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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XXVI.

Come il duca Guido d'Antona uccise Rinieri di Maganza

dinanzi allo imperio, e per questo fu sbandito.

 

La fortuna, movitrice degli stati, per molte vie aopera suo corso, come fece in questa parte, che da lungi seminò nuovo travaglio a chi posava per lo tempo passato. El marchese di Maganza (era conte e marchese), cioè Rinieri, avendo udita la nominanza della bellezza di Feliziana, moglie di Bovetto, l'amava molto, in tanto che alla vita di Bovetto, quando la menò di Fris, venne in Inghilterra, e non si seppe perché; e Bovetto gli fece grande onore, ed eravi stato un mese, poi s'era tornato in suo paese. E quando Bovetto morí, mandò a dimandarla per moglie; ma ella era giá sposata a Corvalius d'Ordret, che fu figliuolo di Giliante, e però non l'ebbe. E trovandosi ora a Parigi, dinanzi a tanti baroni disse verso Guido d'Antona: «O duca, tu non mi volesti dare per mia donna Feliziana; ma io ho bene saputa la cagione: io non la vorrei avere tolta per tutto il regno d'Inghilterra». Guido rispuose: «Io non so, conte, quello che voi vi vogliate dire; ma io conosco Corvalius per franco e leale cavaliere, e conosco Feliziana per gentile e onesta donna, quanto nessuna altra donna che io vedessi mai, e chi volesse dire il contrario, per mia fe', dallo imperio e da Pipino in fuora, e' non è uomo al mondo, che per forza d'arme io non gliele voglia provare in campo, a corpo a corpo, in presenza del nostro imperadore». Rispuose il conte Rinieri: «Questo è testimonanza alle mie parole; perché voi non la volesti dare a me, che non l'aresti potuta godere a' vostri piaceri». Quando Guido udí queste parole, tanta ira gli venne, che egli gridò: «Traditore, tu menti per la gola!» e tratta la spada, percosse il conte Rinieri in su la testa, e subito cascò morto nel mezzo della sala. E Guido fuggí fuori di Parigi, e in pochi giunse al mare, e passò in Inghilterra, e tornossi ad Antona; e temendo che 'l re di Franza e il suo padre non gli facessin guerra, forní di vettuvaglia e d'arme e di gente tutte sue terre. A Parigi fu gran romore, e fu seguito Guido, per pigliarlo, insino al mare, e fu sopellito il conte Rinieri, e Guido fu sbandito di tutto il reame di Franza e di tutta la cristiana fede, e molto minacciato dallo imperio e dal re Pipino. Del conte Rinieri rimase due figliuoli: l'uno aveva nome Duodo, e l'altro Alberigo. Per questi due crebbe molto la casa di Maganza, e crebbe l'odio e la briga tra loro e 'l sangue del duca Guido, e molti ne morirono da ogni parte.

E vivette il duca Guido grande tempo, e non fu biasimato di nessuna cosa, se non perché egli non tolse moglie se non in vecchiezza. La cagione non mostra l'autore, e il perché se lo facesse, ma immaginossi per la briga e per lo bando che aveva per la morte del conte Rinieri. E cosí vivette gran tempo.




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