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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Nel tempo che Gostantino regnò in Roma, fu in Roma uno santo papa, pastore di santa Chiesa, che aveva nome papa Salvestro, il quale fu molto perseguitato da Gostantino, lui e gli altri cristiani, per fargli morire. Per questo papa Salvestro s'era molte volte nascoso in su uno monte pieno di boschi, il quale monte si chiamava monte Siracchi; ma Gostantino cercò di farlo pigliare in su quello monte. E Salvestro si dilungò da Roma, e andossene nelle montagne di Calavria, nelle piú scure montagne chiamate le montagne d'Aspramonte, per le piú aspre, e menò seco certi discepoli che s'erano battezzati e fatti cristiani e servi di Cristo. In questo tempo Gostantino ammalò di lebbra, e stette dodici anni ammalato, che non trovava guarigione fra molte medicine provate. Fra l'altre cose, come disperato, comandò a' medici che lo guarissino o egli gli farebbe tutti morire. E' medici gli dissono che togliesse il sangue di sette fanciulli vergini d'uno anno, e, dopo certe medicine che gli darebbono, si lavasse con quello sangue, e sarebbe guarito. Gostantino prese le medicine; e trovati sette fanciulli, furono menate alla corte le loro madre sotto ombra di caritá, che Gostantino voleva dare loro mangiare. In su l'uscio della camera sentirono che i loro figliuoli dovevano essere morti per salvamento di Gostantino, e cominciorono gran pianto. Sentito Gostantino questo pianto, domandò che cosa quella era. Fugli detto la cagione. Per questo intenerí Gostantino, e vennegli piatá, e disse a' servi: «Mandateli via»; e fece fare loro alquanta cortesia, e perdonò la morte per piatá a questi innocenti, e disse queste parole: «Io voglio inanzi sostenere la morte e la pena del male che usare tanta crudeltá». Queste parole furono tanto accette a Dio, e questo buono pensiero, che Iddio multipricò il suo sangue in tanto onore, che fu grande ammirazione di tutto il mondo.