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Andrea da Barberino I reali di Francia IntraText CT - Lettura del testo |
Essendo Gisberto perduto nell'amore di Sibilla, tanto che aveva dimenticato il suo proprio regno, intervenne che uno famiglio, buffone del re Libanorus di Lusintania, fratello che fu del re Carianus, andò, come vanno e' buffoni, in Sibilla; e quando vidde Gisberto, subito lo riconobbe, e, tornato in Lusintania, disse al re Libanorus come quello che aveva morto il suo fratello e aveva tolta Sibilla per moglie, era Gisberto, re di Franza, e dissegli della lebra, e perché s'era partito, e che in Franza si credeva che egli fosse morto. Quando lo re Libanorus intese questa cosa, mandò il propio buffone a re Sardaponus, re di Spagna, a dire questo fatto, e mandò al re Balisdach di Granata un altro messo, e al re Arlottius, re di Portogallo; e, d'accordo, tutti questi re in un dí puosono campo alla cittá di Sibilla per avere Gisberto nelle mani e la reina Sibilla. Sentendo Gisberto la cagione di questo campo, e come il suo nome era palese, aveva grande paura di non essere tradito, e nondimeno usciva della cittá armato, e faceva grandi fatti d'arme. E in tre volte ch'egli uscí della cittá abatté tutti questi re, e ferí lo re Libanorus e il re Arlottius di Portogallo; e sostenne l'assedio quattro mesi; e quelli della cittá cominciarono a trattare di tradirlo e darlo nelle mani del re di Spagna. La Sibilla sentí questo da certi amici che la volevano accordare co' nimici. Allora Sibilla ne parlò a Gisberto, e ordinarono di fuggirsi segretamente amendua isconosciuti. Gisberto sapeva giá molto bene la lingua del paese, e sapeva tutto il paese molto bene.