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Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-1000 | 1001-1458

     Libro
1001 IV| Tartari e Polani e Bussini, ed era il suo campo centomila; 1002 IV| erano centoventi migliaia, era il re Arbaul d'Ungheria. 1003 IV| ancora venuta. Ma Guido era tornato d'Italia cinque 1004 IV| partito, e Buovo giunse dove era Guido a pie', e domandollo 1005 IV| pie', e domandollo come gli era morto el cavallo. Buovo 1006 IV| E sentita la cosa come era andata, pensarono per agguati 1007 IV| stettonvi due giorni.~Giá era palese a Sinella come il 1008 IV| su uno monticello che v'era presso a una lega alla cittá, 1009 IV| uno fummo, come di sopra era l'ordine dato, da quello 1010 IV| giunse alla porta dond'era uscito Guido, ed entrarono 1011 IV| quattromila saraini.~E ancora non era Buovo fuora, quando Guidone 1012 IV| romore; e grande uccisione v'era. Cosí combattendo, Buovo 1013 IV| passorono la villa dove prima s'era fermato Guido per lo comandamento 1014 IV| ma quella poca gente ch'era nella cittá e su per le 1015 IV| fine morto, perché egli era uscito della memoria, e 1016 IV| migliore. Egli pensò che troppo era la moltitudine del re Arbaul, 1017 IV| del re Arbaul, e che gli era piú senno a rifuggire nella 1018 IV| Brandizio, sentí come il padre era assediato per terra e per 1019 IV| Egli sapeva che Sinella era bene fornita di gente e 1020 IV| otto miglia, e 'l luogo era forte e dovizioso d'acqua. 1021 IV| palese come gente cristiana era venuta in su e' monti, e 1022 IV| la vettuvaglia mancava ed era nell'oste grande fame; e 1023 IV| Sinibaldo; e della gente ch'era venuta e accampata in sul 1024 IV| spia per sapere che gente era questa. Questa spia fu presa 1025 IV| quando seppono il soccorso ch'era venuto di ponente. E la 1026 IV| allato al mare, di laguna ch'era rimasa in secca e non v' 1027 IV| rimasa in secca e non v'era acqua, e da piú parte v' 1028 IV| acqua, e da piú parte v'era paduli di boschi e di canne 1029 IV| avvisandogli dell'ordine ch'era dato; e tutti allegramente 1030 IV| Croce e' compagni ognuno era armato, da ogni parte aspettando 1031 IV| testimoniando la venuta d'Apollo, ed era circa a una ora e mezzo 1032 IV| montagna ruppono la guardia che era da quello lato; Buovo passò 1033 IV| uccisione da quella parte, perch'era peggio guardata. Veramente 1034 IV| Veramente inanzi il giorno era il campo rotto e sconfitto, 1035 IV| fuggire, che di loro era fatto grande uccisione: 1036 IV| e giunto al fratello ch'era risentito, dimandò se egli 1037 IV| figliuolo di Terigi, ch'era in prima suto re di Sinella.~ ~ 1038 IV| rimproverando loro che la madre loro era stata sola per molti paesi 1039 IV| quattordici anni, che egli era assai invecchiato.~ 1040 IV| una sua figliuola, e non era maritata, e non aveva altra 1041 IV| trenta anni poi, perché egli era nel piú bello luogo di tutto 1042 IV| madre, chiamato Gailone, ed era signore di Fiandra e di 1043 IV| per lo mondo, e nominanza era ch'egli era morto al Sipolcro; 1044 IV| e nominanza era ch'egli era morto al Sipolcro; e poi 1045 IV| intrò in una cappella ch'era serrata, come sono le cappelle 1046 IV| guatare di fuori, e non v'era per la chiesa se non certe 1047 IV| feminelle, perché la gente era di fuora a vedere i giuochi 1048 IV| egli uscissi di chiesa, che era sua usanza di dire imprima 1049 IV| compagni della saettia. E giá era di lungi piú di tre miglia, 1050 IV| morto, perché Gailone non era conosciuto. E Gailone non 1051 IV| cittá, che il pianto era doppio. Non si potrebbe 1052 IV| salvo che Sinibaldo, ch'era in Erminia. E quando furono 1053 IV| quello marinaio disse chi era stato colui che l'aveva 1054 V| a spiare e a sentire dov'era Gailone, il quale uccise 1055 V| aveva rinnegato, e come era a Bambillonia, e ch'egli 1056 V| a Bambillonia, e ch'egli era