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Alfabetica    [«  »]
pensieri 7
pensiero 18
penso 4
pensò 33
pensosa 2
pensosi 1
pensoso 3
Frequenza    [«  »]
33 grida
33 mangiato
33 passarono
33 pensò
33 perch'
33 sapere
33 stalla
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText - Concordanze

pensò

   Libro
1 I| non se ne avidde. Forse pensò Saleone lo facesse in pruova; 2 I| male mangiato. E 'l romito pensò che fossero ladroni che 3 I| potere co' suoi vincere, pensò che fosse per virtú di quella 4 I| marito era cugino di Fiovo, pensò di fare uccidere Fiovo e 5 I| Gostantino era pure suo padre. E pensò che importava la lettera; 6 I| letta, molto sopra a sé pensò come Fegra l'aveva campato; 7 I| l'aveva campato; e ancora pensò che tutti e' cristiani potevano 8 I| cavaliere»; e molto la notte pensò sopra alla fiera risposta 9 I| n'ebbe grand'ira, ma non pensò ch'egli andassi a Tunizi: 10 I| ch'egli gli aveva tolto, pensò che l'avessi imbolato. E 11 II| tagliargli la testa: e subito pensò: «Che fo io? Egli è pure 12 II| sole, trovò uno romitoro, e pensò di trovare un poco di rifrigero 13 II| mai ricordo». Drusolina pensò alle parole del padre, e 14 II| di pigliarlo in camera. Pensò di pigliarlo nel consiglio; 15 II| castello di Monfalcon. Subito pensò che indi fussino andati, 16 II| preso il figliuolo in bocca. Pensò ch'egli avesse mangiato 17 II| subito, ispirata da Dio, pensò che questo era miracolo, 18 II| che questo era miracolo, e pensò che 'l lione era il piú 19 II| possanza d'Ottaviano del Leone, pensò muovere Ottaviano alla guerra 20 III| andare verso lui. Bovetto pensò ch'egli volesse caritá, 21 IV| moglie nessuno di loro. Pensò fra sé: «Costoro amano di 22 IV| Erminione, padre di Drusiana, pensò di volerla maritare. E ordinò 23 IV| e diegli la lettera. Non pensò Buovo ch'ella dicesse quello 24 IV| questa gente si ragunava, e pensò che la Schiavonia e la Dalmazia 25 IV| che fu il migliore. Egli pensò che troppo era la moltitudine 26 IV| GuidoSinibaldo, subito pensò che andassino drieto al 27 V| sentivano el romore. E Sinibaldo pensò ch'egli era di lungi all' 28 V| parte fuggire, ma egli si pensò d'entrare nella cittá di 29 VI| fu molto dolente, e bene pensò perché l'avea comperato, 30 VI| Polinoro si maravigliò, e pensò bene che costui non era 31 VI| piú tosto disperazione, pensò di vincerlo con ingegno; 32 VI| ammaestrava e correggevalo. Pensò veramente ch'egli fosse 33 VI| la corona sopra a l'elmo; pensò che non era dal lato loro


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