 987 IV| loro che questa vettoria era la presa della cittá e delle 988 IV| carrette e morti quanti ve n'era suso; e fu in questa furia 989 IV| furia presa la bastia ch'era piú di lungi alla cittá, 990 IV| e morta quanta gente v'era drento; e sarebbe suta maggiore 991 IV| mesi che la cittá Ascilacca era disfatta, ne' quali sedici 992 IV| per ispie che in Ungheria era venuto uno turco chiamato 993 IV| re d'Ungheria, el quale s'era fatto re dopo la morte del 994 IV| la Dalmazia e la Corvazia era sottoposta al reame d'Ungheria 995 IV| voleva andare dove egli non era richiesto. Ottone s'aggiunse 996 IV| che quando seppe chi egli era, gli fece la maggior festa 997 IV| quantitá di vettuvaglia. E giá era cominciata la guerra e molte 998 IV| saraini, che il campo loro era dugentosettanta migliaia 999 IV| migliaia di saraini; ed era per tutti e' confini della 1000 IV| cristiani. E perché questa gente era tanta moltitudine, ne feciono


1-500 | 501-1000 | 1001-1458

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License