il maggiore uomo ch'el soldano 1057 V| migliaia di cristiani, e non v'era Sicurans d'Ungheria tra 1058 V| come la gente di Damiata era corsa a difendere il porto, 1059 V| ammiraglio. E quando la gente ch'era al porto sentirono le gride, 1060 V| tra' cristiani, che questo era Sicurans, re d'Ungheria; 1061 V| vedeva l'altra; ma egli era presso al tramontare del 1062 V| manifesto ch'el re d'Ungheria era venuto, e tutto il campo 1063 V| mancò che non si roppono; ma era tanta la moltitudine, che 1064 V| Sinibaldo pensò ch'egli era di lungi all'altra schiera 1065 V| d'Ascanillus: nondimeno era tanta la moltitudine de' 1066 V| lo rimisse a cavallo. Ed era terribile battaglia, quando 1067 V| mano, e grande battaglia era la loro. Alla fine Guerrino 1068 V| moltitudine de' saraini era tanta, ch'e' cristiani erano 1069 V| mentre che la battaglia era grande, Gailon vidde 1070 V| tanto d'arme, che solo egli era cagione di sostenere tutta 1071 V| il suo figliuolo, che si era cosí lasciato abattere. 1072 V| sosteneva la loro gente, ed era uno franco saraino. Guerrino 1073 V| volta la prima schiera ch'era con loro alle mani; ma in 1074 V| bandiere. Ora la battaglia era dubitosa, e' cristiani avevano 1075 V| cristiani ebbono vittoria.~ ~Giá era ora di nona, quando della 1076 V| la schiera di Guidone, ch'era rimaso con le bandiere e 1077 V| vidde che nella cittá non era se non femine e vecchi e 1078 V| aveva saputo come Sirlonas era perduta) e volendo tornare 1079 V| Quando conobbe ch'ella era de' cristiani, si fuggiva 1080 V| quando fu palese che la cittá era de' cristiani, ne vennono 1081 V| e a Sinibaldo come egli era preso. Di questo molto si 1082 V| molto si rallegrarono, perch'era il fine della guerra. E 1083 V| oltre al mare, e che a Dio era piaciuto di darlo loro nelle 1084 V| morí, e poi, vivo com'egli era, lo fece isquartare a quattro 1085 V| si disfacesse, perch'ella era terra di marina. E quella 1086 V| quella medesima scritta era all'uno quarto di Gailone 1087 VI| a re Pipino, perché egli era vecchio e isparuto come 1088 VI| maggiore che l'altro, e quello era il pie' destro; ed era per 1089 VI| quello era il pie' destro; ed era per altro una bella criatura, 1090 VI| altro una bella criatura, ed era la piú bella e la piú forte 1091 VI| piedi. Questa Falisetta era nata in Ungheria, perché 1092 VI| domandarono il re Filippo chi ella era, cioè per sottrarre lo re, 1093 VI| Bernardo di Chiaramonte, come era tra loro ordinato. Quando 1094 VI| Berta come il re Pipino era vecchio, ed ella molto se 1095 VI| confortò, dicendole com'egli era imperadore di Roma e re 1096 VI| ella non gli disse com'egli era piccolo. Berta si pensava 1097 VI| lei, e dissono quello ch'era diliberato. Ed ella ne fu 1098 VI| damigelle. Ma Falisetta era tutta la sua divota sagretaria, 1099 VI| allato a Falisetta, che s'era loro manifestata chi ella 1100 VI| loro manifestata chi ella era. Ed eglino le facevano grande 1101 VI| nel reame di Francia, dove era per tutte le terre apparecchiato; 1102 VI| Berta e mostrolle quale era el re Pipino, onde ella 1103 VI| madre le avea ditto ch'egli era vecchio; ma non gli disse 1104 VI| ma non gli disse quanto era disutile della persona e 1105 VI| dentro a Parigi, la festa era grande; e 'n sul palagio 1106 VI| di vedere il giardino ch'era allato alla camera, e vidde 1107 VI| magna, e perché lo re Pipino era pure di tempo antico, feciono 1108 VI| nel bosco del Magno, ch'era presso a Parigi a due leghe 1109 VI| nel piú oscuro luogo, egli era il giorno chiaro; ed eglino 1110 VI| rispuosono di no, imperò che l'era imbavagliata. Grifone disse: « 1111 VI| trovarono che Falisetta era come reina incoronata, e 1112 VI| reina incoronata, e non era conosciuta. La cagione era 1113 VI| era conosciuta. La cagione era ch'ella non voleva nessuna 1114 VI| insino apresso alla sera, giá era vinta del piangere e 1115 VI| questo luogo a tre miglia era uno fiume che passava per 1116 VI| che avea nome Lamberto, ed era salariato dalla corte del 1117 VI| maravigliò e dimandò chi ella era. Ed ella appena gli rispuose, 1118 VI| potè parlare, e disse che l'era figliuola d'uno mercatante, « 1119 VI| alla sua abitazione, ch'era in su la riva del Magno, 1120 VI| di cinque anni Lamberto era ricco e non attendeva piú 1121 VI| ella dimostrava bene che l'era di gentilezza nata.