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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Da poi che Riccieri fu messo in prigione e giudicato, lo re Achirro lo mandò significando per tutta la loro fede, in Egitto, in Arabia, in Persia, in Soria, in Turchia, per tutta l'Africa, significando che ognuno poteva venire sicuramente, imperò che Riccieri era in pregione a Tunizi di Barberia. Molte gente v'andarono, che non vi sarebbono andati per la grande nominanza che aveva Riccieri. Vennevi lo re Manabor, re d'Arabia Petrea, fratello carnale del soldano Danebruno, con centomila saraini e con sette re di corona, cioè il re Fieramonte di Caldea, e il re Anfineo d'Arabia, e lo re Orcupon di Sabea, e lo re Parsineo di Mesopotamia, e lo re Aliarbon di Tospidia, e lo re Erminion di Panfilia. Questi sei re vennono col re Manabor; e vennevi Achirro, re di Barberia, e vennevi Minapal della Morea, e vennevi Aliachin di Granata, e vennevi Giliarton, re di Bellamarina, e vennevi Arcimenio di Damasco, e vennevi Pirrafo di Grecia, e vennevi Anfimenio, suo fratello, e vennevi Basirocco di Turchia, fratello d'Arcaro. Questi otto signori menarono con loro in campo centocinquantamila saraini, e molta piú gente arebbono menata, se non fussi per la vettuvaglia. Molti altri signori saraini menarono in campo grande gente. Fu istimato ch'el campo de' saraini era cresciuto trecentotrenta migliaia di saraini. Ed era finita la triegua; ma ancora non s'erano le parti isfidate, e non si offendevano per lo patto che fu nella triegua; e ancora non era venuto il soccorso di Francia.