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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
La cittá di Scondia fu assediata in questo modo. Lo re di Spagna, avendo dato moglie a uno suo figliuolo, fece grande convito, e quasi tutti e' signori saraini vi furono, ed era stretto parente del soldano di Bambillonia d'Egitto. Uno figliuolo del soldano venne in Ispagna a vedere la festa e per vedere del mondo; e finita la festa in Ispagna, volle andare a vedere molte parti della Spagna, e anche lo re Balante di Scondia, perché gli fu detto ch'egli era stato col soldano nelle battaglie di Roma. E venuto in Iscondia, Balante gli fe' grande onore, con tutto che in quello tempo aveva perduta la cittá di Balda; e questo figliuolo del soldano vidde piú volte Drusolina, onde egli innamorò molto forte di lei. E come fu tornato a Bambillonia, lo disse al soldano suo padre, e 'l soldano mandò ambasciadori al re Balante a domandargli la figliuola pel suo figliuolo. Lo re Balante si maravigliò, e disse agli ambasciadori: «Io temo ch'el mio signore soldano non si gabbi di me». Ma gli ambasciadori per saramento gli accertarono ch'egli era vero, e mostrorono il mandato e piena balia di sposarla per lo figliuolo. Lo re Balante tutto allegro n'andò alla reina e alla figliuola, e disse loro la dimanda del soldano, confortando molto Drusolina. Ed ella rispose: «Padre mio, a noi non si confá tale parentado, ed io non voglio essere fante dell'altre donne che tiene il soldano; e però, se voi avete animo di mandarmi in Bambillonia, fatemi inanzi ardere; e se non, io vi giuro che io me ucciderò, prima che io consenta d'averlo per marito». Disse Balante: «O figliuola mia, che di' tu? Non pensi tu ch'el soldano è signore sopra a tutta nostra fede, e tu saresti servita da cento reine? E se tu non consenti d'essere sua moglie, egli ci disfará del mondo, per modo che di noi non sará mai ricordo». Drusolina pensò alle parole del padre, e ricordossi di Fioravante, e fra sé stessa sospirando disse: «O Fioravante, signore mio, perché non me ne venn'io con teco? Io non sarei giunta a questo partito». E pure l'amore di Fioravante vinse, e diliberò imprima morire, che torre questo marito; e cosí rispose al padre di non lo volere a nulla. El padre tornò agli ambasciadori, e disse loro come egli era contento, ma che Drusolina a nulla non lo voleva, e che al tutto, poich'ella non se ne contentava, che non la voleva maritare. Gli ambasciadori molto minacciorono Balante e Drusolina, e partironsi, e tornorono in Ispagna, ed entrorono in mare, e ritornarono in levante, e portarono l'ambasciata al soldano, come Drusolina l'aveva rifiutato. El soldano molto se ne turbò, e giurò di disfare la cittá di Scondia e d'impiccare Balante, e Drusolina fare ardere. E bandí l'oste sopra al re Balante, e l'anno presente entrò in mare, e venne in Ispagna, e con l'aiuto del re di Spagna n'andò in Iscondia, e assediolla con grande moltitudine di gente. Ma quando Balante sentí la sua venuta, afforzò la cittá di mura e di gente e di vettuvaglia, e stette molti mesi assediato, e molte battaglie vi si feciono. Alla fine mancava alla cittá gente e vettuvaglia e ogni speranza di soccorso, e tenevansi per perduti: Drusolina sempre stava in orazione, pregando Jesú Cristo e la madre di vita etterna che l'aiutasse, che ella non venisse alle mani de' cani saraini.