~Lamberto 1122 VI| Passati anni cinque che Berta era stata con Lamberto, mandò 1123 VI| figure tutta la storia che l'era intervenuta: prima, come 1124 VI| che la riconobbe ch'ella era Falisetta, subito con grande 1125 VI| reina questa visione che gli era intervenuta, ed ella disse: « 1126 VI| e dissegli quello che era addivenuto, quando gli disse 1127 VI| malinconia e per paura s'era addormentata. La reina voleva 1128 VI| subito conobbe che questa non era la sua figliuola. E prese 1129 VI| e subito conobbe ch'ella era Falisetta. Fece vista di 1130 VI| di Maganza: «Il meglio si era, signore, a lasciarla riposare». 1131 VI| La reina d'Ungheria v'era presente, e molto meglio 1132 VI| tornare a' compagni, ma egli s'era tanto avvolto per la selva, 1133 VI| sopra detto Lamberto, dov'era Berta del gran piede, sua 1134 VI| di no. Poi domandò quanto era da lí a Parigi. Rispuose 1135 VI| cenarono tutti. L'allegrezza era grande, che avevano ritrovato 1136 VI| egli tolse uno carro ch'era fuori della casa, e fecelo 1137 VI| in casa di Lamberto, ed era addolorato per la figliuola, 1138 VI| essere conosciuta; e cosí era addolorata la moglie di 1139 VI| seco, e tutta la cosa come era stata insino a quello carro, 1140 VI| Nondimeno volle sapere se Berta era vergine, e secondo l'umana 1141 VI| tanto parlò col re, ch'egli era il giorno chiaro. E quando 1142 VI| Lamberto, lo re Filippo era levato; ed entrando Berta 1143 VI| aveva molto biasimata perch'era andata a dormire col re 1144 VI| piazza e per la cittá, dov'era l'ordine dato. Quelli di 1145 VI| uno famiglio gridando, ed era ferito e diceva: «Signore, 1146 VI| dissongli che Falisetta era suta a furore arsa e che 1147 VI| Berta, e dicevasi ch'ell'era al fiume del Magno. Grifone 1148 VI| battaglia. E Grifone, ch'era alquanto scostato da questa 1149 VI| una, perché ogni parte s'era ristretti co' sua. Essendo 1150 VI| cavalieri ch'erano con lei ch'era armata di tutte arme. E 1151 VI| sua tornata e di Berta ch'era ritrovata. Lo re Pipino 1152 VI| grande allegrezza; e Berta era gravida, e nondimeno per 1153 VI| su la spalla ritta, che era il segno de' Reali di Francia. 1154 VI| avesse nome Carro Magno, era per vezzi chiamato Carlotto, 1155 VI| Carlo Magno e non Carro; ed era della faccia e degli occhi 1156 VI| loro lettere, come la madre era stata arsa, e ch'el re Pipino 1157 VI| fare ardere, e che Berta era stata cagione di tutto questo 1158 VI| fanciulla femina, a costoro non era tenuto porta, perché Berta 1159 VI| E' medici dissono ch'ella era stata avvelenata, e fece 1160 VI| battezzare la figliuola ch'era nata, e per amore della 1161 VI| per amore della madre ch'era morta le pose nome Berta 1162 VI| trovarono ch'egli dormiva ed era solo; ed eglino con dua 1163 VI| di Santo Omero. L'abate era grande amico di Pipino, 1164 VI| rappresentare al roy de Franza. Ed era allora papa di Roma Sergius, 1165 VI| Maganzesi. Disse l'abate, dov'era arrivato Carlo, che molte 1166 VI| mattina e dimandò chi egli era e di che gente. Rispuose: « 1167 VI| anni passati che Pipino era morto. E Morando ritornò 1168 VI| e domandò il pastore, ch'era d'etá d'anni sedici, donde 1169 VI| sopradetta visione che questo era Carlotto, il quale egli 1170 VI| Orliens». La fatica di Morando era il pensare; e partissi da 1171 VI| e conosceva ch'egli non era bene sicuro in questo luogo, 1172 VI| entrarono drento.