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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo VIII.

Come Buovo fu venduto per ischiavo al re Erminione d'Erminia,

e col re entrò nella cittá detta Ermenias.

 

Nel porto d'Ermenias entrò la nave co' mercatanti; e smontati a terra, tesono il padiglione e cavarono di nave loro mercatantia, e comandarono ad Agostino (ché cosí si faceva chiamare Buovo per non essere conosciuto) ch'egli stesse a guardare la mercatantia; ed egli cosí faceva. E quando e' mercatanti lo lasciarono, dissono ch'egli vendessi de' panni e dell'altre cose; e Buovo diceva tra sé: «Maladetta sia mia madre che in mal'ora m'ingenerò e partorí, che sono figliuolo di duca e di reina, e sono condotto a vendere merzerie! Volessi Iddio che questi mercanti m'avessino dato commiato! Che io m'acconcerei a stare con qualche signore, e 'mparerei a fare fatti d'arme; ma io sono condotto a vendere panni; e se alcuno me ne domanda, io gliene darò, acciò che eglino non mi lascino piú a fare mercatantia». In questa mattina lo re Erminione venne fuori della cittá con molta cavalleria armata, e andava vedendo la fiera com'era magna e bella; e andando, capitò a questo padiglione dov'era Bovo, e vedendo magno padiglione, si fermò a vedere, perché era bene fornito di mercatantia, e la sua gente facevano cerchio intorno al padiglione. Buovo cominciò a dire che stessino a drieto, ed eglino si facevano beffe di lui: per questo Buovo s'inginocchiò a' piedi del cavallo del re con tanta gentilezza di riverenza, che il re lo guatò. Buovo cominciò a dire: «Santa Corona, io vi priego per la vostra nobiltá che voi facciate comandare a questa gente che stieno a drieto, che non mi guastino la mercatantia, che io arei romore da' miei signori mercatanti». El re non lo intendeva, ma uno interpido, ch'era con lui, gli disse ridendo propio le parole che Buovo diceva. Allora lo domandò il re per bocca dello interpido donde egli era, e s'egli era cristiano, e per che modo era venuto in questo paese. Lo re Erminione non lo domandò se non per l'atto gentilesco che vidde in lui. Disse Buovo: «Santa Corona, poiché v'è di piacere ch'io vi dica di mia condizione, io ve lo dirò. Sappiate che mio padre fu prestiniero, cioè molinaro, e mia madre lavava i panni a prezzo; ed ella innamorò d'uno altro uomo piú giovane che mio padre, e fece uccidere mio padre, e tolse quell'altro per marito, e poi mi voleva avvelenare. E io mi fuggi', e questi mercatanti mi tolsono in nave, e sono stato con loro sei mesi, e hogli serviti, che io posso dire ch'io abbi quaranta signori; e volentieri starei con qualche gentile uomo. Io so bene servire di coltello, e so conciare uno cavallo, perché io conciavo il cavallo del mulino». E mentre che Buovo diceva queste parole, el re faceva gran risa co' suoi baroni per lo bello aspetto del fanciullo, e domandò come egli aveva nome. Rispose Buovo: «Io sono chiamato Agostino, e sono cristiano battezzato». Disse il re verso alcuno barone: «Per certo costui debbe essere figliuolo di qualche grande e gentile uomo, e non vuole essere conosciuto». E mentre che queste parole erano, per avventura tornarono la maggiore parte de' mercatanti. El re disse; «O Agostino, vuoi tu venire a stare con meco? E non starai a vendere merzeria!». «Per mia fe'», disse Agostino, «, ma non sanza parola de' miei signori mercatanti, che io ci sto assai malvolentieri». Allora il re disse a uno suo spenditore che lo comperassi; e partissi, e andò vedendo la fiera. Lo spenditore non fu d'accordo co' mercanti, e ritrovato il re, glielo disse; e 'l re, cercando per la fiera, ch'era grande, e ritornato a questo padiglione, fece domandare e' mercatanti, e fu d'accordo con loro, e comprò Buovo dieci cotanti che non si vendeva uno schiavo, e fesselo montare in groppa, e tornossi drento alla cittá. Quando smontò, Agostino saltò in sella e menò il cavallo del re alla stalla; e fu ordinato quello che gli faceva bisogno con gli altri paggetti del re; e cavalcava molto bene. E ogni volta che 'l re mangiava, mandava per Agostino, perché si pigliava piacere d'udirlo parlare, perché parlava tanto spertamente. E stette a questo modo cinque anni, e giá sapeva la lingua come s'egli fosse nato in quello paese propio, ed era fatto uno bello giovinetto, e, secondo famiglio, andava meglio vestito che gli altri famigli.




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