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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Udite Molion le parole di Riccieri, rispose: «O Riccieri, la tua fama è grande, e non si de' perdere per uno solo cavaliere. Io veggio che tu hai tanta gente intorno, che se io vengo al di sopra della battaglia con teco, ch'eglino me uccideranno. Ma se tu se' valente, come tu hai la fama, e ami onore, fidami che altra persona non mi offenda, imperò che l'animo mio si è in prima di morire che pigliare il vostro battesimo o tornare alla vostra fede. Io non ho perduta la speranza di Balain, nostro Iddio, e di Belfagor».
Allora fece Riccieri giurare a Salardo e al re Fiore di Dardenna di non lo offendere; e piú ch'egli fece promettere e giurare che, se Molion vincesse, che salvo e sicuro il metterebbe in qual parte Molion volessi, sanza nessuno impedimento. Allora ricominciarono colle spade in mano la battaglia, nella quale Riccieri gli uccise el cavallo; e poi a pie' cominciarono a combattere. E combattendo a pie', Riccieri lo ferí di tre piaghe. Molione si credette avere vantaggio a abracciarlo; e abracciatisi, Riccieri lo misse di sotto, e col pomo della spada per forza gli spiccò la visiera dell'elmo, e da capo lo domandò s'egli si voleva battezzare. Rispose di no, ma ch'egli lo pregava per amore del suo Iddio Cristo che dopo la sua morte facesse fare in quello luogo un castello a suo nome, e ponessigli el suo nome. E Riccieri cosí gli promisse, e apresso l'uccise col coltello. E cosí fu morto Molione. E in questo luogo da ivi a certo tempo fue fondata una cittá che si chiamò Molione, e oggi si chiama Laone. E dove fue morto, o vero dove furono trovate l'ossa di Monargis, fue fatta una cittá, che si chiama Montargis.
La mattina vegnente in su l'ora di terza si ritrovò el campo insieme, cioè la schiera del re Fiorello con quella di Riccieri, e tornorono verso Parigi; e portoronne el corpo di Folicardo, ch'era rimaso fuora di Parigi, dentro, e feciollo sopellire a grande onore. E comandorono che 'l paese fusse netto de' corpi morti, perché non corrompessino l'aria; e' cristiani ebbono degna sepoltura, e' saraini furono altrimenti divorati.
E cosí regnorono di poi gran tempo a Parigi in pace lo re Fiorello, re di Franza, e 'l re Fiore, re di Dardenna, e Riccieri, signore di Sansogna. E lo re Fiore ebbe due figliuoli: l'uno ebbe nome Lione, e l'altro Lionello; e una figliuola ebbe poi, a cui pose nome Uliana; e Riccieri per amore di Fegra Albana non tolse mai moglie.