~Carlotto era tanto cresciuto e anche 1173 VI| aveva anni diciotto, ed era il maggiore. El giovine 1174 VI| certi fregi d'ariento, ed era in zazzera. E stando in 1175 VI| fieramente di lui. Ella non era ancora in etá d'innamorare, 1176 VI| le poneva amore, perché era avvolto con l'animo in altri 1177 VI| dimandò Mainetto chi egli era e donde era. Rispuose: « 1178 VI| Mainetto chi egli era e donde era. Rispuose: «Io sono di Barzelona, 1179 VI| di fiori; e Mainetto le era presso, ch'ella gliela 1180 VI| sua figliuola, perché ella era giá negli anni maritali; 1181 VI| vollesele mettere, ed egli era tanto cresciuto, che l'arme 1182 VI| in una piccola saletta ch'era fra mezzo le camere, e puosesi 1183 VI| gomito in sul ginocchio, ed era a lato all'entrata della 1184 VI| quello ch'egli aveva, ch'egli era cosí pensoso; ed egli tutto 1185 VI| lato, le disse ciò che gli era avvenuto di Mainetto, e 1186 VI| e domandavano chi egli era; e quando sonarono gli stormenti, 1187 VI| gli dovesse dire chi egli era. Sempre disse ch'era di 1188 VI| egli era. Sempre disse ch'era di Ragona, figliuolo d'uno 1189 VI| Come Galeana seppe chi era Mainetto,~e come Morando 1190 VI| Galafro fece cercare chi era stato colui che aveva vinto 1191 VI| ella sentí come Carlotto era figliuolo di Pipino, re 1192 VI| ella conobbe che Morando era suo padre di balio, e come 1193 VI| Bramante quello che gli era intervenuto in Ispagna, 1194 VI| compagnia uno altro re ch'era piú superbo di lui, che 1195 VI| figliuola. Lo re Galafro n'era molto contento, ma Galeana, 1196 VI| E Marsilio disse che non era ragionevole cosa che una 1197 VI| re Bramante come Marsilio era cagione ch'egli non aveva 1198 VI| re Galafro se nella cittá era alcuno barone ch'avesse 1199 VI| domandò Galafro chi egli era, ma egli non gliele seppe 1200 VI| dimandava Morando chi egli era. Ed egli disse: «Io sono 1201 VI| questa travaglia in che egli era al presente. Lo re Polinoro 1202 VI| Galafro e' figliuoli chi egli era, ma nessuno non seppe dire 1203 VI| salutò, e domandollo chi egli era. Mainetto rispuose: «Io 1204 VI| ch'egli non sapeva dove s'era; e 'l re lo seguiva per 1205 VI| pezzo la battaglia, giá era presso alla sera, e 'l re 1206 VI| rispose che la battaglia era molto dubbiosa e di grande 1207 VI| domandorono lo re Galafro chi era questo Mainetto che serviva 1208 VI| vendue anni; e perché egli era giovinetto, non mi curai 1209 VI| accompagnammoci insieme; e dissemi che era catelano». E giurò Morando 1210 VI| che non sapeva chi egli era. Lo re Bramante gli fece 1211 VI| una puttana. Mainetto, ch'era innamorato, gittò via lo 1212 VI| pensò bene che costui non era figliuolo di mercatante, 1213 VI| m'è grande sagramento, ma era meglio per te a non lo avere 1214 VI| tornò verso Saragozza. Giá era uscito fuori della cittá 1215 VI| cinsesi Durindarda a lato, ch'era migliore.~ 1216 VI| dissono che in questo elmo era fabricato entrovi uno de' 1217 VI| da due Maconi in fuori, era cilestro e pieno di gigli 1218 VI| aveva nome e donde egli era; ed egli raffermò essere 1219 VI| d'uno suo figliuolo, ch'era d'etá di quindici anni, 1220 VI| dentro, e trovò che Mainetto era andato a dormire. Egli aspettò 1221 VI| poi l'avvisò come Bramante era male armato del collo, e 1222 VI| coperti, e in ogni altro luogo era armato doppiamente: e che 1223 VI| cittá e di fuori nell'oste era grande paura, considerando 1224 VI| loro perdesse, la sua parte era disfatta. La paura era in 1225 VI| parte era disfatta. La paura era in Galeana maggiore che 1226 VI| poco d'ora la vittoria; ed era tanto infuriato nella battaglia, 1227 VI| avvedeva ch'el laccio dell'elmo era tagliato. Mainetto, che 1228 VI| inviossi, con quella gente ch'era uscita di Saragozza, verso 1229 VI| e aveva nome Uggieri, ed era uno bellissimo giovane, 1230 VI| tutta la sua gente, che giá era partita. E mentre che la 1231 VI| venne ch'el re Gualfedriano era presso a Saragozza d'una 1232 VI| lo re Gualfedriano quale era Mainetto. Disse Galafro: « 1233 VI| prese Uggieri per mano.