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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Tornati gli ambasciadori al soldano e raccontata l'ambasciata, el soldano molto si turbò contro a Balante; e rammentandosi della passata ingiuria, disse al figliuolo, il quale aveva eletto soldano dopo la sua morte, per modo ch'egli era chiamato soldano come Danebruno: «O figliuolo, va' in ponente a dosso al re Balante, e tutte le 'ngiurie passate vendicherai, imperò che egli non ará ora con seco Fioravante, re di Franza, che lo aiuti». El soldano novello scrisse al re di Spagna, al re di Aragona e in Granata e in Portogallo e 'n tutta la Spagna, che voleva al tutto disfare Balante di Scondia, nimico dello imperadore e della fe' saraina; e con grande armata passò in Ispagna, e tutti gli diedono grande aiuto, e pose campo alla cittá di Scondia, andando per mare con grande armata, minacciando Balante di morte e della signoria. Lo re Balante ebbe grande paura; nondimeno richiese amici e parenti, come uomo ch'era di grande animo. E uno tartero sottoposto a Balante, chiamato Giliante di Mondres, di lá da Reno, si ribellò da re Balante, e accordossi col soldano, ed era di schiatta di gigante. Per questa novella di Giliante lo re Balante, come disperato, uscí di Scondia, e combattè con la sua gente contro al soldano. Fra le molte battaglie Balante s'aboccò col soldano; e combattendo insieme aspramente, fu morto el cavallo sotto al franco Balante, e fu preso, e la sua gente fu sconfitta, e la maggiore parte morta e rimessa drento alla cittá, dove si fece grande pianto della presura del re Balante, la reina e' cittadini e Drusolina addolorati, e piú Drusolina che gli altri, temendo non essere menata in Bambillonia.