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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Apparita la luce del giorno, el buffone, che era fatto conte di Fiandra, andò dinanzi alla reina, e addomandò la prima ischiera. La reina lo mandò al papa, ed egli lo mandò a Riccieri, ed egli gli diede la prima schiera; la seconda donò Riccieri al santo romito Dionigi; la terza tolse Riccieri per sé; tutto il resto della gente lasciò a guardia della reina e del santo Padre. Furono le prime tre schiere trentamila per ciascheduna, e il resto della gente furono piú di centomila.
Lo re Balante fece venire la notte di Scondia e del paese quanta gente potè fare, e la mattina fece tre schiere: la prima diede a' quatro conti e a Giliante; la seconda volle per sé, la terza die' a Adimodan, padre di Giliante d'Ordret, e ordinògli la guardia del castello. E poi fece muovere la prima schiera, ch'erano ventimila, la seconda trentamila, la terza ventimila; e cominciata la battaglia, Giliante co' quattro conti e con la prima schiera, entrato nella battaglia, s'aboccò col buffone, e passollo colla lancia, e morto lo gittò alla terra, e rompeva la prima schiera. Ma Ansergi gli soccorse, e arebbe volti e' saraini, perché egli uccise i quattro conti. Per questo si mosse lo re Balante con la sua schiera, e ferí Ansergi Dionigi della lancia per modo, che tutto lo passò, e rendè l'anima a Dio; e una nuvola apparí sopra al suo corpo, e fu portato via. Disse Balante, poi che fu battezzato, che egli vidde portare quello corpo agli angeli; e fu trovato poi, quando i cristiani tornarono a Parigi, di lungi a Parigi tre miglia, e quivi fu fatta una chiesa per gli Reali di Francia a onore di questo santo, la quale si chiamò sempre San Dionis de Paris.
Seguitando Balante la battaglia, arebbe volto e' cristiani; ma Riccieri gli soccorse, e grande battaglia cominciò e rinforzò. Quando Balante vidde Riccieri, chiamato Giliante, glielo mostrò; e Giliante gli andò incontro con uno grosso bastone, e, aboccati, cominciarono grande battaglia. Ma Balante con una lancia l'assalí da traverso, e gittollo per terra lui e 'l cavallo, e non si potè sí tosto riavere, che 'l cavallo gli fu morto, e a pie' si difendeva. Balante rifrancò per modo e' saraini, ch'e' cristiani si missono in fuga, credendo che Riccieri fosse morto; ma la reina s'era fatta tanto inanzi, che quelli di Monfalcon cognobbono Oro e fiamma. Allora Fioravante montò a cavallo armato, e assalí il campo, e riscontrò Adimodan d'Ordret, padre di Giliante, e con la lancia lo passò, e morto l'abatté; ed entrato nella battaglia, trovò Riccieri, e fello rimontare a cavallo; e rifrancando e' cristiani, feciono testa, e la gente del papa soccorsono il campo. Allora lo re Balante vidde cadere le sue bandiere per terra, e ristrinse insieme la sua gente; ma Fioravante l'assalí, e gittando per terra le sue bandiere, sopraggiunse lo re Balante, per modo ch'egli non potè fuggire. Quando Balante vidde Fioravante, disse: «O nobile cavaliere, la fortuna dá e toglie e' beni di questo mondo. O gentilissimo nimico, piacciati di vincere, e non ti piaccia la mia morte». Fioravante, udendo le sue parole, intenerí d'animo per amore di Drusolina, la quale, quando l'aiutò a armare, disse: «Per mio amore, siati raccomandato il padre mio». Per questa ricordanza disse: «O re Balante, l'amore che io porto alla tua figliuola t'ha campato. Ma fa raccogliere tutta la tua gente, e partiti dalla battaglia; ed io farò sonare a raccolta». E cosí ferono l'uno e l'altro campo. Balante si tornò in Iscondia. Fioravante trovò la madre armata come re; domandò s'egli era el re di Franza suo padre. Ma quando seppe e giudicò che ella era sua madre, ne fece grande festa, e raccolta tutta la baronia, disse loro come egli era campato; e trasse Drusolina del castello con molte altre donne, e raccomandolla alla guardia di Riccieri, temendo forse della madre; e menonne tutti quelli sbanditi, ch'erano scampati della guerra, e tutti gli meritò del loro ben fare.
E tornarono in Franza, e Fioravante fu incoronato del reame di Franza. Come fu incoronato, la madre lo cominciò a molestare che egli togliesse per moglie la figliuola di Salardo di Brettagna; e Fioravante non ne volle fare niente, ma fece battezzare Drusolina, e poi la sposò e tolsela per sua moglie, come l'aveva promesso e giurato. E fecesi gran festa ed allegrezza per tutto il reame, ed era molto lodato Fioravante, perché aveva fatto battezzare Drusolina per mano del papa e toltola per moglie e fattola reina di Franza. Ma la madre di Fioravante e la contessa di Fiandra e la duchessa di Brettagna e la figliuola molto l'odiavano; e insieme queste quattro feciono una lega contro a Drusolina. Fioravante e Riccieri molto l'amavano per lo benificio ricevuto da lei; ed era Drusolina molto amata da tutta gente, salvo che dalle quattro sopradette e da loro setta.