~Giá era Uggieri invaghito de' belli 1234 VI| bassa condizione, che egli era figliuolo d'uno mercatante, 1235 VI| d'uno mercatante, e lui era figliuolo di re. Uggieri 1236 VI| il fatto istava e ch'egli era venuto in persona per statico 1237 VI| del re Bramante, perché era vantaggiato e buono e perfetto, 1238 VI| molti si teneva ch'egli era incantato, che ferro niuno 1239 VI| all'arcione; e giunto dov'era Mainetto, salutorono l'uno 1240 VI| battaglia stava, e s'egli era inaverato. Mainetto gli 1241 VI| gli raccontò la pace come era fatta. Disse il re Galafro: « 1242 VI| e dissegli come la pace era fatta. Uggieri fu molto 1243 VI| Come Uggieri conobbe chi era Mainetto,~e fecesi cristiano 1244 VI| Allora Morando gli disse chi era Mainetto, e come aveva nome 1245 VI| Mainetto gli disse come Galeana era sua sposa, e come si era 1246 VI| era sua sposa, e come si era battezzata, ed egli l'avea 1247 VI| arme con Uggieri. La veritá era che Galeana aveva donata 1248 VI| beffato per Mainetto ch'era fuggito co' compagni,~e 1249 VI| romore, fu seguito.~ ~Giá era presso al chiaro il giorno, 1250 VI| famiglio di Marsilio tornò, ch'era andato alla camera d'Uggieri 1251 VI| egli non si ritruova. Ed era giá il chiaro, e la reina 1252 VI| alle porte, il caporale ch'era alla porta donde uscí Mainetto 1253 VI| Mainetto, ma quando udí dire ch'era fuggito, e come ne menava 1254 VI| subito manifestò come egli era uscito fuori a piedi, egli 1255 VI| Malborghetto Galisflor, ed era uno forte castello.~ ~Morando 1256 VI| ricercando nell'animo suo quale era la piú salutevole via, perché 1257 VI| via, perché assai volte era stato in Navarra ed in Ispagna, 1258 VI| presso a uno castello ch'era di cristiani, chiamato Galisflor, 1259 VI| albergarono, perché Galeana era molto stanca del cavalcare, 1260 VI| tutti gli altri. Marsilio era meglio a cavallo ed entrò 1261 VI| Galisflor, e 'l romore s'era levato per lo paese. Giá 1262 VI| spada, vidde Marsilio ch'era rimontato a cavallo, e diegli 1263 VI| o in Ungheria, o s'egli era d'andare in Inghilterra. 1264 VI| di Franza, perché Morando era troppo conosciuto. E cavalcando, 1265 VI| osteria di bassa mano; ed era ostiere una donna molto 1266 VI| Lione, e seppono ch'egli era andato in Puglia; e aspettaronlo 1267 VI| menata Galeana, e come ell'era battezzata ed era moglie 1268 VI| come ell'era battezzata ed era moglie di Carlotto e figliuola 1269 VI| ricognobbe Bernardo, e' v'era del male assai. E le grida 1270 VI| duca Namo di Baviera, ch'era giovane e gentile persona, 1271 VI| giovane e gentile persona, ed era stato grande amico del padre, 1272 VI| dua n'aveva con seco, ciò era Anseigi e Sanguino, ma erano 1273 VI| l cardinale Lione ancora era di matrimonio fratello de' 1274 VI| seppono ch'el dus Namo era a Flaviera, e ivi andorono, 1275 VI| inginocchiare loro dua, e non v'era duro cuore che non piagnesse 1276 VI| padre; per allegrezza, perch'era apparito, perché ognuno 1277 VI| da parte e dissegli chi era Galeana. Subito il duca 1278 VI| Carlo disse al dus Namo chi era Uggieri, e fugli fatto grande 1279 VI| fu manifesto che questo era Carlo, figliuolo di Pipino, 1280 VI| figliuolo del re Pipino, era a Baviera.~El re di Parigi 1281 VI| ubidire; e sentito come questo era Carlotto, certe spie n'andorono 1282 VI| che diceva essere Carlo ed era in Baviera. Quando il marchese 1283 VI| gente che apparí. Ed egli era Bernardo di Chiarmonte co' 1284 VI| verso Brisson, perché s'era molto iscostato da Parigi 1285 VI| Bernardo la quinta. Ora era il campo cento ottantamila, 1286 VI| sangue»; e per questo v'era grande favellare. Ma Carlo 1287 VI| credere, imperò che Pipino era vecchio, ch'egli non 1288 VI| loro». La reale bandiera era una Oro e fiamma contrafatta, 1289 VI| uno miglio; e 'l romore era grande. La terra si copriva 1290 VI| pregio della cavalleria era di Carlo e di Guerrino. 