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Andrea da Barberino
I reali di Francia

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Capitolo XVIII.

Come il duca Ugolino, fratello del re Erminione, e 'l re Marcabruno

mandarono Buovo in Buldras per farlo morire; e perdé la spada con

uno briccone; e fu preso e mandato alle forche a 'mpiccare per

vendetta di Lucafero.

 

Partito lo re Erminione dal suo fratello, e tornato al suo palazzo, e il duca Ugolino mandò pel re Marcabruno; e, come nimico di Buovo, gli disse tutto quello che il re suo fratello gli aveva detto, e insieme giurarono la morte di Buovo, l'uno per amore di Drusiana e l'altro per vendicarsi delle busse che Buovo gli aveva date; ognuno dispuose giugnere il modo e la cagione e 'l tempo. E passati alquanti giorni, lo re Erminione ordinava di fare Buovo signore d'una parte d'Erminia e dargli per moglie Drusiana. Essendo fatto un gran corte con molti piaceri, el re mostrò quel grande amore a Buovo. E la notte vegnente el duca Ugolino e il re Marcabruno nel palazzo del duca Ugolino in questa forma si consigliarono insieme di fare. Disse il duca Ugolino: «Voi sapete, re Marcabruno, che io somiglio molto lo re Erminione. Io mi vestirò di roba reale con la corona in capo e l'ordine reale; e passata mezzanotte, io sedrò nella sedia reale, e voi con certi nostri amici sarete meco, e manderemo per Buovo, e farengli giurare d'andare dove io gli comanderò. Fate una lettera che vada al re Baldras di Buldras, e mandategli a dire come l'apportatore della lettera è Buovo, il quale uccise Lucafero, suo figliuolo, e che lo faccia impiccare».

Come eglino ordinarono, cosí fu fatto. Essendo passata mezzanotte, sedendo Ugolino nella sedia come re, mandò per Buovo; ed egli s'inginocchiò credendo che egli fusse il re Erminione, ed eravi pochi lumi, ed egli si mostrava uno poco fioco, per modo che Buovo credette di certo che fosse il re Erminione; e fecegli giurare di fornire una sua bisogna, e Buovo giurò insino alla morte di fare il suo comandamento. Allora gli comandò ch'andasse a Buldras a portare questa lettera, e diegli la lettera. Non pensò Buovo ch'ella dicesse quello ch'ella diceva; e presto la prese, e andossi a armare; ma Ugolino disse: «Non è bisogno armecavallo, però che ti sarebbe piú di tedio». E mandollo a entrare in mare sanza arme: solamente portò Chiarenza, la sua spada, e in una galeotta misse uno ronzino. E navicando passò l'isola di Rodi, e, per l'Arcipelago navicando, passò Alispunto, e scese a terra a Polonia. E poi cavalcò molte giornate; e giunto a Buldras, non trovò il re, ma fugli detto ch'egli era in Ischiavonia a una cittá ch'avea nome Sinella. Buovo prese suo cammino verso Sinella, e patí grande fame per questo cammino di Buldras a Sinella. Essendo presso a Sinella a una giornata, trovò in una campagna una fonte in uno prato in uno bosco, ed eravi uno viandante con una schiavina in dosso, il quale mangiava, e invitò Buovo a mangiare; ed egli, ch'avea patito disagio di mangiare, si puose a mangiare con lui del pane e della carne ch'egli aveva. E mangiando, quello briccone si scinse uno fiasco di vino, e diede bere a Buovo, e questo era uno beveraggio aloppiato; e quando Buovo ebbe beuto, si puose a dormire in su l'erba; e quello rubaldo lo rubò e tolsegli e' danari e le vestimenta e la spada e 'l cavallo; e mentre che lo cercava, gli trovò la lettera che andava al re; e veduta la soprascritta, per quello non lo uccise, e missegli la lettera in seno, e andossi via con le cose che gli aveva rubate e col ronzino.

Buovo dormí insino all'altro giorno, che mai non si risentí; e quando ebbe patito il vino, si risentí; e vedendosi cosí ingannato, molto si condoleva; e cercando, trovò la lettera. Allora ringraziò Iddio, e a pie' n'andò a Sinella, e andonne al palazzo, e appresentò la lettera al re, il quale lesse la lettera; e quando udí ch'ella diceva che questo era Buovo che aveva morto Lucafero suo figliuolo, molto si maravigliò perché egli era male in punto, e dimandò Buovo s'egli era cavaliere. E' rispose di , e ch'egli era suto rubato per la via e ingannato di beveraggio. Allora il re gridò ad alta boce ai baroni che aveva dintorno: «Pigliate questo traditore che ha morto Lucafero il mio figliuolo». E' baroni trassono le spade, e per forza fu preso, perché non aveva arme, e fugli legate le mani di drieto; e il re comandò che subito fosse menato fuori della terra, dov'erano le forche, e ivi fussi impiccato pella gola per vendetta di Lucafero suo figliuolo. Buovo era menato alle forche per impiccarlo; ed egli s'andava molto lamentando della sua fortuna e raccomandandosi a Dio, e molto si lamentava del re Erminione che cosí l'aveva ingannato, credendosi per vero che lo re Erminione l'avesse mandato per farlo morire; ed egli era stato il duca Ugolino.




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