Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Andrea da Barberino
I reali di Francia

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Capitolo XI.

Come Drusiana baciò Buovo sotto la tavola, e menollo in camera,

e egli si fuggí da lei, e non tornò da lei per paura.

 

Posta Drusiana a mangiare, e cosí tutte l'altre donne, Drusiana sempre aveva l'occhio nel viso di Buovo; ed era tanto accesa dell'amore suo, ch'ella non poteva mangiare, e pensava com'ella potesse dare posa alle ardenti fiamme d'amore; e quanto piú pensava e piú guatava Buovo, piú s'accendeva. Ella pensava in che modo ella lo potesse pure baciare; e pensando, le venne uno avviso, che le tovaglie della tavola aggiugnevano insino in terra da ogni lato, perché era piú onestá delle donne a non essere vedute di sotto la tavola. Ella si lasciò cadere il coltellino, e poi si chinava, e fece vista di non lo potere aggiugnere, e disse: «Agostino, ricoglimi quello coltellino». Buovo si chinò; e come fu sotto la tavola, ed ella disse: «Vello qui!», e preselo pe' capelli e per lo mento, e baciollo, e prese il coltellino, e rizzossi. E Buovo uscí di sotto la tavola tutto cambiato di colore per vergogna; e Drusiana, tutta accesa d'amore, similemente era tutta cambiata nel viso, ond'ella sospirò e disse: «Donne, perdonatemi, che io mi sento tutta cambiata». Alcuna donna disse: «Voi dite il vero, che voi lo dimostrate al viso». E volevano andare con lei, ed ella comandò ch'elle sedessino, e disse: «Agostino, vieni meco tu»; e chiamò una sua segretaria damigella e menolla seco, e menò seco Buovo, e andossene nella sua camera. E giunta in camera, disse alla damigella: «Apparecchia qui una tavoletta, che io voglio mangiare qui». E la damigella andò nella guardacamera per la tavoletta, e Drusiana si gittò al collo a Buovo, e disse: «O Agostino, io amo piú te che cosa di questo mondo; e se tu farai quello che io ti dirò, tu sarai bene amato». Disse Agostino: «Madonna, io non sono degno d'essere amato da una tanto gentile damigella, quanto siete voi, essendo io di bassa condizione; nondimeno d'ogni cosa ch'io vi potrò servire, io sono apparecchiato, faccendo l'onore vostro e del vostro padre che mi comperò». Ella lo baciò, e Buovo tremava di paura di non essere veduto. Intanto la damigella tornò in camera, e Drusiana lo lasciò; ed egli uscí fuori di camera, e tornossi alla sala dov'era il re, e andò a mangiare con gli altri sergenti del re; e Drusiana rimase addolorata. E molte volte mandava per lui, ed egli non vi volle mai andare; e stette poi piú che passato l'anno, che mai non andò da lei, e nondimeno ogni giorno andava a sollazzo a cavallo due o tre volte, passando a pie' delle finestre di Drusiana, tanto ch'ella lo vedeva, e sempre piú s'accendeva l'amore; e 'l piú delle volte Buovo cavalcava Rondello, quando con la sella, e quando sanza sella; e cosí innamorati istavono e' due amanti, cioè Buovo, detto Agostino, e Drusiana.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License