1291 VI| moriva grande gente. E giá era il giorno amezzato, quando 1292 VI| Guerrino domandò chi egli era, ed egli rispuose: «Io sono 1293 VI| Carlo domandò chi egli era, ed e' rispuose: «Io sono 1294 VI| novella venne a Gherardo, ch'era uscito della battaglia per 1295 VI| umano si spandeva! La terra era giá coperta di morti, e 1296 VI| fedivano. Ah quanta crudeltá era questa, a vedere tanti gentili 1297 VI| uccisono tutta la gente ch'era drento per lo re Oldrigi. 1298 VI| della battaglia nel campo era di Gherardo e d'Oldrigi, 1299 VI| Oldrigi, e dall'altra parte era di Carlo e di Milon d'Angrante 1300 VI| aboccò col re d'Ungheria, ed era preso lo re d'Ungheria, 1301 VI| a l'elmo; pensò che non era dal lato loro altro re che 1302 VI| Oldrigi e domandollo chi egli era. Disse Oldrigi: «O tu che 1303 VI| Egli l'arebbe morto, ed era Carlo attorniato di molti 1304 VI| altri. E per lo romore ch'era grande, corse in questa 1305 VI| Fratta sentí ch'el re Oldrigi era preso, fece sonare a raccolta. 1306 VI| e Ghinamo tornorono dov'era Gherardo, e dicevano: «O 1307 VI| Bernardo suo fratello, ch'era preso, ma non sapeva dove 1308 VI| preso, ma non sapeva dove s'era, s'egli era preso o morto. 1309 VI| sapeva dove s'era, s'egli era preso o morto. E vedendo 1310 VI| Ma quando seppe ch'ella s'era ribellata a Oldrigi, si 1311 VI| seguitato, considerando ch'egli era del suo legnaggio e stretto 1312 VI| della morte di Guerrino, ch'era morto nella battaglia. E 1313 VI| Velagne, el duca Elmio, ch'era sotto a Bernardo, contradisse 1314 VI| Gherardo, dicendo che questo era contro alla ragione. Gherardo 1315 VI| prinze di Calonia ancora era de' sottoposti di Bernardo, 1316 VI| baroni, e del figliuolo ch'era in prigione, ebbe tanto 1317 VI| alte boci che Carlo non era figliuolo del re Pipino. 1318 VI| Reali. Carlo, perché non s'era confessato, non volle che 1319 VI| palazzo reale. Questa Berta era sirocchia di Carlo, di padre 1320 VI| erano male portati, e non era, da poi che Pipino fu morto 1321 VI| su lo palazzo reale. Ella era in etá di diciassette anni. 1322 VI| come quello Mainetto ch'era stato tanto nella sua corte 1323 VI| stato tanto nella sua corte era Carlo, figliuolo del re 1324 VI| biasimava perché egli s'era battezzato; e in certa parte 1325 VI| Pipino; e dissono che Carlo era del suo legnaggio, nati 1326 VI| il campo dalla parte dov'era il re d'Ungheria, e furono 1327 VI| padiglioni, cioè la roba che era dentro; e quando il campo 1328 VI| campo di Carlo, ma egli non era forte a campeggiare contro 1329 VI| Amerigo conte di Beri, ed era chiamato Amerigo lo Meschin, 1330 VI| questo tempo che la guerra era, si mosse di Spagna Marsilio 1331 VI| Franza, seppono la guerra che era incominciata tra Carlo e 1332 VI| provincia della Marsa, ed era chiamato il sire di Lunismarsa. 1333 VI| bandire la corte: e giá era venuto papa Lione. Non si 1334 VI| di Carlo Magno, fu, com'era usanza, fatta grande corte, 1335 VI| danzava; e infra gli altri v'era Milon d'Angrante, figliuolo 1336 VI| Bernardo di Chiaramonte, ed era il piú pellegrino barone 1337 VI| gli altri baroni, non v'era nessuno tanto leggiadro 1338 VI| parlare a una finestra ch'era sopra al giardino del re, 1339 VI| giardino del re, e perché era uno poco alta, l'avvisò 1340 VI| parlò con Berta. La finestra era ferrata e non vi poteva 1341 VI| vestisse a casa una donna ch'era stata servigiale a Berta, 1342 VI| E giunto a Berta, egli era presso a sera. Le donne 1343 VI| l'aveva menata chi ella era, ed ella disse: «Ell'è una 1344 VI| tenevono stretta, che Carlo era sbandeggiato». Berta, quando 1345 VI| modo, in capo dell'anno ell'era gravida di sei mesi.~Intervenne 1346 VI| s'aviddono subito ch'ella era gravida, e turboronsi molto 1347 VI| medici dicevano che Berta era gravida, molto se ne turbò, 1348 VI| Carlo volle sapere di cui era gravida, benché quasi l' 1349 VI| per lo duca Namo, in cui era tutta la sua fidanza, e 1350 VI| stava. Bernardo piú fiero era ch'el figliuolo morissi, 1351 VI| figliuolo morissi, che non era Carlo, dicendo che mai non 1352 VI| molte ragioni che questo era il suo disfacimento. Alla 1353 VI| e fu scomunicata; e piú era contro a Milon Bernardo 1354 VI| istare in niuna terra, perché era per tutta la fede pubblicata, 1355 VI| solitario, e in quella grotta era una caverna fatta per bestiame. 1356 VI| maschio, uno che Milone era andato alla cittá ad acattare. 1357 VI| puosegli nome Rooland. Egli era alquanto di guardatura guercio, 1358 VI| per sé e per la madre; ed era vestito di panno agnellino 1359 VI| agnellino grosso, che gli era dato per l'amore di Dio; 1360 VI| duca, chiamato Rambaldo, ed era signore di Puglia e di Calavria, 1361 VI| uno avea nome Beltramo, ed era il maggiore; l'altro Melone 1362 VI| Melone Bastardo, perché non era legittimo, e 'l terzo aveva 1363 VI| Riccieri, e avea anni otto, ed era il minore. Milon d'Angrante 1364 VI| licenzia; e Riccieri, ch'era il minore, gli donò uno 1365 VI| altro avea nome Almonte, ed era tutto gentile. Agolante 1366 VI| con grande gente: l'uno era in Persia, e l'altro in 1367 VI| in Assiria e in Media. Ed era in Africa uno re, ch'aveva 1368 VI| egli lo domandò donde egli era. Ed egli rispuose: «Io sono 1369 VI| Balante come Argoriante v'era per suo nimico, volle tornare 1370 VI| inaverato, imperò ch'egli era a pie' sanza cavallo. E 1371 VI| venire, e sapeva ch'egli era quello ch'avea morto Argoriante, 1372 VI| gli Africani, Sventura, ch'era rimontato, e Balante, seguitando 1373 VI| Assiria e Media, e che Troiano era fatto signore di tutta la 1374 VI| di tutta la Turchia, ed era nella Magna Erminia con 1375 VI| erono due grandi reami, ma era migliore il reame di Scondia 1376 VI| profersono d'andare dove a lui era di piacere. Finita la festa, 1377 VI| passati sei anni che Milone era partito, ella viveva di 1378 VI| figliuolo le recava, ed era fatta molto scura della 1379 VI| altro non è da credere. Era in Sutri uno gentile uomo, 1380 VI| uno gentile uomo, il quale era luogotenente o vero signore 1381 VI| lo luogo forte, alcuna v'era che sempre perdevano, ed 1382 VI| fare la zuffa de' pugni: ed era dall'una parte capitano 1383 VI| ella domandava quello ch'era stato; ed egli le contò 1384 VI| fanciulli, sempre Orlandino era fatto signore, e gridavano: « 1385 VI| arme.~ ~Quando Orlandino era nel mezzo di tanti fanciulli, 1386 VI| guatandolo, considerò di cui egli era nato, e cominciò a piagnere, 1387 VI| fanciulli; e sempre alle feste era molto onorato ed era molto 1388 VI| feste era molto onorato ed era molto amato da' fanciulli 1389 VI| corona, perché l'animo suo era di soggiogare Gherardo da 1390 VI| tenne sempre magna corte; ed era sempre di consuetudine che 1391 VI| egli conosceva che gente era questa, e fugli detto: « 1392 VI| Orlandino domandò che cosa era imperadore: fugli detto 1393 VI| detto come lo imperadore era difenditore della fede cristiana, 1394 VI| tardi, che la caritá era data. Ed egli vide uno briccone 1395 VI| la roba. Intorno a loro era fatto uno cerchio di gentili 1396 VI| Berta, e dissegli ch'egli era una gran gente a Sutri, « 1397 VI| spettare; e Orlandino v'era venuto e aspettava; ed essendo 1398 VI| della grande degnitá che era quella dello imperadore; 1399 VI| che si faceva guatava; ed era dinanzi a Carlo molta moltitudine 1400 VI| tolse la prima tazza, ch'era stata posta dinanzi a Carlo, 1401 VI| posta dinanzi a Carlo, dov'era drento capponi e altra carne 1402 VI| altra carne assai. La tazza era d'ariento dorata, che pareva 1403 VI| pareva d'oro, e nel fondo era l'arme di Carlo: e quando 1404 VI| sul petto, di quello che era nella tazza. E partito Orlandino, 1405 VI| della cittá di cui egli era figliuolo; e non gliele 1406 VI| bene, con una sua femina ch'era gravida; e stettesi in questa 1407 VI| andando acattando, non gli era data limosina. Ognuno gli 1408 VI| usciva d'una grotta, che era in uno bosco, e uccise quello 1409 VI| lioncello usciva d'una tomba ch'era in uno bosco, e questo fanciullo 1410 VI| due grandi piattelli, come era ordinato. E Orlandino corse 1411 VI| che Carlo aveva inanzi, ch'era piena di vino, e disse: « 1412 VI| fuggiva, ma per la coppa che era piena di vino non poteva 1413 VI| per la visione che gli era apparita in sogno, dicendo: « 1414 VI| piattello alla stanza dov'era Berta, e scendendo giú per 1415 VI| fece a Carlo: «e uno che v'era dallato mi die' questa coppa 1416 VI| la domandarono chi ella era. Ed ella si gittò a' piedi 1417 VI| da lei e dimandarono che era di Milon d'Angrante. Ed 1418 VI| ella contò loro come egli s'era partito da lei come disperato, 1419 VI| aveva cinque anni. Non v'era niuno di loro che non piagnesse 1420 VI| Uggieri, trovarono che ancora era a tavola. Eglino si gli 1421 VI| compagnia. La nominanza era giá sparta per la cittá.~ 1422 VI| di Sutri come Orlandino era figliuolo di Milon d'Angrante, 1423 VI| Berta, madre di Orlandino, era sorella di Carlo, tutta 1424 VI| e smontati al palazzo ov'era Carlo, furono menati in 1425 VI| ginocchioni a' piedi, e Orlandino era in mezzo de' tre baroni. 1426 VI| pubblicare che Milon d'Angrante era ribandito e ricomunicato; 1427 VI| di Berta, e di Milon ch'era ribandito e ricomunicato.~ 1428 VI| padre;~e quanto Orlandino era amato da ognuno.~ ~Giunto 1429 VI| di Berta, e di Milone ch'era ribandito e ricomunicato. 1430 VI| cristiani come Milon d'Angrante era ricomunicato, e ritrovato 1431 VI| però fu molto amato. Egli era caritatevole, cortese e 1432 VI| volentieri ogni persona, ed era molto piacevole e veritiero 1433 VI| l'onore di Carlo, e però era molto amato, ed era molto 1434 VI| però era molto amato, ed era molto parlato di lui per 1435 VI| volgarmente che Orlandino era figliuolo di Carlo; ma egli 1436 VI| figliuolo di Carlo; ma egli era figliuolo di buono amore, 1437 VI| Aveva Carlo molti nimici, ed era molto odiato, in tanto che 1438 VI| quelli che odiavano Carlo, ed era molto temuto Carlo per la 1439 App| giunsono al padiglione dove era il re Balante che giucava 1440 App| uno giorno Galerana, ch'era la maggiore, a Drugiolina: « 1441 App| andorono alla prigione dove era Fioravante e Riccieri, e 1442 App| al suo palagio, il quale era sopra alla marina, e entrò 1443 App| benivolenza insieme, che non era prima, disse Drusolina: « 1444 App| tradimento di Monalto.~ ~Era giunto dinanzi al re Fiore 1445 App| o morti». E Tibaldo, ch'era giunto dinanzi al re Fiore, 1446 App| Saprestimi tu dire chi era quello bello cavaliere?». 1447 App| vita mia, imperò ch'egli era mio nipote; ma se mai io 1448 App| Costui è quello con cui era Fioravante, quand'egli fu 1449 App| egli andò insino dove era Tibaldo, e riscontroronsi 1450 App| sappiate che il re Balante era molto gagliardissimo uomo, 1451 App| e uccidendogli, che egli era loro forza di voltare le 1452 App| Riccieri.~ ~Drusolina, che era in su la torre, quando vidde 1453 App| cavalieri per la terra, e non v'era nessuno che gli conoscessi, 1454 App| Padre gli disse ch'egli era stato abattuto, e come egli 1455 App| col Padre santo, il quale era ancora a cavallo. E come 1456 App| e trovò Oro e fiamma ch'era abattuta, e rilevolla su 1457 App| Salardo~come Fioravante era tornato; e come Salardo 1458 App| Salardo come Fioravante era tornato, incontanente si


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